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Montagna e pianura. 1- Velocità delle merci e ostacoli della montagna 2- La transumanza come integrazione pianura –montagna 3 - Petrarca sulla montagna 4- Besse e Bertone 5- Nota bibliografica Francesco Micelli. Velocità delle merci e ostacoli della montagna.
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Montagna e pianura 1- Velocità delle merci e ostacoli della montagna 2- La transumanza come integrazione pianura –montagna 3 - Petrarca sulla montagna 4- Besse e Bertone 5- Nota bibliografica Francesco Micelli
Velocità delle merci e ostacoli della montagna • Farinelli imposta il problema montagna – pianura in termini di libertà • Montagna rifugio culture minoritarie (celti, berberi, catari, albigesi…) (F., p. 50) • Ager , saltus, oros : al di sopra dei 1000 m vive solo l’8 per cento della popolazione (F., p.51) • Il tavoliere della Puglia gigantesco pascolo invernale per gli ovini dalla metà del Quattrocento secondo scelta di Alfonso d’Aragona (ivi) • Humboldt, nei Quadri della Natura (1808) invita alla libertà dei monti quando essa finisce perché ostacolo al circuito delle merci (ivi)
La transumanza come integrazione pianura –montagna • Carlo Linneo, Flora Lapponica, Amsterdam 1737 • La Lapponia è risultato di 2 momenti distinti: Alpes e Desertum. Sarebbe luogo costruito dalla Provvidenza per la renna per assolvere al suo compito essenziale che è quello di sostenere la vita del Lappone (prop. 11) • Lucien Febvre, La terra e l’evoluzione umana. Introduzione geografica alla storia, con prefazione di Franco Farinelli, Torino, Einaudi, 1980 • p. 326 il nomadismo lascerebbe il posto alla “negazione stessa della vera vita nomade pastorale: la transumanza delle bestie sotto la guida di pastori specializzati”. Non le condizioni geografiche, ma fattori umani di esistenza provocano il cambiamento. • Cfr. le osservazioni farinelliane su determinismo e possibilismo (p. XX mai esistiti in g. allo stato puro, p. XXIX sotto Febvre ci sarebbe la filosofia della vita di Bergson).Anche in Dardel l’evoluzione creatrice è protagonista.
Transumanza • La transumanza è il ritmico movimento, a carattere stagionale , che uomini e greggi ovine effettuano per raggiungere due estreme e spesso lontane stazioni di soggiorno, una di montagna e una di pianura, di regola collegate da particolari vie (tratturi, canadas, carraires...). • Si differenzia dall’alpeggio, perché esclude mandrie bovine, perché lo spostamento orizzontale prevale su quello in verticale. • Nel caso europeo le risorse foraggere del mondo appenninico suppliscono alla siccità estiva del paesaggio mediterraneo
Transumanza • Le prime notizie secondo Varrone , De re rustica, II, 2, 9: • Longe enim et late in diversis locis pasci solent, ut multa milia absint saepe hibernae pastiones ab aestivis. Ego vero scio, inquam: nam mihi graeges in Apulia hibernabant, cum inter haec bina loca, ut jugum continet sirpiculos (canestri), sic calles pubblicae distante pastiones. • La Dogana della Mena delle pecore in Puglia dal 1468 ordina l’industria armentizia fino a Napoleone. Le terre già destinate a pascolo diventano progressivamente “masserie di campo”. • I tratturi che si irradiano dal Tavoliere pugliese all’Appennino centrale erano 12 e si snodavano per 1360 chilometri, cui si dovrebbero aggiungere i 1.500 km dei tratturelli. Sopravvivono per legge 20.12.1908 quattro tratturi ridotti a 30 e 55 m di larghezza: l’Aquila-Foggia (243 km), il Foggia-Celano (207), il Candela-Pescasseroli (211 km), il Lucera-Castel di Sangro • Ricordare Pastori d’Abruzzo di Gabriele D’Annunzio… Settembre è terra di migrare
Petrarca sulla montagna • La lettera del Ventoso salito il 26 aprile 1336 :” Altissimum regionis huius montem , quem non immerito Ventosum vocant, hodierno die, sola vivendi insignem loci altitudinem cupiditate ductus, ascendi”. • [La lettera è indirizzata a Dionigi da Borgo San Sepolcro, il monaco che fece conoscere al Petrarca le “Confessioni” di S. Agostino. È racconto dell’escursione con il fratello Gherardo.]. • J. Burckhardt, La civiltà del Rinascimento in Italia, Milano 1996: “L’aspetto della natura trovò nel suo spirito eco immediata” (pp. 272-273) • Il pastore invita gli esploratori a desistere …
Besse e Bertone • Jean-Marc Besse, Vedere la terra, Milano 2008 • 1- Petrarca sulla montagna 2- Bruegel e la geografia 3- Viaggio in Italia di Goethe 4- Da Humboldt a V. de La Blache 5- Fenomenologia e paesaggio 6- Paesaggio e filosofia secondo Péguy • La curiosità (cupiditas videndi) di Petrarca è dispersione di sé, instabilità, impossibilità di vero riposo (p.16) ,ma anche “infinita varietà” e piacere del viaggio: • “quest’ansia di andare di terra in terra ha pure in sé non so quale dolce fatica” • Ambivalenza del sentimento dello spazio e del viaggio (p.20) • G. Bertone, Lo sguardo escluso, Novara 2000: Gli occhi di Laura, i passi di Francesco(pp. 95-148) • Lo scandalo del salire per solo piacere: “Et eunt homines admirari alta montium et relinquunt se ipsos” (p.131)
Nota bibliografica • C. Linneo, Flora Lapponica, Amsterdam 1737 • A. von Humboldt, Quadri della Natura, a cura di F. Farinelli, Firenze 1998 • L. Febvre, La terra e l’evoluzione umana. Introduzione geografica alla storia, con prefazione di F. Farinelli, Torino 1980 • J-M Besse, Vedere la terra, a cura di P. Zanini, Milano 2008 • G. Bertone, Lo sguardo escluso, Novara 2000 • Commento a Farinelli, Geografia, Torino 2003, pp. 50-51