150 likes | 389 Views
ORDINAMENTI. Impalcatura. Gli ordinamenti attuali sono definiti sulla base dell’impalcatura della Moratti (L. 53/03) che prevedeva : Scuola dell’infanzia (3 anni) Primo ciclo (8 anni) scuola primaria (5 anni) scuola secondaria di primo grado (3 anni) Secondo ciclo (5 anni)
E N D
ORDINAMENTI S.Pace 2011
Impalcatura Gli ordinamenti attuali sono definiti sulla base dell’impalcatura della Moratti (L. 53/03) che prevedeva : • Scuola dell’infanzia (3 anni) • Primo ciclo (8 anni) • scuola primaria (5 anni) • scuola secondaria di primo grado (3 anni) • Secondo ciclo (5 anni) • Licei o Istituti tecnici o Istituti professionali S.Pace 2011
La L. 133/08 Gli attuali ordinamenti sono stati definiti quindi sulla base della Legge Moratti ma su determinazione della • L. 133/2008 cioè la Legge 6 agosto 2008, n. 133 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" S.Pace 2011
L. 133 - 2 • Capo II Contenimento della spesa per il pubblico impiego • Art. 64.Disposizioni in materia di organizzazione scolastica b) ridefinizione dei curricoli vigenti nei diversi ordini di scuola anche attraverso la razionalizzazione dei piani di studio e dei relativi quadri orari, con particolare riferimento agli istituti tecnici e professionali; S.Pace 2011
IL REGOLAMENTO DELL’INFANZIA Dlgs 89/2009 all’art. 2 stabilisce che Alla scuola dell'infanzia possono essere iscritti le bambine e i bambini che compiono i tre anni di età entro il 31 dicembre dell'anno scolastico di riferimento o - su richiesta delle famiglie - entro il 30 aprile sempre che ci sia posto e che il Collegio dei Docenti lo reputi fattibile. Qui è pure prevista la possibilità di istituire le sezioni Primavera. L’orario annuale dell’attività è regolato sempre dall’art. 2 in 40 ore settimanali, con possibilità di estensione fino a 50 ore. Permane la possibilità, prevista dalle norme vigenti, di chiedere, da parte delle famiglie, un tempo scuola ridotto, limitato alla sola fascia del mattino, per complessive 25 ore settimanali. S.Pace 2011
IL REGOLAMENTO DELLA PRIMARIA(ex elementare) Dlgs 89/2009 che all’art. 4 stabilisce che Sono iscritti alla scuola primaria bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre o (su richiesta delle famiglie) entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento. Il tempo scuola “è svolto secondo il modello dell’insegnante unico o prevalente, che supera il precedente assetto del modulo e delle compresenze” e si articola così: • Classi prime • 24, 27, 30 e 40 ore (corrispondente al tempo pieno) e tengono conto delle specifiche richieste delle famiglie. Riguardano a regime l’intero percorso della scuola primaria e per l’a.s. 2009-2010 solo le classi prime. • Nelle classi successive alla prima • 27 ore • 30 ore • 40 ore • 27 ore (senza attività facoltative opzionali e senza compresenze). • 30 ore (con attività facoltative opzionali e senza compresenze) e nei limiti dell’organico assegnato per l’a.s. 2008-2009. • 40 ore (corrispondenti al modello di tempo pieno) e nei limiti dell’organico assegnato per l’a.s. 2008-2009. • Il tempo pieno è attivato a richiesta delle famiglie, sulla base di specifico progetto formativo integrato, delle disponibilità di organico, delle strutture e dei servizi. Sono confermati due docenti per classe coadiuvati da eventuali specialisti di religione e di inglese. Le maggiori disponibilità di orario sono utilizzate per una maggiore diffusione del tempo pieno. S.Pace 2011
IL REGOLAMENTO DELLA PRIMARIA DI PRIMO GRADO (ex scuola media) Dlgs 89/2009 all’art. 5 stabilisce che monte ore annuale obbligatorio “990 ore corrispondente a 29 ore settimanali più 33 ore annuali (cioè una a settmana) da destinare ad attività di approfondimento riferite agli insegnamenti delle materie letterarie”. Il monte ore settimanale può essere incrementato a 36 ore in opzione di tempo prolungato (che può essere elevato a 40 “comprensive delle ore destinate agli insegnamenti, alle attività e alla mensa”). Su richiesta delle famiglie l’insegnamento della 2° L straniera può essere invece di Inglese (Inglese potenziato) S.Pace 2011
LICEI - REGOLAMENTO 2° CICLO emanato in base alla L. 133/2008 Sono disciplinati dal DLGS 226/2005 applicativo della L. 53/2003 (Moratti). Hanno durata quinquennale. Si sviluppano in due periodi biennali e in un quinto anno che completa il percorso disciplinare. Il primo biennio è finalizzato all’assolvimento dell’obbligo di istruzione I licei stabiliscono, a partire dal secondo biennio, anche d’intesa rispettivamente con le università, con le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e con quelle ove si realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore ed i percorsi degli istituti tecnici superiori, specifiche modalità per l’approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze richieste per l’accesso ai relativi corsi di studio e per l’inserimento nel mondo del lavoro. L’approfondimento può essere realizzato anche nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, nonché attraverso l’attivazione di moduli e di iniziative di studio-lavoro per progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio Il sistema dei licei comprende i licei • artistico, • classico, • linguistico, • musicale e coreutico • scientifico • delle scienze umane. S.Pace 2011
