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A. Luzi Crivellini. Diventare vecchi oggi CARATTERISTICHE DELL’INVECCHIAMENTO NORMALE E PATOLOGICO. L’invecchiamento è un processo conseguente ad una perdita progressiva delle riserve organiche e funzionali della maggior parte degli apparati con compromissione dell’omeostasi:
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A. Luzi Crivellini Diventare vecchi oggi CARATTERISTICHE DELL’INVECCHIAMENTO NORMALE E PATOLOGICO • L’invecchiamento è un processo conseguente ad una perdita progressiva delle riserve organiche e funzionali • della maggior parte degli apparati con compromissione dell’omeostasi: • piu’ lento recupero da uno sforzo • maggior fragilità
Teorie dell’invecchiamento (ipotesi) Orologio Biologico:la durata della nostra vita è predisposta geneticamente • Teoria dei Radicali Liberi O2: i prodotti del • metabolismo ossidativo modificano componenti • cellulari generando molecole mal funzionanti. • Stimolazioni Antigeniche:provocano: • u infiammazione cronica dei vasi • uaterosclerosi • riduzione irrorazione di organi o tessuti con progressiva riduzione della capacità di estrazione dell’ossigeno dal sangue. • Invecchiamento del Sistema Immunitario: ridotta capacità di difesa da agenti esterni e noxae patogene
Riferimenti demografici Aspettativa di vita alla nascita M. 77.1 F. 83.7 Aspettativa di vita a 65 anniM. + 16.5 = 81.5 F. + 20.5 = 85.5 Negli ultimi 20 anni M. + 7.1 F. + 5.2 L’invecchiamento della popolazione è conseguente alla riduzione della mortalità e fecondità Verona: soggetti > 65 anni = 21.5% del totale soggetti > 75 anni = 10.1% (sogg. fragili per polipatologia)
Conseguenze della longevità • Aumento delle patologie croniche • Aumento non autosufficienza (20.40 % di n. a. in soggetti > 75 anni) • Bisogni in crescita esponenziale • Maggior richiesta assistenziale Obiettivi dell’assistenza: confinare la disabilità agli ultimi anni della vita, riducendo il divario tra speranza di vita e vita attiva.
Aspettativa di vita della razza umana (teorica): 110 – 120 anni Come raggiungerli? Fattori ostacolanti • Fattori genetici:predisposizione a malattie • Fattori ambientali:noxae patogene, alimentazione, fattori psicosociali, attività fisica • Neoplasie: prolungata esposizione agli oncogeni, tempo disponibile per manifestarsi, ridotta sorveglianza immunitaria (+ 3 – 5 anni, se debellate) • M. cardiovascolari: fattori di rischio: aumento esponenziale se multipli (danni agli organi bersaglio)
Aspettativa di vita della razza umana (teorica): 110 – 120 anni Fattori facilitanti La conoscenza e la correzione dei fattori ostacolanti rappresentano una possibilità di intervento per favorire un invecchiamento tardivo e anche il più fisiologico possibile. A nostra disposizione: • prevenzione • cura • riabilitazione
Prevenzione • Primaria:controllo dei fattori di rischio, diagnosi precoce, screening malattie neoplastiche • Secondaria:trattamento adeguato delle malattie acute e dei fattori di rischio dopo un primo episodio per evitare una recidiva • Terziaria:interventi di riabilitazione specifici per limitare la comparsa di disautonomia
Cura • Correzione deprivazione sensoriale (isolamento) • Intensità di intervento (ma non accanimento terapeutico) • Cura della sofferenza (terapia del dolore) • Polifarmacoterapia? • Rapporto rischio – beneficio (anche in fase diagnostica) • Aumento della qualità della vita • Rispetto della volontà del Paziente Riabilitazione Sistematica riattivazione globale di fronte ai postumi di un malato (fratture – ictus – S. allettamento)
Invecchiamento fisiologico L’invecchiamento è un processo biologico che modifica riducendo in modo armonico e graduale le riserve funzionali di tutti gli organi: è un lento declino delle capacità psico-fisiche con mantenimento dell’autonomia. Come favorirlo? Mantenendo interessi culturali (giornali, libri, tv, università 3^ età) Promuovendo uno stile di vita attivo, contrastando i danni da vita sedentaria (centri ricreativi, attività motoria)
Attività fisica Noallo stereotipo : terza età = età del riposo Si al progetto: terza età in movimento Benefici fisici attività motoria: : tono, trofismo, forza muscolare, resistenza, flessibilità articolare, equilibrio, riflessi, coordinazione : ansia, depressione, insonnia
Invecchiamento patologico • Eventi morbosi a carico di alcuni organi e apparati sono • causa di un invecchiamento disarmonico con comparsa di • fragilità, polipatologia, disabilità (e morte prematura) • Mancato contrasto dei fattori di rischio g processi degenerativi su base aterosclerotica • Stili di vita inadeguati: mancanza di progetti, di interessi • gisolamento gdepressione
Centenari • Rapporto M/F = 1:4 • Capacità protettiva degli estrogeni sulle complicanze vascolari? • Diverso stile di vita? Centenario sano:condizioni cliniche discrete, solo diminuite riserve funzionali. Ha superato indenne i fattori ambientali negativi ed è geneticamente predisposto a vita longeva. Centenario con pluripatologia:condizioni cliniche precarie per un progressivo deterioramento dei vari organi e apparati.
