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LA LETTERATURA SI ESPRIME ATTRAVERSO I GENERI LETTERARI. NARRATIVO ROMANZO/ NOVELLA / EPOS. EPOS= PAROLA RACCONTATA. LIRICO. LURIKH WDH = CANTO ACCOMPAGNATO CON LA LIRA. DRAMA= AZIONE. DRAMMATICO TRAGEDIA /COMMEDIA. IL GENERE DRAMMATICO. DRAMMA:
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LA LETTERATURA SI ESPRIME ATTRAVERSO I GENERI LETTERARI NARRATIVO ROMANZO/ NOVELLA / EPOS EPOS=PAROLA RACCONTATA LIRICO LURIKH WDH= CANTO ACCOMPAGNATO CON LA LIRA DRAMA= AZIONE DRAMMATICO TRAGEDIA /COMMEDIA
IL GENERE DRAMMATICO • DRAMMA: • RAPPRESENTAZIONE di una vicenda attraverso azioni e parole di personaggi • DRAMMA da δράma (azione) • dràω(agisco) • TEATRO da θεάομαι( vedo) N.B. tutte queste parole-chiave sono di origine greca La maschera (πρόσωπον) persona o larvanel mondo latino In uso nel mondo greco e, probabilmente dalla metà del II sec.a.C: ,nel mondo latino
CHE COS’E’ L A TRAGEDIA RAPPRESENTAZIONE DI UNA VICENDA SERIA che trae spunto dal mito A FINALE CRUENTO
La mimhesis: La tragedia è un inganno in cui il più saggio si fa ingannare (Gorgia)
La definizione di “tragedia” nella Poetica di Aristotele): “La tragedia è l’imitazione (mimhsis) di un’azione a carattere elevato che, attraverso la rappresentazione di pietà e orrore , suscita la purificazione (kaqarsis) di questi stessi sentimenti”
Per una valutazione critica della TRAGEDIA 2 OBIETTIVI • 1) ricercare ciò che il DRAMA ci comunica direttamente . • VALORI UNIVERSALI, COMUNI A TUTTE LE EPOCHE PERCHE’ INSITI NELLA NATURA UMANA • (la morte, il destino, il dolore, la colpa etc…) • 2)collocare le tragedia nel SUO CONTESTO STORICO • quaestio:quale dei 2 obiettivi è il più difficile da raggiungere?
ATENE NEL V SEC.A.C. (1) POLIS “DEMOCRATICA” E POTENZA EGEMONE 490-480 (Maratona e Salamina) LE GUERRE PERSIANE COME TRAMPOLINO DI LANCIO DELLA POTENZA ATENIESE 480-431 PENTECONTETIA 460-431 ETA’ PERICLEA 477-450 ca LA LEGA DELO-ATTICA COME STRUMENTO DI EGEMONIA SULL’EGEO 404 GUERRA DEL PELOPONNESO E CROLLO DI ATENE
LA TRAGEDIA NEL SUO CONTESTO STORICO la tragedia attica era una COSA PUBBLICA La teoria di Dario Del Corno: “la tragedia è l’ideale punto di fusione di tre elementi: religioso, politico, agonistico”
ELEMENTO RELIGIOSO L’OCCASIONE: LE GRANDI DIONISIE “I Greci sentivano non soltanto di assistere ad uno spettacolo, ma di partecipare ad un RITO”(D. Del Corno)
durante le GRANDI DIONISIE o URBANE • (fine marzo ) Pisistrato (535) istituisce gli agoni teatrali • in 3 giorni: 3 tragici in gara • ogni giorno: 3 tragedie + 1dramma satiresco)
DIONISO DIO DEL VINO • DALLA SUA FUNZIONE DERIVA • LA SUA NATURA DOPPIA, AMBIVALENTE • ASPETTO SOCIALE RASSICURANTE (SESSO, FERTILITA’, RINASCITA ) VINO ASPETTO “OSCURO” DESTABILIZZANTE SCATENAMENTO DI FORZE IRRAZIONALI
DIONISO “il nato due volte” , è una divinità doppia, ambivalente
Come dio del vino , ha un VOLTO GIOIOSOperché al vino è legata l’ebbrezza , l’eros la sessualità e quindi la fertilità • Come dio del vino ha un volto gioioso: ebbrezza eros sessualità fecondità
e un VOLTO TERRIBILE: il vino scatena le pulsioni irrazionali
