260 likes | 925 Views
Il più grande uomo scimmia del Pleistocene. E’il racconto ironico della scoperta e dell’uso, da parte di una famiglia di uomini primitivi, di alcune delle cose più potenti e spaventose su cui la razza umana abbia mai messo le mani.
E N D
E’il racconto ironico della scoperta e dell’uso, da parte di una famiglia di uomini primitivi, di alcune delle cose più potenti e spaventose su cui la razza umana abbia mai messo le mani.
E’un modo di ricordarci che i problemi del progresso non sono cominciati con l’era atomica, ma con l’esigenza di cucinare senza essere cucinati e di mangiare senza essere mangiati.
Il romanzo, scritto da Roy Lewis, racconta la storia di un’orda di uomini primitivi stanziati nell’Africa centrale, verso la fine del Pleistocene, che grazie a una serie di scoperte innovative riuscì a raggiungere un primo vero traguardo nell’evoluzione umana.
Sembra quasi che i personaggi vengano proiettati indietro nel tempo … dal presente al passato. In alcuni di essi si riscontrano comportamenti caratterizzati da una “sete” di conoscenza, da una voglia di sapere, da una vera necessità di progredire (Edward); per altri la scoperta suscita timore, una minaccia per la specie (zio Vania).
I loro ideali venivano reciprocamente discussi a partire dalla scoperta del fuoco, la quale favorì un miglioramento nella qualità della vita.
Per arrivare a un vero e proprio progresso, la casuale scoperta non era essenziale: era necessario saper accendere il fuoco . Tuttavia non sempre si giungeva a un risultato immediato, ma si presentavano anche alcuni imprevisti. Successivamente, l’uomo sfregando velocemente due pietre tra loro e producendo scintille, impara ad accendere il fuoco. … i primitivi raccoglievano legni ardenti e li alimentavano con erba e sterpi secchi per poterlo avere sempre a disposizione.
Le conseguenze di questa nuova conquista furono molteplici. In primo luogo, si crearono le condizioni perché si realizzasse la prima rivoluzione tecnologica della storia dell’umanità. • Il fuoco permise all’uomo di modellare nuovi strumenti, che favorirono l’aumento della cacciagione;
Cuocere il cibo. Grazie al variare dell’alimentazione inseguito alla cottura si modifica la dentatura . La capacità cranica, anche in seguito a una diversa alimentazione, aumenta;
Socializzazione dei vari membri all’interno del gruppo . Il fuoco permette di intrattenersi e sviluppare il linguaggio.
“Edward spinge i suoi figli a procreare con donne di un’altra orda.”
Tuttavia nonostante le conquiste raggiunte, anche per quanto riguarda l’insediamento, le donne desideravano possedere una grotta più ampia, dove ospitare più genti e dove avere più spazio.
“Alexander elaborò per primo stupendi capolavori di arte primitiva …”
Le pitture rupestri risalenti a questo periodo, rappresentavano le scene più importanti della vita quotidiana dell’uomo, in primo luogo la caccia. Assumevano probabilmente valore propiziatorio.
“Edward impugnò il primo arco mai costruito al mondo … era un aggeggio rudimentale non più lungo di un metro e venti più curvo da una parte che dall’altra, qua e là ancora coperto di una corteccia non raschiata, con una corda fin troppo lasca: ma funzionava!”
A completare il giro di scoperte contribuì la creazione dell’arco.
Mentre Edward voleva condividere tutte le sue invenzioni e quindi era favorevole a diffonderle presso altre orde di uomini, i suoi figli preferirono mantenerle segrete per rendere invincibile il gruppo e sfruttarle per assoggettare e conquistare altri territori.
Questa fu la fine carnale di Edward, quella che lui stesso avrebbe desiderato: cadere vittima dell’arma più moderna ed essere mangiato nel modo più civile. Egli fu calpestato dalla stessa potenza tecnologica che nel Pleistocene poteva essere rappresentata dal fuoco o dall’arco.
Il tramonto dell’uomo sarà segnato dalle sue più grandi, potenti e pericolose invenzioni
Egli fu, ci piace pensare, il più grande uomo scimmia del Pleistocene !