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Personalità isterica o istrionica. Nel passaggio tra il DSM-II (1968) al DSM-III (1980), il disturbo isterico di personalità è stato eliminato dalla nomenclatura ufficiale della psichiatria Americana. L’area clinica e sintomatologica riferibile al quadro isterico è
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Nel passaggio tra il DSM-II (1968) al DSM-III (1980), il disturbo isterico di personalità è stato eliminato dalla nomenclatura ufficiale della psichiatria Americana. L’area clinica e sintomatologica riferibile al quadro isterico è stata ridistribuita in 3 ambiti diagnostici differenti: • nei Disturbi somatoformi, soprattutto per i sintomi fisici (in particolare conversione, somatizzazione, dolorepsicogeno); • nei Disturbi dissociativi, soprattutto per i sintomi psichici ( in particolare amnesia, fuga dissociativa,dissociazione dell’identità e depersonalizzazione); • nel Disturbo Istrionico di Personalità.
Il profilo che emerge dal DSM-III, risulta molto simile alla personalità borderline, in entrambi i casi troviamo: • impulsività, • imprevedibilità, • instabilità emotiva, • scatti di rabbia, • gesti suicidari di tipo manipolatorio, • in situazioni di stress, brevi episodi psicotici, anche se questo ultimo punto non é specificato nei criteri diagnostici. Questa sovrapposizione é stata in parte risolta nel DSM-III-R, dove nella personalità istrionica é stato tolto il criterio che riguarda i gesti suicidari di tipo manipolatorio ed é stato un aggiunto un particolare criterio che fa riferimento ad una modalità di espressione verbale eccessivamente impressionistica e povera di dettagli. Inoltre i criteri diagnostici sono stati ridotti a otto, dei quali almeno quattro devono essere soddisfatti per fare diagnosi di personalità istrionica (Migone, 1995).
Disturbi somatoformi e Disturbi dissociativi per il DSM-IV Lingiardi, 2001.
Criteri diagnostici del DSM-IV-TR per il Disturbo Istrionico di Personalità Un quadro pervasivo di emotività eccessiva e ricerca di attenzione, che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi • È a disagio in situazioni nelle quali non si torva al centro dell’attenzione; • L’interazione con gli altri è spesso caratterizzata da comportamento sessualmente seducente o provocante; • Manifesta un’espressione delle emozioni rapidamente mutevole e superficiale; • Costantemente utilizza l’aspetto fisico per attirare l’attenzione su di sé; • Lo stile dell’eloquio è eccessivamente impressionistico e privo di dettagli; • Mostra autodrammatizzazione, teatralità ed espressione esagerata delle emozioni; • È suggestionabile, cioè facilmente influenzato dagli altri e dalle circostanze; • Considera le relazioni più intime di quanto non siano realmente.
Westen e Shedler, attraverso l’analisi Q utilizzata nella SWAP-200, hanno identificato una categoria diagnostica modificata rispetto a quella del DSM, la quale include molti item che attualmente fanno parte del disturbo istrionico di personalità, insieme a item associati al disturbo borderline di personalità . • Alcuni pazienti diagnosticati attualmente come borderline sull’Asse II del DSM, potrebbero essere meglio classificati all’interno dello spettro disforico, soprattutto nel fattore disforico con disregolazione emotiva e in quello dipendente-masochista, mentre altri potrebbero essere meglio diagnosticati come istrionici. Una importante distinzione tra queste due categorie risiede nel fatto che l’intensità affettiva dei pazienti disforici é egodistonica, mentre quella dei pazienti istrionici é egosintonica (Gazzillo, Giusto, 2003).
Nel fattore-Q istrionico rientrano tutte quelle persone con la tendenza ad essere eccessivamente bisognose, dipendenti e che richiedono continue rassicurazioni o approvazioni. • Tali persone sviluppano attaccamenti intensi e veloci, tendono ad essere romanticamente interessate a persone emotivamente non disponibili. • Caratteristiche principali in questo fattore sono l’influenzabilità, l’impressionabilità, l’atteggiamento seduttivo e provocante dal punto di vista sessuale, oltre al modo teatrale e drammatico in cui vengono espresse le emozioni. • Fanno inoltre parte di questo prototipo, le persone che tendono a fantasticare su un oggetto d’amore ideale e perfetto, che non riescono a calmarsi o rassicurarsi nel momento in cui sono angosciate, necessitano, infatti, l’intervento di un’altra persona nella regolazione delle proprie emozioni. • Sono in genere persone che tendono a cadere in spirali emotive poiché perdono il controllo ed hanno il terrore di essere abbandonate o rifiutate dalle persone emotivamente significative per loro (Westen, Shedler, 1999).