Modificazioni con l’invecchiamento Altezza: - 5 cm per osteoporosi e cifosi (rimodellamento negativo) Peso: aumento massa grassa, riduzione massa magra Muscoli:riduzione peso e massa (minor forza e resistenza) Cervello: perdita di neuroni (atrofia cerebrale), ma plasticità neuronale Vista:presbiopia (ridotta elasticità del cristallino) cataratta (opacità del cristallino) Udito:presbiacusia = perdita dei toni alti
Modificazioni con l’invecchiamento Apparato cardiovascolare:tendenza a ipertensione sistolica, declino funzione contrattile (dispnea da sforzo, facile affaticabilità) Polmoni:riduzione elasticità polmonare Rigidità gabbia toracica (calcificazioni cartilagini costali) Minor forza muscoli respiratori Apparato gastrointestinale: edentulia g malnutrizione Stipsi (cibi raffinati, rallentata peristalsi)
Anziani e società • perdita del ruolo g emarginazione • nuova struttura della famiglia: da plurinucleare a mononucleare a • unipersonale g difficoltà nell’assistenza domiciliare • necessità di una corretta identificazione dei bisogni (UVMD) • necessita di una “rete dei servizi” articolata e specifica, che garantisca • continuità assistenziale, con “nodi” rappresentati in modo adeguato al bisogno: • prevenzione, cure ospedaliere, riabilitazione, assistenza domiciliare e • residenziale
Svama Strumento per valutare a tutto tondo la persona (sul piano biologico, psicologico, sociale) da parte di una équipe multiprofessionale (medico, I. P:, Assistente Sociale), cogliendone la complessità per evidenziare il bisogno reale e definire un progetto assistenziale personalizzato
Conclusioni • esistono un’età cronologica e un età biologica • è importante sapere vivere la propria età, • mantenendo anche in vecchiaia interessi e curiosità, • non isolandosi, ma integrandosi col mondo • la vecchiaia può essere sensibilmente diversa in relazione • a come si è vissuto (si comincia ad invecchiare quando si nasce) • “la vecchiaia è una brutta cosa?” dovremmo chiederci come ci • siamo preparati ad affrontarla e a contrastarne i possibili aspetti • negativi
“Diventare vecchi oggi” CARATTERISTICHE DELL’INVECCHIAMENTO NORMALE E PATOLOGICO Fine Presentazione A cura di Dott. Armando Luzi Crivellini Elaborazione grafica di: Maurizio Triscornia
Progetto:La salute nel movimento • Comune di Verona • ULSS 20 Regione Veneto • Ce.Bi.S.M. Università Bs-Tn-Vr
Schema generale • Compilazione ed analisi scheda primo livello(screening) • Eventuale compilazione ed analisi scheda secondo livello • Oppure eventuale Visita medica • Relazione di visita per l’utente • Ecg a livello • Controlli in palestra • Incontri di coordinamento
Notizie contenute nella scheda di primo livello • età • eventuale ricovero in ospedale nei tre anni precedenti per malattie cardiache o vascolari • se è il primo anno di frequenza ai corsi di attività motoria organizzati dal comune di Verona
Notizie contenute nella scheda di primo livello (criteri minori) • Eventuali ricoveri in ospedale almeno una volta negli ultimi tre anni ( motivo) • Presenza di malattie croniche(diabete,ictus,ipertensione arteriosa, blocchi articolari frequenti) • Eventuali fratture negli ultimi due anni • Assunzione tutti i giorni di più di tre medicine • Presenza disturbi equilibrio,cadute almeno una volta negli ultimi tre anni) • Punteggio visita precendente ≥ 12punti
Possibili esiti dell’ analisi della scheda di primo livello • Compilazione scheda di secondo livello (per i soggetti mai valutati) • Indicazione alla visita medica valutativa • Rimando all’ultima visita eseguita
Compilazione scheda secondo livello:anamnesi (prima parte) • Presenza limitazioni articolari( entità, sede) • Peso, altezza, BMI,pressione arteriosa • Terapia farmacologica abituale • Attività fisica abituale( regolare, saltuaria, nessuna) • Partecipazione a corsi attività motoria nei 5 anni precedenti
Compilazione scheda secondo livello: indicazioni (seconda parte) • Indicazioni del medico all’insegnante(stimolare mobilità, carichi progressivi, solo cammino…….) • Precauzioni(no attività dinamica,mobilizzare con cautela,es.posturali da seduto…..) • Altre informazioni specifiche
Nuovi soggetti arruolati Età≥ 65 anni visita medica Età < 65 anni comp. Scheda 1 livello 1 criterio maggiore no criteri oppure 4 criteri minori visita medica comp. Scheda 2 liv.