Per Nietzsche (La nascita della tragedia, 1871) la tragedia concilia il volto apollineo e quello dionisiaco della cultura greca
Nietzche afferma: Lo spirito apollineo è equilibrio, razionale armonia, serena compostezzasi esprime massimamente attraverso le immagini Lo spirito dionisiaco è ebbrezza, è l’insieme delle pulsioni irrazionali di cui è fatto il nostro inconscio esso si esprime massimamente nella musica Il classicismo ( fra XVIII e XIX secolo) ha visto , sbagliando, nell’arte greca, manifestazione dello spirito apollineo In verità i due spiriti coesistono “In virtù di un miracolo metafisico della volontà ellenica. I due dei compaiono accoppiati l’uno nell’altro , e, in questo accoppiamento finale, generano un’opera d’arte, altrettanto dionisiaca che apollinea, che è la tragedia attica” (Nietzsche , La nascita della tragedia)
ELEMENTO POLITICO • Lo Stato promuove e gestisce l’evento culturale: • L’ARCONTE EPONIMO- l’organizzatore, scelto a sorte, era il “RAPPRESENTANTE DELL’UOMO DELLA STRADA” (Beye) • Il COREGO :ricco ateniese, desideroso di acquistare fama , finanzia Il coro • PERICLE: il qeorikon, il biglietto gratis ai meno abbienti • partecipazione di tutte le componenti sociali della POLIS • partecipavano alle rappresentazioni aristocratici, artigiani, mercanti, METECI e – probabilmente – persino le componenti più emarginate: le DONNE
Cosa caratterizza l’uomo greco? Il senso di appartenenza alla grecità (si autodefinisce in rapporto al diverso= barbaro) Il senso di appartenenza alla polis (“io sono Tucidide ateniese” etc.) Aristotele, nell’ “Etica Nicomachea” definisce il greco “un animale sociale”
La definizione di sé è una fatto individuale che avviene in ambito collettivo Attraverso la paideia, “L’educazione” Dove avviene il processo educativo? Il greco viene istruito nel ginnasio, ma anche nel teatro “Una città è tale se, oltre agli edifici pubblici e all’agorà, ha anche un gymnasion e un qeatron” (Pausania, La periegesi della Grecia) “L’arte ha valore educativo”, scrive Aristotele nella Poetica
ELEMENTO AGONISTICO • l’agonismo è insito nella mentalità dell’uomo greco: • i duelli dei poemi omerici rimandano ad una società aristocratica • le garedrammatiche ginniche, poetiche, rimandano ad una società democratica
L A TRAGEDIA: LA STRUTTURA (1) PARTI RECITATE in trimetro giambico (x lo +) (talvolta canto) ATTORI (2 con Eschilo 3 con Sofocle) PARTI CANTATE in metri lirici (talvolta recitazione) CORO (DA 12 A 15) + CORIFEO
L A TRAGEDIA: LA STRUTTURA (2) PROLOGO introduzione (recitato) PARODO canto d’ingresso del coro EPISODI (da 3 a 7)recitazione ( talvolta canto) STASIMI canti del coro ESODO canto d’uscita del coro
IL CONCETTO DI TRAGICO: gli elementi il tragico si fonda su un conflitto inconciliabile (Goethe) LIBERTA’ :volontà di autodeterminarsi ->la scelta (volere decidere agire errare) CONFLITTOFRA NECESSITA’: realtà che limita contrasta tale volontà di autodeterminarsi (destino, forze che sovrastano l’eroe le leggi della comunità , il “fato avverso”, o - in Euripide - forze oscure che si agitano dentro l’eroe
