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Una storia che continua nel tempo. "All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva" (Benedetto XVI, Deus caritas est ).
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Una storia che continua nel tempo "All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva" (Benedetto XVI, Deus caritas est).
Il tempo fa fiorire … Il tempo non è che il fiorire di ogni opera di Dio Il tempo che passa ci chiama alla vita a donare nella gioia
Tempo che va, tempo che viene solo chi ama senso alla vita dà
Il tempo è presenza infinitadell’amore tuo Signore Amore donato, offerto per tuttisul legno della croce
Tempo che va, tempo che viene solo chi ama senso alla vita dà
A Bergamo, in una casa ricca di beni e di dolore • … nasce Luigi, il 10 dicembre 1827, ultimo di nove figli dell’agiata famiglia Palazzolo. • Cresce in un ambiente ricco di beni materiali, ma visitato da tanti, troppi dolori: papà Ottavio muore quando Luigi ha sette anni; Aquilino, l’unico dei fratelli vissuti più a lungo morirà nel 1850, anno in cui Luigi sarà ordinato sacerdote.
A Bergamo,in una piccola casa… • … nasce Teresa il 13 settembre 1837, sesta di otto figli di una modesta famiglia di ortolani. • Cresce in un ambiente povero di beni materiali, ma ricco di rapporti umani costruttivi e, soprattutto, in un clima di intensa e profonda fede cristiana.
Luigi dimostra particolare attitudine verso gli studi classici e spiccata sensibilità verso le miserie umane, di ogni tipo • Cresce in un ambiente protetto e culturalmente elevato, ma deve fare i conti con tanti lutti e sofferenze che a poco a poco svuotano la sua famiglia
Teresa dimostra ben presto uno spiccato senso di responsabilità, dentro un cuore buono ed una intelligenza viva e riflessiva. • Nel piccolo commercio di famiglia impara a conoscere le persone, a tacere e parlare a tempo opportuno; a valutare con prudenza. • Sperimenta da vicino la povertà e la miseria della gente.
Il sogno di una madre che va in fumo • … nove figli… un comprensibile desiderio di discendenza… • Luigi si fa prete, ma come se questo non bastasse…. • … se ne va in giro sul carretto con i “mocciosi” del quertiere, quelli che nessuno voleva tra i piedi • Conversando con le amiche Teresa Antoine dirà sconsolata: mi sa che questo mio figlio morirà spiantato….
Il sogno di un padre che diventa progetto di vita • Il padre di Teresa, negli ultimi giorni di vita, sogna un bellissimo giardino con fiori di varia bellezza e Teresa che lo cura. • Un segno di Dio? Forse Dio ha predestinato Teresa a qualcosa di grande? • Per realizzare le promesse di Dio papà Giuseppe è disposto a tutto…
Nel 1852, Teresa comincia a frequentare la scuola presso le suore Canossiane e il 24 novembre 1854, riceve il diploma di maestra di grado superiore. • L'incontro con le Figlie della Carità Canossiane fa germogliare, nell'animo aperto e disponibile di Teresa, il desiderio di offrire tutta la sua vita e per sempre al Signore.
Nei solchi della storia • I loro, quelli di Luigi e di Teresa, sono tempi difficili: i ragazzi e le ragazze, sono lasciati sulla strada; non c’è chi di prende cura di loro. • L’appello del vescovo di Bergamo Monsignor Speranza - che invita i fedeli ad arginare il male dilagante e a farsi umili e appassionati servitori della crescita dei giovani - trova feconda eco nei cuori di Don Luigi e di Madre Teresa
Teresa apre una scuola femminilee si dedica alle giovani, come educatrice e responsabile della Pia Opera di Santa Dorotea. Don Luigi, nel ministero della confessione, tocca con mano le povertà più nascoste le ferite più profonde
Il loro prendersi a cuore la vita dell’altro • sarà dare tempo, passione, affetto, fiducia, speranza ... a chi è meno fortunato, a chi non ha voce e non conta nel vivere sociale. • sarà dedizione carica di rispetto e paziente attesa, di coraggio e di capacità di indicare e sostenere scelte esigenti. • sarà esprimere una paternità ed una maternità capace di far sperimentare a chi è povero, solo, rifiutato l’amore e la tenerezza di Dio.
