E N D
8. INDICAZIONI AL TRAPIANTOPATOLOGIE EMATOLOGICHE MALIGNE LLA ad alto rischio in 1° RC
LLA in 2° RC
LMA in 1° o 2° RC
LMC Ph +
Linfomi Hodgkin e non Hodgkin in 2° RC
Sindromi mielodisplastiche
Anemia Aplastica acquisita severa
9. INDICAZIONI AL TRAPIANTOTumori solidi Neuroblastoma ad alto rischio
Sarcoma di Ewing metastatico
Rabdomiosarcoma
Tumori SNC ad alto grado di malignità
11. INDICAZIONI AL TRAPIANTOMALATTIE CONGENITE DIFETTI EMATOLOGICI
TALASSEMIA MAJOR
ANEMIA FALCIFORME
ANEMIA DI FANCONI
DISCHERATOSI CONGENITA
ANEMIA DI BLACKFAN-DIAMOND
12. 2. IMMUNODEFICIENZE CONGENITE
Scid
Sindrome di Wiskott- Aldrich
Chediak-Higashi
CGD
Neutropenie congenite
Istiocitosi eritrofagocitiche familiari
Osteopetrosi
13. 3.MALATTIE METABOLICHE
Mucopolisaccaridosi
Adrenoleucodistrofia
Leucodistrofia metacromatica
Malattia di Gaucher
14. RAZIONALE DEL TRAPIANTO Ripopolazione di cellule ematopoietiche e linfoidi da parte del donatore con nuova fonte esogena di idrolasi
Sostituzione di cellule fagocitiche mononucleate sede di accumulo dei substrati non degradati ( fegato,polmone)
Nel SNC cellule microgliali ed astrociti derivano da precursori ematopoietici
15. RISULTATI Dal 1984 eseguiti in Italia > 6000 trapianti
La media attuale è di 500 trapianti/ anno
50 % allogenici
Maggiori indicazioni LAL e LAM ( 2000 pz.), tumori solidi ( 2000 pz.) e malattie congenite ( 1000 pz.)
267 trapianti eseguiti presso il centro di Trieste
17. Il problema dei donatori: il sistema HLA HLA: complesso maggiore di istocompatibilità localizzato sul braccio corto del cromosoma 6
Il suo polimorfismo garantisce la sopravvivenza della specie ma pone alte barriere alla realizzazioni dei trapianti di CSE
Molecole HLA di classe I ( A,B,C) e classe II ( DR e DQ) attori protagonisti del teatro immunologico
Solo 25 % dei pazienti candidati al trapianto presenta un donatore familiare compatibile
19. Il problema dei donatori TIPO di donatore: 50 % riceve trapianto da donatore volontario , 30 % da familiare compatibile ( fratello,sorella) e 20 % da familiare parzialmente compatibile ( genitore)
20. Le fonti di cellule staminali ematopoietiche 1980 TRAPIANTO DI MIDOLLO
2000 TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI EMATOPOIETICHE
Dimostrazione di presenza di cellule staminali nel sangue periferico e nel cordone ombelicale
22. PECULIARITA’ delle cellule staminali CORDONALI Rapida disponibilità dopo la raccolta con accorciamento dei tempi di ricerca
Basso rischio di trasmissione di agenti infettivi
Immaturità delle cellule contenute con ridotto rischio di sviluppo della GvHD
Necessità di un minor grado di compatibilità tra donatore e ricevente
23. PROSPETTIVE FUTURE: 1 Procedura in aumento in relazione ad indicazioni e maggiore disponibilità di donatori
Migliore selezione dei donatori
Terapie cellulari per prevenire e modulare la graft versus host acuta e cronica
Riduzione degli effetti collaterali a distanza
24. PROSPETTIVE FUTURE :utilizzo delle cellule staminali mesenchimali Accelerare attecchimento ematopoietico
Ridurre incidenza e severità della GvH acuta
Migliorare la ricostituzione immunologica
Possibilità di espansione ex vivo
Potenziale ruolo anche nel trapianto d’organo
36. Esperienza Europea di HSCT per la cure delle M.A.
Sclerosi multipla
Sclerodermia
Artrite reumatoide
m di Crohn
39. Conoscere:
Quali cellule regolatorie
Come si sviluppano le cellule regolatorie
Quali geni ne guidano la differenziazione
Come si possono generare in vitro
Come agiscono e come interagiscono con effettrici
Come si può influire farmacologicamente sulla loro attività INDUZIONE DI CELLULE REGOLATORIE SPECIFICHE
40. FENOTIPO GENERAZIONE MECCANSIMO
CD8 soppressori apoptosi
CD4 Tr1 IL-10 IL-10 TGFbeta
CD4 Th3 Tolleranza orale TGFbeta
CD4 CD25+ FOXP3+ Treg TGFbeta contatto (?)
Solo per Treg
Patologia autoimmune da deplezione
Patologia da difetto genetico CELLULE REGOLATORIE
41. GENERAZIONE DELLE TREG