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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Giovanni Cominelli Milano, 6 maggio 2006. Il dibattito sulla valutazione degli alunni in Italia. Dagli anni 70 al 2000. PROBLEMA
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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Giovanni Cominelli Milano, 6 maggio 2006
Il dibattito sulla valutazionedegli alunni in Italia Dagli anni 70 al 2000 PROBLEMA Come rendere più giusta ed oggettiva la valutazione di docenti che usano strumenti standard (voti) con intenti e modalità diverse? SOLUZIONI Formazione antidispersione con facilitazione dei passaggi (sistema dei debiti) Creazione ed uso di griglie condivise ed effettuazione di alcune prove interne comuni
LA CERTIFICAZIONE TRADIZIONALE Curriculi dati - statici- esaustivi -comuni • PROMOZIONI E BOCCIATURE • RIMANDI A SETTEMBRE • LIVELLO DEI VOTI
LA CERTIFICAZIONE TRADIZIONALE sovrapposizioni e confusione • Misurazioni delle singole prove da parte del singolo docente • Valutazione da parte del singolo docente attraverso la ponderazione “istintiva” delle diverse prove e di elementi comportamentali • Valutazione complessiva delle discipline in sede di scrutinio al fine del passaggio • Certificazione
Cambiamento nei paradigmi Dagli anni Settanta al Duemila Da :Tutti debbono raggiungere attraverso il recupero obiettivi minimi in tutte le materie (no alla gerarchia delle materie no alla valorizzazione delle propensioni individuali). A: Le competenze strumentali di base (lingua, matematica)e gli skills personali vanno fortemente presidiate attraverso controlli standardizzati. Le altre vanno validate dai docenti e registrate in modo ricco diversificato ed autoconsapevole (Portfolio)
Confusi mutamenti nell’Italia degli anni Novanta Attenuazione o cancellazione della certificazione tradizionale per il bisogno di diminuire le bocciature Creazione di nuovi strumenti istituzionali: scheda sintetica - debiti/crediti - certificazione obbligo - crediti maturità. Accumulazione strumenti aggiuntivi: patente ECDL (patente europea dell’informatica), certificazioni linguistiche, PEL (portfolio dell’educazione linguistica) Inizi Portfolio e Libretti dello Studente
Un paradigma in discussione: i passaggi di classe La ripetenza sta sparendo anche perchè le ricerche internazionali che ne hanno dimostrato l’inefficacia mentre i docenti la richiedono per motivaregli allievi Passaggi automatici con certificazione dei livelli (inglese) Passaggi soggetti a vincoli formali attenuati (numero delle insufficienze ammesse (Sp-Port), media sufficiente pure in presenza di insufficienze (Islanda), non ammissione insufficienze per 2 anni consecutivi (Austria) ) Passaggi soggetti a vincoli formali rigidi (tutte sufficienze)
Il curriculo dagli anni ‘70 al 2000 Una espansione qualitativa e quantitativa: tempo pieno, tempo prolungato, sperimentali Brocca ed assistiti • Aumento tempo scuola con finalità compensative (eguaglianza sociale!) • Ampliamento numero e qualità degli apprendimenti (tutto a scuola, a scuola tutto) • Rifiuto della gerarchizzazione delle materie con valorizzazione degli aspetti emotivi-creativi ed ampiamente culturali
Tendenze anni 2000 Un ripensamento ma non un ritorno all’indietro • Diminuzione tempo scuola per dubbia efficacia ampliamenti temporali • Assoluta priorità competenze strumentali di base per il possesso di alfabeti (literacy e numeracy) • Valorizzazione sviluppo abilità trasversali strategiche • La cultura è affidata al Lifelong Learning
Tendenze sulla valutazionedegli alunni in Europa • Valutazione interna (dei docenti di classe): si va verso un misto fra prove standardizzate che tendono a divenire aperte e prove libere che tendono a standardizzarsi • Esami finali (art. 3 della 53): il modello in diffusione è un misto fra valutazione interna(esami interni/ media dei voti/ Portfoli) e prove standardizzate esterne • Valorizzazione Portfolio come strumento efficace di registrazione dei progressi e delle diverse abilità anche operative
