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IL BIODISTRETTO VAL DI VARA -VALLE DEL BIOLOGICO Come funziona Dott Agr Alessandro Triantafyllidis

IL BIODISTRETTO VAL DI VARA -VALLE DEL BIOLOGICO Come funziona Dott Agr Alessandro Triantafyllidis AIAB. IL BIODISTRETTO VAL DI VARA -VALLE DEL BIOLOGICO Come funziona Dott Agr Alessandro Triantafyllidis.

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  1. IL BIODISTRETTO VAL DI VARA -VALLE DEL BIOLOGICO Come funziona Dott Agr Alessandro Triantafyllidis AIAB IL BIODISTRETTO VAL DI VARA -VALLE DEL BIOLOGICO Come funziona Dott Agr Alessandro Triantafyllidis

  2. Che cos'è un Bio-DistrettoÉ un’area geografica naturalmente vocata al biologico dove agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse, partendo proprio dal modello biologico di produzione e consumo (filiera corta, gruppi di acquisto, mense pubbliche bio).Nel bio-distretto la promozione dei prodotti biologici si coniuga indissolubilmente con la promozione del territorio e delle sue peculiarità al fine di raggiungere un pieno sviluppo delle proprie potenzialità economiche, sociali e culturali.

  3. L’Aiab è impegnata attivamente da diversi anni nella promozione e nel coordinamento dei Bio-Distretti italiani.Attualmente sono 8 i Bio-Distretti attivati:1. Bio-Distretto Cilento (Regione Campania), 2. Bio-Distretto Grecanico (Regione Calabria),3. Bio-Distretto Via Amerina e Forre (Regione Lazio), 4. Bio-Distretto di Greve in Chianti (Regione Toscana), 5. Bio-Distretto della Val di Vara (Regione Liguria), 6. Bio-Distretto del Chianti storico (Regione Toscana),7. Bio-Distretto della Val di Gresta (Trentino Alto Adige), in via di definizione 8. Bio-Distretto delle Valli Valdesi (Piemonte) in via di definizione

  4. L’Aiab è impegnata attivamente da diversi anni nella promozione e nel coordinamento dei Bio-Distretti italiani.10 i Biodistretti in Italia costituiti o vicini alla realizzazione:- oltre 100 comuni- 1800 aziende bio- oltre 8.300 ha di SAU certificata.Nella nuova Legge sull’AB, capitolato sui Biodistretti.Audizione alla Camera del Biodistretto VdV

  5. Biodistretto e PAC/PSR- Progetti di Cooperazione- Sostegno maggiorato per agricoltori bio del Biodistretto- Assistenza Tecnica- Formazione

  6. Entroterra Ligure: terra di frontieraDati ISTAt 2010:Perse 37% di aziende agricole in 10 anni Liguria maglia nera per perdita di aziende zootecniche tra il 2000 e il 2010: -52%Val di Vara abbraccia il Bio alla fine degli anni ‘90. Buon sostegno con PSR 2000-2006, scarso con PSR 2007-2013.Il 50% della SAU della Valle è bio certificato.Ma: nel periodo 2000-2010 -12% della SAU contro il 40% del resto dell’entroterra.

  7. Il Biodistretto è locazizzato nell’Alta Val di Vara, la porzione più interna del territorio della provincia della Spezia, e comprende i Comuni di Varese ligure, Maissana, Carro, Carrodano, Zignago, Sesta Godano e Rocchetta Vara. Si estende su un territorio contiguo di circa 345 km2, con altitudine variabile tra 120 m e 1639 m s.l.m. e popolazione residente, al 31 Dicembre 2009, di 6.368 abitanti.Il territorio è caratterizzato da una bassa densità di popolazione e da una ricchezza di paesaggi incontaminati.

  8. Localizzazione comunale operatori e SAU Varese Ligure 68 Genova 31 Albenga 29 SUPERFICIE: Circa 4000 ha

  9. LIGURIA 2011

  10. Costituzione e gestioneIl Bio-Distretto è stato riconosciuto formalmente il 05 Aprile 2013 con Delibera n. 376/2013 della Giunta Regionale della Liguria (BURL n.18 del 02/05/2013), in base all’art 8 della LR 66/2009.E’ imminente la costituzione dell’Associazione del Biodistretto Val di Vara Valle del Biologico tra i soci fondatori, che sono:1. Comune di Varese Ligure2. Comune di Maissana3. Comune di Sesta Godano4. Comune di Zignago5. Comune di Rocchetta Vara6. Comune di Carro7. Comune di Carrodano8. AIAB LIGURIA9. Col diretti10. CIA11. Confagricoltura12. FAI-Cisl13. Cooperativa Casearia Val di Vara14. Cooperativa San Pietro Vara

