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RESISTENZA

RESISTENZA. resistenza. LA CAPACITA’ DI PROLUNGARE NEL TEMPO UNA DETERMINATA ATTIVITA’ RINVIANDO L’INSORGENZA DELLA FATICA. RESISTENZA GENERALE (di base): Rendimento del sistema cardio-respiratorio. Aspecifica, adatta a fornire le basi aerobiche per tutti gli sport. RESISTENZA SPECIFICA:

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RESISTENZA

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Presentation Transcript


  1. RESISTENZA

  2. resistenza LA CAPACITA’ DI PROLUNGARE NEL TEMPO UNA DETERMINATA ATTIVITA’ RINVIANDO L’INSORGENZA DELLA FATICA

  3. RESISTENZA GENERALE (di base): Rendimento del sistema cardio-respiratorio. Aspecifica, adatta a fornire le basi aerobiche per tutti gli sport. RESISTENZA SPECIFICA: Relativa alla complessità di ogni specifica disciplina sportiva, intervengono anche forza e velocità

  4. Resistenza generale aerobica componenti centrali componenti periferiche CUORE RETE CAPILLARE

  5. componentecentrale Caratterizzata dalla capacità cardiaca di apportare ossigeno in un minuto (gettata cardiaca)

  6. componente periferica Caratterizzata dall’utilizzo di ossigeno grazie superficie capillare (capillarizzazione)

  7. INCREMENTANDO L’INTENSITA’ DELL’ATTIVITA’, AUMENTA LA RICHIESTA DI OSSIGENO DA PARTE DEI MUSCOLI…

  8. l’aumentata richiesta di ossigeno è garantita dall’aumento della FREQUENZA CARDIACA

  9. La FC aumenta proporzionalmente all’intensità del lavoro fino al raggiungimento della massima frequenza cardiaca

  10. Massimo consumo di ossigeno (VO2max) Massimo quantitativo di ossigeno utilizzabile dal nostro organismo in un minuto nel corso di una prova massimale aerobica (potenza aerobica).

  11. La velocità di corsa sufficiente a raggiungere il massimo consumo di ossigeno viene detta Velocità Massima Aerobica = VAM

  12. Ad intensità superiori alla VAM il sistema aerobico non è più in grado di garantire il fabbisogno di ossigeno, cosicché l’energia viene prodotta dal sistema anaerobico

  13. ZONE DI LAVORO FC VAM S.AN. aerobico-anaerobico aerobico anaerobico 11Km/h 15 km/h 18 km/h 100%

  14. Valori di VO2 max riscontrati nel campionato italiano (ml/kg/min)

  15. La soglia anaerobica E’ rappresentata, per convenzione, dall’intensità di esercizio al di sopra della quale la produzione di acido lattico ematico supera i quantitativi delle 4 Mm/l

  16. Non allenati La soglia anaerobica si aggira tra il 65 e l’70% del VO2 max (140-150) p/min Allenati La soglia anaerobica si aggira tra l’70 e il 80% del VO2 max (160-170) p/min Molto allenati La soglia anaerobica si aggira tra l’85 e il 90% del VO2 max (180-190) p/min

  17. Secondo Conconi Soglia anaerobica Velocità di deflessione

  18. VO2 max Soglia anaerobica

  19. I vantaggi nel possedere un elevata potenza aerobica nel calcio sono: Maggior distanza percorsa durante una partita S = V x t Maggior risparmio di glicogeno con conseguente utilizzo di quest’ultimo in attività più intense nelle fasi finali della partita Recupero più veloce Maggior numero di sprint effettuati

  20. Il meccanismo aerobico interviene in 2 diversi momenti... Per produrre ATP In attività ad intensità inferiore al VO2max Per pagare il debito di ossigeno Dopo attività ad intensità superiore al VO2max

  21. L’allenamento quindi mirerà a sviluppare il sistema aerobico attraverso … ATTIVITA’ Ad una velocità MEDIA in prossimita’deLLA soglia anaerobica (80-90% fc MAX)

  22. Attività intermittenti nelle quali il meccanismo aerobico agisce durante il recupero per la rimozione del lattato (FC MEDIa 80-90% DELLA FC max) L’allenamento quindi mirerà a sviluppare il sistema aerobico mediante …