IL CONCETTO DI TRAGICO: gli elementi Catastrofe di un destino eroico (Teofrasto) 1) IL PATHOS Il dolore (ineluttabilità del). Concezione del dolore precristiana (George Steiner , la morte della tragedia) 2) LA DI DIGNITA’ DELLA CADUTA 3) LA CONSAPEVOLEZZA
TRAGEDIA: LE ORIGINI (1) TRAGWDIA: CANTO DEL CAPRO (premio? Animale totemico? Vittima sacrificale?) Le fonti: “La tragedia nasce dal ditirambo(canto lirico corale in onore di Dioniso) , quando coloro che lo guidavano si opposero al resto del coro recitando (Aristotele, Poetica) Arione è l’inventore della tragedia, compositore di ditirambi (da Erodoto, Storie) Nel Peloponneso si svolgono canti tragici che cantano i patimenti dell’eroe Adrasto” (da Erodoto, Le Storie)
TRAGEDIA: LE ORIGINI (2) Origini oscure molteplici le ipotesi formulate nelle linee generali possiamo supporre che: la tragedia nasce da canti lirici(ditirambo?) tracce: il coro tracce: argomento serio a finale cruento) le parti recitate attingono al contenuto dei qrhnoi (lamenti per i paqemata patimenti di eroi (da canti lirici ? Riti misterici? Epos omerico?)
IL CONCETTO DI TRAGICO: gli elementi il tragico si fonda su un conflitto inconciliabile (Goethe) LIBERTA’ :volontà di autodeterminarsi ->la scelta (volere decidere agire errare) CONFLITTOFRA NECESSITA’: realtà che limita contrasta tale volontà di autodeterminarsi (destino, forze che sovrastano l’eroe le leggi della comunità , il “fato avverso”, o - in Euripide - forze oscure che si agitano dentro l’eroe
IL CONCETTO DI TRAGICO: gli elementi Catastrofe di un destino eroico (Teofrasto) 1) IL PATHOS Il dolore (ineluttabilità del). Concezione del dolore precristiana (George Steiner , la morte della tragedia) 2) LA DI DIGNITA’ DELLA CADUTA 3) LA CONSAPEVOLEZZA
ESCHILO. Il mondo concettuale VOLONTA’ DI AUTODETERMINAZIONE DELL’EROE IL CONFLITTO FRA IL DESTINO CHE LO ABBATTE Si attua in un COSMO ordinato secondo una LEGGE DIVINA GIUSTA ma IMPERSCRUTABILE è in questo contesto che L’EROE OPERA UNA SCELTA(ti drasw;)
SOFOCLE L’Edipo re
SOFOCLE LA VITA (496-405) La sua Eukolìa al servizio attivo della polis Ellenotamo Stratego a Samo (441/0) Accoglie il simulacro di Asclepio (dexìon)
SOFOCLE L’OPERA riportò 24 vittorie restano 7 tragedie: Aiace (450?) Antigone (442) Trachinie Edipo re (< 425) Elettra Filottete (409) Edipo a Colono (401) Innovazioni tecniche: 3 attori il coro da 12 a 15
fra le certezze di Eschilo • il cosmo retto da dei garanti di giustizia • l’eroe paradigmatico Sofocle si colloca • e i dubbi di Euripide • gli dei si sono allontanati dall’uomo; • l’eroe scende dal piedistallo: è un uomo di cui viene scandagliata la psiche)
SOFOCLE a confronto con ESCHILO IL CONFLITTO TRAGICO LA TUXH L’EROE