  11. CONFRONTO ITALIA-LIGURIA 2010

  12. Agricoltura in Liguria 2000-2010 istat

  13. Il Biodistretto in cifre L’incidenza delle aziende biologiche sul totale aziende agricole presenti all’interno del distretto è pari a 22% ed è superiore sia a quella regionale che a quella nazionale, rispettivamente pari allo 0,6% e all’1,8%; L’incidenza percentuale della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) delle aziende biologiche sul totale della SAU dell’area è pari a 49% ed è superiore sia a quella nazionale che a quella regionale, rispettivamente pari a 6,2% e 3,5%

  14. Nel dettaglio lo scopo del Biodistretto sarà:リFavorire lo sviluppo delle produzione biologiche nella vallata e oltre i confini del distretto.リFavorire la coesione, la partecipazione degli attori della filiera biologica e delle istituzioni locali per promuovere il biologico.リValorizzare e sostenere la produzione, il confezionamento, la commercializzazione, distribuzione e promozione delle produzioni biologicheリTutelare e preservare le tradizioni culturali locali, l’agro-biodiversità e l’ambiente naturaleリAgevolare e semplificare l’applicazione delle norme per la certificazione biologica previsti dai regolamenti comunitari e l’applicazione dei regolamenti per la trasformazione e il confezionamento delle produzioni agricole locali.リpromuovere ed organizzare attività di ricerca, divulgazione, formazione, dimostrazione ed informazione riguardanti l’agricoltura biologica e la gestione sostenibile del territorio;リFavorire lo sviluppo di una proposta turistica legata alla naturalità della valle e alla genuinità delle produzioni agricole locali.

  15. il Biodistretto a titolo esemplificativo potrà (1):Sostenere ed incentivare la produzione biologica locale, anche diversificando le produzioni, attraverso misure di assistenza tecnica, di sostegno formativo, e di semplificazione amministrativa.Attivare nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale Regionale, misure per lo sviluppo collettivo dell’agricoltura biologica, con la concorrenza di diverse misure di sostegno e di sviluppo. Organizzare tutte le iniziative utili a promuovere il suo scopo sociale: riunioni, seminari, mostre, fiere, mercati.Promuovere e realizzare per i soci e per aziende potenzialmente interessate al biologico, programmi di formazione, di informazione e di assistenza tecnica per la produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti biologici.Organizzare e coordinare iniziative atte a favorire la commercializzazione, prevalentemente attraverso i canali della filiera corta, delle produzioni biologiche locali, e per acquistare anche collettivamente mezzi tecnici e fattori della produzione agricola.

  16. il Biodistretto a titolo esemplificativo potrà (2):Istituire e promuovere tra i cittadini e tra i giovani nella scuole programmi di informazione ed educazione alimentare e di produzione biologica.istituire marchi d’area, di qualità, per tutelare le produzioni biologiche locali e ne cura la gestione secondo apposito regolamento in forma autonoma o delegata;Promuovere coordinare e favorire studi e programmi di ricerca basati sul metodo biologico, la multifunzionalità aziendale e in genere le attività eco-compatibili e sostenibili, anche istituendo borse di studio e altre forme di incentivopromuove e coordina iniziative sociali, legali, legislative ed associative per l’affermazione dell’agricoltura biologica, della gestione territoriale sostenibile, del green public procurement, dell’eco-turismo, e la tutela dei propri associati,Svolgere qualsiasi attività affine, complementare e connessa alle altre sopra elencate o comunque attinente agli scopi sociali.partecipa agli organismi ed enti locali, nazionali ed internazionali aventi per oggetto la promozione e lo sviluppo dell’agricoltura biologica e la salvaguardia dell’ambiente;

  17. IL BIODISTRETTO Vuole essere:AggregazioneGestione del territorioProduzione sostenibileTurismoSperimentazioneCultura

  18. Il Punto di Vista di AIAB • Conversione aziendale: bene • Conversione territoriale: meglio • Risposta all’emergenza ambientale: • Clima • dissesto idro-geologico • acqua • biodiversità • paesaggio • Economie di scala • concentrazione offerta --> filiera corta • Riduzione dei costi • Diversificare le produzioni • turismo

  19. Gestione del territorio e sostegno ai Comuni • il privato si mette in gioco nelle scelte territoriali • identità territoriale • approccio comune ai problemi, es • dissesto idro-geologico • cinghiali • lupi • logistica • burocrazia • Progetti di ricerca, dimostrazione • Sperimentare la certificazione di gruppo • Sistemi di Garanzia Partecipativa

  20. Le produzioni Bio:Latte e formaggi carnefrutta (poca)miele trasformati (pochi)ortaggi (pochi)Pastaerbe aromaticheFunghi e castagneAgriturismi

  21. Quali Percorsi di Filiera Corta?- domanda interna- GAS- Mercatini- Vendita in azienda- GODO- Mense

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