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Relazione dal Comitato Scientifico del PSI (Dipartimento “Particelle e Materia”)

Relazione dal Comitato Scientifico del PSI (Dipartimento “Particelle e Materia”). Patrizia Cenci Sezione INFN di Perugia Riunione CSN1 INFN Catania, 3 luglio 2006. Il PSI.

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Relazione dal Comitato Scientifico del PSI (Dipartimento “Particelle e Materia”)

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  1. Relazione dal Comitato Scientifico del PSI (Dipartimento “Particelle e Materia”) Patrizia Cenci Sezione INFN di Perugia Riunione CSN1 INFN Catania, 3 luglio 2006 Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  2. Il PSI • Il Paul Scherrer Institute è il maggiore laboratorio nazionale svizzero (~ 1200 dipendenti) finanziato principalmente con fondi pubblici • E’ un centro di ricerca scientifica e tecnologica multidisciplinare, la cui priorità è la ricerca fondamentale e applicata: • fisica delle particelle elementari e astrofisica • fisica dello stato solido e scienza dei materiali • biologia e medicina • ricerca energetica e scienze ambientali Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  3. Ricerca al PSI • Dipartimenti di ricerca: • Particelle e Materia: • particelle elementari, astrofisica, radiochimica,fasci di ioni • Radiazione di Sincrotrone, micro e nanotecnologie: • attività presso la facility per luce di sincrotrone: Swiss Light Source • Materia condensata con Neutroni e Muoni: • scattering di neutroni, produzione di neutroni di spallazione, spettroscopia dello spin muonico • Scienze Biologiche: • medicina (adroterapia con protoni), radiofarmacologia (radionuclidi), ricerca biomolecolare (c/o SLS) • Energia Nucleare e sicurezza: • fisica dei reattori nucleari e comportamento dei sistemi; idraulica termica; comportamento dei materiali; smaltimento delle scorie; analisi dei sistemi energetici • Energetica generale: • cicli di energia e materiali (riciclaggio dei materiali e risorse rinnovabili), tecnologia solare; combustione; elettrochimica; chimica atmosferica Il Dipartimento delle “Large Research Facilities” si occupa del supporto tecnico e dello sviluppo delle macchine dell’intero complesso sperimentale del laboratorio Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  4. Dipartimento “Particelle e Materia” Comitato Scientifico • Include 4 Laboratori: • Fisica delle Particelle: sperimentale e teorica; esperimenti all’acceleratore di protoni del PSI con fasci intensi a bassa energia di pioni, muoni e neutroni; al CERN (CMS) e a DESY (H1). • Astrofisica: teorica e osservazionale; ricerca strumentale e tecnologica per lo spazio. • Radiochimica e chimica ambientale: studi chimici e nucleari di elementi pesanti, processi chimici di superficie per chimica atmosferica, atmosfera del passato e ricostruzioni climatiche, caratterizzazione delle scorie nucleari. • Fisica con fasci di ioni: datazione con carbonio, ricerca climatica con radioisotopi a lunga vita media, sviluppo di nuovi spettrometri di massa • Progetto UCN: sorgente di neutroni ultra-freddi Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  5. Il fascio di protoni al PSI Cockcroft Walton 872 KeV Ciclotroni iniettori I1 e I2, 72 MeV Ring Cyclotron: 590 MeV, 2 mA DC, 1.2 MW Upgrade  3 mA, 1.8 MW SINQ: Spallation Neutron Source Bersagli per la produzione di π e μ: M (5mm grafite, 2 linee fascio) E (40mm grafite, 5 linee fascio) Sorgente UCN: n ultrafreddi Facility di adroterapia I  1 nA Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  6. Riunione Comitato Scientifico: progetti con fasci di π • Fisica adronica a basse energie (test di ChPT): Misura di width (al 1-2%) e shift (al 0.2%) dello stato fondamentale nell’ idrogeno pionico (in conclusione, ora: proposta per deuterio pionico) • interazioni π-n: fisica adronica a basse energie • determinazione della ampiezza di scattering π-nucleone all’ 1% • misura della costante di accoppiamento π-n e di effetti di isospin • misure di posizione e energia (CCD) 2 isospin