ESCHILO SOFOCLE IL CONFLITTO TRAGICO IL CONFLITTO TRAGICO Nasce nel momento in cui l’eroe si rapporta con il fato. Il conflitto fra necessità (anagkh) e libertà è inconciliabile Il conflitto spesso si esprime nella domanda tì draso? (che farò?) La scelta (Oreste, Pelasgo, o c’è chi, come Serse, ha già scelto la ubris e la tragedia mostra le conseguenze della sua scelta) La legge è quella del pathei mathos Nel primo coro dell’ “ Agamennone”, il dolore viene offerto a Zeus che viene invocato Nasce nel momento in cui l’eroe si rapporta con il fato. Il conflitto fra necessità (anagkh) e libertà è inconciliabile Accanto al “tì draso ?” di Creonte Emerge l’ “arti manthano” (ora capisco) di Edipo. Ma, cosa capisce? 1) Trova se stesso “questo giorno ti farà e ti distruggerà” gli dice Tiresia 2) Capisce che non è dato agli uomini capire La legge è quella del pathei mathos Gli eroi continuano ad invocare gli dei, ma pongono domande che rimangono senza risposte “Dio, cosa vuoi fare di me?” dice Edipo
ESCHILO SOFOCLE LA TUCH LA TUCH L’eroe si rapporta con la tukh espressione di un cosmo governato da dei il cosmo (kosmew) è retto da una provvidenza che regola gli eventi umani secondodikh gli dei puniscono l’ath dell’uomo scendono fra gli uomini (Atena siede nell’Areopago per giudicare Oreste) L’eroe si rapporta con la tukh ma il cosmo non è retto da una provvidenza che regola gli eventi umani secondo dikh il volere degli dei è incomprensibile all’uomo Eppure LA TRAGEDIA DI SOFOCLE È PROFONDAMENTE RELIGIOSA
ESCHILO SOFOCLE EROE EROE Sofocle crea l’eroe tragico eletto-emarginato diverso dagli altri complesso, in evoluzione nel corso dell’azione tragica Arti manqanw ->metabolh Quasi sempre presente sulla scena, la domina totalmente (es. Edipo, Medea). L’azione tragica ha in lui il suo centro • l’arcaismo di Eschilo • si manifesta nella creazione di eroi • monolitici • 2) spesso statici • 3) che parlano con un linguaggio ieratico.
EDIPO RE IL MITO La vicenda di EDIPO, presente già in Omero, fa parte del ciclo tebano dei Lambdacidi LAMBDACO LAIO + GIOCASTA EDIPO + GIOCASTA ETEOCLE POLINICE È di Eschilo una trilogia perduta (Laio Edipo sette a Tebe) . probabilmente il tema della nemesi
L’EDIPO RE DI SOFOCLE Per Aristotele , la tragedia perfetta Il tema della conoscenza Dell’ “arti manqanw” Detective story (Schadewalt) attraverso la parola. “la parola è un dominatore che con un corpo minuscolo invisibile compie le cose più divine” (Gorgia, Enc.diEl.) Amfibolia del logos Il tema politico L’arroganza del tiranno Edipo = Pericle? Il tema della crisi del razionalismo Edipo incarna“l’uomo misura di tutte le cose” (Protagora,) della sofistica la sua caduta = crollo dell’umanesimo sofistico
Ma, soprattutto, Il tema della tuch Abbatte o esalta l’uomo secondo un progetto imperscrutabile Forza immane a cui non è possibile sfuggire Ducunt volentem fata, nolentem trahunt (Seneca)
Il mito di Edipo nel folklore W.Propp : il mitema ibrido Frazer: il re= terra se il re si ammala il miasma contamina la terra. (v. Iliade o Parsifal) Soluzione: uccidere il re o il farmakos J. P. Vernant: il difetto fisico come segno di diversità dell’eletto che è anche il farmakos Vernant e VidalNaquet ,“Mito e tragedia nella Grecia antica”, Einaudi, 1975
Il mito di Edipo nella psicanalisi Per Sigmund Freud il mito trasfigura in chiave narrativa l’archetipo universale del “complesso edipico” (il bambino desidera la madre e vede nel padre un rivale) “il suo destino ci commuove perché sarebbe potuto diventare il nostro” (dall’“Interpretazione dei sogni” )