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I GENERI DEL TEATRO. “….. il teatro è una di quelle attività che non serve a niente ….,ma proprio per questo è indispensabile …….” ( Jonesco). I generi del teatro. TRAGEDIA COMMEDIA DRAMMA. Gli elementi dello spettacolo. Gli attori Il pubblico Lo spazio teatrale Il regista
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I GENERI DEL TEATRO “….. il teatro è una di quelle attività che non serve a niente ….,ma proprio per questo è indispensabile …….”( Jonesco)
I generi del teatro TRAGEDIA COMMEDIA DRAMMA
Gli elementi dello spettacolo • Gli attori • Il pubblico • Lo spazio teatrale • Il regista • La messa in scena
Gli attori • Un attore teatrale è colui che interpreta un ruolo in una produzione teatrale. Si può indicare come attore teatrale anche un artista di strada, o un artista che esegua una narrazione dal vivo anche al di fuori delle strutture deputate. • Un attore normalmente recita un personaggio. Nel caso di una storia vera, o una storia di un personaggio storico romanzata, un attore può recitare un personaggio reale, o una sua versione romanzata, eventualmente sé stesso.
L’attore recita con • la voce • la mimica facciale • la gestualità • l’interazione con gli altri interpreti e con lo spazio che lo circonda. Ogni attore regala al personaggio che incarna • il suo volto • I suoi gesti • le sue emozioni in una parola la sua interpretazione. Essa può modificare profondamente il testo se recitato con enfasi, con dizione quotidiana o in versione ironica e caricaturale
Un uomo nella stanza di un castello, stremato dai colpi della sorte e oltraggiato nel profondo da un matrimonio incestuoso e da un fratricidio impunito, si abbandona al naufragio dei pensieri e riflette sull’esistenza umana: vale la pena vivere soffrendo i dolori e le ingiustizie inflitte dal destino e dal caso, occorre combatterli (essere) o abbandonarsi al sogno eterno (non essere). Da Shakespeare: il monologo di Amleto • “Essere, o non essere, ecco la questione: | se sia più nobile nella mente soffrire | i colpi di fionda e i dardi dell’oltraggiosa fortuna | o prendere le armi contro un mare di affanni | e, contrastandoli, porre loro fine. Morire, dormire… | nient’altro, e con un sonno dire che poniamo fine | al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali | di cui è erede la carne: è una conclusione | da desiderarsi devotamente. Morire, dormire. | Dormire, forse sognare. Sì, qui è l’ostacolo, | perché in quel sonno di morte quali sogni possano venire | dopo che ci siamo cavati di dosso questo groviglio mortale | deve farci esitare. È questo lo scrupolo | che dà alla sventura una vita così lunga. | Perché chi sopporterebbe le frustate e gli scherni del tempo, | il torto dell’oppressore, la contumelia dell’uomo superbo, | gli spasimi dell’amore disprezzato, il ritardo della legge, | l’insolenza delle cariche ufficiali, e il disprezzo | che il merito paziente riceve dagli indegni, | quando egli stesso potrebbe darsi quietanza | con un semplice stiletto? Chi porterebbe fardelli, | grugnendo e sudando sotto il peso di una vita faticosa, | se non fosse che il terrore di qualcosa dopo la morte, | sconcerta la volontà | e ci fa sopportare i mali che abbiamo | piuttosto che accorrere verso altri che ci sono ignoti? | Così la coscienza ci rende tutti codardi, | e così il colore naturale della risolutezza | è reso malsano dalla pallida cera del pensiero, | e imprese di grande altezza e momento | per questa ragione deviano dal loro corso | e perdono il nome di azione”.
Interpretazioni da parte di vari autori • Carlo Barbera https://www.youtube.com/watch?v=7OcCgXMbi8M • Vittorio Gassmann https://www.youtube.com/watch?v=Ujx6oVGKFeM • Sergio Cardinale https://www.youtube.com/watch?v=Ujx6oVGKFeMs • Satirico • https://www.youtube.com/watch?v=SMI1P3Lt2NY • Comico • https://www.youtube.com/watch?v=EXddZ8VUeFI