  23. Il meccanismo anaerobicoconsumail meccanismo aerobico paga In quest’ultimo caso ...

  24. RESISTENZA DI BASE: Il calciatore che dispone di una maggiore resistenza di base, recupera meglio perché la sua capacità aerobica ricostituente è più sviluppata

  25. Sistemi di ricostruzione dell’ATP via indiretta per DEBITO DI OSSIGENO 02 glicogeno via diretta per produzione energia LA CP 1,0 1,6

  26. METODOLOGIA • i metodi di allenamento, per lo sviluppo della resistenza, possono essere suddivisi in 5 tipologie: • continuo • intervallare • intermittente • - ripetuto • - gioco

  27. CONTINUO uniforme Per la costruzione della resistenza di base o per un il consolidamento a lungo termine della prestazione di resistenza, è idoneo l’allenamento di endurance

  28. Per endurance si intende un lavoro ad una intensità nell’ambito della “soglia aerobica” Per una durata di 30-45’

  29. CONTINUO uniforme Per lo sviluppo della potenza aerobica sono indicate: • corseallasoglia anaerobicao leggermente superiore • Per una durata di 15’-20’

  30. CONTINUO variato 2. corse continue con variazioni di ritmo (Fartlek) in ambiente naturale o anche in campo, prevedono un lavoro aerobico-anaerobico alternato. La durata si aggira sui 25’-30’. E’ un metodo più specifico al calcio in quanto caratterizzato da cambi di velocità.

  31. INTERVALLARE Per il metodo intervallare è caratteristico il principio delle pause incomplete L’allenamento intervallare provoca dunque una forte manipolazione delle dimensioni del cuore in due modi diversi …

  32. 1) in ipertrofia perché nella fase di lavoro il cuore lavora in pressione 2) in volume perché nella fase di recupero avviene una dilatazione delle cavità cardiache.

  33. INTERVALLARE ESTENSIVO ed INTENSIVO ESTENSIVO: elevati volumi a medie intensità. INTENSIVO: ridotti volumi ad alta intensità.

  34. INTERVALLARE Il metodo intervallare estensivo viene utilizzato per sviluppare la potenza aerobica, attraverso prove: • lunghe2000,1500,1000m • medie800, 600m • brevi400, 200,100m totale da 3000 a 5000/6000mt rec 1:1

  35. INTERVALLARE Il metodo intervallare intensivo viene solitamente applicato per lo sviluppo della resistenza alla velocità o capacità lattacida

  36. INTERMITTENTE Tratti di corsa ad intensità vicina allaVAM alternati a tratti di alcuni secondi di pausa attiva o passiva.

  37. l’intensitàe recupero vanno strutturati in modo da assicurare che la spesa energetica sia interamente ad opera del sistema aerobico, in quanto...

  38. INTENSITA’ DEL LAVORO ...a velocità superiori al 110% della VAM si sfocia nel lavoro anaerobico, venendo meno lo sviluppo della potenza aerobica

  39. Durata del recupero … con recuperi troppo ampi diminuisce la % del consumo di ossigeno, rendendo l’allenamento per potenza aerobica meno efficace

  40. Le distanze vengono percorse ad una una velocità, tra il 95% e il 110% della VAM in modo da sollecitare intensamente il sistema aerobico, senza però danneggiare la glicolisi anaerobica.

  41. Tale lavoro risulta intermittente per i muscoli ma continuo da un punto di vista cardio-vascolare

  42. Durata di lavoro: • Per sviluppare la capacità aerobica: 30”/30”; 30”/15”, 45”/15” • Per la potenza aerobica: 15”/15”; 10”/10”; 5”/15”

  43. Volume di lavoro : • Al 100% della VAM 6-12 minuti • Ad intensità <100% della VAM 20-40 minuti N.B: la presenza di una deriva pulsatoria rappresenta un inasprimento del rapporto intensità/volume

  44. DERIVA PULSATIVA

  45. INTERMITTENTE CORSA

  46. INTERMITTENTE VAM VAM

  47. RIPETUTO Consiste nel percorrere determinate distanze alternate a pause complete,tali da favorire una totale ricostruzionedeisubstrati. E’ tipico per l’allenamento della velocità.

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