scattering length a= a-p-p a+p+p isospin invariance: mu = md a-p-p + a+p+p = - 2 a-pon 40000 eventi  attesa 1s /1s  1.5% strong interaction observable as shift and broadening  1s+ 7 eV attractive 1s1 eV 1s = + 7.120  0.008  0.006 eV ( 0.2%) EK = 2.5 keV H: ChPT 3rd order Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  7. Riunione Comitato Scientifico: progetti con fasci di π Test dello SM delle WI dalla misura delle proprietà del π • Esp.PIBETA (concluso):misura di precisione di BR(+→0e+) • Esp. PIBETA (seconda fase, proposta nel 2004): studio della anomalia del decadimento +→e+ • approfondimento e ampliamento del programma PIBETA • misurate in +→e+significative deviazioni (20%) dalla forma standard V-A delle WI nella regione cinematica ad alte-E/basse-Ee+ non spiegabili con effetti sistematici noti • dati in altre 2 diverse regioni cinematiche compatibili con le attese teoriche, e con migliore S/B • proposta nuovo esperimento: ottimizzazione della presa dati e del rivelatore PIBETA (rate minore, migliore S/B, bersaglio semplificato) e ripetizione delle misure di +→e+in modo da chiarire la situazione • Misura di precisione di BR(+→e+) (proposto nel 2005) • test di precisione dello SM nel settore WI  fisica BSM Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  8. Esperimento PIBETA • Scopo: misura del rate del decadimento +→0e+con precisione <0.5% • Statistica dati (1999-2000-2001): 2.2 x 1013 pioni • Risultati: BR=(1.034 0.004stat0.007syst )x10-8(1984: BR=(1.026  0.039)x10-8) Vud = 0.9716(39)(PDG: 0.9734(8)) →in accordo con SM e unitarietà CKM • Eventi +→e+ • studi di fondo e canale di normalizzazione (S/B > 250) • calcolo e misura del BR con precisione di ≤ 10-3→ test dello SM • Decadimenti radiativi+→e+ • : da IB (QED) + struttura del  → fattori di forma FA/FV (ChPT) FA/FV = 0.443(15), FA = 0.0115(4) con FV= 0.0259 • studio di termini non (V-A) nelle Interazioni Deboli (anche +→e+) • deviazioni da V-Anella regione cinematica alte-E/basse-Ee+ • dati compatibili con fattore di forma tensoriale FT non nullo Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  9. Esperimento PIBETA(seconda fase) • Proposta nel 2004 nuova serie di misure del processo +→e+γper chiarire i risultati della prima fase dell’esperimento • Risultati della analisi dei dati del 2004: • Termine tensoriale: FT = (0.08 ± 3.95) x 10-4 FT < 5.1 x 10-4 (90%CL) • Inoltre: misure di precisione di →eγ(4.2x 105 eventi ) • Br(→eγ) = (4.40 ± 0.09) x 10-3(precisione precedente al 30%) • parametro di Michel:  ≤ 0.033 68%CL (migliorato di un fattore 2.5) Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  10. Esperimento PEN • Proposta (2006): misura di Br(+→e+(γ))alla precisione di ΔBr/Br ≤ 10-4 con l’apparato sperimentale PIBETA • Motivazione: test dello SM (universalità leptonica) • Competizione: nuova proposta a TRIUMF Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  11. Esperimento PEN: programma sperimentale Necessari 3x107 eventi puliti, eliminazione del fondo e controllo della sistematica a livello di 10-4 • Nel 2006 • miglioramenti del rivelatore esistente • run di 6 settimane a fine anno per test del rivelatore e per ottimizzare la misura • Nel 2007 • analisi dei dati e aggiustamenti del rivelatore • 4 mesi di presa dati a fine anno • Nel 2008 • programma analogo a quello del 2007 Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  12. Fasci di muoni al PSI • Muoni: ottime sonde per misure di • fisica dello stato solido, in alternativa ai neutroni (“protoni leggeri”) • fisica delle particelle elementari (“elettroni pesanti” ) • PSI: diverse linee di fascio di μ a varie intensità ed energie • muoni polarizzati a bassissime energie (0-30 eV: “surface and subsurface muons”): LMU (Laboratory for muon spin spettroscopy) • Fisica dei materiali e dello stato solido: impiantazioni superficiali tra 10-2 e 102 nm per studi di struttura della materia (campi magnetici interni locali, difetti nei cristalli e impurezze nei materiali) • Processi atomici fondamentali: scambio carica, perdita di energia e scattering nei