1 / 31

La Tradizione: servizi socio-sanitari tipo A

Caso di Studio Attenti al gatto! Una strana storia di cooperatrici, di matti e di gatti sui tetti di Roma. Happening della Solidarietà Lecce, 18 Ottobre 2012. La Tradizione: servizi socio-sanitari tipo A. La cooperativa di tipo A Primo Sole-Percorsi

rangle
Download Presentation

La Tradizione: servizi socio-sanitari tipo A

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Caso di StudioAttenti al gatto!Una strana storia di cooperatrici, di matti e di gatti sui tetti di Roma. Happening della SolidarietàLecce, 18 Ottobre 2012

  2. La Tradizione: servizi socio-sanitari tipo A La cooperativa di tipo A Primo Sole-Percorsi nasce per impegnare in un laboratorio di cucitura gli utenti psichiatrici del centro diurno Roma C in borgata Laurentino 38 di Roma. Strategia: finanziamento pubblico/sanità Funding: Convenzione ASL (pagamento a 12-24 mesi) Organizzazione: Coop. Soc. A Stakeholders: tradizionali (settore pubblico+utenti)

  3. La Tradizione: servizi socio-sanitari e inserimento lavorativo tipo A/B- La cooperativa con i suoi utenti inizia a produrre tappetini da bagno su disegni ‘improvvisati’ dagli utenti e dagli operatori, prodotti di bassa qualità, venduti in mercatini rionali concordati in spazi ‘politici’. Utenti inseriti come soci lavoratori svantaggiati. INNOVAZIONI Strategia: finanziamento pubblico/sanità + vendita beni e servizi (imprenditorialità) Funding: Convenzione ASL + vendita prodotti Organizzazione: Coop. Soc. A/ B scopo plurimo Stakeholders: tradizionali + clienti privati Si può fare di meglio?

  4. La Tradizione e ricerca di qualità produttiva: innovazione delle produzioni e degli stakeholders La cooperativa riesce a coinvolgere artisti e designer di alto livello per riqualificare i prodotti e innovare le linee. Con Chiara Rapaccini (già compagna e collaboratrice del regista Mario Monicelli) parte la ‘Linea RAP’ che comprende tovaglie, grembiuli, tende e materiali di arredo. Con Officine TOM di Piero Mancini linee di arredo con materiali riciclati (ulteriore valore sociale aggiunto) come legno, vetro ed alluminio per produrre specchi, cornici, vasi, sedie. Si innovano e riqualificano i canali distributivi, anche gallerie (Via Margutta, Largo Argentina Roma, e Milano). Espansione ‘geografica’: altri centri diurni chiedono alla cooperativa di collaborare.

  5. INNOVAZIONI Strategia: finanziamento pubblico/sanità + vendita beni e servizi (imprenditorialità) Funding: Convenzione ASL + vendita prodotti Organizzazione: Coop. Soc. A/ B scopo plurimo Stakeholders: trad.+ clienti fisici e virtuali + artisti + galleristi. Clienti virtuali?

  6. La Tradizione e ricerca di qualità produttiva: innovazione strategica - il fundraising La cooperativa a questo punto ha una ‘mission’ chiara, storie da raccontare, una linea di prodotti molto accattivante, un data base clienti, una presenza su facebook ad un bel sito. Si decide di inaugurare il fundraisingattraverso eventi, 5 x 1000, aziende. In alcuni eventi oltre alle vendite è possibile fare donazioni, per il 5 per mille si attiva la rete di soci amici e followers in genere, alle aziende si chiedono spazi espositivi interni, coinvolgimento dei dipendenti, ‘gift in kind’ quali stoffe e materiali vari. Si inizia a pensare si presentare progetti alle fondazioni.

  7. INNOVAZIONI Strategia: finanziamento pubblico/sanità+ vendita beni e servizi (imprenditorialità) + fundraising. Funding: Convenzione ASL + vendita prodotti + donazioni soldi e in natura Organizzazione: Coop. Soc. A/ B scopo plurimo Stakeholders: trad.+ clienti fisici e virtuali + artisti + galleristi+ donors (individuals, corporate, fondazioni) Si può fare di più?

  8. Beh, più di così…?! Dalla sartoria di intrattenimento al design per l’arredamento, dai soli mercatini rionali a spazi espositivi di qualità e alle vendite on line, da uno a più centri diurni ed utenti inseriti, dai soliti noti a stakholders diversi quali artisti e aziende… ma che volete di più da delle povere cooperatrici, qualche matto e qualche gatto…? Quindi…..

  9. FINISCE QUI LA STORIA DEI GATTI DEI COOPERATORI e dei MATTI? Basterebbe già fare bene queste cose! MA …….. WHAT’S NEXT? SOCIAL INNOVATION REVOLUTION… ! ATTENTI AL GATTO !

  10. Social Innovation! La cooperativa decide di: Articolare ed innovare ulteriormente il funding di progetto Ampliare le tipologie di stakeholders (partenariati) Coinvolgere comunità (locali, di scopo, fisiche e virtuali/social) macome??

