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Università di Cassino – Facoltà di Economia. LE ASIMMETRIE INFORMATIVE. Fabio D’Orlando. perfetta informazione; omogeneità dei beni; assenza di costi di trasporto; tanti, piccoli operatori; libertà di ingresso/uscita; ...; In sostanza: soggetti price-taker.
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Università di Cassino – Facoltà di Economia LE ASIMMETRIE INFORMATIVE Fabio D’Orlando
perfetta informazione; omogeneità dei beni; assenza di costi di trasporto; tanti, piccoli operatori; libertà di ingresso/uscita; ...; In sostanza: soggetti price-taker Università di Cassino – Facoltà di Economia L’informazione nella teoria tradizionale Ipotesi di concorrenza perfetta:
Università di Cassino – Facoltà di Economia Nel modello concorrenzialel’informazione è completa e simmetricamente distribuita (oppure: acquisirla non ha costi)
Università di Cassino – Facoltà di Economia Il ruolo dell’informazione nella teoria tradizionale Mercato dei beni; Mercato del lavoro; Mercato del credito; Mercato assicurativo; ...;
Università di Cassino – Facoltà di Economia Il ruolo dell’informazione nella teoria tradizionale: il mercato dei beni Il consumatore conosce perfettamente la qualità dei beni e il prezzo praticato da ciascun venditore. Inoltre, il prodotto è omogeneo. In assenza di costi di trasporto, il produttore non può né alzare né abbassare il prezzo (ossia fissare un prezzo diverso da quello di equilibrio): il prezzo lo fa il mercato, il singolo (venditore o compratore) non ha potere di mercato. (i soggetti sono price-taker) La flessibilità del prezzo porta in equilibrio il mercato.
Università di Cassino – Facoltà di Economia Il ruolo dell’informazione nella teoria tradizionale: il mercato del lavoro L’imprenditore non può pagare un salario diverso da quello di equilibrio: il salario lo fa il mercato, il singolo (venditore o compratore) non ha potere di mercato (i soggetti sono price-taker) Il datore di lavoro conosce perfettamente la qualità dei lavoratori che sta assumendo e il salario a cui si offre ciascun lavoratore . Inoltre, il lavoro è omogeneo. In presenza di disoccupazione, lavoratori di eguale abilità si offriranno ad un salario più basso, e l’impresa li assumerà, riducendo così la disoccupazione. La flessibilità del salario porta in equilibrio il mercato
Università di Cassino – Facoltà di Economia Il ruolo dell’informazione nella teoria tradizionale: il mercato del credito Tutti i prenditori sono uguali, e i prestatori hanno perfetta conoscenza delle loro qualità. Anche qui, il tasso di interesse viene determinato sul mercato e la sua flessibilità porta in equilibrio il mercato. (i soggetti sono price-taker)
Università di Cassino – Facoltà di Economia Il ruolo dell’informazione nella teoria tradizionale: il mercato assicurativo I soggetti sono ancora uguali, e le imprese hanno perfetta informazione sulla rischiosità di ciascuno. Un solo prezzo. (i soggetti sono price-taker)
Università di Cassino – Facoltà di Economia Queste ipotesi sono realistiche? e cosa accade alla teoria economica se non assumiamo più informazione completa e simmetrica?
Università di Cassino – Facoltà di Economia Se i soggetti non hanno più informazioni complete (e/o simmetriche)… ...dovranno formarsi delle ASPETTATIVE sulla base delle informazioni disponibili (e quindi si parla di informazione INCOMPLETA o ASIMMETRICA)
Università di Cassino – Facoltà di Economia Caso tipico: Beni-esperienza Un bene-esperienza è un bene di cui conoscerò l’effettiva qualità solo dopo averlo sperimentato (consumato, fruito) Esempio: una macchina usata, un nuovo cibo, un nuovo film, un nuovo assunto, un nuovo debitore, un nuovo assicurato...
