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RIFLESSIONI E PROPOSTE PER LA DISCUSSIONE DELL’ ACCORDO QUADRO ATAHOTELS . CONTESTO MACROECONOMICO. L’indicatore dei consumi CONFCOMMERCIO (ICC) continua a registrare significative diminuzioni così come l’indicatore del valore della produzione Industriale decretando
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RIFLESSIONI E PROPOSTE PER LA DISCUSSIONE DELL’ ACCORDO QUADRO ATAHOTELS
CONTESTO MACROECONOMICO L’indicatore dei consumi CONFCOMMERCIO (ICC) continua a registrare significative diminuzioni così come l’indicatore del valore della produzione Industriale decretando che il nostro Paese è in piena recessione economica. Le stime sull’economia dell’Eurozona determinano scenari economici sempre più preoccupanti spostando, di volta in volta, in avanti i tempi della ripresa che, ora, viene prevista non prima del 2014. La grave crisi internazionale, ed in particolare quella che interessa la nostra Nazione, ha determinato un drastico calo del reddito disponibile delle Famiglie e delle Imprese con la conseguente diminuzione generalizzata dei consumi e, a maggior ragione, dei consumi turistici.
CONTESTO ECONOMICO DEL SETTORE TURISTICO Nell’anno 2012 ,rispetto all’anno precedente, si è registrata una variazione negativa del 2,5% di presenze alberghiere tra italiani e stranieri , quest’ultimi cresciuti dell’1% mentre, rispecchiando la grave crisi economica interna, le presenze degli italiani hanno registrato un meno 5,4% (fonte FEDERALBERGHI). Elemento critico è rappresentato dalla contrazione del ricavo medio per camera disponibile (REVPAR), addirittura inferiore del 16% rispetto al dato del 2008, che si riflette negativamente sulla redditività delle imprese ricettive (fonte FEDERALBERGHI). Le prime, e purtroppo negative, stime sulle presenze registrate nei primi mesi del 2013, dalle strutture montane e di quelle situate nelle città d’arte, coincidenti al periodo delle vacanze invernali e delle festività pasquali, determinano scenari cupi per le prospettive della stagione estiva.
SOCIETA’ ATAHOTELS Con oltre 5.500 camere gestite, Atahotels è la prima catena alberghiera interamente italiana ed è la sesta operante in Italia (fonte Rapporto Ministero del Turismo). Atahotels appartiene a UNIPOL Gruppo Finanziario S.p.A. ed è attiva nel settore turistico alberghiero dal 1967 attraverso l’attuale gestione di un portafoglio diversificato di 20 strutture ricettive: n. 6 Alberghi presenti a Milano, Roma, Torino e Varese; n. 6 Resort presenti in Sicilia, Sardegna, Trentino, Valle d’osta e Toscana; n. 8 Residence basati a Milano
ATAHOTELS – SERVIZI AFFIDATI A TERZI Servizi di Ristorazione oggetto di affitto di ramo d’azienda: Albergo Expo Fiera, Varese, Executive e Quark; Residence The One e Ripamonti. Servizi di Pulizia e Riassetto Camere, Facchinaggio oggetto di contratto d’appalto: Albergo Expo Fiera, Varese, Principi di Piemonte, Executive, Villa Pamphili e Quark; Tutti i Residence di Milano; Resort Petriolo, Golf e Planibel. Servizi di Lavaggio Stoviglie e Dotazioni oggetto di contratto d’appalto: Albergo Villa Pamphili e Principi di Piemonte. Servizi di Vigilanza oggetto di contratto d’appalto: Residence Ripamonti
ATAHOTELS – ANDAMENTO ECONOMICO A partire dal 2008, al pari delle altre catene alberghiere domestiche ed internazionali, la Società ha iniziato a risentire fortemente della congiuntura economica-finanziaria negativa, accumulando negli anni successivi pesanti perdite d’esercizio. A perimetro costante, il ricavo medio per camera disponibile (REVPAR) è passato da €. 60,73 registrato nel 2008 a €. 52,26 dell’anno 2012, ovvero una riduzione dei ricavi di Appartamento pari del 13,9%. Non deve trarre in inganno il fatto che la riduzione sia inferiore a quella denunciata da FEDERALBERGHI (16%), occorre sempre tenere in considerazione che, per effetto dell’estrema diversificazione dell’offerta ricettiva, il dato è una “media del pollo”: basti pensare che per Atahotels la contrazione del REVPAR registrata dalla divisione Alberghi, nel periodo preso in considerazione, è stata del 23%. Altro parametro negativo è rappresentato dal ricavo medio per camera occupata, ovvero la tariffa di vendita applicata, che si è ridotta da €. 92,98 dell’anno 2008 a €. 90,11 del 2012 facendo registrare un – 3,1% a cui si deve aggiungere una riduzione dell’1,4% nel numero delle camere occupate. Anche in questo caso la maggior contrazione riguarda la divisione Alberghi.
