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. Convinzioni errate sull'educazione sanitaria L'educazione sanitaria ? un'attivit? semplice, facile da realizzare L'educazione sanitaria non serve a prevenire le malattie L'educazione sanitaria ? sempre utile. I comportamenti sono la risultante delle informazioni provenienti dalle nostre pas
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1. Strategie educative e didattica dell’educazione sanitaria Pio Russo Krauss
Responsabile Settore Educazione Sanitaria ed Ambientale ASL Napoli 1
4. Fattori che intervengono nel determinare i comportamenti relativi alla salute conoscenze sull’argomento
percezione del rischio
attitudine al rischio
autostima (valutazione sulle informazioni riguardanti se stessi)
autoefficacia (percezione della propria abilitŕ ad attuare un comportamento)
locus of control (responsabilitŕ/fatalismo)
competenza comunicativo-relazionale
fattori ambientali (connotazione sociale, aspettative, accessibilitŕ, convenzioni culturali rispetto alla comunicazione-negoziazione, normativa ecc.)
6. Cosa fare? Le persone (compresi medici e insegnanti) solitamente puntano sull’aumentare la percezione del rischio
I messaggi ansiogeni sono efficaci?
7. Schema per la comunicazione di messaggi ansiogeni(schema di Parknas) 1) allarme: prendere coscienza della gravitŕ del problema;
2) dialogo: far esprimere paure e ansie
3) interconnessione: far prendere coscienza che la paura č una reazione normale
4) ricarica: far prendere coscienza che si puň fare qualcosa e che non si č soli
5) azione: far prendere degli impegni
8. Strategia sistemica per promuovere comportamenti salutari rafforzare l’autostima: avere interesse, considerazione e rispetto. Essere attenti a dare gratificazioni
rafforzare l’autoefficacia: addestramento per tappe
rafforzare la responsabilitŕ personale
sviluppare le competenze comunicativo-relazionali
9. Come si apprende? Spiegare apprendere
La maggioranza dell’apprendimento avviene
Osservando
Ascoltando ponendosi domande
cercando risposte
sperimentando
10. La strategia esperienziale č solitamente piů efficace Intervento di igiene orale nel Minnesota
Intervento di educazione alimentare con software per il calcolo dei nutrienti
Interventi contro il tabagismo con esperimenti
Interventi di educazione ambientale basati sulla ricerca azione e su dilemmi
Interventi nei quali i destinatari diventano educatori
Il curricolo nascosto č piů “educativo” di quello esplicito
11. Strategia comunicativa - comunicazione unidirezionale: emittente ? ricevente
(manifesti, opuscoli, spot televisivi e radiofonici ecc.)
- comunicazione bidirezionale: emittente ? ricevente
(operatore sanitario-paziente, insegnante-classe ecc.)
- comunicazione di gruppo:
12. Comunicazione unidirezionale č sostanzialmente informativa
raggiunge molte persone in poco tempo
raggiunge chi ne ha meno bisogno ma č piů propenso a raccogliere il messaggio
č poco efficace (ma puň essere molto efficiente)
13. Comunicazione bidirezionale permette di adeguare il messaggio al ricevente
permette di modulare la comunicazione in tempo reale
14. Presupposti per una comunicazione efficace avere interesse per il soggetto con cui comunichiamo come persona
volere ascoltare e quindi imparare a stare zitti
avere consapevolezza che non č semplice comunicare bene
15. Alcuni consigli per ascoltare dare tempo all’interlocutore
aiutare a parlare tramite:
- il silenzio attento
- domande aperte (“Come va?”, “Che mi dici?” ecc.)
- invogliare a continuare quando si interrompe
- riformulare (es. studente “In teoria č giusto ma poi uno come fa!?”, educatore “Pensi che ti sia difficile seguire questi consigli, in particolare quali?”)
