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Regime del Margine. Software per la gestione del regime dei beni usati (art.36 c.1 DL 41/95). By Apogeo S.r.l. Regime del Margine. Questa presentazione di carattere informativo ha il solo scopo di tracciare una panoramica dello strumento.
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Regime del Margine Software per la gestione del regime dei beni usati (art.36 c.1 DL 41/95) By ApogeoS.r.l.
Regime del Margine Questa presentazione di carattere informativo ha il solo scopo di tracciare una panoramica dello strumento. Per eventuali problemi o suggerimenti all'uso del software l'utente potrà contare sul servizio del proprio rivenditore.
Indice Premessa normativa Gestione archivio beni – Regime analitico Gestione archivio beni – Regime globale Gestione archivio beni – Regime forfetario Flusso tipico di lavoro – Regime analitico Flusso tipico di lavoro – Regime globale Flusso tipico di lavoro – Regime forfetario Selezionare il link desiderato
Premessa normativa Il regime denominato anche “del margine” ha come obiettivo quello di evitare fenomeni di doppia o reitirata imposizione connessi al commercio di beni usati, usciti dal circuito commerciale, ceduti ad un soggetto passivo d’imposta per la successiva rivendita, con conseguente ulteriore imposizione ai fini IVA. Esso presenta modalità applicative diverse a seconda delle tipologie di beni e di soggetti che pongono in essere le operazioni. Posto che il regime del margine si applica alle cessioni di beni usati, al fine di poter stabilire se ad una determinata operazione sia applicabile o meno il regime del margine, occorre verificare l’esistenza congiunta di determinate condizioni connesse: al regime IVA applicabile all’acquisto; agli operatori; alle operazioni; alla tipologia di beni.
Premessa normativa 1) Acquisto – I beni oggetto delle cessioni devono essere stati acquistati senza IVA o con IVA indeducibile. La condizione è soddisfatta qualora si tratti di beni provenienti da: • privati • soggetti passivi che non hanno potuto detrarre l’imposta relativa all’acquisto ovvero l’hanno potuta detrarre solo in parte (es. professionista che vende l’autovettura) • soggetto passivo d’imposta che abbia assoggettato l’operazione al regime del margine • soggetto passivo d’imposta comunitario in regime di franchigia nel proprio Stato • operatori di altro Stato membro dell’Unione Europea in cui sia stato assoggettato al medesimo regime del margine.
Premessa normativa 2) Operatori – sono interessati all’applicazione del regime del margine coloro i quali esercitano per professione abituale il commercio all’ingrosso, al dettaglio o in forma ambulante dei suddetti beni; le imprese, i professionisti e gli enti soggetti passivi d’imposta, per le vendite occasionali dei beni stessi. 3) Operazioni – rientrano nel regime del margine le cessioni di beni usati effettuate in Italia o in altro Stato UE. 4) Tipologie di beni – beni usati che possono essere riutilizzati nello stato originario o previa riparazione. Sono inclusi anche i libri usati, anche se non di antiquariato: • beni mobili (es. mezzi trasporto) • oggetti d’arte, antiquariato o da collezione (es. Quadri, incisioni, ecc...) • regime speciale per case d’asta (cessione beni mobili usati e oggetti d’arte o da collezione effttuate da esercenti agenzie di vendita all’asta che agiscono in nome e per conto di privati
