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Insegnamento della matematica e scienze dell’educazione Intervento di Michele Pellerey. La prospettiva adottata: segnalare alcuni apporti delle varie scienze dell’educazione alla risoluzione dei problemi connessi con i processi di insegnamento-apprendimento della matematica
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Insegnamento della matematica e scienze dell’educazione Intervento di Michele Pellerey Roma 3 ottobre 2007
La prospettiva adottata: segnalare alcuni apporti delle varie scienze dell’educazione alla risoluzione dei problemi connessi con i processi di insegnamento-apprendimento della matematica • In particolare andrebbero considerate pedagogia e didattica, filosofia, psicologia, sociologia e antropologia dell’educazione, ma …. • In prospettiva storica. Roma 3 ottobre 2007
La riflessione pedagogico-didattica sull’insegnamento-apprendimento della matematica è stata sempre presente fin dal tempo dei filosofi greci, in due direzioni: • tener conto della natura stessa del pensiero matematico; • individuare le forme e i processi educativi con questa coerenti e produttivi. Non è il caso in questo contesto ricordare i momenti centrali di questa ricerca; cito un passaggio presente nella pratica educativa del XIX secolo e accenno solo alla figura di M. Montessori (poco studiata da noi). Roma 3 ottobre 2007
L’introduzione in Francia prima e in Italia (Regno sabaudo) poi del sistema metrico decimale e il problema dell’educazione popolare e degli adulti. • Sono state elaborate sulla base della pratica concrete metodologie che univano esperienza operativa e riflessione critica. A esempio il metro e le sue suddivisioni; il metro quadrato e il metro cubo; la realizzazione di opere teatrali; ecc.. • In Francia dal 1930 al 1960: C. Freinet. Roma 3 ottobre 2007
La nascita della psicologia sperimentale e la pubblicazione dei primi studi di E. L. Thorndike sulla psicologia dell’aritmetica (1922) e dell’algebra (1923) sulla base dell’associazionismo. Si valorizzavano due contributi fondamentali: - la legge della frequenza - la legge del rinforzo Roma 3 ottobre 2007
Sulla scia del pensiero di J. Watson nasce la psicologia comportamentista, in particolare si sviluppa la prospettiva del condizionamento operante di B. Skinner (1930-50)e l’istruzione programmata come modificazione del comportamento (1948). • I suoi esiti attuali: il mastery learning e la programmazione per unità didattiche e simili modalità organizzative dell’apprendimento; lo sviluppo e la modifica degli automatismi. Roma 3 ottobre 2007
Intanto, la psicologia cognitiva europea si muoveva in altre direzioni. • La Psicologia della Gestalt e quella del Pensiero (O. Selz) di origine tedesca. • M. Wertheimer, K.Dunker e le indagini sul problem solving (1920-45) e l’apprendimento significativo. • I loro sviluppi attuali: gli studi sui processi di soluzione dei problemi e il tentativo di individuare un metodo universale di insegnamento basato sulla presentazione di problemi (A. Schoenfeld) • Quale razionalità nella soluzione di problemi? Roma 3 ottobre 2007
J. Piaget: il costruttivismo • La questione epistemologica • Gli sviluppi attuali del costruttivismo radicale (la scuola di Palo Alto). • Limiti dell’approccio, un esempio: Cieaem 1974 a Bordeaux sull’insegnamento della probabilità. • Si partiva dalle ricerche piagetiane ma un contributo seminascosto di B. de Finetti rimise in discussione le cose. Roma 3 ottobre 2007
L.S.Vygotskji (1920-30) e la psicologia russa. Sviluppi attuali e costruttivismo sociale. • La teoria dell’attività storico-culturale da Leont’ev a Luria a Engeström e le sue ricadute sugli studi relativi sia all’apprendimento, sia all’ insegnamento della matematica • L’azione e l’intenzione, la cultura e i mediatori simbolico-culturali (linguaggi, artefatti, procedure,...), … Roma 3 ottobre 2007
La presa di posizione di D.P. Ausubel sulla natura della psicologia educativa (1968). “I problemi da studiare sono quelli che nascono nel contesto dell’attività didattica, la prospettiva assunta e i metodi da usare sono quelli della psicologia” • La critica ai vari deduttivismi, l’autonomia delle psicologie applicate. • La critica al discovery learning, come primo passo a una più consapevole prospettiva didattica. Roma 3 ottobre 2007
Le associazioni per l’insegnamento della matematica: ICMI, CIEAEM (1950), PME (1976), etc., tra analisi epistemologiche, ricerche empiriche, riflessioni sulla pratica, elaborazione di proposte di programmi, strumenti, contenuti, ecc. • Elaborazioni teoriche e riscontri operativi: l’esperienza della “matematica moderna”, nel contesto del periodo strutturalista: 1957-1972 - 1979 - 1985. • Aspetti positivi e problematici. Roma 3 ottobre 2007
La didattica della matematica in Francia dopo il 1970 e l’apporto di G. Brousseau (L’inizio più evidente l’incontro di Bordeaux della CIEAEM sull’insegnamento della probabilità del 1974). • Il tentativo di sviluppare quadri concettuali e metodologie di indagine autonomi. • La rivendicazione della costituzione di cattedre di didattica della matematica. Roma 3 ottobre 2007
La svolta cognitiva (1957) e meta-cognitiva (anni settanta). • Il modello cognitivista: le tre memorie e le applicazioni all’apprendimento di J. R. Anderson. • La questione del controllo cognitivo dei processi cognitivi e affettivi. • La questione del cognitive load nella memoria di lavoro o memoria a breve termine e le sue conseguenze sul piano didattico. Roma 3 ottobre 2007
Studi sull’atteggiamento verso la matematica • La dinamica emozionale durante la soluzione di problemi • Lo sviluppo del rapporto personale con la matematica e con gl insegnanti di matematica • La gestione delle emozioni • La dimensione motivazionale ed emozionale dell’insegnamento e dell’apprendimento della matematica. • Senso e significato personali nell’apprendimento della matematica Roma 3 ottobre 2007
La questione della minimal guidance (2006-2007). • La critiche alle metodologie della ricerca, della scoperta, basate sui problemi, al costruttivismo, ecc. e le risposte date. • Le fonti della critica: - psicologia cognitiva (architettura) - ricerche empiriche sui risultati d’apprendimento - ricerche sull’insegnamento diretto - ricerche sulle differenze individuali Roma 3 ottobre 2007
L’irruzione del concetto di competenza • L’assunzione del concetto da parte del progetto Ocse-Pisa • Due forme di competenza matematica • interna a essa • esterna a essa • Quale matematica e quale insegnamento della matematica nella scuola di oggi e domani? Roma 3 ottobre 2007
Alcune riflessioni filosofiche sulla diversità dele vie della ragione: • La razionalità logico-analitica • La razionalità dialettico - argomentativa • La razionalità retorica • La razionalità pratica • Il ruolo dell’ermeneutica e della fenomenologia Aspetti dell’azione didattica che si ispirano alle varie forme di razionalità Roma 3 ottobre 2007