  11. Social Innovation! • Articolare ulteriormente il funding per i progetti • a. Impact Investing • Ricorso a meccanismi di ‘debito’ per finanziare • progetti basati su un ‘social business plan’ sostenibile- • fondi di credito allo start up (incubatore) o di progetto. • Microcredito, Fondi di Investimento Sociale ‘pazienti’. • 2. Ricorso a meccanismi di ‘private equity’ (ingresso di investitori nel capitale sociale mediante acquisto quote-chi ricorda il progetto Oasis finanziato da Cosis su progetto di Felice Scalvini?)-Social Venture Capital

  12. Social Innovation! 3. Ricorso a ‘bond sociali’: come quelli erogati dalle BCC di Cherasco, e altre: una quota degli interessi dell’emissione (per un valore di 210.000 euro sui 14 mln del valore complessivo del Bond) è destinata alla costruzione di un reparto di terapia intensiva cardiologica per l’ospedale di Bra-Alba, viste le difficoltà del sistema di welfare pubblico). Diversi dai molto più seri ‘Social Impact Bonds’ (solo UK): un ente pubblico s’impegna a supportare economicamente la realizzazione di un progetto di interesse generale, a fronte del raggiungimento di un ‘risultato’. Per il finanziamento dell’iniziativa saranno emessi dei bond, sottoscritti dai soggetti interessati a supportarne la realizzazione e, una volta raggiunto il ‘risultato’ stabilito - e conclusasi quindi con successo l’iniziativa –, l’ente pubblico erogherà le risorse necessarie a ripagare gli investitori, che deriveranno principalmente dal risparmio economico ottenuto dalla realizzazione del progetto.

  13. Social Innovation! • ‘Impact Finance Management’ • Impact Finance is focused on financing value chains with a high positive impact at the Base of the Pyramid. • Our aim is to consider investing through three dimensions, that can only permit it to achieve its goal in a sustainable way: the risk return and the economic, social, environmental and corporate impact. • The Impact Investing Companies have to developed three complementary instruments: an Investment Vehicle in Luxembourg; a methodology and tool to analyze systematically the impact; and an accelerator of projects to help them plan their growth and scalability.

  14. Social Innovation! a. Crowdfunding: finanziamenti di ‘comunità on line’ (Crowd= Folla- letteralmente ‘finanziamenti dalla folla’ La cooperativa attiva un rapporto con una delle (125) piattaforme di crowdfunding più attive per il finanziamento di eventi (convegni, seminari), produzioni (un libro di storie di gatti e di matti), progetti specifici. Il crowdfunding è un meccanismo di finanziamento collaborativo tramite piattaforme on line come quelle che spiccano di più nel contesto italiano, Kiva, Kickstarter,  Indiegogo, Ulule ed  Eppela che permettano una partecipazione ‘modulata’ al progetto con ‘ritorni’ diversi (livelli di fruizione, sconti, immagine, etc.).

  15. Social Innovation! Il crowdfunding ormai conosce diverse modalità, ed è sempre più fervente il tentativo di coinvolgere gli utenti della rete in meccanismi di finanziamento che vadano oltre i canali tradizionali (banche, agenzie di credito ecc. ecc.), in modo da dare respiro e concretezza a progetti che magari non vedrebbero mai la luce. Il motivo del successo del crowdfunding è nato principalmente alla necessità di molti artisti, famosi e non, di attingere a finanziamenti che li svincolino dall’etichetta discografica che, come tutti sanno, limita anche di molto lo stesso artista che è costretto a chinarsi di fronte alle logiche di mercato imposte dalle case discografiche. Insomma, il settore cultura, che in Italia purtroppo è oggetto di moltissimi tagli, sta rivedendo la luce grazie soprattutto alle iniziative di crowdfunding.

  16. INNOVAZIONI Strategia: finanziamento pubblico/sanità+ vendita beni e servizi (imprenditorialità) + fundraising +‘social finance’- microcredito, fondi investimento sociali, social venture capital, crowdfuding. Funding: Convenzione ASL + vendita prodotti + donazioni soldi e in natura + ‘social finance’- microcredito, fondi investimento sociali, social venture capital, crowdfuding. Organizzazione: Coop. Soc. A/ B scopo plurimo. Possibile trasformazione in Impresa sociale per consentire la partecipazione azionaria degli investitori Stakeholders: trad.+ clienti fisici e virtuali + artisti + galleristi + donors (individuals, corporate, fondazioni) + investitori sociali costitutiti + finanziamenti comunitari.

  17. Social Innovation! Coinvolgere le Comunità: il grande ‘tavolo’ della Social Innovation ed i suoi stakehlders Gatti, matti, servizi sociali, enti locali, finanzieri sociali aziende e cittadini. Definito il bisogno/problema sociale, le storie, la qualità della comunicazione esterna e delle pubbliche relazioni nella comunità geografica o di scopo di riferimento , il presidio dei social media, etc… la cooperativa diventa attore di innovazione sociale sul territorio per la soluzione condivisa dei problemi, in una logica ‘multi-stakeholders’.

  18. Social Innovation! I Cooperatorisi smazzano come matti tra servizi tradizionali e nuove tecnologie… la cooperativa adotta modelli di progettazione innovativa, di start up dei servizi e di spin off moltiplicatori, replicabili, scalabili, misurabili nell’impatto sociale… gli enti locali assumono un ruolo più da facilitatore che da erogatore favorendo i tavoli e la presenza delle aziende del territorio… gli investitori fanno ‘engagement’ manageriale con la cooperativa-impresa sociale per supportarla… le aziende donano in natura, fanno co-business-co-branding, supportano la qualità dei processi, diffondono nei propri canali. i matti creano, cuciono, scrivono poesie e raccontano storie che appassionano clienti, investitori e donatori…

  19. Social Innovation! Manca qualcuno…? Ah si, e i gatti??

  20. Step 3 . Social Innovation! I gatti sono gli unici che non fanno un cazzo, come al solito!! Grazie…. Marco Crescenzi, ASVI Social Change Master Breve in Social Innovation & Social Business 347 0062093 m.crescenzi@asvi.it

More Related