Metodo analitico (art.36 c.1 DL 41/95) Si applica in generale al commercio di tutti i tipi di beni usati ad esclusione dei casi che la legge riserva espressamente all’applicazione del regime forfetario o di quello globale. In ogni caso è consentita l’opzione, anche per singole cessioni, per l’applicazione del regime ordinario dell’IVA. Calcolo del Margine: Nel regime analitico il margine viene calcolato su ogni singolo bene. Pertanto e' necessario identificare anzitutto il bene a cui fanno riferimento i vari movimenti di acquisto, manutenzione (spese incrementative) e vendita. In relazione a quanto sopra, il margine viene determinato solo in occasione della cessione del bene, come differenza positiva tra: • il prezzo di vendita al lordo dell’IVA; • il prezzo di acquisto, al lordo dell’eventuale IVA, maggiorato delle spese accessorie e di quelle di riparazione (anch’esse al lordo dell’IVA) Se la differenza è positiva, l’IVA si calcola applicando la percentuale di scorporo corrispondente all’aliquota del bene; Se la differenza è negativa, non è dovuta alcuna imposta e, in sede di liquidazione periodica, il margine sarà considerato uguale a zero Il calcolo del margine avviene per singoli beni per cui non è possibile compensare eventuali margini positivi con margini negativi
Metodo globale (art.36 c.6 DL 41/95) E’ applicabile esclusivamente ai soggetti che svolgono commercio di alcune tipologie di beni espressamente stabilite dalla legge e, in particolare, al commercio di veicoli usati. Mentre è consentita l’opzione per il regime analitico, non è ammessa l’opzione per la determinazione ordinaria dell’IVA. Calcolo del Margine: Nel regime globale il margine viene calcolato in relazione all’ammontare complessivo delle cessioni e degli acquisti, aumentati delle spese di riparazione e accessorie effettuate nel periodo mensile o trimestrale di riferimento. Esso consente di compensare i margini positivi con quelli negativi di ciascun periodo. Il margine concorrerà, previo scorporo, alla liquidazione complessiva dell’IVA nel periodo di riferimento. L’eventuale margine negativo viene computato nella liquidazione relativa al periodo successivo, come credito di margine, non d’imposta.
Metodo forfetario (art.36 c.5 DL 41/95 art.4 c.1 DL 41/95) E’ il regime naturale per coloro che effettuano commercio di beni usati in forma esclusivamente ambulante e, indipendentemente dalle modalità di commercio, per alcuni tipi di beni, quali ad esempio i libri o le parti e i pezzi di ricambio. É ammessa l’opzione per l’applicazione del regime ordinario dell’IVA. Data la finalità di semplificare le incombenze ad attività minime o marginali, il metodo forfetario prevede che l’ammontare del margine venga calcolato in misura percentuale rispetto al prezzo di vendita e per periodo di liquidazone. Percentuali previste: - 50 % > beni ceduti da operatori che effettuano commercio al dettaglio esclusivamente in forma ambulante, cessioni di parti, pezzi di ricambio o componenti derivanti dalla demolizione di mezzi di trasporto o di apparecchiature elettromeccaniche, cessioni di prodotti editoriali di antiquariato, e i francobolli da collezione - 25% > cessione di prodotti editoriali (libri, riviste, ecc…) - 60% > cessione di oggetti d’arte dei quali il prezzo di acquisto manca o è privo di rilevanza, ovvero non è determinabile Il margine così determinato deve ritenersi assorbente di tutti i costi che influenzerebbero la determinazione nel modo ordinario; non è pertanto, detraibile l’imposta pagata sugli acquisti, sulle prestazioni accessorie e di riparazione.
IVA Volume d’affari – qualunque sia il regime adottato il volume d’affari rilevante ai fini della determinazione del regime contabile e del regime iva applicabili, tiene conto dell’ammontare imponibile di tutte le operazioni registrate per l’anno ed è costituito dall’ammontare dei corrispettivi al netto dell’imposta relativa al margine. Aliquota – alle operazioni in oggetto si applicano le aliquote normali per le singole tipologie di beni Dichiarazione annuale - I contribuenti che hanno applicato il regime del margine devono compilare un’apposita sezione del modello di dichiarazione annuale (sez. 2 del quadro VG per l’anno 2006). In caso di cessioni occasionali di beni usati da parte di soggetti che svolgono attività diverse dal commercio di beni usati, i dati relativi a tali operazioni occasionali possono essere indicati nell’apposito rigo del quadro VA (VA21 per anno 2006) della sezione 2 del quadro VA.