IL CASO INGLESE 14-19 Verso la riforma dei Curriculi e dei Diplomi- Documento Tomlinson -ottobre 2004 • Il curriculo dovrebbe essere ristrutturato in Core (matematica funzionale, lettura scrittura comunicazione funzionali, ICT funzionali/ area di progetto, abilità trasversali, orientamento ed attività informali riconosciute) e Main Learning (area di indirizzo: es. Latino-greco per il liceo classico) • Verranno certificate in modo dettagliato alcune parti del curriculo, principalmente il Core e le Attività personali/di Progetto (non il Main Learning!) • La valutazione dovrebbe essere mista: interna dei docenti ed esterna con esami standardizzati (somministrazione e correzione esterna)
Il CASO FRANCESE Commissione del dibattito nazionale sull’avvenire della scuola di Claude Thélot – ottobre 2004 • Individuazione Socle commun (zoccolo di base) Due pilastri: lingua e matematica.In aggiunta l’inglese della comunicazione internazionale e la tecnologia della informazione e della comunicazione • All’uscita del Collège (scuola media) il Brevet d’études fondamentales sarà composto dal Certificat de Maitrise du Socle e dalla Validation degli altri insegnamenti
Perché cresce l’esigenza di certificazioni obiettive? Per rendere il livello raggiunto trasparente al soggetto con funzione formativa Per rendere il livello raggiunto trasparente al sistema con funzione certificativa Per permettere la flessibilità, l’integrazione, i passaggi, i rientri Per certificare anche l’informale personalizzato
Funzioni della certificazione per le diverse età SCUOLA PRIMARIA: dare feedback per migliorare i risultati (analitica ed anche negativa) SCUOLA SECONDARIA INFERIORE: dare feedback per migliorare i risultati (analitica ed anche negativa) orientare SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE: dare feedback per migliorare i risultati (analitica ed anche negativa) orientare dichiarare all’esterno i risultati raggiunti (sintetica e solo positiva)
La certificazione/valutazione art. 2 e 3 della legge 53 del 2003 Valutazioni di sistema Valutazione interna da parte dei docenti Certificazioni per i passaggi (art2i), della attività scuola-lavoro (art 2h), delle attività curriculari (art. 3a) Valutazioni miste interne - esterne per l’esame di stato conclusivo dell’obbligo e delle superiori (art. 3 c) Portfolio delle competenze
I due Portfoli PORTFOLIO FORMATIVO ha finalità formative e pedagogiche: sviluppare la autoconsapevolezza e la responsabilità PORTFOLIO CERTIFICATIVO ha finalità sociali e istituzionali: rendere chiari al soggetto ed agli stakeholders i livelli raggiunti
Portfolio Europass gennaio 2005 Curriculum Vitae Europeo come spina dorsale. Mobilpass : registra tutti i periodi di mobilità europea per apprenticeship. Supplemento al Diploma: per istruzione terziaria. Supplemento al Certificato: per qualifiche professionali. Portfolio Europeo delle Lingue.
La certificazione nella scuola superiore Espansione di Europass Certificazioni intermedie e finali per i passaggi dalla formazione professionale Diffusione di Portfoli come innovazione delle scuole Portfolio delle superiori in una futura riforma come strumento collaterale o sostitutivo Continuano le certificazioni aggiuntive Espansione modello certificativo delle Università?
La circolare sulla scheda di valutazione Il regolamento dell’autonomia e la Dgls. 59 Garantiva l’omogeneità del sistema la vecchia scheda? L’autonomia delle scuole e i suggerimenti Le integrazioni da farsi: paletti per la certificazione, la scala dei voti
Che fare? Comprendere la centralità della valutazioni di sistema Valorizzare le modalità di dichiarazione degli apprendimenti: costruire il Portfolio Individuare le proprie griglie di certificazione a partire dalle prove disponibili (PISA-INVALSI)