materiali • Fascio di atomi muonici: spettroscopia di precisione per test di QED • muoni ad alta intensità ed energie intermedie (≤ 125 MeV) per studi di fisica delle particelle: misura di precisione della vita media del μ, LFV, cattura atomica del μ, etc Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  13. Fisica delle particelle elementari con fasci di muoni • Fisica dei muoni ad alta energia:DIS e funzioni di struttura (Compass, esperimenti tipo xMC) • Fisica dei muoni a bassa energia e alta intensità: • Fisica delle particelle elementari: proprietà del μ • Test dello SM da misure di precisione delle proprietà del μ (es. GF a < 1% dalla misura della vita media del μ a 1 ppm) • Fisica BSM: LFV (μ→eγ, conversione μ→e, μ→3e), misure di precisione di parametri sensibili a alte scale di massa (es. g-2), violazione di simmetrie discrete (T, CTP) • Dove: PSI, RAL, TRIUMF, BNL, LANL, Dubna, KEK, … • Fasci impulsati (es. RAL): • Chiaro inizio veloce del segnale (tempo di arrivo del fascio) • Minore fondo dai muoni precedenti • Peggiore duty-cycle • Fasci continui (es. PSI): • Rate istantaneo minore a parità di flusso • Fondo/pile-up da vecchi muoni • Alte intensità (>MHz), eventi puliti (sistematica) ma: fondo Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  14. Esperimenti con fasci di μ • FAST: misura della vita media del μ+ (1-2 ppm) • MuLan: misura della vita media del μ+ (1 ppm) con fascio pulsato di μ creato artificialmente • MuCap: misura di precisione della cattura di  da p • fattore di forma del nucleone a < 10%, test di ChPT • precisione sperimentale attuale ~50%, ambiguità previsioni-misure • μCR42β: cattura di μ in atomi per calcoli di precisione degli elementi di matrice nucleare dei processi 2β • Spettroscopia laser del Lamb Shift nell’idrogeno muonico: • valutazione del contributo del protone (misura del “charge-radius” del protone con precisione del 0.1%) per test di precisione di QED • rprms: ora costante fisica fondamentale, valore attuale (0.8750 ± 0.0068) • metodo: shift dei livelli energetici atomici μp (i.e. μp Lamb-shift), attesa una risonanzaμp(2S-2P) • apparato sperimentale: fascio di μ-, rivelatore di radiazione X, laser sviluppato ad hoc per indurre la transizione 2S-2P (impulsi di 6 μm) Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  15. p Lamb shift: principio Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  16. e+ counts Semplice misura di “ slope “ time +  e+ + e+ m ~ Misura della vita media del μ • Metodo sperimentale: prodotti in π→μν μ+ lifetime = 2.19703(4)ms μ mass = 105.6583568(52) MeV N.B.: μ- non utilizzati perchè catturati nei nuclei Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  17. Misura di τμ: motivazione Misura di τμ a 1 ppm (2 ps) → misura di GF a 0.5 ppm • GF = 1.16639(1) x 10-5 GeV-2→ indeterminazione di 9 ppm • L’ errore su GF è dominato dalla misura sperimentale di τμ • Precisione sperimentale attuale su τμ: 18 ppm • Indeterminazione teorica < 0.5 ppm • Migliore misura di GF : migliore valutazione di Δr (propagatore W) • test di precisione della struttura interna dello SM per le WI (settore di Yukawa) • previsioni accurate dei parametri dello SM (non solo EW: es. MH ) • Esperimenti simili: PSI, RAL, TRIUMF δ: correzioni radiative di QED all’ordine superiore Δr: correzioni EW di ordine superiore Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  18. Misura di τμ : metodo • Concetti base: • Statistica: 1012 muoni positivi per τμ a 1 ppm (2 ps) • Sistematica: effetti dipendenti dal tempo che deformano la curva di decadimento quali: • μSR (muon Spin Rotation): gli e+ sono emessi nella direzione dello spin del μ+, si controlla quindi la polarizzazione del μ+ con bersaglio depolarizzante, campi magnetici locali ad hoc, ricostruzione accurata della catena π→μ→e, rivelatori isotropo e/o simmetrico • anisotropie o inefficienze dovute a overlap di tracce e pile-up: rivelatori molto segmentati per la riduzione del fondo dei “vecchi” μ+ in un intervallo temporale n.