Metodo analitico Adempimenti – registri contabili Gli adempimenti sono diversi a seconda che si tratti di soggetti che esercitano esclusivamente il commercio di beni usati o di soggetti che svolgono anche altre attività diverse da quelle in oggetto o infine di soggetti che pongono in essere operazioni occasionali: A - Esercizio abituale di commercio di beni usati Gli acquisti e le cessioni devono essere annotate in un apposito registro di carico e scarico. Non è necessario annotare i documenti emessi, in relazione alle cessioni effettuate, e i documenti relativi agli acquisti ed alle spese accessorie e di riparazione, rilevanti ai fini della disciplina speciale, rispettivamente sui registri delle fatture emesse (o dei corrispettivi) e sul registro degli acquisti prescritti per le ordinarie operazioni IVA (Circ. Min. 3 maggio 1996, n.108/E)
Metodo analitico Adempimenti – registri contabili B – Esercenti altre attività • I soggetti che svolgono anche altre operazioni, oltre al registro di carico e scarico, devono continuare a tenere: • Il registro degli acquisti, nel quale sono annotati gli acquisti di beni e servizi non rientranti nel regime del margine; • il registro dei corrispettivi, nel quale annotare, il margine delle operazioni effettuate in ciascun periodo d’imposta, determinato sulla base del registri di carico e scarico; • il registro delle fatture emesse, in cui annotare le operazioni per le quali venga emessa fattura. C - Cessioni occasionali I suddetti adempimenti, in particolare l’istituzione del registro di carico e scarico, non trovano applicazione. Si tratta in generale di soggetti iva non esercenti l’attività di rivendita dei beni. In tale ipotesi, gli elementi necessari per l’individuazione del margine, nonché il margine risultante, devono essere indicati separatamente nei registri normalmente usati dal cedente nell’esercizio della propria attività.
Metodo globale Adempimenti – registri contabili Gli adempimenti sono diversi a seconda che si tratti di soggetti che esercitano esclusivamente il commercio di beni usati o di soggetti che svolgono anche altre attività diverse da quelle in oggetto A - Esercizio abituale di commercio di beni usati Gli acquisti e le cessioni devono essere annotate in un apposito registro di carico e scarico. Non è necessario annotare i documenti emessi, in relazione alle cessioni effettuate, e i documenti relativi agli acquisti ed alle spese accessorie e di riparazione, rilevanti ai fini della disciplina speciale, rispettivamente sui registri delle fatture emesse (o dei corrispettivi) e sul registro degli acquisti prescritti per le ordinarie operazioni IVA (Circ. Min. 3 maggio 1996, n.108/E)
Metodo globale Adempimenti – registri contabili B – Esercenti altre attività • I soggetti che svolgono anche altre operazioni, oltre al registro di carico e scarico, devono continuare a tenere: • Il registro degli acquisti, nel quale sono annotati gli acquisti di beni e servizi non rientranti nel regime del margine; • il registro dei corrispettivi, nel quale annotare, il margine delle operazioni effettuate in ciascun periodo d’imposta, determinato sulla base del registri di carico e scarico; • il registro delle fatture emesse, in cui annotare le operazioni per le quali venga emessa fattura.
Metodo forfetario Adempimenti – registri contabili L’unico obbligo posto a carico dei soggetti che effettuano le operazioni sopra individuate è di emettere la fattura con le caratteristiche di cui all’art.38 c.1 DL 41/95 e registrare le operazioni in esame nel registro dei corrispettivi/vendite, separatamente dalle altre operazioni effettuate, entro i termini ordinari. Non si deve istituire alcun registro speciale. Non vi è l’obbligo di registrare gli acquisti, ma solo di numerare e conservare i documenti ad esso relativi.
Regime analitico: gestione archivio beni Ingresso nel modulo
Regime analitico: gestione archivio beni Videata ingresso Nella sezione superiore sono indicati i singoli beni. L’ingresso nel regime del margine analitico propone come filtri i soli beni ancora in carico sino alla data di fine anno in elaborazione. Nella sezione inferiore vengono elencati i movimenti (acquisto, incrementi, cessione) riferiti al bene selezionato nella parte superiore.
