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I VIAGGI SULLA LUNA NELL’IMMAGINARIO LETTERARIO. Luciano di Samòsata e le sue opere. Chi era. Scrittore greco (ca. 120 -180 d.C ) Ottenne grandi successi come conferenziere Gli sono attribuite un'ottantina di opere. Storia vera.
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Chi era • Scrittore greco (ca. 120 -180 d.C) • Ottenne grandi successi come conferenziere • Gli sono attribuite un'ottantina di opere
Storia vera La storia vera è un'opera narrativa in due libri. È uno dei più noti e fantasiosi romanzi prodotti dalla letteratura greca, in cui è narrata l'avventura di un gruppo di persone che decidono di attraversare le Colonne d'Ercole. È il primo testo fra quelli conservati in cui viene descritto un viaggio sulla luna.
La trama (primo libro) Luciano afferma che racconterà una storia fantastica dove l'unica cosa vera è che tutto è falso. L'autore inizia descrivendo il suo viaggio con cinquanta compagni oltre le Colonne d'Ercole. L’equipaggio è colto da una tempesta e dopoottanta giorni la nave riesce a sbarcare su un'isola misteriosa, dove una colonna di bronzo con un'iscrizione attesta che Eracle e Dioniso hanno viaggiato fin lì e sono presenti impronte di piedi giganti. Gli uomini dell’equipaggio si imbattono in un fiume di vino dove nuotano pesci al sapore di vino e in un gruppo di esseri, metà essere umano e metà viti.Lasciata l'isola la nave viene sollevata in aria da un tifone. Dopo otto giorni di volo finisce in una terra vasta come un'isola, splendente e sferica e illuminata da una grande luce, la luna. Sbarcati Luciano e i suoi compagni sono catturati dagli ippogrifi e portati dal re Endimione, in guerra contro il re del soleFetonte per la colonizzazione di Vespero e Venere. Questa “guerra stellare”, combattuta da guerrieri armati di funghi come scudi e gambi di asparagi come lance, o che cavalcano pulci grandi come dodici elefanti, è vinta dall'esercito del Sole. Luciano e i suoi compagni sono fatti prigionieri e portati sul sole. La loro prigionia non dura molto e, una volta liberi, decidono di tornare sulla terra nonostante Endimione cerchi di trattenerli promettendo grandi onori.
I Seleniti: descrizione Sono esclusivamente maschi e partoriscono dal polpaccio che durante la gravidanza si ingrossa; l’essere che nasce é praticamente morto e per questo appena tirato fuori dal polpaccio con un taglio lo esponevano al vento a bocca aperta per fargli prendere vita. Invecchiano ma non muoiono, svaniscono nell’aria E’ ritenuto bello chi è calvo. Hanno peli sopra il ginocchio, non hanno unghie sui piedi e solo un dito. Hanno una coda a forma di cavoletto fiorito Dal corpo sudano latte e dal naso espellono miele Hanno occhi staccabili e c’è chi ne ha una scorta Le orecchie hanno forma di fronde di platano La pancia è come una borsa, priva di viscere ma pelosa ed in cui si rifugiano i bambini quando fa freddo
I Seleniti: abitudini Arrostiscono ranocchi di cui leccano l’odoroso fumo Bevono spremendo l’aria in un calice Non orinano né defecano Dalle cipolle ricavano un olio denso che usano come unguento I ricchi vestono di vetro molle, i poveri di rame tessuto Hanno viti che producono acqua Gli Arborei (altra specie di uomini che popolano la Luna), nascono dal testicolo destro che viene tagliato e poi piantato in terra: nasce un albero grandissimo a forma di fallo con rami, fronde e ghiande
I viaggi sulla Luna di Astolfo e di Dante Alighieri Realizzato da : Sofia Aglietti , Alessandra Bratescu e Sofia Comodi
Dante sulla luna Il Cielo della Luna è il più vicino alla Terra ed è governato dagli Angeli. Viene descritto nei canti II, III, IV e V della terza Cantica: Dante ascende a questo cielo fissando i suoi occhi in quelli di Beatrice. Dante e Beatrice vi ascendono dopo aver attraversato la sfera del fuoco, che secondo la fisica aristotelica separa il mondo terreno da quello celeste, rapidi come una freccia scoccata dall'arco. Il poeta descrive il Cielo come una nube... lucida, spessa, solida e pulita, simile a un diamante colpito dal sole, come un raggio di luce attraversa l'acqua, cosa che stupisce Dante in quanto egli è in possesso del suo corpo mortale e non comprende come possa penetrare all'interno di un altro corpo solido. Il racconto di Dante dovrebbe accendere in noi il desiderio di arrivare in Paradiso, dove potremo comprendere il mistero dell'incarnazione del divino e si conoscerà ciò che sulla Terra è oggetto di fede, non dimostrabile scientificamente.