Università di Cassino – Facoltà di Economia 1. PRINCIPIO DELLA NON CONVENIENZA A SIMULARE(simulare è troppo costoso) In questo (diverso) contesto, contrariamente a quanto può sembrare, valgono alcuni principi che rendono complesso ‘imbrogliare’: Alcuni esempi:
Università di Cassino – Facoltà di Economia Chi offre un bene ha interesse a comunicarne la qualità, se è superiore alla media. Perché? In un mondo senza informazione completa, penso che uno specifico bene sia di qualità media, e sono disposto a pagarlo per la qualità media; se produco un bene di qualità superiore alla media, voglio che si sappia, in modo da poterlo far pagare di più. Come? SEGNALAZIONE
Università di Cassino – Facoltà di Economia Segnalazione • Mi creo una REPUTAZIONE; • Affronto COSTI NON RECUPERABILI (anche una campagna pubblicitaria è un costo non recuperabile); • Fornisco una garanzia; • ...;
Università di Cassino – Facoltà di Economia Ma anche tutti gli altri offerenti (quelli che producono beni di qualità inferiore alla media) hanno convenienza a comunicare correttamente la qualità:Perché? Altrimenti gli acquirenti pensano che siano di qualità ancora inferiore. Vediamo un esempio...
Università di Cassino – Facoltà di Economia La segnalazione e i costi non recuperabili: perché iscriversi ad un Master • modello originariamente sviluppato per le università americane; • si paga molto; • si impara poco; • se sono bravo resto bravo, se sono scarso resto scarso; Ma...
Università di Cassino – Facoltà di Economia Ma... • se ho pagato tanto, lo avrò fatto solo perché pensavo di guadagnare tanto in futuro; • uscito dal Master, mi assumeranno perché pensano che sono bravo; • se poi scoprono che sono scarso (o scansafatiche), mi licenzieranno comunque; • se sono scarso, ho fatto un pessimo affare: ho pagato tanto e guadagno poco; • un soggetto razionale pagherà il Master solo se è un gran lavoratore (e lo vuole far sapere). Quindi, acquisto un segnale, e non ho convenienza a simulare (per questo mi assumono: IL SEGNALE E’ CREDIBILE)
Università di Cassino – Facoltà di Economia Sarebbe uguale pagare una cauzione: • che verrebbe incamerata dall’impresa in caso di ‘imbroglio’; • meglio, potrei pagare i lavoratori inizialmente meno della loro produttività marginale, per poi aumentare il salario: se oziano, perdono i salari più alti; non conviene simulare; • limiti: a volte, difficile stimare impegno; • quindi, anche altri segnali.
Università di Cassino – Facoltà di Economia Un altro principio, peraltro simile: 2. PRINCIPIO DI COMPLETA COMUNICAZIONE
Università di Cassino – Facoltà di Economia I prodotti coperti da garanzia • nessuno offrirà una garanzia che fornisca un segnale distorto: prodotti scarsi, poca garanzia; • Perché non eccedono con garanzie? Perché altrimenti i costi sarebbero troppo alti (non convenienza a simulare); • Perché tutti garanzia? Se nessuna garanzia, segnale di scarsa qualità (completa comunicazione). Tutti, tranne quelli che producono le merci più scarse, vorranno offrire una garanzia
Università di Cassino – Facoltà di Economia Il mercato dei bidoni (“lemon”) Perché le macchine nuove perdono subito una percentuale così alta del proprio valore? I proprietari di ‘bidoni’ tendono a venderli più dei proprietari delle macchine di alta qualità; quindi, sul mercato dell’usato arrivano più ‘bidoni’ Gli acquirenti se ne accorgono, il prezzo delle macchine usate crolla ed i proprietari delle macchine buone non le vendono (a meno di esigenze estreme): sul mercato restano solo ‘bidoni’, il che giustifica il crollo del prezzo (completa comunicazione)
Università di Cassino – Facoltà di Economia Il concetto di asimmetria informativa è cruciale per altri due aspetti: ADVERSE SELECTION(seleziono i peggiori, la differenza di informazioni riguarda le caratteristiche di quello che viene scambiato sul mercato) MORAL HAZARD(la differenza di informazione riguarda le azioni intraprese dai soggetti)
Università di Cassino – Facoltà di Economia Un esempio di selezione avversa:il mercato assicurativo • il premio pagato dai clienti di una assicurazione corrisponde in genere alla media della rischiosità degli assicurati; • ma in questo modo i clienti con minore sinistrosità non trovano più conveniente assicurarsi; • lo fanno solo quelli con maggiore sinistrosità; • aumenta il rischio medio degli assicurati, ed aumenta il premio; • e altri ‘buoni’ clienti lasciano l’assicurazione... In sostanza: HA SELEZIONATO I PEGGIORI
