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L analisi del contenuto

2. Contenuto di cosa?. Concetto di TESTO: insieme integrato di segni relativi a uno pi codici linguistici, paralinguistici, iconici, gestuali, musicali, etc.. Quindi si fa analisi del contenuto di:protocolli di interviste libere, risposte a domande aperte di questionari, storie di vita, documenti,

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Presentation Transcript


    1. L’analisi del contenuto

    2. 2 Contenuto di cosa?

    3. 3 L’AdC nasce negli Stati Uniti …

    4. 4 Un esempio Analisi degli slogan ideati in Unione Sovietica per la festa del 1o maggio dal 1918 al 1943. I simboli chiave individuati negli slogan sono stati raggruppati in 11 categorie: Simboli rivoluzionari: “vittoria del proletariato”, “rivoluzione mondiale”, etc. Simboli nazionali: “la nostra patria”, “la nostra terra”, etc. Simboli universali: “internazionale comunista”, “umanitŕ”, etc. Simboli di politica interna: “piano quinquennale”, “disoccupazione”, etc. … L’analisi quantitativa dei simboli chiave ha evidenziato un ripiegamento su temi identitari: diminuzione di peso dei simboli rivoluzionari e universali, a vantaggio di quelli nazionali e di politica interna.

    5. 5 Un esempio Classificazione dei simboli chiave in base alla strategia comunicativa: Descrizione: “Il Primo Maggio č la festa del lavoro”, etc. Denuncia: “Abbasso le potenze imperialiste”, etc. Sostegno: “Lunga vita al partito comunista”, etc. Indirizzo: “Operai, contadini, soldati dell’Armata rossa”, etc. … In questo caso l’analisi quantitativa / diacronica ha evidenziato una diminuzione dei simboli di denuncia a vantaggio di quelli di sostegno e indirizzo. Complessivamente si puň dire che gli slogan evidenziano una graduale trasformazione del Primo Maggio da momento di rivendicazione di una maggiore giustizia sociale a celebrazione delle conquiste di una nazione.

    6. 6 Evoluzioni dell’AdC Primi anni ’50, insistenza sul tema dell’OBIETTIVITŔ. Berelson individua due modi per rendere l’AdC piů obiettiva: Convergenza di risultati ottenuti da piů analisti “neutrali” e “passivi”. Circoscrivere l’analisi al contenuto manifesto, cioč il contenuto per cui esiste una completa corrispondenza tra la codifica della fonte, quella del destinatario e quella dell’analista.

    7. 7 AdC “neutrale” Operazioni di inventario: hanno finalitŕ esplorative e servono per costruire il vocabolario del testo analizzato. Analisi dei contesti: ricerca di parole o espressioni nei contesti in cui compaiono (frasi, paragrafi o segmenti di ampiezza stabilita dall’utente). Indici lessicali: ad esempio il rapporto il numero di parole diverse e il numero di parole totale.

    8. 8 Evoluzioni dell’AdC Fine anni ’50, recupero dell’importanza della fase di INTERPRETAZIONE (e quindi del ruolo degli analisti). Osgood contrappone all’analisi quantitativa delle frequenze (giudicata semplicistica e superficiale) la “analisi degli asserti valutativi”. Tale forma di analisi non si riduce al conteggio di parole o espressioni, ma si svolge sul piano della valutazione (positiva o negativa) rispetto a determinati criteri di giudizio; valutazione che prescinde dalle specifiche parole o espressioni trovate nel testo.

    9. 9 L’AdC come inchiesta Orientamento che prende il via all’inizio degli anni sessanta; la sua diffusione in Italia č da imputare prevalentemente al lavoro di Franco Rositi. Non si bada piů alla relazione significanti-significati, ma solo ai significati indipendentemente dalle parole, dalle frasi, dai passaggi con cui vengono espressi. Il testo non viene scomposto in unitŕ elementari, ma lo si prende in esame nella sua totalitŕ, usando una scheda d’analisi del tutto simile a un questionario.

    10. 10 L’AdC come inchiesta Diventa cruciale il ruolo dell’intervistatore, che deve essere tutt’altro che neutrale e passivo. La qualitŕ di questa forma di AdC dipende strettamente dalla sensibilitŕ, dall’esperienza e dalla preparazione dell’intervistato; qualitŕ che non possono essere codificate, ma che – nondimeno – possono essere migliorate attraverso l’addestramento scrupoloso. Anche per questa forma di AdC vale il principio metodologico della “convergenza di risultati ottenuti da piů analisti”.

    11. 11 L’AdC come disegno di ricerca Definizione del problema e (eventuale) formulazione di ipotesi; definizione dei criteri di scelta delle unitŕ di rilevazione; costruzione e pre-test della scheda d’analisi; addestramento degli analisti e simulazione della rilevazione; taratura e controllo delle operazioni di rilevazione in itinere; costruzione della matrice; analisi e interpretazione dei dati.

    12. 12 Osservazioni conclusive L’AdC coniuga interpretazione e analisi quantitativa Diversamente dai sondaggi, l’AdC come inchiesta richiede un complesso lavoro di interpretazione del senso durante la rilevazione; ma – proprio come avviene per i sondaggi – i dati vengono organizzati in matrice e analizzati con i consueti strumenti statistici.

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