gli IP - REGOLAMENTO 2° CICLO emanato in base alla L. 133/2008 L’iter di regolamentazione della Secondaria Superiore è stato complesso perché c’era il problema di definire il destino degli Istituti Professionali che, in base al Titolo V , dovevano essere regionalizzati. Per questo il suo regolamento è stato pubblicato solo a giugno del 2009. La cosa è stata risolta lasciando allo Stato il diploma quinquennale e alle Regioni il triennale e il quadriennale. In base al principio di sussidiarietà, però, con accordi Stato-Regione si è stabilito che gli IP dello Stato rilasciano anche i diplomi triennali (quindi, lo possono fare su “delega” delle Regioni, altrimenti non potrebbero) (art. 2, comma 3 del regolamento degli IP). S.Pace 2011
gli IP 2 - REGOLAMENTO 2° CICLO emanato in base alla L. 133/2008 SETTORE SERVIZI • Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (B1) • Servizi socio-sanitari (B2) • Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (B3) • Servizi commerciali (B4) SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO • Produzioni industriali ed artigianali (C1); • Manutenzione e assistenza tecnica (C2). • Gli ip per il settore INDUSTRIA E ARTIGIANATO sono dotati di un ufficio tecnico con il compito di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente. ------------------------------------- ARTICOLAZIONE ------------------------------------ • a) un primo biennio articolato, per ciascun anno, in 660 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo • b) un secondo biennio articolato per ciascun anno, in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo; • c) un quinto anno articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo. FLESSIBILITA’ fino al terzo anno incluso una quota dell’orario annuale delle lezioni non superiore rispettivamente al 25% per i primi due anni e del 35% nel terzo anno è utilizzata sulla base delle scelte compiute dalle Regioni per la questione del diploma triennale. nel secondo biennio e nel quinto anno, gli istituti professionali possono utilizzarli, rispettivamente, per una quota del 35% e del 40% dell’orario annuale delle lezioni per articolare ulteriormente le aree di indirizzo. S.Pace 2011
gli IT - REGOLAMENTO 2° CICLO emanato in base alla L. 133/2008 SETTORE ECONOMICO • Amministrazione • Turismo SETTORE TECNOLOGICO • Meccanica, Meccatronica ed Energia • Trasporti e Logistica • Elettronica ed Elettrotecnica • Informatica e Telecomunicazioni • Grafica e Comunicazione • Chimica, Materiali e Biotecnologie • Sistema Moda • Agraria, Agroalimentare e Agroindustria • Costruzioni, Ambiente e Territorio Gli istituti tecnici per il settore tecnologico sono dotati di un ufficio tecnico con il compito di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente. S.Pace 2011
gli IT 2 - REGOLAMENTO 2° CICLO emanato in base alla L. 133/2008 primo biennio articolato, per ciascun anno, in 660 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo secondo biennio articolato, per ciascun anno, in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo quinto anno articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo FLESSIBILITA’ - quota di autonomia del 20% dei curricoli, nell’ambito degli indirizzi definiti dalle regioni e in coerenza con il profilo di cui all’Allegato A), fermo restando che ciascuna disciplina non può essere decurtata per più del 20% previsto dai quadri orario. S.Pace 2011
L’ISTRUZIONE e FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE L. 40/2007 (convertente il c.detto Decreto Bersani BIS, 7/2007) art. 13: • Riduzione numero indirizzi istt. Tecnici e professionali • Poli Tecnico Professionali • Istituti Tecnici Superiori • DPCM del 25 gennaio 2008 ha definito gli standard dei percorsi formativi dell’IFTS che “di regola si sviluppano in due semestri della durata di 800/1000 ore e sono finalizzati al conseguimento di un certificato di specializzazione tecnica superiore” S.Pace 2011
POLI TECNICO PROFESSIONALI Sinergia tra mondo del lavoro, regione, ministero e scuola per fornire agli Istituti Tecnici e Professionali il know how (strutture e conoscenze) per istruire ed addestrare al mondo del lavoro. • Sono istituiti sulla base di piani regionali • Hanno forma di consorzio • Il DS vi ha ruolo apicale S.Pace 2011
GLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI Regolate dalle linee guida di cui al DPCM del 25 gennaio 2008: • stabilizzazione degli ITS e loro saldatura con le esigenze produttive regionali; • potenziamento degli istituti tecnici e professionali e potenziamento della loro collaborazione con i Poli Tecnico Formativi; • potenziamento dell’orientamento di studenti e famiglie verso l’alta formazione professionale; • aggiornamento permanente dei docenti sia in campo didattico che della conoscenza delle professioni; • sostegno alle politiche regionali del lavoro. I soggetti ammessi alla fondazione degli ITS sono: • ente di riferimento (un istituto tecnico o professionale di istruzione secondaria superiore); • ente locale (comune, provincia, città metropolitana, comunità montana); • una struttura formativa accreditata per l’alta formazione, ubicata nella provincia sede della fondazione; • un’impresa del settore produttivo cui si riferisce l’istituto tecnico superiore; • un dipartimento universitario o altro organismo appartenente al sistema della ricerca scientifica e tecnologica. • Sono strutturati sul modello della Fondazione di Partecipazione (art. 14 del C.C.) Gli ITS si strutturano nei seguenti settori: • efficienza energetica; • mobilità sostenibile; • nuove tecnologie della vita; • nuove tecnologie per il made in Italy ; • tecnologie innovative per i beni e le attività culturali; • tecnologie dell’informazione e della comunicazione. S.Pace 2011