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IL CIAD. Alcuni dati per iniziare. 1.284.000 Kmq (Italia 301.000) 11.200.000 ab nel 2009 (Italia 60.000.000) Ab /Kmq 8,7 (Italia 198) ISU 0,328, 183º posto (Italia 0,881, 25º) Capitale: N’Djamena. Il territorio. Prevalentemente pianeggiante NO sbocco al mare
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Alcuni dati per iniziare... • 1.284.000 Kmq (Italia 301.000) • 11.200.000 ab nel 2009 (Italia 60.000.000) • Ab/Kmq 8,7 (Italia 198) • ISU 0,328, 183º posto (Italia 0,881, 25º) • Capitale: N’Djamena
Il territorio • Prevalentemente pianeggiante • NO sbocco al mare • Nord: massiccio del Tibesti (quasi 3500) • Sud: fiumi Chari e Logone (suo affluente) • Lago Ciad sfocia nel
Climi e ambienti • Nord: clima desertico (Sahara) • Centro: Sahel (steppe aride; rischio desertificazione) • Sud: clima tropicale (stagione umida con violenti acquazzoni e stagione secca con venti provenienti dal Sahara)
La popolazione • Risiede soprattutto a Sud, in zone rurali • Città principali: N’Djamena (700.000 ab), Moundou (100.000 ab) • Crescita annua della popolazione: 2,6 % (raddoppio in 30 anni!), dovuta all’alto tasso di fecondità (5,9, contro l’1,2 italiano)
Il 50% della pop. è analfabeta Lingue ufficiali: Arabo e Francese Parlate più di 100 lingue tribali Lingue parlate
Più di 200 gruppi etnici Nord e centro: popoli nomadi e semi-nomadi, arabizzati Sud: popolo Sara (villaggi, pelle scura) Etnie IN CONTRASTO
Musulmana (più del 50% della pop.) Cristiana (1 su 3) Animista (10 %) Religioni SOPRATTUTTO A NORD NEL CENTRO- SUD
Indice ISU 0,328? • 3 medici ogni 100.000 ab (nei paesi ricchi 1 ogni 300/800) • 1 posto letto ogni 1.600 ab (in Italia ogni 140 • Accesso a servizi igienici adeguati: 9% della popolazione (4% nelle aree rurali) • Accesso all'acqua potabile: 42% della popolazione (43% nelle aree rurali) • 1 bambino su 10 muore nel primo anno di vita (in Italia 7 su 1.000) • Ogni 20 parti una donna muore • Speranza di vita: 50 anni • Tasso di alfabetismo giovani (15-24 anni): 23% femmine, 56% maschi
L’economia Elevato debito estero Interessi da pagare Richiesta di nuovi prestiti PIL pro capite 1.400 euro (2011) (Italia 22.250)
Settore primario Più dell’80% della pop. è sotto la soglia di povertà e pratica un’agricoltura e un allevamento di sussistenza MIGLIO
PATATE DOLCI SORGO
COTONE MANIOCA
Il COTONE IN CIAD • Era il prodotto di punta delle esportazioni del Ciad • Gestito da multinazionali • Con l’avvento delle fibre sintetiche la produzione è andata in crisi • Come per molti paesi africani, il puntare su un solo prodotto di esportazione ha reso l’economia estremamente dipendente dalle fluttuazioni internazionali
MUTAMENTI CLIMATICI PASCOLO INTENSIVO MONOCOLTURE MULTINAZIONALI DESERTIFICAZIONE DEBBIO RIDUZIONE TERRE COLTIVABILI
Il petrolio • Esportato dal 2003 (EXXON, TOTAL) • Principale ricchezza del paese, MA gestito da multinazionali USA e FRANCIA
Settore secondario e terziario 4% della pop. nel secondario: poche industrie alimentari, 1 raffineria vicino alla capitale Trasporti: NO ferrovie, 700 Km di strade asfaltate Pochi investimenti in istruzione, sanità, infrastrutture e servizi; parte del P.I.L. utilizzata per l’acquisto di armi
Un po’ di storia recente… Dal 1900 è inglobato nell’Africa Equatoriale Francese; imposta la monocoltura del cotone Indipendenza nel 1960, MA confini arbitrari che non rispettano la distribuzione dei gruppi etnici 1960-1990: 4 colpi di stato, 3 interventi francesi, guerra civile nord (musulmano) – sud (cristiano), guerra con la Libia per il controllo del nord del paese (’72-’94): 50.000 morti 1990: un colpo di stato porta al potere Idriss Deby
Gli ultimi 20 anni Deby rieletto presidente nel 1996, nel 2001, nel 2006 e nel 2011 (elezioni irregolari!) I risultati delle elezioni del 2006 scatenano una ribellione (con appoggio sudanese?), sedata dall’intervento di soldati francesi (intervengono per proteggere i pozzi petroliferi!)
Dal 2004 scoppia l’emergenza Darfur: centinaia di migliaia di profughi in Ciad Incidenti di confine e tensioni legate ai profughi portano ad una dichiarazione di guerra al Sudan Nel febbraio del 2008 i ribelli entrano a N’Djamena in risposta all’annuncio del dispiegamento di una forza ONU in territorio ciadiano per aiutare i profughi del Darfur
I ribelli accettano il cessate il fuoco, e un nuovo intervento francese li mette in fuga