Orlando Furioso Trama Orlando è un cavaliere cristiano innamorato di Angelica, contesa anche dal cugino Rinaldo. La donna viene promessa in sposa a colui che riuscirà a sconfiggere Argalia ( fratello di Angelica). Un cavaliere pagano, Ferraù, riesce nell’impresa. A questo punto Angelica decide di fuggire: alcuni cavalieri la inseguono, tra cui Rinaldo e Orlando. Durante la fuga Angelica si imbatte in un cavaliere saraceno, Medoro. I due si innamorano e scappano insieme. Prima però, incidono i loro nomi su un albero. Quando Orlando arriva nel luogo in cui la coppia ha suggellato il loro amore, resta allibito e il dolore lo conduce alla pazzia. Grazie al guerriero Astolfo, che riesce a domare un ippogrifo, Orlando riesce a recuperare il senno perduto, che si trova sulla luna. Intanto Angelica e Medoro riescono a fuggire in Catai. Il poema cavalleresco «Orlando Furioso» , scritto da Ludovico Ariosto , è la continuazione di un’opera di Matteo Maria Boiardo ,l’ «Orlando innamorato». Racconta le vicende del cavaliere Orlando innamorato di Angelica e la storia d’amore tra Ruggero (che è Saraceno) e Bradamante, che invece è una donna Cristiana. Le storie si inseriscono nella guerra scoppiata tra Saraceni e Cristiani Illustrazione di Gustave Dorè sulla guerra tra cristiani e saraceni.
Astolfo sulla luna Illustrazione di Gustave Dorè sul viaggio di Astolfo sulla luna a bordo del carro di Elia Vv 87,1-8 La più capace e piena ampolla, ov’era Il senno che solea far savio il conte, Astolfo tolle; e non è sì leggiera, Come stimò, con l’altre essendo a monte . Prima che ‘l paladin da quella sfera Piena di luce alle più basse smonte, Menato fu da l’apostolo santo In un palagio ov’era un fiume a canto; La follia di Orlando ha sottratto il paladino alla guerra contro i Mori e il suo ritorno alla normalità è necessario affinché dia il suo decisivo contributo alla battaglia. Per questo Astolfo viene incaricato da Dio di recuperare la follia dell’eroe. Per fare questo deve recarsi sulla Luna, dove si raccolgono tutte le cose che si perdono in Terra. Astolfo viene condotto dall’Ippogrifo verso il Paradiso terrestre, dove San Giovanni Evangelista, che sarà la sua guida, porterà il nostro paladino fino sulla Luna a bordo del carro d'Elia. Inizia così il viaggio di Astolfo e San Giovanni che, superando la sfera del fuoco, arrivano sul regno della Luna. Qui Astolfo viene condotto dal Santo attraverso un vallone stretto tra due montagne, dove prodigiosamente si raccoglie ciò che si perde sulla terra. Riescono così a trovare il senno di Orlando che si trova dentro ad un’ampolla.
Le opere del SEICENTO Chiara Drimidi Rina Georgescu Giulia Grassini
SOMNIUM (1634) di KEPLERO • THE MAN IN THE MOONE (1638) di GODWIN • THE DISCOVERY OF A WORD IN THE MOONE (1638) di WILKINS • L’ALTRO MONDO o GLI STATI E GLI IMPERI DELLA LUNA (1657) di BERGERAC Viaggi sulla luna del ‘600
SOMNIUM di KEPLERO (1634) • Primo racconto fantascientifico • Primo viaggio al di là della terra • Combina insieme immaginazione e ragione, favola e nozioni astronomiche • Il giovane Duracotus, con madre strega, capace di comandare i demoni, riesce attraverso i poteri della madre e spinto dalle forze nere dell’universo a raggiungere il suolo lunare • Metafora della vita • Romanzo autobiografico? Studioso di Copernico e Galilei e scrive diversi trattati il sistema eliocentrico Stabilisce la relazione tra orbite e pianeti con le 3 leggi di Keplero
THE MAN IN THE MOONE di GODWIN (1638) • Domingo Gonzales protagonista • Uccide un uomo e fugge nelle Indie • Durante il viaggio di ritorno sbarca nell’isola di Sant’Elena con il suo servo dove resta un anno • Addestra i gansas (uccelli servatici) per trasportare gli uomini in volo • Raccolto da una nave spagnola porta con sé la macchina volante che aveva costruito e i gansas • Fugge dall’attacco delle navi inglesi salendo a bordo della sua macchina volante trainata dai gansas • Gli uccelli migrano sempre più lontano, oltrepassando il campo magnetico ed il limbo, fino alla luna • Descrive luna, suoi abitanti e organizzazione sociale, politica e religiosa • Riparte con la sua macchina ed atterra in Cina
L’ALTRO MONDO O GLI STATI E GLI IMPERI DELLA LUNA SavinienCyrano de Bergerac (Parigi, 6 marzo 1619 – Sannois, 28 luglio 1655) è stato un filosofo, scrittore, drammaturgo e soldato francese del Seicento. La sua figura ha ispirato la celebre opera teatrale Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand del 1897. Grazie ai suoi romanzi fantastici è oggi considerato uno dei precursori della letteratura fantascientifica.
