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AFP Applicazioni dell’indagine epidemiologica II incontro. Dott. Luca Pietrantoni. Capire le cause di una malattia - Le misure del rischio -. Fattore di rischio. Esposizioni, comportamenti o attributi personali che influenzano il rischio di sviluppare una malattia
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AFPApplicazioni dell’indagine epidemiologicaII incontro Dott. Luca Pietrantoni
Fattore di rischio • Esposizioni, comportamenti o attributi personali che influenzano il rischio di sviluppare una malattia • Fattori che aumentano la probabilità di comparsa di una malattia o di una determinata condizione • 4 categorie principali: • Componenti genetiche o ereditarie • Componenti ambientali • Fattori nocivi presenti nell’ambiente di lavoro • Abitudini tipicamente individuali • Es: per MCV oltre 200 fattori di rischio
Associazione tra “esposizione” e malattia • l'esistenza della associazione si dimostra confrontando la frequenza della malattia in due popolazioni costituite rispettivamente da persone esposti e non esposti ad una presunta causa (o determinante o «fattore di rischio») • Per “esposizione" si intende la presenza di qualsiasi variabile che, in linea di ipotesi, può causare un certo effetto
a: esposti che sviluppano la malattia • b: esposti che non sviluppano la malattia • c: non esposti malati • d: non esposti non malati
Esercizio • Un matrimonio con 100 invitati, 25 hanno vomitato nelle ore successive al banchetto. Sono stati raccolti i seguenti dati:
Misure del rischio • Odds ratio • Rischio relativo
Interpretazione • valore =1 indica assenza di associazione tra malattia ed esposizione • valore <1 indica una associazione negativa (cioè il fattore può proteggere dalla malattia) • valore >1 indica l'esistenza di una associazione positiva (il fattore può causare la malattia).
Cosa sono gli “odds” • "probabilità a favore“ rapporto fra il numero di volte in cui l'evento si verifica (o si è verificato) ed il numero di volte in cui l'evento non si verifica ( o si è verificato). • Gli odds si utilizzano nel mondo delle scommesse, perché consentono allo scommettitore di calcolare facilmente la somma da incassare in caso di vittoria.
Esercizio(Odds ratio) • OR = la rapporto tra chi ha mangiato la mousse (esposizione) e chi no tra quelli che hanno vomitato (20/5 = 4) diviso per il rapporto chi ha mangiato la mousse e chi no tra quelli che non hanno vomitato (15/60 = 0,25). • 4/0,25 = 16 • Le persone che hanno vomitato hanno 16 volte di probabilità in più di aver mangiato la mousse di quelli che non hanno vomitato.
Esercizio(domande) • E’ stata la mousse? • Che spiegazione per i 5 casi di avvelenamento che non hanno mangiato la mousse e per i 15 casi che hanno mangiato la mousse ma non sono stati male?
Esercizio(rischio relativo) • RR = l’incidenza degli esposti ovvero chi ha vomitato tra quelli che hanno mangiato la mousse ( 20/35 = 0.57) diviso l’incidenza tra i non esposti ovvero chi ha vomitato tra quello che non hanno mangiato la mousse 5/65 = 0.07 • RR = 8 • Le persone che hanno mangiato la mousse hanno 8 volte di probabilità in più di vomitare rispetto a quelli che non hanno mangiato la mousse.
Esercizio • Nell’Ottobre 1951, questionario a 59.000 medici in UK con abitudini al fumo. Ritornati 40.637 questionari compilato. Nei dieci anni successivi registrate cause di morte. Dal 1 Nov 1951 al 31 Ott 1961, 4.963 medici deceduti. Tassi di mortalità 1000/anno:
Esercizio (rischio relativo) • Calcola il rischio relativo per tumore al polmone tra fumatori e non fumatori • Risposta: 1,20/0,07 = 17,1 • Spiegazione: I medici che fumano hanno una probabilità di morire di tumore al polmone 17 volte superiore a quella di un medico che non fuma.