τμ • effetti strumentali: efficienze di rivelazione dipendenti dal tempo, guadagni dipendenti da tempo o posizione, etc • effetti fisici: formazione di muonio, effetti di stato solido (polarizzazione) nel bersaglio, decadimenti rari del μ Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  19. Muon lifetime @ PSI: MuLAN MuLAN (Muon Lifetime Analysis): collaborazione Berkeley, Boston, Illinois, James Madison, Kentucky • Creato artificialmente un fascio impulsato con separatori elettrostatici a 50 KHz (20 μs), rate iniziale 30 MHz, fattore di soppressione 2x10-4 : ~20 μ arrestati nel bersaglio poi fascio spento per 22 μs (~10 τμ) • Rivelatore simmetrico sferico ad alta segmentazione • μSR ridotto con campo esterno correttivo sul bersaglio e uso di diversi bersagli depolarizzanti • Analisi online attraverso WFD (FADC 8 bit, 500MHZ, double-pulse-resolution < 3ns a 10 MHz) • Test e commissioning run nel 2005 (+ breve run di fisica) • Dati per misura finale nel 2006-2007 Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  20. MuLAN: il rivelatore 170 Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  21. MuLan: risultati recenti STATISTICA PRECISIONE STATISTICA • Misura di τμa 137 ppm con i dati 2002 • Analisi dati 2004 in corso: attesa misura di τμa ~ 10 ppm (migliore limite attuale) • Dati 2005: ulteriori ≥ 8x108μ( precisione statisticaa ~ 5 ppm) • Run estensivo di fisica: 2006-2007 • Funzionamento del WFD nel 2005: • misura di tempo e energia di ogni impulso • ben distinti 3 impulsi diversi nello stesso canale Dati 2004 preliminare (1.2 ns) Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  22. Muon lifetime @ PSI: FAST • FAST(Fast Active Scintillator Target): • collaborazione CERN, CIEMAT, PSI, Univ. Ginevra • Tecnica: rivelazione della catena π→μ→e con ricostruzione completa della immagine degli eventi in bersaglio attivo • Rivelatore veloce ad alta granularità • Fascio continuo di π+ (170 MeV/c DC, 1 MHz) arrestati in bersaglio attivo a barre di scintillatore (4x4x200 mm3, 1536 pixel: y-z dei decadimenti), letti via guide di luce da 96 PSPM • Degradatore a monte del bersaglio per generare una distribuzione omogenea dei punti di arresto dei π nel rivelatore • Ogni μ deve essere originato da un π: ricostruzione dei 2 vertici • Finestra di lettura della catenaπ→μ→edi 30 μs (-10 μs20 μs) : misura di ~ 30 decadimenti sovrapposti • Raccolti dati a bassa intensità nel 2005 , messa a punto rivelatore e sviluppo DAQ nel 2006 (bassa intensità, 1011 eventi), run finale nel 2007 (alta intensità, 1012 eventi) Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  23. FAST: metodo sperimentale • La tecnica di ricostruzione completa della immagine, evento per evento, riduce l’indeterminazione sistematica: • 0.3 ppm per effetti di rivelazione dipendenti dal tempo • 0.2 ppm da pile-up/fondo • 0.2 ppm da μSR Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  24. Fast: il rivelatore Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  25. FAST: risultati recenti • Misura della vita media del μ+ e del π+nei dati 2005 (statistica: 0.29 x 1010 eventi) • Nel 2006: run a intensità maggiore (~1011 eventi, upgrade Trigger/DAQ) • Run finale nel 2007 (1012 eventi) by-product: vita media del π+ a 20 ppm (→ world average: 200 ppm) Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  26. Esperimento MuCap • Collaborazione MuCap:PSI; PNPI (Russia); Univ. of California at Berkeley, Univ. of Illinois at Urbana Champain, Univ. of Boston, Univ. of Kentucky (USA); TUM (Germania); Univ. Catholique de Louvain (Belgio) • Scopo dell’esperimento: • misura all’ 1% del rate di cattura Λ di  da p liberi • implica una precisione <7% (3%) sul fattore di forma gp(fattore di forma pseudoscalare indotto da corrente carica debole nucleonica) • Indeterminazione teorica (Heavy Barion ChPT): 2-3% • Precisione sperimentale attuale ~50%, ambiguità teoria-misure • Stato: raccolti nel 2004+05: 4*109μ-, 2.5*109μ+; previsti nel 20061010eventi μ-&μ+; in corso studi approfonditi di sistematica Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  27. misura della differenza dei rate di decadimento Λμ di μ-p vs. μ+ in idrogeno gassoso (ΔΛμ/Λμ ~ 0.15%) MuCap: metodo sperimentale la misura di ΛS al ±1% richiede una precisione di 10 ppm sulla misura della slope della distribuzione → occorrono 1010 eventi for canale μ+ & μ- log(counts) μ+ μ – time la misura del rate di cattura ΛSè data da: Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  28. TPCper rivelare le tracce dei μ incidenti e i punti di arresto;Magnete μSRattorno alla TPC (50 gauss verticale) per controllo effetti di spin dei μ+ polarizzati MuCap: rivelatore Muon Detectors μPWC2 μPWC1 μSC μ beam eMWPC1 Electron Detectors eSC (Hodoscope) eMWPC2 Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  29. Fasci di neutroni: il SINQ (spallation neutron source) • Scattering di neutroni: efficace metodo per studi di struttura e dinamica della materia condensata (fisica fondamentale, fisica e chimica dello stato solido, scienza dei materiali, biologia, medicina e scienza dell’ambiente) • SINQ: sorgente continua di neutroni ad alto flusso (~1014 n/cm2/s) prodotti per spallazione da protoni (1.3mA) su Pb: neutroni termici (moderatore: H2D, ) o freddi (moderatore: SD2 , T=-250°) • UCN Facility: nuova sorgente per neutroni ultra-freddi (< 300 neV) moderati in SD2 in sviluppo al PSI (>1000 n/cm3, in funzione dal 2008) • Dal 2006 primi neutroni prodotti in MEGAPIE (Megawatt Pilot Source: Europa, US-DoE, Jp, Co): sorgente di neutroni di spallazione a 1 MW con bersaglio di metallo liquido (Pb-Bi eutettico, flusso di n: x 1.3-1.4) • Attese migliori prestazioni con l’upgrade dell’acceleratore di p (I 3 mA) Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  30. R&D per UCN: materiali perproduzione di n ultrafreddi Vita media del neutrone: n = (885  1) s PDG04, KIAE/ILL (878  1) s PNPI/ILL (2006) • Misura della efficienza di produzione di UCN da SD2 e confronto con materiali criogenici come CD4 e O2: • R&D per sorgente di UCN di nuova generazione (> 1000 UCN/cm3) • disciplina molto attuale: raggiungere n impacchettati molto densamente per studi di fisica nucleare di grande interesse: • fisica della struttura della materia • fisica fondamentale (precisioni maggiori nelle misure di proprietà dei n: EDM, vita media, proprietà caratteristiche del decadimento) • questo si ottiene con materiali che abbiano buona sezione d’urto per scattering coerente, piccolo riscaldamento per emissione di fotoni (irraggiamento), piccolo assorbimento di n: • effettuati studi di efficienza sul SD2 (moderatore in uso per UCN) raffreddato da fase gassosa, liquida o dopo cicli termici: nessuna differenza nel numero di UCN rivelati • confronto con i materiali criogenici CD4 ed O2 (T < 4°K): produzione maggiore per SD2 • R&D analoghi in corso in varie parti del mondo (i.e. USA, Giappone); nello stesso ambito finanziati anche progetti speciali UE Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  31. Esperimenti di fisica fondamentale con neutroni • Ricerca di effetti di violazione di Time Reversal nel decadimento di neutroni liberi: • studio delle correlazioni angolari nel decadimento  del n • misura contemporanea delle componenti trasversali della polarizzazione degli e- emessi nel decadimento dei neutroni liberi polarizzati (contenute nel piano perpendicolare alla polarizzazione del n iniziale): una differenza è indice di violazione di T • Necessari: • Intensa sorgente di neutroni liberi altamente polarizzati • Polarimetri efficienti per elettroni a basse energie (200-800 keV) • Difficoltà: • Sorgente di decadimenti deboli in presenza di fondo dovuto a cattura del neutrone • Depolarizzazione degli electroni dovuta a scattering multiplo di Coulomb nel rivelatore e nel bersaglio • nessun effetto misurato ancora • presa dati nel 2006 per messa a punto del rivelatore e per fisica presa dati finale di fisica nel 2007 Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  32. Proposta di esperimento nEDM per la misura del EDM del n • Contesto: • se T= simmetria esatta: EDMs di nuclei e particelle elementari = 0 • se EDM≠ 0 sia T che P sono violate • previsione del SM delle