Il libro Rientrato in casa dopo una passeggiata, l'autore si mette intorno al corpo una cintura fatta di ampolle piene d'acqua di rugiada la quale, evaporando, lo solleva sino a farlo arrivare nella Nouvelle France (il Canada); dopo questa prima esperienza di volo, utilizzando una sorta di razzo arriva fino alla Luna. Sulla Luna Cyrano rimarrà poco, poiché gli abitanti lo scambiano per uno struzzo e lo mettono in un'uccelliera; ha però modo di conoscere quello strano paese e di ascoltare qualcuno (il Demone di Socrate) che glielo descrive e glielo spiega: sulla Luna un solo colpo di archibugio fa cadere un intero stormo di allodole bell'e arrostite; i versi delle poesie valgono come moneta per pagare gli osti; non c'è bisogno di orologi: tutti gli abitanti hanno una larga dentatura e un lungo naso, così quando vogliono sapere l'ora aprono la bocca ed espongono al sole il naso, il quale fa ombra sui denti come sul quadrante di una meridiana.
Viaggi immaginari sulla Luna nella letteratura del ‘700 Alice Fiorini – Ivan Hubar– Maria Letizia Andreani
Le opere relative a viaggi compiuti dall’uomo sulla Luna, fino al 1800, hanno descritto il pianeta abitato da creature intelligenti e con caratteristiche fisiche diverse dagli umani.
L’autore britannico David Russen, scrive una recensione, pubblicata in forma di libro, dell’opera “Selenarchia: Il Governo del Mondo della Luna”, di Cyrano de Bergerac. Introduce qualche cenno di scienza, riconoscendo l’esistenza di uno strato di atmosfera attorno alla terra e la graduale perdita di peso col progressivo allontanamento dal pianeta. L’autore immagina una catapulta a molla per lanciare i visitatori sulla luna e ritorno. Iter lunare di David Russen (1703)
The Consolidator or, Memoirs of Sundry Transactions from the World in the Moon di Daniel Defoe (1705)
Defoe, nel Consolidator, pubblicato 17 anni prima di "Robinson Crusoe", impiega un immaginario viaggio lunare come pretesto per prendere in giro gli atteggiamenti intellettuali e morali della sua epoca. Il protagonista racconta che, durante un suo viaggio in Cina, viene a conoscenza del fatto che la Luna è abitata da persone simili a noi (i Lunari): la civiltà dei Lunari è molto più evoluta anche tecnologicamente di quella terrestre. Essi hanno viaggiato tra la Luna e la Terra per un lungo periodo di tempo tramite un veicolo, il Consolidator, un mezzo meccanico che appare per la prima volta in un racconto di fantascienza. Si tratta di una sorta di cocchio sollevato dal movimento di due ali laterali azionate da un meccanismo di molle e ruote spinto da un motore a combustione. L’’allegoria è evidente: le ali rappresentano i due rami del Parlamento inglese. Il protagonista del racconto ha avuto l'opportunità, durante la sua visita in Cina di volare fino alla Luna sul "Consolidator" e ha incontrato i filosofi lunari che gli hanno mostrato molte invenzioni incredibili come, ad esempio, degli occhiali che permettono loro di guardare la Terra e scoprirvi ogni genere di assurdità e ingiustizie. The Consolidator or, Memoirs of Sundry Transactions from the World in the Moon di Daniel Defoe (1705)
L’autore di «A Voyage to Cacklogallinia», pubblicato a Londra nel 1727, rimane sconosciuto ed è noto con lo pseudonimo di Capitano Samuel Brunt: nell’opera si immagina un viaggio sulla Luna allo scopo di portare via l’oro dai suoi monti. Il Capitano Brunt arriva su un’isola caraibica, Cacklogallinia, e viene accolto dai suoi abitanti, una razza intelligente di polli giganteschi. Brunt descrive una terra dove i buoni sono poveri e i malvagi prosperano. Reclutato per aiutare il Governo a raccogliere fondi per pagare i debiti di guerra, Brunt propone, tra l’altro, una tassa sulle carrozze (respinta in quanto colpirebbe i ricchi). Alla fine prevale il progetto di estrarre l’oro dalla Luna. I polli Cacklogalliniani sollevano Brunt sulla Luna a bordo di una sorta di portantina, ma la spedizione viene ostacolata dagli abitanti del satellite, esseri superiori, che disprezzano il prezioso metallo ed è quindi destinata a fallire, con la conseguente rovina finanziaria di Cacklogallinia. Il racconto, dal contenuto satirico, si conclude con un monito di ordine etico: la scienza – che ha reso possibile il viaggio sulla Luna – se utilizzata per ottenere ricchezza o potere porta alla rovina, mentre il suo uso corretto deve essere quello morale.