Esercizio (rischio relativo) • Calcola il rischio relativo per tutte le cause di morte tra fumatori e non fumatori • Risposta: 16.32/12.06 = 1.35 • Spiegazione: I medici che fumano hanno una probabilità di morire per una qualche causa 1,3 volte superiore a quella di un medico che non fuma.
Rischio attribuibile (RA) quantità di rischio supplementare attribuibile al fattore di rischio considerato (quota di esposti malati evitabile se il fattore venisse rimosso) • Rischio attribuibile negli esposti • Rischio attribuibile nella popolazione
Rischio relativo e rischio attribuibile • RR costituisce misura della forza della associazione tra il fattore di malattia e la malattia medesima, ed è un indice utilissimo sulla strada della dimostrazione che il fattore è causa della malattia. • RA rappresenta invece una misura dell'impatto che il fattore in esame ha sulla popolazione in studio.
Siete direttori di un agenzia di sanità pubblica • Dovete spendere dei soldi per ridurre gli incidenti stradali e l’impatto sulla mortalità • Siete indecisi se concentrarvi di più su una campagna che vuole scoraggiare la guida in stato di ebbrezza o l’eccesso di velocità. • Cosa causa più morti?
0.05- 0.01 0.05 = .80 RAE%: Eccesso di velocità Morti Vivi Incidenza RAE% Veloce 100 1900 2000 0.050 Lento 80 7920 8000 0.010 180 9820 10000 L’80% delle morti per incidente stradale di chi guida veloce è attribuibile all’eccesso di velocità
0.15- 0.014 0.15 =.91 RAE%: Guida in stato di ebbrezza Morti Vivi Incidenza RAE% Ubriaco 45 255 300 0.150 Non ubr. 135 9565 9700 0.014 180 9820 10000 Il 91% delle morti per incidente stradale di chi guida in stato di intossicazione alcolica è attribuibile all’abuso di alcol
RAP: eccesso di velocità Morti Vivi Incidenza veloce 100 1900 2000 0.050 lento 80 7920 8000 0.010 180 9820 10000 0.018 Il 44% delle morti per incidente stradale nella popolazione generale è attribuibile all’eccesso di velocità
RAP: Guida in stato di ebbrezza Morti Vivi Incidenza ubriaco 45 255 300 0.150 Non ubr. 135 9565 9700 0.014 180 9820 10000 0.018 Il 22% delle morti per incidente stradale nella popolazione generale è attribuibile alla guida in stato di ebbrezza
Esercizio - rischio attribuibile negli esposti - Calcola il RAE del tumore al polmone (negli esposti) nei fumatori • Risposta: (1,2-0,07)/1,20 =.94. • Spiegazione: Il 94% delle morti per tumore al polmone tra i fumatori è dovuto al fumo
Esercizio - rischio attribuibile negli esposti - • Risposta: (4.57-3.31)/4.57 =.27. • Spiegazione: Il 27% delle morti per MCV tra i fumatori è dovuto al fumo
Esercizio - rischio attribuibile di popolazione- Calcola il RAP del tumore al polmone • Risposta: (0.65-0.07)/0.65 =.89 • Spiegazione: l’89% delle morti per tumore al polmone nella popolazione generale è dovuto al fumo
Esercizio - rischio attribuibile di popolazione- • Risposta: (3.99-3.31)/3.99 =.17 • Spiegazione: il 17% delle morti per MCV nella popolazione generale è dovuto al fumo
Studi epidemiologici • Studi trasversali • Studi caso-controllo • Studi a coorte
Studi trasversali • Indagini istantanee su individui di intere popolazioni o campioni per valutare frequenza e distribuzione di una o più variabili • Vantaggi: libera scelta su popolazione e campione, risultati generalizzabili • Svantaggi: non adatto a fenomeni rari o di breve durata, non indica l’incidenza del fenomeno
Tipi di studi epidemiologici analitici per la verifica di ipotesi. Studi di coorte (prospettici) e studi caso-controllo
Studi caso-controllo • Selezione di soggetti malati (casi) e non malati (controlli) nei quali si valuta l’esposizione a fattori di rischio • Vantaggi: utile anche per malattie rare, permette di indagare anche su fattori di rischio multipli • Svantaggi: non calcola incidenza e prevalenza ma solo una stima dei rischi, non adatto a fattori di rischio poco frequenti nella popolazione
Studi a coorte • Valutazione dell’incidenza di una o più malattie seguendo nel tempo soggetti sani esposti e non esposti a fattori di rischio • Vantaggi: calcolo diretto di tassi di incidenza su esposti e non esposti, la rilevazione non può essere influenzata dalla presenza della malattia • Svantaggi: lunga durata, difficoltà a mantenere costanti le modalità di rilevazione
Cause di morte dal 1979 al 2000 (CDC, 2001) 24% biologia e genetica 48% stili di vita e comportamenti 16% ambiente 12% trattamenti sanitari
Stili di vita e comportamenti giocano il ruolo più importante nella prevenzione della mortalità e morbilità prematura.
