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Friedrich Nietzsche (1844-1900). Rivalutazione del corpo e della vitaCritica della tradizione morale e religiosaAnnuncio della morte di Dio (nichilismo)La nascita della tragedia (1872)Sull'utilit
E N D
1. Friedrich Nietzsche Storia della filosofia contemporanea
3. Apollineo e dionisiaco I due impulsi fondamentali della vita
Apollineo: ordine, bellezza, armonia (scultura)
Dionisiaco: irrazionalitŕ, ebbrezza, caos (musica)
Tragedia greca
Eschilo e Sofocle: equilibrio
Euripide: prevalenza dell’elemento apollineo (Socrate)
Inizio della decadenza della cultura occidentale
Rinascita della tragedia nella modernitŕ
Wagner
4. Il concetto di storia I due significati di “storia”
res gestae (l’insieme dei fatti realmente accaduti nel passato)
historia rerum gestarum (il resoconto dei fatti realmente accaduti nel passato)
L’eccesso di memoria storica: malattia dello spirito
inchioda l’uomo d’azione al passato
indebolisce le potenzialitŕ creatrici
necessitŕ di imparare l’arte dell’oblio
conseguenza dello sviluppo della storiografia
5. Utilitŕ e danno della storia per la vita Tre tipi di storiografia: aspetti positivi e negativi
Storia monumentale
fornisce dei modelli (dei “monumenti”) per l’azione
tende alla mitizzazione dei modelli del passato
Storia antiquaria
tende a preservare il passato
paralizza ogni azione creativa
Storia critica
vuole liberarsi della tradizione
presume di poter tagliare tutti i ponti col passato
6. Nietzsche illuminista Critica dei valori morali e religiosi (Voltaire)
Metodo storico-genealogico
nella vita non esistono valori eterni e immutabili
ogni valore č l’esito di uno sviluppo storico
Matrici “umane, troppo umane” dei valori sovrumani
Spirito libero
Emanciparsi dalle tenebre del passato grazie a una “gaia” (liberante) scienza
La vita č un esperimento (costante divenire)
L’uso dell’aforisma
7. I temi della maturitŕ Il nichilismo
Dio č morto; la vita non ha senso
L’oltreuomo
dire di sě alla vita nella sua insensatezza
L’eterno ritorno dell’identico
visione ciclica (contro visione lineare) della storia
Volontŕ di potenza
Prospettivismo
8. Dio č morto Dio č simbolo
di ogni prospettiva oltremondana, per cui il senso della vita sta al di lŕ della vita
delle credenze metafisiche e religiose, elaborate per dare un senso e un ordine rassicurante alla vita
Contrapposizione tra un mondo vero (aldilŕ) e un mondo apparente (aldiquŕ)
Fuga dalla vita, rivolta contro il corpo
Le veritŕ metafisiche e religiose sono menzogne, costruite per meglio sopportare la durezza della vita
La vita č caos, divenire, tragedia (non ha senso)
9. Il nichilismo Crisi delle certezze etiche-religiose-metafisiche
Nichilismo incompleto
sostituisce i vecchi valori con nuovi valori (nazionalismo, chauvinismo, socialismo, anarchismo, storicismo, positivismo)
Nichilismo completo
nichilismo passivo (buddismo, Schopenhauer): senso di vuoto
nichilismo attivo (oltreuomo)
distruzione dei vecchi valori
costruzione di nuovi valori (transvalutazione)
10. L’eterno ritorno dell’identico Concezione ciclica della storia
Vivere e amare l’attimo presente
come se fosse l’ultimo
come se dovesse eternamente ritornare
Contro la concezione lineare della storia (cristianesimo, socialismo)
Ogni momento ha senso solo in funzione dei momenti successivi
C’č una fine della storia (regno dei cieli, societŕ senza classi) che dŕ senso alla storia precedente
11. La volontŕ di potenza L’intima essenza del reale
La vita č forza espansiva, che mira ad autopotenziarsi (non solo ad autoconservarsi, come in Schopenhauer)
L’individuo, in quanto volontŕ di potenza, produce valori e veritŕ funzionali al proprio autopotenziamento
ogni veritŕ/valore č una bugia utile all’individuo, che questi cerca di imporre agli altri
12. Il prospettivismo Il mondo non ha un senso univoco, ma innumerevoli sensi (interpretazione infinita)
Non c’č un criterio assoluto di veritŕ e falsitŕ
Prospettivismo
alla base di ogni interpretazione stanno i bisogni e gli interessi dei singoli individui e dei singoli gruppi (mossi dalla volontŕ di potenza)
Non tutte le interpretazioni sono equivalenti
Criterio per distinguerle: salute, forza, potenza
13. Storicitŕ e relativitŕ delle morali Contro la validitŕ eterna e universale (in senso diacronico e sincronico) dei valori morali
Cristianesimo: i valori morali sono stati stabiliti da Dio
Kant: i valori morali hanno il loro fondamento nella ragione
I valori morali hanno una genesi storica
sono fissati e imposti dal gruppo dominante
14. Morale dei signori e morale degli schiavi Morale dei signori, dei guerrieri (grecitŕ e romanitŕ antica): morale della forza
valori vitali: forza, coraggio, fierezza, magnanimitŕ
Morale degli schiavi, dei deboli (ebraismo e cristianesimo): morale del risentimento
valori antivitali: umiltŕ, compassione, rinuncia, abnegazione
15. L’oltreuomo E’ l’uomo nuovo (profetizzato da Zarathustra)
si emancipa dalla morale cristiana (Anticristo)
propugna valori vitali (rivalutazione del corpo contro lo spirito)
dice dionisiacamente di sě alla vita, nonostante la sua tragicitŕ e insensatezza (gioia-dolore, felicitŕ-infelicitŕ)
fa propria l’idea dell’eterno ritorno dell’identico
si pone come volontŕ di potenza, che interpreta prospetticamente il mondo
crea nuovi valori (transvalutazione) al posto degli antichi