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LA PILA A LIMONE. “Esperimento di scienze”. Federico Aldi. Scuola secondaria di primo grado classe 3°B. Anno Scolastico 2013-2014. Obiettivi dell’esperimento. La pila di Volta è come la mia?. La pila di Volta è come la mia?. Struttura pila di volta. Struttura della mia pila.
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LA PILA A LIMONE “Esperimento di scienze” Federico Aldi Scuola secondaria di primo grado classe 3°B Anno Scolastico 2013-2014
La pila di Volta è come la mia? Struttura pila di volta Struttura della mia pila
Realizzazione della pila • Materiali utilizzati • Costruzione del circuito • Verifica dell’esperimento • Spiegazione del fenomeno verificato
Costruzione del circuito • Il circuito una volta seguite le indicazioni si presenta come segue:
Verifica della pila • Infine chiudendo il circuito, collegando l’ultima estremità del filo di rame all’ultima lamina non collegata, possiamo osservare come il led si illumina, verificando così il funzionamento della pila a limone .
Spiegazione del fenomeno • IL LED SI ACCENDE! Ma perché questo avviene? Riflettiamo… La pila realizzata, secondo le modalità indicate, è simile nel principio di funzionamento a quella costruita da Alessandro Volta: due metalli (rame e zinco) separati da una soluzione acida. Nella nostra pila, la soluzione acida è costituita dal succo del limone (contenente il 5-7% di acido citrico) che separa le due sottili lamine di rame e di zinco.
Spiegazione del fenomeno • Ma come ha origine l’energia elettrica che fa illuminare il LED? Gli atomi di rame (Cu) attirano gli elettroni verso di sé con una forza maggiore di quanto non facciano gli atomi di zinco (Zn). Questo flusso di elettroni genera appunto l’energia elettrica necessaria a far funzionare il LED.La “pila al limone” non è altro che un semplice esempio di cella galvanica che trasforma l’energia chimica (contenuta nel limone) in energia elettrica. Ѐ quindi un dispositivo che permette di compiere un lavoro (accendere una lampadina, alimentare un orologio) sfruttando la corrente elettrica generata da reazioni chimiche, più precisamente da reazioni di ossidoriduzione. Il fatto meraviglioso è che quattro limoni riescano ad accendere un LED, che funziona grazie alla debole energia elettrica generata dalla lenta trasformazione biochimica del succo acido quando viene a contatto con il rame e lo zinco. I due metalli fanno sì, che l’energia solare accumulata dai limoni durante i mesi della maturazione, riaffiori e si sprigioni facendo funzionare un LED. L’energia elettrica si è sviluppata quindi a spese del metallo zinco che si è corroso: infatti, quando si estrae, dopo un certo tempo, la lamina di zinco dal limone, si può verificare che non è più lucida come all’inizio dell’esperimento. Questo fenomeno di corrosione rientra in quello più vasto che riguarda i fenomeni elettrochimici