ATAHOTELS – ANDAMENTO ECONOMICO Quanto precede ha creato uno squilibrio tra ricavi e costi che ha comportato ingenti perdite economiche per le quali la società ha adottato una serie di misure tra cui: • Terziarizzazione dei servizi di pulizia e riassetto delle camere, nonché sei servizi di facchinaggio delle strutture di Milano, Roma e Torino; • Dismissione di unità operative gestionalmente insofferenti; • Riorganizzazione dei processi organizzativi e gestionali, con accentramento alla Direzione Generale della maggior parte dei compiti decisionali ed operativi; • Per la gestione delle eccedenze di Personale sono state attivate le procedure di legge e, salvo poche eccezioni, le risoluzioni dei rapporti sono state consensuali. In merito all’esito dell’ultima procedura, relativa a n. 36 esuberi, avviata con lettera del 13/12/2011, n. 12 Lavoratori hanno risolto su base volontaria il rapporto e, in base all’accordo sottoscritto presso gli Uffici del Ministero del Lavoro, n. 50 Lavoratori hanno fruito, nel periodo aprile/dicembre 2012, circa 25.300 ore di CIG, in particolare: n. lavoratori n. ore di CIG a rotazione senza rotazione a rotazione senza rotazione Lazio 15 2 4.912 2.340 Lombardia 23 9 7.198 10.736 Sardegna 1 168 Totale 38 12 12.110 13.244
ATAHOTELS – OBIETTIVI DELL’ACCORDO QUADRO L’Accordo Quadro dovrebbe favorire e indirizzare il confronto delle Parti (Azienda e Rappresentanze Sindacali Territoriali) nella definizione di Accordi Aziendali, o di Area, che, nel recepire le trasformazioni ed i profondi cambiamenti intervenuti, rispondano efficacemente alle esigenze di un settore in crisi e per il necessario recupero di competitività dell’Azienda, anche in termine di contenimento dell’incidenza del costo lavoro, con il chiaro intento di liberare risorse economiche per gli indispensabili investimenti e per premiare la produttività dei Lavoratori. Quindi, l’obiettivo primario deve essere quello di consentire le Parti di individuare soluzioni condivise ed innovative atte ad elevare i livelli di flessibilità e produttività al fine di rispondere adeguatamente alle logiche di un mercato e delle sue dinamiche temporali.
ATAHOTELS – SPUNTI PER L’ACCORDO QUADRO Di seguito si elencano alcuni punti di confronto: • Nelle aziende di stagione, si pone spesso la richiesta di garantire ai Lavoratori Stagionali una attività di 6 mesi con i chiari risvolti sul periodo di disoccupazione. Richiesta che si scontra con la realtà che i cosiddetti mesi di bassa stagione sono quelli in cui vi è una domanda con un budget di spesa relativamente basso che le Aziende non sono in grado di soddisfare perché nei maggiori casi determinerebbe un disavanzo economico. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di individuare con le OO.SS. Territoriali accordi in grado di determinare l’indispensabile riequilibrio dei costi di produzione con una tariffa di vendita più bassa; ma ciò sarebbe possibile se le Parti potessero derogare a quanto stabilito dal CCNL (in termine di organizzazione del lavoro, per esempio). 2. Lavoro intermittente Per consentire la piena titolarità ed attuazione al lavoro intermittente è auspicabile dar seguito a quanto stabilito dalla Legge n. 133/2008 individuando i periodi predeterminati per il suo utilizzo e le esigenze e le ulteriori mansioni per le quali sia possibile il ricorso oltre quelle già definite dal R.D. del 1923.