Comprensione psicodinamica (Gabbard, 2002) • I soggetti isterici e istrionici si trovano in difficoltà nelle fasi dello sviluppo psicosessuale, non riuscendo a far emergere in questo modo una chiara identità sessuale. • Gli istrionici sperimentano una deprivazione materna durante la fase orale. • Gli isterici presentano delle difficoltà nella risoluzione del complesso di Edipo.
Il comportamento teatrale ed esibizionistico nelle personalità isteriche e istrioniche é conseguenza di un mancato riconoscimento da parte dei loro genitori durante l’infanzia. • Genitori distratti, depressi o irritati dai bisogni evolutivi dei figli, possono non essere stati capaci di entrare in sintonia con il/la bambino/a e di non riconoscere la sua esperienza affettiva interiore. • Possono non essere stati capaci di svolgere la funzione di holding, di contenimento degli stati affettivi e particolarmente dolorosi del/la bambino/a.
Si è osservato spesso che i padri di molte donne istrioniche erano al contempo minacciosi e seduttivi. Un padre affettuoso che al tempo stesso intimidisce la figlia crea un tipo di conflitto avvicinamento-evitamento. • Un aspetto molto importante è la possibilità che, nella storia di pazienti istrionici (non isterici), vi sia anamnesi d’incesto.
Nel genere maschile il disturbo istrionico si declina in due sottotipi: l’ipermascolino e il passivo/effeminato. • Ipermascolino: in assenza di un vero modello di ruolo maschile il soggetto mima diversi stereotipi culturali di ipermascolinità, con lo scopo di contrastare la spinta regressiva a essere come la madre. Si tratta del classico dongiovanni, che può arrivare ad assumere comportamenti antisociali (mentire, essere inaffidabili, assumere alcol o droghe). • Passivo/effeminato: imitazione della madre con lo sviluppo di un’identità passiva ed effeminata. Può essere sia etero che vistosamente omosessuale, ma si caratterizzerà per impotenza e paura, inoltre, può essere caratterizzato dagli stessi comportamenti antisociali del tipo ipermascolino.
Gabbard suggerisce che il livello istrionico sia il più grave, in quanto i pazienti funzionano ad un livello più primitivo e manifestano maggiore impulsività, mentre considera il livello isterico come maggiormente adattivo
Stile cognitivo • Operazioni mentali impressionistiche, globali e piene di immaginazione • Alcuni individui di grande intelligenza con personalità isterica sono notevolmente creativi. • Lo stile cognitivo è generico, privo di precisione rispetto ai dettagli, che abitualmente non vengono portati per corroborare le risposte;sono infastiditi dal fatto di doversi concentrare anche durante la somministrazione di test • La loro attenzione è principalmente diretta alle risposte emotive che riescono ad elicitare negli altri, pertanto è scarsamente disponibile per il resto. • Le tipiche esplosioni emotive hanno caratteristiche dissociative in quanto i pazienti hanno scarsa capacità di rievocare le loro azioni. Il vissuto soggettivo è che siano quelle di qualcun altro. • Questi pazienti inibiscono l’elaborazione delle informazioni allo scopo di arginare le emozioni più intense. • Le difese correlate allo stile cognitivo: la rimozione, il diniego e la dissociazione in quanto consentono di ridurre l’arousal emozionale.
Processi difensivi e adattivi Secondo Freud il principale meccanismo di difesa nell’isteria è la rimozione Altre difese tipicamente utilizzate: • sessualizzazione • regressione • acting out utilizzato con valenza controfobica • meccanismi dissociativi La tendenza a manipolare non è messa in atto per sfruttare l’altro, ma per attenuare la minaccia che esso rappresenta.
Il Sé isterico • L’immagine di sé corrisponde a quella di un bambino piccolo, timoroso e imperfetto che affronta un mondo dominato da altri potenti e estranei. • Le personalità isteriche possono apparire controllanti e manipolative, ma loro manipolazione è secondaria rispetto alla ricerca fondamentale di sicurezza e accettazione. • Nelle persone istrioniche l’autostima dipende spesso dalla ripetuta esperienza di avere la stessa condizione sociale e lo stesso potere di un oggetto idealizzato. • La tendenza alla vanità e alla seduttività delle persone istrioniche hanno la funzione di alimentare e sostenere l’autostima quando si attivano angosce di rifiuto.