Problemi generali nella relazione tra comportamenti e salute/1 • Relazione predittiva e probabilistica tra comportamento e salute • Relazione “dose-risposta” lineare o non lineare • I comportamenti hanno molteplici effetti (positivi e negativi, conosciuti e sconosciuti, immediati e a lungo termine) sulla salute fisica, mentale e sociale
Problemi generali nella relazione tra comportamenti e salute/2 • Molti comportamenti nocivi alla salute sono percepiti come più piacevoli delle alternative salutari (“é buono ciò che fa male..”) • L’assunzione di nuovi comportamenti potrebbe richiedere la modifica di durevoli e consolidati stili di vita o abitudini. • Quando si sta in salute, l’incentivo a interrompere un comportamento nocivo è inferiore.
Finestre di ricettività/vulnerabilità • “Finestre di ricettività” : momenti in cui una persona potrebbe essere particolarmente disponibile a cambiare un suo comportamento a rischio (es., quando vede un medico perchè ha un problema di salute) • “Finestre di vulnerabilità” : in alcune fasce di età (es., adolescenza) è assai probabile iniziare un comportamento a rischio mentre in altre è assai raro
Concetti di prevenzione • Prevenzione primaria: promozione e mantenimento della salute attraverso interventi individuali o collettivi effettuati sulla popolazione sana • Prevenzione secondaria: identificazione precoce delle malattie o di condizioni di rischio seguita dall’immediato intervento terapeutico al fine di interrompere o rallentare il decorso • Prevenzione terziaria: prevenzione delle complicazioni di una malattia già in atto ed irreversibile
Comportamenti rilevanti per la salute • Uso e abuso di alcol • Consumo di sigarette e di sostanze stupefacenti • Attività fisica • Comportamento alimentare • Comportamento sessuale • Visite di screening per specifiche malattie
Uso e abuso di alcol: effetti sulla salute • Rischi di patologie dell’abuso (cirrosi, neoplasie) • Problemi psicosociali nella dipendenza (depressione, violenza domestica, compromissione lavorativa) • Effetto protettivo di quantità moderata di vino rosso • Effetto nocivo di una bevuta eccessiva (incidenti stradali) • Effetto nocivo durante la gravidanza (sindrome alcolica fetale, ecc.) • 30.000 decessi l’anno in Italia
DIPENDENZA: insieme di sintomi cognitivi, comportamentali e fisiologici indicativi che il soggetto continua a fare uso della sostanza nonostante la presenza di problemi significativi correlati all'uso della sostanza stessa • ABUSO: uso eccessivo che comporti incapacità di adempiere ai principali compiti connessi con il proprio ruolo
Misura quanto bevi • Dosaggi settimanali da 30 a 50 unità nei M e da 22 a 34 unità nelle F dannosi