Soggetti già arruolati negli anni precedenti Presente uno dei seguenti criteri: 1) Età ≥ 65 anni mai visitato 2) 75≤età<80( con almeno punteggio>8pt preced.visita oppure rilevanti fatti nuovi oppure anno preced. non visitato ) 3) età≥80 anni 4) Visita precedente 5 anni fa 5) Ricovero H per patologia cardiovascolare negli ultimi 3 anni Visita medica
Soggetti già arruolati negli anni precedenti Almeno 4 dei criteri minori indicati nella scheda di 1 livello visita medica Nessun criterio maggiore oppure <di 4 criteri minori scheda secondo livello o riferimento a visita precedente
Incontri di coordinamento Tra insegnanti e staff valutativo( risultati visite, problemi specifici…..) Tra livelli organizzativi (ulss 20, comune Verona, Ce.Bi.S.M.) e staff valutativo(ottimizzazione del progetto,nuove esigenze e/o problemi da valutare)
Laurea Specialistica in Scienze delle attività motorie preventive ed adattate Corso Integrato di Patologia – Insegnamento di Medicina Interna Silvia Pogliaghi, Specialista in Medicina dello Sport
Medicina Interna - Lezioni • 29 Nov Demenze, Pogliaghi • 29 Nov, Progetto attività motoria per la terza età ULSS 20, Artrosi, Terranova • 6 Dic, Il paziente geriatrico, Servizi per ULSS 20, Luzi Crivellini • 10 Dic, Demenze, Pogliaghi • 10 Dic, Epidemiologia, Cherubini • 17 Dic, Demenze, Pogliaghi • 18 Dic, Tumori, Pogliaghi
Invecchiamento: Effetti sul cevello Danno cellulare da radicali liberi • Ipotrofia e morte neuronale, più spiccata in aree corticali frontale, prefrontale e parietale, importanti per apprendimento, memoria, programmazione ed altre attività complesse • Sviluppo di viluppi neurofibrillari e placche amiloidi neuronali e perineuronali
Invecchiamento: Effetti microscopici Placche di amiloide: accumuli extracellulari densi ed insolubilidi di b amiloide, derivata dalla frammentazione di una proteina di membrana fondamentale per il funzionamento cellulare. Viluppi neurofibrillari: accumuli intracellulari costituiti da proteine microtubulari disorganizzate.
Invecchiamento: Effetti macroscopici Ipotrofia corticale, soprattutto in regione temporo-parietale e frontale. giovane anziano
Invecchiamento: Conseguenze funzionali Modesto declino in alcune funzioni cognitive come la capacità di imparare nuove cose o di recuperare informazioni memorizzate (ricordare nomi). Allungamento del tempo necessario per svolgere bene test di attenzione, apprendimento e memoria.
Perdita dell’autonomia • Perdita della dignità • Perdita del sè Demenza: Grave deterioramento delle funzioni cerebrali causato da un'eccessiva e progressiva perdita di neuroni. Vengono perse la capacità cognitive con impossibilità ad intrattenere relazioni sociali e attività lavorative. Possibili cambi di personalità.
Demenza Fattori di rischio: • età • trauma cranico • abuso sostanze • infezioni SNC • patologia vascolare • ipossiemia cronica (malattie polmonari) • insufficienza epatica o renale Un crescente numero di individui con multipli fattori di rischio per demenza sopravvive fino ad età avanzata
Demenza Epidemiologia: • >65 anni, 2-10% • >80 anni, 12-25% • >90 anni, 50% La popolazione sopra gli 80 anni aumenterà del 600% nei prossimi 50 anni, raggiungendo nel 2050 i 400 milioni di persone.
Demenza Epidemiologia:
Classificazione della demenza in base alla gravità: • Lieve: compromissione della capacità lavorativa e relazionale, mantenuti il giudizio, capacità di prendersi cura di sé abbastanza bene da poter vivere da soli. • Moderata: rischioso vivere completamente soli per dimenticanze pericolose. • Severa: richiesta supervisione costante (incapacità totale di prendersi cura di sé, mutismo, ecc.) La demenza è sempre evolutiva
Demenza Sintomi dominanti la fase iniziale:Apatia, Depressione, Aggressività, Deficit di memoria Diagnosi: spesso tardiva per - Negazione sociale - Mancanza di uno screening (problema “orfano” di specialisti, medici di famiglia e geriatri non hanno tempo o mancano di training specifico) Obiettivi prioritari: - Diagnosi precoce (mini mental test di routine), forse margine migliore di miglioramento in stadio precoce - Terapie complessive ed alterantive ai soli farmaci
Mini Mental State Examination (MMSE) • 30 item, indagano orientamento spazio-temporale, attenzione, memoria, linguaggio (comprensione parole, lettura, scrittura), capacità motoria. >27 = normale 20-24 = demenza lieve 10-19 = demenza moderata 0-9 = demenza severa
DemenzaDiagnosi differenziale • Disidratazione • Farmaci (ansiolitici, sonniferi, ecc.) • Irregolarità dell’alvo • Disfunzione renale o epatica • Iperglicemia • Febbre • Alcool • Ipotiroidismo • Depressione • Tumore cerebrale