- riassumere chiedendo conferma dell’interpretazione
16. Elementi per una comunicazione persuasiva e convincente Emittente:
- autorevolezza: professione, ruolo, storia, linguaggio, sicurezza look
- simpatia: interesse, capacitŕ d’ascolto, giovialitŕ
Messaggio:
- comprensibilitŕ
- veridicitŕ
- numerositŕ delle argomentazioni
- forza delle argomentazioni
17. Dissonanza cognitiva chiudere la comunicazione
svalutare l’emittente
stravolgere il messaggio
compartimentare il messaggio
rielaborare e assimilare il messaggio
18. Per un esito positivo della dissonanza cognitiva conoscere il destinatario
mettersi dalla sua parte
procedere per gradi
formulare i messaggi in maniera problematica
controllare come il destinatario recepisce ed elabora i messaggi e correggere la comunicazione
destrutturare le cognizioni ostacolanti o utilizzare le categorie cognitive dell’interlocutore
19. Il compito dell’educatore Mettere in crisi le opinioni, conoscenze, atteggiamenti ostacolanti: fare emergere il patrimonio cognitivo, fare domande, suscitare dubbi, chiedere spiegazioni, discutere, far compiere esperienze
Far acquisire i concetti strutturanti
Favorire l’applicazione nella vita di tutti i giorni
20. Articolazione didattica guadagnarsi l’attenzione
fornire motivazioni
far emergere cognizioni, comportamenti, atteggiamenti e suscitare dubbi
informare ed argomentare (comunicazione ed esperienze)
riassumere i messaggi
formalizzare le conoscenze acquisite
21. Articolazione di una unitŕ didattica 1 ) Guadagnarsi l’attenzione: gioco ("La tombola degli alimenti“)
2) Fare emergere le cognizioni ecc., sucitare dubbi, motivare allo studio: discussione "Vi piacerebbe mangiare il menů riportato sulla vostra cartella?", "Quali alimenti, secondo voi, fanno bene e quali fanno male?“ “Quali alimenti non vi piaccioni?”, “Da che dipendono i gusti?” Si sintetizzano le conclusioni (ipotesi di lavoro) si propone di verificarle e saperne di piů
3) Studio (informare/argomentare):
- esperimenti: cosa succede alle piante cresciute in terreni poveri, e a quelle con molta acqua? Discussione e risultati della ricerca
ricerca su cosa occorre mangiare per crescere forti e sani
ricerca su alimentazione e malattie (le regole per stare bene)
- l’insegnante riassume e completa le informazioni (con l’aiuto di disegni)
4) Applicazione delle conoscenze acquisite:
giochi all’aperto: forma la coppia, acchiappa la coppia
indagine: “Come mangiamo?”
gioco da tavolo: “E’ questione di equilibrio”
5) Formalizzazione delle conoscenze e rafforzamento dei messaggi
informiamo familiari e compagni su come fare un’alimentazione corretta (cartelloni, volantino, ecc.)
6) Gratificazione e rafforzamento sociale
giornata a scuola e consegna di diplomi
giornata conclusiva cittadina
22. Rapporti e metodi Stile relazionale democratico
Metodi: ricerca, ricerca-intervento, lavoro di gruppo, discussione, apprendimento cooperativo.
23. Elementi importanti per una buona comunicazione di gruppo Numerositŕ (7-15 persone)
Omogeneitŕ
Facilitatore della comunicazione: illustrare il compito, curare il setting, centrare sul compito, moderare/stimolare, guidare ad una comunicazione positiva
24. Alcune tecniche tempesta d’idee
scrittura collettiva
giro d’interventi a tempi definiti,
divisione in sottogruppi d’affinitŕ e di lavoro
simulate
giochi di ruolo
25. Apprendimento cooperativo Interdipendenza positiva: per compito, per ruoli, per valutazione
Piccoli gruppi (3-7 persone) eterogenei
26. Compiti del docente nell’apprendimento cooperativo Formare i gruppi, spiegare il metodo e il criterio di valutazione
Illustra il compito, verifica se č stato recepito
Motiva al lavoro
Offre strumenti per realizzare il compito (materiali, consigli, informazioni)
Controlla e interviene sulla comunicazione
Controlla lo svolgimento del compito
valuta
27. Educare č difficile Ci vuole passione e competenza
e
molta umiltŕ
Interrogarsi continuamente: Cosa voglio? Cosa č bene per l’altro? Quali messaggi invio? Come sono recepiti? Dove sono i punti critici? Ecc.
Confrontarsi con altri
Studiare
Sperimentare
nonché essere uomini e donne di speranza