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L’ETÀ SENILE. È il terzo stadio dell’età adulta, dai 65 anni. La senilità non può essere definita con precisione poiché questo concetto non ha lo stesso significa-to in tutte le società.
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L’ETÀ SENILE • È il terzo stadio dell’etàadulta, dai 65 anni. La senilità non può essere definita con precisione poiché questo concetto non ha lo stesso significa-to in tutte le società. In molte parti del mondo, gli individui vengono considerati anziani in seguito a certi cambiamenti nella loro attività o nel loro ruolo sociale, come ad esempio quando diventano nonni, o quando per l'avanzare dell'età si trovano costretti a svolgere mansioni diverse e/o a diminuire i ritmi di lavoro.
L’ETÀ SENILE Tendenzialmente si ritiene che a 65 anni inizi l’anzianità perché i lavoratori incominciano a ritirarsi dal lavoro percependo una pensione. Nel mondo, il numero degli ultra-sessantacinquenni è in forte aumento; per lo più questa crescita è concentrata nei paesi sviluppati. • Essa è sicuramente anche simbolo positivo sulla qualità della vita dei cittadini, ma contemporaneamente crea una serie di esigenze e problemi da affrontare per evitare gravi conseguenze socio-economiche in prospettiva futura.
L’ETÀ SENILE • Durante la senilità l'intero organismo diventa più debole e meno efficiente rispetto alla giovinezza: • Aspetti fisici • le ossa diminuiscono di dimensioni e densità, • la pelle perde di elasticità, diventando più rugosa, e si assottiglia; • i capelli si diradano ed imbiancano; • le capacità escretorie dei reni diventano inferiori; • il gusto, l'udito, la vista(dai 65 anni riceve solo un terzo di luce rispetto a quella di un giovane) possono peggiorare; • l'indurimento delle arterie ed il deposito di grassi nei vasi sanguigni rende più difficile la circolazione del sangue.
L’ETÀ SENILE • Aspetti fisici • Sistema nervoso • Rallentamento dei processi neurali e quindi minore velocità nell’ apprendimento e nella soluzione di problemi • A livello cerebrale, a partire dalla prima fase dell’età adulta, si verifica una graduale perdita di cellule che in un 80enne raggiunge il 5% su 100 miliardi iniziali, compensata, però, da una notevole proliferazione di connessioni neurali se l’anziano si mantiene attivo
L’ETÀ SENILE • Aspetti fisici • Sistema nervoso • Alcuni adulti vanno incontro a una tragica perdita di neuroni cerebrali dovuta a: • piccoli colpi apoplettici (ictus cerebrali) • tumore al cervello • abuso di alcool • morbo di Alzheimerche colpisce in Italia 500 mila persone, il 5% dai 60 anni in poi e il 50% dai 90 anni
L’ETÀ SENILE • Aspetti fisici • Il morbo di Alzheimer • È una malattia, il cui decorso va dai 5 ai 20 anni (non va confusa con altre malattie come la demenza sclerotica dovuta a restringimento e indurimento delle arterie), provocata da carenza di acetilcolina (si tratta di un neurotrasmettitore, ovvero di una molecola fondamentale per la comunicazione tra neuroni, e dunque per la memoria e ogni altra facoltà intellettiva), che distrugge la mente: • prima la memoria a lungo e breve termine • poi il pensiero e il linguaggio che si deteriorano progressivamente causando: • disorientamento spaziale • incontinenza • confusione, incapacità a riconoscere se stessi e gli altri, irritabilità e aggressività, sbalzi di umore, disfunzioni sensoriali • vuoto mentale, una specie di morte vivente che rende le persone dei corpi privi di umanità. • Video: L’Alzheimer
L’ETÀ SENILE • Aspetti cognitivi • Memoria • La capacità di ricordare nuovi apprendimenti nell’anziano sembra diminuire gradatamente, mentre l’abilità di riconoscere quello che si è appreso rimane piuttosto elevata fino a tarda età. • Parte delle difficoltà di memoria di cui gli anziani si lamentano potrebbe, però, essere attribuita a normali dimenticanze. • C’è da osservare, anche, che se ciò che dev’essere ricordato è poco significativo un anziano riscontra più difficoltà a memorizzarlo. In questo caso entra in gioco la motivazione, cioè l’interesse: più interesse si prova per qualcosa più si desta l’attenzione e la voglia di apprendere e ricordare.
L’ETÀ SENILE • Aspetti cognitivi • Intelligenza • L’intelligenza declina con l’età o rimane costante o addirittura si incrementa? • Ricerche longitudinali effettuate negli USA a partire dagli anni ’20 e protrattesi per diversi decenni hanno dimostrato che fino a molto avanti negli anni l’intelligenza rimane stabile e in alcuni casi si registrano perfino dei miglioramenti.
L’ETÀ SENILE • Aspetti cognitivi • Intelligenza • Occorre, però, fare delle precisazioni: • L’intelligenza cristallizzata, che concerne le conoscenze immagazzinate da una persona, aumenta con l’età. • L’intelligenza fluida, capacità di ragionare in termini astratti, come nel caso della soluzione di problemi logici, diminuisce. Questo spiega perché matematici e scienziati realizzano le più significative scoperte tra i 20 e i 40 anni, mentre letterati, storici, filosofi tendono a produrre il meglio delle loro opere negli anni successivi, dai 40 in su, dopo aver accumulato molte conoscenze. • Video: R.L. Montalcini intervistata da LviaAzzariti