WI: dn ~ 10-31 e cm • limite attuale del valore di EDM (2006, RAL-Sussex-ILL): • dn < 3 x 10-26 e cmC.A.Baker et al., hep-ex/0602020 • 6 ordini di grandezza sopra lo SM delle WI, ma già limita alcune teorie BSM • il nuovo progetto: dn ≤ 10-27 e cm • in preparazione nuovi esperimenti per la misura del EDM del neutrone (≥2008, a ILL, SNS, TUM, JPARC, PSI, …) • in corso ricerche diverse per la misura di EDM con atomi, molecole, electroni, muoni, nuclei) Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  33. nEDM: metodo Ramsey • Tecnica proposta: metodo Ramsey dei campi oscillanti separati • Raccolti n polarizzati (spin up e down) in una regione con campi B e E collineari • si applica spin-flip di π/2 invertendo la direzione del campo E • si lascia lo spin del n in precessione libera per un periodo di tempo • si applica un nuovo spin-flip e si analizza, dopo un certo tempo, la polarizzazione del n • si genera in questo modo una figura di interferenza: le frange di Ramsey • un EDM non nullo genera diverse posizioni delle frange (ovvero frequenze di precessione) nel caso di E parallelo e antiparallelo a B • il metodo è tanto più sensibile quando più lunga è la precessione libera • parametri critici: stabilità di B (mentre si inverte E) e la sua omogeneità (sist. dominante) • Indispensabile per migliorare la precisione su: • maggiore sensibilità: un maggior numero di UCN • controllo della sistematica Frange di Ramsey Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  34. nEDM: programma sperimentale • Programma previsto: • studio della tecnica sperimentale e miglioramenti dell’apparato a ILL • prima misura a ILL a fine 2006 • trasporto dello spettrometro RAL-Sussex-ILL al PSI per misura con nuova sorgente UCN (disponibile dal 2008) • nuovo spettrometro EDM in funzione (nel 2010) • Miglioramenti dell’apparato sperimentale RAL-Sussex-ILL utilizzato a ILL per l’attuale limite: • misura ridondante (mappa) del campo magnetico con l’uso di magnetometro a Hg addizionale installato all’interno del volume della camera degli UCN, effettuata simultaneamente alla misura del magnetometro esterno e delle frange di interferenza • miglioramento del magnetometro esterno (insieme di magnetometri di Cs a laser, più veloci, montati esternamente alla camera UCN) • R&D per l’allineamento del CsM, i rivelatori per UCN, e tutto il set-up. • Nuova sorgente UCN: • migliore sensibilità sperimentale grazie alla maggiore statistica; migliore controllo degli effetti sistematici, immagazzinamento dei neutroni e tempi di precessione di più di 100 secondi Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  35. spare Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  36. Ring Cyclotron a 590 MeV si tratta di un ciclotrone a settori separati con energia di fascio fissa di 590 MeV, commissionato nel 1974 un fascio di protoni a 72 MeV da uno dei 2 ciclotroni iniettori è inviato in un orbita al centro del Ring, accelerato per circa 220 rivoluzioni ed estratto a energia massima attraverso la linea visibile in figura in corso upgrade per correnti di fascio di 3 mA (1.8 MW) Il Ring Cyclotron Caratteristiche Injection Energy 72 MeV Extraction Energy 590 MeV Extraction Momentum 1.2 Gev/c Energy spread (FWHM) ca. 0.2 % Beam Emittance ca. 2 pi mm x mrad Beam Current: ~ 2.0 mA DC Beam Power: > 1 MW Accelerator Frequency 50.63 MHz Time Between Pulses 19.75 ns Bunch Width ca. 0.3 ns Extraction Losses ca. 0.03 % Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  37. La sorgenteUCN al PSI Diamond-LikeCarbon coated~2 m3 trap r ~ 3000 cm-3 rexp> 1000 cm-3 UCN shutter solid D2 at ~8K after 4-8s r~ 50% rUCN ~ 3000 cm-3 close UCN shutter return proton beam distribute UCN to experiments solid D2 at ~5K UCN shutter open kick proton beam to UCN solid D2 at ~5K 1016 protons s-1 => 1017 neutrons s-1 FCN ~ 2 x 1013 cm-2 s-1 PUCN ~ 2 x 105 cm-3 s-1 rUCN = PUCN x t ~ 6000 cm-3 1.2m rUCN~6000cm-3 2 mA,600 MeVproton beam1% duty cycle ~3 m3 D2O PSI - Cracow - ILL – Vienna - Efremov Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  38. SLS: Luce