I medesimi bisogni li fanno incontrare;la stessa passione per Dio e per i poveri li fa lavorare insieme • Il Palazzolo offre alla gioventù femminile un luogo in cui trovare aiuti, consigli ed anche lavoro. • Affida a Teresa la piccola Molgori, orfana, storpia e malata. • È questa la scintilla che darà vita all’impegno di donazione totale per i fratelli più poveri, che il Palazzolo e Teresa Gabrieli hanno in comune.
il 22 maggio 1869… Teresa, in ginocchio, davanti al quadro dei SS. Cuori di Gesù e di Maria, pronuncia il suo atto di consacrazione
Voglio essere tutta del mio Gesù … Ecco, o mio Gesù, ai piedi della vostra croce adorabile … Io vi protesto che vi amerò sempre, vi servirò con fedeltà … Procurerò di cercare sempre, in tutto e per tutto, solo il vostro gusto … Accettate, mio caro Gesù, questa offerta che vi faccio di tutta me stessa, beneditemi e con questa benedizione donatemi forza di mantenermi costante in quanto ora Vi prometto.
“Imparate da me che sono mite e umile di cuore”(Mt. 11,29) • Madre Teresa manifesta una particolare arte dell'ascolto, è convinta che prima di parlare, esortare e, soprattutto prima di correggere l'altro, si debba cercare di capire, con benevolenza, la reale situazione della persona interessata.
"Non amiamo con la lingua né con le parole, ma con i fatti e nella verità". (1 Gv 3,18) • La capacità di attenzione e di compassione di Teresa si traducono nel concreto del suo vivere in disponibilità e dono di sé. • In lei traspare la concretezza, come capacità di intuire ciò che va fatto “adesso e qui...”, di metterlo in atto con risolutezza e con forte senso di responsabilità.
“Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel proprio cuore” (2 Cor. 9,7) • La radice del suo operare concreto è nella decisione del cuore, un cuore di donna, di madre, che conosce le dedizioni dell'amore, le risorse dell'oblatività, la pazienza e la capacità di attesa, l'eroismo abituale del donarsi senza calcolare, né porre condizioni, senza paura di "perdere". Teresa non è solo donna concreta, ma determinata, umile e generosa, "ostinata" nell'amore.
"Non sappia la destra ciò che fa la sinistra" (Mt 6,3) • Madre Teresa, donna mossa dall'amore oblativo, è resa salda dalla Carità di Cristo, diviene sempre più capace di donazione e gratuità. • Madre Teresa sa quanto sia difficile e faticoso percorrere questo sentiero e come il cuore umano sia naturalmente incline alla legge del dare per avere; per questo raccomanda di servire e amare il Signore “per puro suo amore”.
“Gesù umiliò se stesso, assumendo la condizione di servo … obbediente fino alla morte di croce!” (Filippesi 2,5ss) • Madre Teresa ha percorso la strada inevitabile di chi si pone alla sequela di Gesù Maestro: la strada dell'umiliazione, dello "spogliamento totale" di se stesso. • Questo abbandono fiducioso è il culmine della fede – speranza – carità.
Le mie mani, con le tuepossono fare meraviglie, possono stringere e perdonaree costruire cattedrali. Possono dare da mangiare e far fiorire una preghiera L’unico maestro
Perché tu, solo tu solo tu sei il mio Maestro, e insegnami ad amare come hai fatto tu con me. Se lo vuoi, io lo grido a tutto il mondoche tu sei l’unico Maestro sei per me.
Questi piedi con i tuoi possono fare strade nuove, possono correre e riposare, sentirsi a casa in questo mondo, possono metterci radici e passo passo camminare.
Perché tu, solo tu solo tu sei il mio Maestro, e insegnami ad amare come hai fatto tu con me. Se lo vuoi, io lo grido a tutto il mondoche tu sei l’unico Maestro sei per me.
Questi occhi, con i tuoi potran vedere meraviglie, potranno piangere e luccicare guardare oltre ogni frontiera. Potranno amare più di ieri se sanno insieme a te sognare.
Perché tu, solo tu solo tu sei il mio Maestro, e insegnami ad amare come hai fatto tu con me. Se lo vuoi, io lo grido a tutto il mondoche tu sei l’unico Maestro sei per me.
Tu sei il corpo, noi le membra diciamo insieme un’unica preghiera. Tu sei il Maestro, noi testimoni della parola del Vangelo. Possiamo vivere felici in questa Chiesa che rinasce.
Perché tu, solo tu solo tu sei il mio Maestro, e insegnami ad amare come hai fatto tu con me. Se lo vuoi, io lo grido a tutto il mondo che tu sei l’unico Maestro sei per me, solo tu solo tu sei il mio Maestro, e insegnami ad amare come hai fatto tu con me. Se lo vuoi, io lo grido a tutto il mondo che tu sei l’unico Maestro sei per me, sei l’unico Maestro e sei per me.