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Il piccolo principe incontra Rosso Malpelo. Realizzare i diritti, battere la violenza. Gli alunni della 3 A dell’Istituto Comprensivo di Diano Marina hanno partecipato con entusiasmo al progetto. Ecco quello che hanno realizzato. L’infanzia Negata: Da Rosso Malpelo ai giorni nostri.
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Il piccolo principe incontra Rosso Malpelo Realizzare i diritti, battere la violenza
Gli alunni della 3 A dell’Istituto Comprensivo di Diano Marina hanno partecipato con entusiasmo al progetto Ecco quello che hanno realizzato
L’infanzia Negata: Da Rosso Malpelo ai giorni nostri
TITOLO • SiamopartitidalladiscussionesulconcettodiDiritto e ne abbiamodatounadefinizione; abbiamoancheriflettuto sui dirittiche per noisonoormaiscontatiperchèstoricamenteacquisiti, mentre per altri non lo sonoaffatto, anzi non sannoneppurechepossanoconsiderarsitali. DIRITTO • Per individuareidirittidanoiritenutifondamentalicisiamoservitidi un GIOCO DI RUOLO: dovevamoimmaginaredicolonizzare un paeseimmaginario, privodiqualsiasilegge o regolamento, decidendo un nome con cui battezzarlo e unalistadidirittichenelnuovopaeseavrebberodovutoesseregarantiti a tutti. Confrontandocitracompagni sui dirittiindividuati in comune, abbiamorealizzatodeicartellonichecontenessero le regole per amministrareilnostropaeseideale. GIOCO DI RUOLO DIRITTO ALL’INFANZIA TratuttiiDiritti, quellocheci ha interessatodipiùperchèciriguardadavicino è sicuramenteilDirittoall'infanzia. • Partendodallospuntooffertocidallaletturadi “RossoMalpelo” e di “Ciaulascopre la luna“ cisiamoconfrontati, attraverso lo studio dellastoria, colcontestostoricodell’Italiameridionaleed in particolaredella Sicilia della fine dell’800, attraverso la letturadelletestimonianzedell’”Inchiesta in Sicilia “ deisenatoriSonnino e Franchetti. Contestualizzazione Letteraria: Rosso Malpelo e Ciaula scopre la luna Contestualizzazione Storica: Inchiesta sulla Sicilia Contestualizzazione Geografica: Testimonianze Del mondo • Grazie allageografiaabbiamoindividuatorealtà in cui ildirittoall'infanzia è tuttoranegatoe lettoalcunetestimonianze e storiedisfruttamento,dilavorominorile e dischiavitù in contestieuropeiedextraeuropeiodiernicheabbiamoutilizzato per realizzarequestoipertesto
TITOLO Europa Conclusione Nord America Asia Sud America Africa
TITOLO A che punto siamo nella lotta contro l’ infanzia negata? 300 milioni non sanno che cosa accade nel resto del mondo perché non hanno tv, radio, stampa, internet… 120 milioni non frequentano la scuola 180 milioni I NUMERI DELLA VERGOGNA 20 milioni dal 1990 ad oggi, hanno abbandonato casa a causa della guerra 90 milioni soffrono di carenze alimentari 15 milioni sono orfani a causa dell’Aids 40’000 sono uccisi ogni anno dalle mine antiuomo 29’158 muoiono ogni giorno per malattie curabili 270 milioni Sono privi di cure mediche 640 milioni sono senza servizi igienici 400 milioni non hanno acqua potabile 1 miliardo sono i bambini in povertà
A quanto pare, e così è, non possiamo nemmeno dire che stiamo facendo abbastanza. Osservate questi numeri e provate a pensare e noi … Noi non siamo in povertà, Noi abbiamo i servizi igienici, Noi abbiamo l’acqua potabile, Noi sappiamo tutto quello che accade nel resto del mondo perché abbiamo internet, radio, TV, giornali. Noi abbiamo le cure mediche necessarie a nostra disposizione e soprattutto gratuite, Noi non siamo sfruttati sul lavoro perché non lavoriamo ma frequentiamo la scuola, anche se ci sembra quasi peggio che andare a lavorare perché non apprezziamo abbastanza la nostra fortuna di poterci istruire. Noi mangiamo e quindi non sappiamo cosa significa morire di fame, Noi non abbiamo mai dovuto abbandonare la nostra casa a causa della guerra e anche questa è una grande fortuna, Noi sappiamo che cos’è l’Aids e con le giuste terapie possiamo anche controllarla. Noi non moriamo a causa di mine antiuomo, da Noi nessuno muore per malattie curabili come una banale polmonite.
Abbiamo voluto ribadire il pronome Noi perché qualche volta ci lamentiamo di non avere l’ultimo modello di cellulare, ci lamentiamo perchè non abbiamo voglia di andare a scuola, ci lamentiamo se non ci piace quello che abbiamo nel piatto, e di molte altre cose ancora …
ma provate a pensare che noi ci lamentiamo di quello che abbiamo e loro che in confronto a noi hanno meno di niente?
Abbiamo visto in alcuni video bambini privi di tutto ma illuminati da un sorriso che non può fare a meno di sorprenderci e farci riflettere.
Per concludere ci siamo posti una domanda: secondo noi è più probabile che un simile proposito sia nato al massimo da un gruppo di persone che l’hanno proposto ad altri, che a loro volta l’hanno detto ad altri e così via finché, anche grazie a finanziamenti, sono riusciti a formare un’associazione internazionale. Secondo noi chiunque può fare qualcosa, perché nessuno si deve rassegnare all’idea che da solo o in un gruppo non può fare niente. Non dobbiamo pensare che 50 milioni di persone si siano svegliate un mattino tutte con l’intento di creare un’associazione umanitaria … CHE COSA POSSIAMO FARE NOI PER COMBATTERE LA SITUAZIONE DEL LAVORO MINORILE?
Quindi incominciamo da qui, diciamolo ai nostri genitori, ai nostri amici e piano piano diventeremo un bel numero e così potremo combattere queste condizioni di degrado.
TITOLO Wehave a dream …