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LE STARNE IN INVERNO. Dal punto di vista alimentare, i mesi più difficili per le starne sono quelli dell’inverno ma anche quelli della prima parte della primavera .
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LE STARNE IN INVERNO • Dal punto di vista alimentare, i mesi più difficili per le starne sono quelli dell’inverno ma anche quelli della prima parte della primavera. • Il rapido interramento delle stoppie e delle erbe infestanti lascia a disposizione delle starne solo i germogliverdi dei cereali seminati in autunno.
L’ALIMENTAZIONE INVERNALE DELLE STARNE • Le foglie verdi dei cereali possono sostituire i semi dei cereali e delle erbe infestanti ma non hanno lo stesso valore energetico. • E’ stato infatti calcolato che per una starna ci vogliono ben 24 beccate di germogli di grano verde per avere un valore energetico pari a quello derivante dal beccare 1 grammo di chicchi di frumento.
IL VALORE DELLE STOPPIE • Il mantenimento delle stoppie dei grani con una naturale copertura di erbe infestanti potrebbe perciò costituire un primo importante elemento per una strategia di recupero della starna negli ambienti agricoli.
IL VALORE DELLE STOPPIE • Occorre inoltre riflettere sul fatto che se le starne avessero sufficienti quantità di chicchi di grani in inverno, godrebbero non solo di buona salute ma avrebbero anche la concreta possibilità di passare meno tempo allo scoperto e quindi di correre meno pericoli di essere predate e in ogni caso sarebbero in migliori condizioni fisiche per poter sfuggire agli attacchi predatori.
COME DOVREBBERO ESSERE LE COPERTURE INVERNALI? • Una buona copertura dovrebbe essere abbastanza alta (30cm) e rimanere in piedi per tutto l’inverno senza soccombere al primo gelo. • Essa dovrebbe inoltre produrre una certa quantità di piccoli semi nutrienti per tutto l’inverno. Cioè non dovrebbe finire a novembre e lasciare le starne senza semi in mesi cruciali come febbraio e marzo.
COME DOVREBBERO ESSERE LE COPERTURE INVERNALI? • Le coperture invernali dovrebbero essere realizzate in aree aperte (non vicino a boschi). • Queste coperture possono essere basate su miscugli di tre colture scelte tra: cavolo da foraggio, cereali, miglio o colza, larghe 6 metri. • Oppure possono essere semplici appezzamenti di mais o sorgo, sempre larghi 6 metri.
IL FORAGGIAMENTO DELLE STARNE IN INVERNO E ALL’INIZIO DELLA PRIMAVERA • Laddove non è possibile contare su un’adeguata presenza di stoppie, la soluzione può essere rappresentata dal foraggiamento praticato in apposite mangiatoie. • Il foraggiamento è comunque indispensabile nell’ultima fase dell’inverno e all’inizio della primavera.
IL VALORE DEL FORAGGIAMENTO INVERNALE • La ricerca ha dimostrato che attualmente le starne perdono peso e condizione fisica durante i mesi invernali e primaverili. • Così le femmine giungono in condizioni precarie ad aprile e maggio, quando devono produrre e incubare le uova. • Queste attività però, provocando a loro volta una naturale ulteriore perdita di peso, pongono le femmine in condizioni tali da non potersi riprodursi con successo.
IL FORAGGIAMENTO INVERNALE E PRIMAVERILE DELLE STARNE • Le mangiatoie per le starne dovrebbero essere collocate ben prima della rottura dei gruppi familiari invernali . • Esse dovrebbero essere piazzate vicino ad ambienti favorevoli alla nidificazione.
LE MANGIATOIE • Si potrebbero installare 1o 2 mangiatoie per ogni potenziale coppia. • Una volta che le starne si sono accoppiate conviene aggiustare, di conseguenza, la localizzazione delle mangiatoie .
IL FORAGGIAMENTO INVERNALE E PRIMAVERILE DELLE STARNE • E’ comunque indispensabile avere almeno una mangiatoia per coppia primaverile. • E’ stato osservato che c’è un forte legame tra la posizione delle mangiatoie e la posizione dei nidi, generalmente entro 20 metri.
LE MANGIATOIE • Le mangiatoie dovrebbero avere una capacità di 20-40 litri ed essere piazzate ad un’altezza di 20-25 cm dal terreno. • Il frumento è il cibo ideale per rifornire le mangiatoie.
LE MANGIATOIE • Le mangiatoie possono essere recintate per ridurre la predazione da rapaci ed impedire che delle mangiatoie usufruiscano uccelli come cornacchie e taccole in quanto troppo sospettosi per entrare nel piccolo recinto.
LE MANGIATOIE • Le mangiatoie dovrebbero esse in funzione fino alla fine di maggio ma anche oltre lasciando sempre dentro un po' di frumento.
RISULTATI OTTENUTI CON IL FORAGGIAMENTO DELLA STARNA • Non esistono al momento dati scientifici sui risultati ottenuti con il foraggiamento delle starne. • Tuttavia, in Francia, in un’esperienza di foraggiamento delle starne, si è potuto raggiungere, in primavera, la notevole densità di 80 coppie per 100 ettari .