di Sincrotrone al PSI • La Swiss Light Source (SLS) è una sorgente di luce di sincrotrone di terza generazione. Alla energia di 2.4 GeV, fornisce fasci di fotoni di brillanza e stabilità eccezionali per ricerche in fisica dei materiali, in biologia e in chimica Caratteristiche peculiari di SLS sono: • ampio spettro di luce (da IR a raggi X duri) • ampia serie di sezioni lineari (brevi, medie e lunghe) che ottimizzano l’uso di diversi tipi di ondulatori • ondulatori con schemi di polarizzazione flessibile (i.e. possibilità di cambiare rapidamente polarizzazione alle frequenze del kHz) • fascio di intensità costante per gli esperimenti (iniezione top-up) • flessibilità delle proprietà ottiche dell’anello: controllo individuale degli alimentatori di ogni magnete • In corso attività per produrre impulsi X molto corti (ora: bunch di 30 ps, separati di 2 ns) nella linea di fascio FEMTO: prevista nel 2006 la • produzione di raggi X a < 100 fs (sviluppo per il futuro X-FEL del PSI) Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  39. Prestazioni SLS Brillanza delle facilities RS esistenti Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  40. I Muoni • Prodotti in π→μν (26 ns)hanno spin ½ e carica unitaria • Nel sistema di quiete del πhanno momento magnetico antiparallelo all’impulso: possibili fasci di μ altamente polarizzati (100% per decadimenti di π in quiete) • Sono instabili e decadono secondo μ±→e±eμ (2.2μs) • Il e± è emesso preferibilmente nella direzione dello spin del μche lo genera Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  41. Esperimento PIBETA • Scopo: misura del rate di decadimento β del pione +→0e+con precisione < 0.5% • processo debole fondamentale analogo alle transizioni pure di Fermi nei decadimenti beta nucleari ma calcolato con minore indeterminazione teorica (< 0.15% , no correzioni nucleari) • test stringente del Modello Standard: misura di Vud e test della universalità di Cabibbo e della unitarietà della matrice CKM • Metodo sperimentale • fascio(πE1): 2x106+/s, 116 MeV/c, bassa contaminazione di ,e+,p • + arrestati in bersaglio attivo (fibre scintillanti): cinematica chiusa, misura di e+ e 2 nel cms del + • fondo principale:+→e+(BR ~ 10-4) • rivelatore: calorimetro em (CsI puro) sferico segmentato con buona risoluzione in energia e grande copertura in angolo solido; collimatori, degradatore e bersaglio attivi (t.o.f.); MWPC cilindriche a bassa massa Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  42. Risultati da PIBETA: BR() e Vud • Approvatonel 1992, run 1999, 2000, 2001 • I Fase esperimento:~100K eventi β • Risultati dai dati 1999-2000-2001 BR=(1.034 0.004stat0.007syst )x10-8 • (1984: BR = (1.026  0.039) x 10-8 ) Vud = 0.9716(39)(PDG: 0.9734(8)) →in accordo con SM ed unitarietà CKM Massa invariante  T.o.F. tra evento  e arresto del fascio + (esponenziale: MC vitamedia+) Angolo - Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  43. Nel settore bosonico dello SM per le WI ci sono 3 parametri liberi, valutati dalle 3 grandezze misurate con maggiore precisione: • Costante di struttura fine • α(0) = 1/137.035 999 76(50) 0.037 ppm • α(MZ) = 1/127.934(27) 210 ppm • Massa del bosone Z • MZ = 91.1876(21) 23 ppm • Costante di Fermi • GF = 1.16639(1) x 10-5 9 ppm Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  44. Ralph Eichler - Direttore PSI Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  45. Ralph Eichler - Direttore PSI Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

  46. ≈ 0.3÷0.4% incertezza totale, usando un fascio di K+ da 75 GeV/c con Dp/p = 2% e un maggiore PTkick K(e)/K() in NA48 • NA48/2 (sulla base del run 2003-04) propone: • in ≈ 6 settimane (2007 ?) di run a ½ intensità 2003 e duty-cycle del 50% • 90 000 Ke2 e 27 milioni di K2 • incertezza statistica0.46% • la sistematica è dominata dalla incertezza sulla efficienza di trigger e sulla sottrazione del fondo: • incertezza sistematica0.52% • totale: 0.52%  0.46% = 0.70% ×10-5 Relazione dal Comitato Scientifico del PSI

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