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Roma, 4 dicembre 2008. DAL MACRO AL MICRO: VALUTARE LA QUALITA’ DELL’AULA. Mario Castoldi. CAMBIARE LA SCALA. NELL’AULA LA SCUOLA. SCUOLA. AULA. AULA. CENTRALITA’ DELLA RELAZIONE FORMATIVA PER LA QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO.
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Roma, 4 dicembre 2008 DAL MACRO AL MICRO: VALUTARE LA QUALITA’ DELL’AULA Mario Castoldi
CAMBIARE LA SCALA NELL’AULA LA SCUOLA SCUOLA AULA AULA CENTRALITA’ DELLA RELAZIONE FORMATIVA PER LA QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO INTERDIPENDENZA TRA MICRO-CONTESTO AULA E MACRO-CONTESTO SCUOLA
IL PROBLEMA L’AULA COME SCATOLA NERA DELLA QUALITA’ DELLA SCUOLA PROCESSUALE CONTESTUALE il prodotto è il processo una qualità relativa COMUNICATIVA PRAGMATICA il rapporto con l’apprendimento l’intreccio contenuto-relazione PLURALE ISTITUZIONALE la gestione delle diversità il setting scolastico
CHE COSA VALUTARE? Modello di efficacia dell’insegnamento contesto CARATTERISTICHE COMUNITA’ SCOLASTICA CARATTERISTICHE ALUNNI input processi output IMPEGNO NELLA SCUOLA SODDISFAZIONE ALLIEVI COMPETENZE PROFESSIONALI DELL’INSEGNANTE GESTIONE DELL’AULA APPRENDIMENTI
CHE COSA VALUTARE? OGGETTO DELLA DIDATTICA: AZIONE DI INSEGNAMENTO O CONTESTO I S una relazione comunicativa finalizzata all’apprendimento di un patrimonio culturale agita in un contesto istituzionale
CHE COSA VALUTARE? AZIONE DI INSEGNAMENTO ORGANIZZAZIONE DIDATTICA predisposizione del setting METODOLOGIA DIDATTICA mediazione soggetto-oggetto O CONTESTO I S COMUNICAZIONE DIDATTICA relazione comunicativa una relazione comunicativa finalizzata all’apprendimento di contenuti culturali agita in un contesto istituzionale
CHE COSA VALUTARE? Modello di efficacia dell’insegnamento CONGRUENTE in rapporto alle intenzionalità del docente LIVELLO RELAZIONALE LIVELLO DIDATTICO LIVELLO ORGANIZZATIVO SIGNIFICATIVA in rapporto all’oggetto di insegnamento ADEGUATA in rapporto al soggetto di apprendimento
CHE COSA VALUTARE? VALUTAZ I ONE AZIONE DI INSEGNAMENTO PROGETTAZ I ONE DIMENSIONE METODOLOGICA O I S DIMENSIONE RELAZIONALE DIMENSIONE ORGANIZZATIVA
IN BASE A COSA VALUTARE? APERTO SOCIALE ATTIVO “Un ambiente di apprendimento dovrebbe offrire rappresentazioni multiple della realtà, non semplificandola ma rispettando la sua naturale complessità; dovrebbe sostenere la costruzione attiva e collaborativa della conoscenza, attraverso la negoziazione sociale, più che la sua semplice riproduzione; dovrebbe poi alimentare pratiche riflessive, proponendo compiti autentici e contestualizzando gli apprendimenti” [Johnassen, 1997] RIFLESSIVO SIGNIFICATIVO SITUATO
IN BASE A COSA VALUTARE? QUALI SFIDE PER L’INSEGNAMENTO? CONSIDERARE I SAPERI COME RISORSE DA MOBILITARE LAVORARE PER SITUAZIONI-PROBLEMA NEGOZIARE PROGETTI FORMATIVI CON I PROPRI ALLIEVI ADOTTARE UNA PIANIFICAZIONE FLESSIBILE PRATICARE UNA VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO ANDARE VERSO UNA MINORE CHIUSURA DISCIPLINARE CONVINCERE GLI ALLIEVI A CAMBIARE MESTIERE… “Se si cambiano solo i programmi che figurano nei documenti, senza scalfire quelli che sono nelle teste, l’approccio per competenze non ha nessun futuro” (P. Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, Roma Anicia 2003)
COME VALUTARE? LA VALUTAZIONE DELL’INSEGNAMENTO COME STRUMENTO DI SVILUPPO PROFESSIONALE LA CENTRALITA’ DEL DOCENTE NELLA VALUTAZIONE DI UN SERVIZIO FORMATIVO L’INTEGRAZIONE TRA RIFLESSIONE INDIVIDUALE E CONFRONTO PROFESSIONALE LA QUALITA’ DELL’INSEGNAMENTO VISTA IN RELAZIONE AL CONTESTO LA VALUTAZIONE COME TRIANGOLAZIONE TRA DIVERSE PROSPETTIVE DI LETTURA ASCOLTO E CONFRONTO TRA LE COMPONENTI NELLA CHIAREZZA DEI RUOLI
COME VALUTARE? UN APPROCCIO PLURALE PENSATO q-sort docenti ATTESO questionario genitori-studenti (importanza) PERCEPITO questionario genitori-studenti (frequenza) AGITO analisi eventi critici/di successo analisi cause dell’insuccesso
PERCHE’ VALUTARE? VALORI STRATEGIE AZIONI RISULTATI Posso agire in modo diverso? Posso pensare in modo diverso? Posso essere in modo diverso?
PERCHE’ VALUTARE? FORMAZIONE PROGETTAZIONE AZIONE VALUTAZIONE Riflettere NELL’azione Riflettere SULL’azione Riflettere SUL pensiero