Regime analitico: gestione archivio beni Filtri di selezione le colonne "Descrizione bene/periodo" e "Ultimo agg." prevedono l’ordinamento e la possibilità di effettuare la ricerca mediante posizionamento diretto sulla prima riga che inizia con la stringa digitata.
Regime analitico: gestione archivio beni Filtri di selezione Nella parte inferiore della griglia è attivo il check "Filtra in base all’ultima ricerca effettuata" che consente di limitare la visualizzazione ai soli beni che contengono all’interno della propria descrizione la stringa di ricerca impostata.
Regime analitico: gestione archivio beni Filtri di selezione • Sulla toolbar è attivo il pulsante Filtri di selezione, nel quale sono riepilogati: • la selezione del periodo, rappresentata dall’intervallo di date riferite all’ultimo aggiornamento; • la selezione dei beni, che si compone di due filtri: • tipologia beni usati: nuovo filtro che consente di selezionare i soli beni in carico, i beni ceduti piuttosto che tutti i beni; detto filtro è attivo solo per il regime analitico • tipo liquidazione iva: consente di selezionare i beni inclusi nella liquidazione definitiva, i beni non inclusi in liquidazione definitiva oppure tutti
Regime analitico: gestione archivio beni Filtri di selezione
Regime analitico: gestione archivio beni Carico bene - acquisto
Regime analitico: gestione archivio beni Carico bene - acquisto Data documento e Cliente/fornitore - campi obbligatori per la compilazione dell’elenco clienti/fornitori Natura e qualità del bene - campo descrittivo che individua la testa del bene, e che viene stampato, come identificazione, sul registro di carico/scarico dei beni usati. Codice iva - campo obbligatorio solo se "Tipo operazione” = Scarico, per determinare la liquidazione del margine
Regime analitico: gestione archivio beni Carico bene - acquisto
Regime analitico: gestione archivio beni Variazione bene Per variazione del bene si intendono, ad esempio, le spese sostenute dal rivenditore che abbiano una specifica inerenza o alla fase di acquisto del bene o a quella successiva di riattazione del medesimo (oneri tributari, spese riparazione, restauto, ecc…).
Regime analitico: gestione archivio beni Variazione bene
Regime analitico: gestione archivio beni Variazione bene I movimenti di incremento o decremento vengono visualizzati nella colonna Variazioni e aumentano o diminuiscono il valore del carico
Regime analitico: gestione archivio beni Scarico bene - vendita
Regime analitico: gestione archivio beni Scarico bene - vendita In caso di movimento di scarico il campo è obbligatorio. In caso contrario, non è possibile determinare la liquidazione del margine
Regime analitico: gestione archivio beni Scarico bene - vendita Ad ogni bene possono fare riferimento piu' movimenti che, nel loro insieme, determinano il margine dell'operazione. Nell’esempio è presente un movimento di acquisto, che costituisce l'operazione iniziale, la quale determina l'ingresso del bene usato nella particolare gestione del margine; Un movimento di spesa incrementativa Un movimento di cessione, che costituisce l'operazione finale, la quale determina l'uscita del bene usato dalla gestione del margine. E' solo in questo momento che, per il regime analitico del margine, assumono rilevanza i costi ed i ricavi correlati al bene. I primi due movimenti costituiscono, intuitivamente, dei carichi. Il terzo costituisce lo scarico.
Regime analitico: gestione archivio beni Margine Nel regime analitico il margine viene calcolato su ogni singolo bene. Pertanto e' necessario identificare anzitutto il bene a cui fanno riferimento i vari movimenti di acquisto, manutenzione (spese incrementative) e vendita - (nell’esempio: Margine = 15.000 – (5.000 + 1.400)) Il margine rappresenta l’importo da cui scorporare l’imposta
Regime analitico: gestione archivio beni Margine – imposta dovuta La funzione "Simulazione liquidazione" attiva la liquidazione simulata del periodo desiderato. Per liquidazione si intende esclusivamente la liquidazione riferibile alle operazioni proprie del regime del margine, e non delle altre operazioni sottoposte a regime IVA ordinario. Il risultato della liquidazione viene visualizzato e puo' essere ottenuto anche da uno dei moduli contabili.