Le avventure del Barone di Münchhausen, il protagonista di «The Surprising Adventures of BaronMunchhausen» (1785) di Rudolf Erich Raspe, comprendono due viaggi sulla Luna e una rappresentazione della sua flora e fauna. Il Barone va sulla Luna, arrampicandosi una prima volta su una pianta di fagioli per arrivare sul satellite per recuperare un’ascia d’argento lanciata per sbaglio fin lassù. Poiché la pianta al sole si rinsecchisce, per tornare sulla Terra si cala con una corda, ma essendo questa troppo corta ogni volta che raggiunge la fine snoda l’estremità superiore e la riannoda a quella inferiore. Una seconda volta sarà trasportato sulla Luna da un ciclone assieme alla nave in cui si trova e lì incontrerà abitanti giganteschi in guerra col regno del Sole, in sintonia con Luciano di Samosata, e animali e piante inverosimili.
Ad Aratus, lo pseudonimo di un autore inglese non identificato (da non confondere con lo scrittore e scienziato greco Arato di Soli), è attribuita l’opera “A Voyage to the Moon”, una satira della politica e della società britanniche. Il narratore si reca sulla Luna in 17 giorni 6 ore 2 minuti e 3 secondi e atterra sull'isola di Barsilia (rappresentativa delle isole britanniche) vicino alla sua capitale Augustina (Londra). Scopre che tutti gli abitanti sono serpenti che camminano dritti. Mentre ci sono diversi livelli di serpenti, governati dal Grande Serpente, la maggioranza sono schiavi. Il narratore discute di libertà con vari abitanti che incontra e viene presto arrestato e imprigionato. Segue una serie di discussioni sulla natura della libertà che continuano fino a quando non ottiene finalmente la sua libertà e torna sulla Terra.
The Conquest by the Moon (1809) di Washington Irving. Nell’opera di Irving, gli abitanti della luna, tecnologicamente avanzati, conquistano la Terra e trattano i suoi abitanti come i colonialisti europei hanno fatto con gli abitanti dell’America. Irving chiamò i suoi invasori dalla Luna, Lunatics. La loro caratteristica più bizzarra era il fatto che portavano le loro teste staccate sotto un braccio con una vertebra della spina dorsale che attaccava la testa al corpo. Per rifrescarsi, gli uomini bevevano il protossido di azoto liquido. Una volta che la terra fu conquistata, i Lunatici decisero che i terrestri erano dei selvaggi perché non parlavano la lingua della Luna. I nuovi padroni della Terra ,riportarono i vari capi di stato del mondo (incluso Napoleone e Madison) sulla Luna per rendere omaggio al sovrano della Luna. Il romanzo si conclude con la sconfitta degli invasori.
A Voyage to the Moon(1827) di George Tucker Tucker è uno dei primi ad usare il concetto di antigravità in questa rappresentazione degli effetti di una gravità minore. Cosi descrive la sua sensazione sulla Luna: "Sono rimasto stupito in un primo momento da questo apparente aumento dei miei poteri muscolari, quando passando per una strada ... e incontrando un cane, che pensavo fosse pazzo, proposi di scappare e, saltando su una grondaia, feci un balzo per la strada. "
Great Moon Hoax quotidiano New York Sun nel 1835 E’ una serie di sei articoli, pubblicata nel quotidiano New York Sun a partire dal 25 agosto 1835, sulla presunta scoperta della vita e della civiltàsulla Luna. Tali scoperte furono falsamente attribuite a sir John Herschel, forse il più noto astronomo del suo tempo. .