ATAHOTELS – SPUNTI PER L’ACCORDO QUADRO • Modello Organizzativo, Orari e Turni di Lavoro Per il principio che una qualsiasi Organizzazione non è mai assoluta e stabile ma, viceversa, è tale in quanto rispondente alle esigenze contemporanee, risulta del tutto illogico il sistema della contrattazione collettiva nazionale che, disciplinando minuziosamente l’organizzazione del lavoro e innumerevoli altri aspetti del rapporto di lavoro, in virtù della sua inderogabilità rende di fatto bloccato ed immutato il modello delle relazioni industriali. L’ Organizzazione per essere realmente rispondente alle esigenze produttive aziendali, che generalmente possono differire da reparto a reparto nell’ambito della stessa struttura, non può che essere stabilita nell’ambito dell’unità produttiva individuando le giuste soluzioni per contemperare da una parte le esigenze produttive dell’Albergo, dovute alle peculiari caratteristiche dell’attività connessa ad eventi contingenti o dall’andamento altalenante del tasso di occupazione, e dall’altra la sfera privata dei Lavoratori. E’ auspicabile la deroga in materia di distribuzione settimanale dell’orario di lavoro e del nastro orario. L’Accordo Quadro dovrebbe stabilire la sola cornice di riferimento lasciando a livello aziendale il compito del suo contenuto.
ATAHOTELS – SPUNTI PER L’ACCORDO QUADRO 4. Ore di Permesso retribuiti - ROL Nonostante l’attenta programmazione dei periodi di ferie e permessi, nonché l’introduzione di un interessante e vantaggioso sistema di conversione dei permessi in buoni vacanza, a fine anno la società accantona ingenti somme per i residui di giornate di ferie e di ore di permessi retribuiti con relativo aggravio dei costi di gestione. Convinti che le 104 ore annue di permessi individuali è un lusso che il settore non può più permettersi e che, per l’alto numero dei residui a fine anno, di fatto si tramuta in una sorta di retribuzione di fatto (e che probabilmente sarebbe molto più conveniente per il Lavoratore e per l’Azienda tramutare la stessa a favore dell’assistenza sanitaria agendo sulla % del relativo contributo di finanziamento, ma ciò è eventualmente materia del CCNL). E’ auspicabile: Limitare il numero delle ore per i nuovi assunti, la non maturazione durante la malattia, incrementare da 32 a 56 ore le ore a discrezione dell’azienda nonché la possibilità di far confluire in una Banca Ore o Conto Ore i residui di fine anno dando un tempo di 24 mesi per la fruizione durante i periodi di calo dell’attività secondo schemi definiti dall’azienda.
ATAHOTELS – SPUNTI PER L’ACCORDO QUADRO 5. Relazioni Industriali e Sicurezza del Lavoro. Un sistema basato su una contrattazione decentrata e titolata a incidere maggiormente rispetto al passato, comporta lo sviluppo ed implementazione dell’attuale sistema di relazioni industriali che, senza duplicazioni di competenza e costi aggiuntivi, si baserà sul confronto sia a livello Nazionale, che Territoriale, che di singola struttura. Tale struttura necessita quindi di una Rappresentanza Sindacale Aziendale che sia espressione di tutte e tre le sigle sindacali, eletta dai Lavoratori che con il loro voto decreteranno la più o meno soddisfazione dell’operato dei loro rappresentanti. Attualmente, anche a seguito del processo di terziarizzazione di taluni servizi no core, in molte nostre aziende non abbiamo alcuna Rappresentanza Sindacale o, peggio, abbiamo RSU decadute. In considerazione dell’importanza degli argomenti di confronto, e tenuto conto della particolare tipologia dei residence, l’auspicio è quello di una riaffermazione del ruolo della RSU e della sua elezione. Altro tema , non secondario al primo, è quello del Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori, posizione anch’essa carente per diverse strutture aziendali.