Regime analitico: gestione archivio beni Margine – imposta dovuta
Regime analitico: gestione archivio beni Margine – imposta dovuta
Regime analitico: gestione archivio beni Margine – imposta dovuta I movimenti del margine che confluiscono nella liquidazione IVA periodica vengono contrassegnati in modo da segnalare, in caso di successiva variazione o annullamento, l’obbligo di rielaborare la liquidazione iva periodica
Regime globale: gestione archivio beni Ingresso nel modulo
Regime globale: gestione archivio beni Videata ingresso Nella sezione superiore sono indicati i singoli periodi Nella sezione inferiore vengono elencati i movimenti (acquisto, incrementi, cessione) riferiti al periodo selezionato nella parte superiore. In ingresso vengono proposti tutti i movimenti compresi nelle date di inizio/fine anno in elaborazione
Regime globale: gestione archivio beni Margine Le operazioni di carico, variazione, scarico sono identiche a quelle già viste per il regime analitico. Di seguito come si presenta la videata di gestione dopo aver inserito un movimento di scarico: Nel regime globale, il margine viene calcolato per periodo di liquidazione IVA, come differenza tra i costi sostenuti ed i ricavi realizzati nel periodo. Pertanto e' necessario identificare anzitutto il periodo a cui fanno riferimento i vari movimenti di acquisto, variazione e vendita (nell’esempio: Margine = 150.000 – (45.000 + 65.000)) Il margine rappresenta l’importo da cui scorporare l’imposta
Regime globale : gestione archivio beni Margine – imposta dovuta
Regime globale : gestione archivio beni Margine – imposta dovuta
Regime forfetario: gestione archivio beni Ingresso nel modulo
Regime forfetario: gestione archivio beni Videata ingresso Nella sezione superiore sono indicati i singoli periodi Nella sezione inferiore vengono elencati i movimenti (acquisto, variazioni, cessione) riferiti al periodo selezionato nella parte superiore. In ingresso vengono proposti tutti i movimenti compresi nelle date di inizio/fine anno in elaborazione
Regime forfetario : gestione archivio beni Le operazioni di carico, variazione, scarico sono identiche a quelle già viste per il regime analitico, salvo per la scelta che deve essere effettuata su ciascun movimento con riferimento al tipo di forfait:
Regime forfetario : gestione archivio beni Margine Nel regime forfettario il margine viene calcolato per periodo di liquidazione IVA, come quota percentuale dei ricavi realizzati nel periodo. Pertanto e' necessario identificare anzitutto il periodo a cui fanno riferimento i vari movimenti di vendita. Si precisa che i movimenti di acquisto e le variazioni (es. spese incrementative) non sono rilevanti ai fini della determinazione del margine e nemmeno si pone l'obbligatorieta' della loro registrazione sul registro dei beni usati. Tuttavia il nostro applicativo ne consente la registrazione, al fine di poter consentire all'operatore di valutare la reale consistenza del margine per singolo periodo di liquidazione (nell’esempio: Margine = 1.500 * 25%) Il margine rappresenta l’importo da cui scorporare l’imposta
Regime forfetario : gestione archivio beni Margine – imposta dovuta
Regime forfetario : gestione archivio beni Margine – imposta dovuta
Flusso tipico di lavoro: Analitico Acquisto del bene Contabilità ordinaria - Il documento comprovante l'acquisto del bene, che generalmente non espone l'imposta (ad ex., acquisto da privato, acquisto n.s. art. 2 lett. h, etc.), non deve essere riportato sui registri IVA, ma solo sul registro di carico beni usati. Si deve utilizzare la specifica causale (vedi tabella standard cod. 80):
Flusso tipico di lavoro: Analitico Acquisto del bene L’importo della registrazione deve essere al lordo dell’eventuale iva in uscita dalla registrazione, in considerazione del fatto che si e' utilizzata una causale con attiva la gestione del regime del margine, viene proposto abbassato il pulsante “R.e.m”
Flusso tipico di lavoro: Analitico Acquisto del bene