L’incomparabile avventura di un certo Hans Pfaal Un giorno, a Rotterdam, uno strano pallone attraversa il cielo della città. Da esso un bizzarro omino getta alla folla una lettera prima di fuggire. Apertala, i presenti scoprono che si tratta di una missiva di Hans Pfaall, un riparatore di soffietti scomparso misteriosamente cinque anni prima e ritenuto morto. Pfaall nella lettera racconta di aver architettato un piano per liberarsi dei suoi creditori: grazie a una serie di prestiti, aveva realizzato un enorme pallone aerostatico, a cui aveva attaccato una navicella; terminati i lavori, aveva invitato i creditori per aiutarlo nella partenza; al termine delle operazioni, accesa una miccia, li fece saltare in aria, mentre fuggiva a bordo del pallone. Per evitare la pena che lo aspettava per il suo reato, decise di raggiungere la luna: il resto del racconto narra del viaggio (durato diciannove giorni) e dell’ approdo sul terreno del satellite, dove rimase per cinque anni. Alla fine della missiva Pfaall rivela che l'omino sul pallone è un abitante della luna e di aver fatto importanti scoperte scientifiche che intende divulgare solo se verrà considerata decaduta la sua imputazione per omicidio. La partenza dell'omino e i fatti narrati nello scritto generano molto clamore e in molti finiscono per considerare tutta la storia una burla.
I RACCONTI SULLA LUNA NEL ’900 Realizzato da: Laura Tamagnini, Sara Faralli, Annalisa Contine.
L’ UOMO CHE VENDETTE LA LUNA AUTORE: Robert A. Heilein SCRITTO: 1949 PRIMA PUBBLICAZIONE: 1950 LINGUA ORIGINALE: Inglese PREMI: Premio Retro Hugo miglior romanzo breve di fantascienza TRAMA: Delos David Harriman è stato scelto per partecipare alla prima spedizione sulla Luna. L’IDEA degli uomini del 1950 ca. per arrivare sulla Luna, è la realizzazione di un razzo a propellente chimico. La tecnologia de “L’uomo che vendette la Luna” ha idee ben diverse da “Uomini sulla Luna (altro romanzo di fantascienza), sul primo il razzo era multistadio, sul secondo era un “SSTO” (lanciatore orbitale monostadio).
PRELUDIO NELLO SPAZIO AUTORE: Arthur C. Clarke PRIMA EDIZIONE: 1951 GENERE: Romanzo SOTTOGENERE: Fantascienza hard LINGUA ORIGINALE: Inglese AMBIENTAZIONE: Stati Uniti, 1978, futuro TRAMA: Ambientato nel 1978 (27 anni nel futuro) narra dei fatti immaginari del primo lancio sulla Luna. Scienziati, ingegneri e amministratori studiano il modo per andare sulla Luna. Questa missione, detta “prometheus” consiste in due componenti, Alpha e Beta. La prima è la vera navicella spaziale, la seconda è invece un’ala volante a propulsione atomica che porterà Alpha in orbita. Beta userà un reattore atomico per surriscaldare l’aria e per alimentarsi a metano.
LA LUNA E’ UNA SEVERA MAESTRA AUTORE: Robert A. Heinlein PRIMA EDIZIONE: 1966 GENERE: Romanzo SOTTOGENERE: Fantascienza LINGUA ORIGINALE: Inglese AMBIENTAZIONE: Colonia Lunare 2075 TRAMA: All’inizio del racconto la Luna è colonizzata oramai da decenni e sono circa tre milioni le persone stabilite in città sotterranee. Con il corso degli anni la Luna divenne una florida colonia in cui si coltivavano beni di prima necessità, inviati alla Terra tramite una catapulta elettromagnetica.
CONCLUSIONI I tre racconti dimostrano come l’uomo nel corso dei secoli abbia sviluppato la propria capacità e tecnologia. Nel ‘900 l’uomo pensa di andare sulla Luna con un razzo e nel 1969 riesce a realizzare il desiderio che da sempre ha animato la mente umana: andare oltre il mondo conosciuto, e sbarcare sulla Luna. Nel ‘900 LA FANTASCIENZA STA DIVENTANDO REALTA’.