Università di Cassino – Facoltà di Economia Esempio • due gruppi di rischiosità, a e b; • qa>qb (rischiosità di a > rischiosità di b); • na e nb è il numero di clienti dei due gruppi; • p è il premio, comune a tutti gli assicurati; • c il costo che l’assicurazione sostiene se si verifica l’evento; • il premo sarà: • il premio è conveniente per i peggiori clienti, per i quali • ma non per i migliori, per i quali
Università di Cassino – Facoltà di Economia Un (altro) esempio di selezione avversa:il mercato del credito • Ipotizziamo di operare in un mercato difficile, come il Mezzogiorno d’Italia; • di fronte a molte sofferenze, la Banca aumenta il tasso di interesse; • così facendo, i clienti che hanno progetti di investimento più sicuri ma meno remunerativi non richiedono più prestiti; • richiede prestiti solo chi ha progetti di investimento dai quali si aspetta un profitto più alto; • ma, in genere, i progetti con attese di profitto maggiori sono anche i più rischiosi; • aumentano le insolvenze, aumentano le sofferenza della Banca. HA SELEZIONATO I PEGGIORI
Università di Cassino – Facoltà di Economia Un (ultimo) esempio di selezione avversa:il mercato del lavoro (nella teoria tradizionale) CT=CF+w•N PT Se si riduce w... CF N1 N2 N
Università di Cassino – Facoltà di Economia La domanda di lavoro nella teoria tradizionale w N
Università di Cassino – Facoltà di Economia Cosa accade in presenza di selezione avversa? • In presenza di disoccupazione, i lavoratori si offrono alle imprese ad un salario più basso pur di essere assunti; • le imprese, per fare più profitti, li assumono, riducendo nel contempo il salario ai lavoratori già assunti; • alcuni lavoratori vedono diminuire il salario al di sotto del proprio salario di riserva, e non accettano di lavorare; • questi lavoratori sono i più produttivi; • riducendo il salario pagato le imprese hanno assunto i lavoratori meno produttivi e licenziato i lavoratori più produttivi; • i profitti si riducono. HA SELEZIONATO I PEGGIORI
Università di Cassino – Facoltà di Economia In pratica, la riduzione dei salari ha spostato verso il basso la curva PT... CT=CF+w•N PT Se si riduce la produttività CF N1 N2 N N3
Università di Cassino – Facoltà di Economia Un esempio di moral hazard: il mercato assicurativo • dopo essersi assicurati, i soggetti pongono in essere comportamenti più rischiosi proprio per il fatto di essere assicurati; • le assicurazioni non sono in grado di valutare se il verificarsi dell’evento assicurato è derivato da negligenza del soggetto (negligenza che deriva dal fatto di essere assicurato contro il verificarsi dell’evento).
Università di Cassino – Facoltà di Economia Un esempio di moral hazard sul mercato del lavoro: il modello dei salari-efficienza • I lavoratori sono tutti uguali; • dovranno decidere se impegnarsi o oziare (to shirk) nel loro lavoro; • se oziano, corrono il rischio di venir sorpresi e licenziati; • più è alto il salario, più si impegneranno: il costo opportunità del venir licenziati è più alto; • più è alta la disoccupazione, più si impegneranno: anche qui per un problema di costo-opportunità (è più difficile trovare un altro lavoro).
Università di Cassino – Facoltà di Economia Implicazioni del modello • Alle imprese conviene pagare un salario tale da minimizzare il rapporto w/e (massimizzare e/w); • conviene minimizzare il costo di una unità di lavoro efficiente; • ossia, conviene porsi in w*; • ogni impresa decide quindi sia il salario sia il numero dei lavoratori; • per ottenere effort, il salario deve essere più alto di quello di equilibrio concorrenziale; • quindi, avremo disoccupazione; • a sua volta, la disoccupazione “disciplina” i lavoratori; • ma sono le imprese a volere un salario maggiore di quello di equilibrio; • inoltre, la rigidità del salario è “microfondata”.
Università di Cassino – Facoltà di Economia Rilevanza dei problemi di informazione per il mercato del lavoro italiano? • Disoccupazione giovanile; • disoccupazione femminile; • disoccupati di lunga durata; • poca flessibilità del mercato del lavoro. Principali problemi occupazionali italiani:
Università di Cassino – Facoltà di Economia Per le teorie che si basano sulle asimmetrie informative, la disoccupazione può dipendere (tra l’altro) da: • costi di formazione; • scarsa produttività iniziale; • ignoranza delle reali qualità (ex-ante) dei lavoratori (selezione avversa); • ignoranza delle reali qualità (ex-post) dei lavoratori (moral hazard).
Università di Cassino – Facoltà di Economia Provvedimenti normativi adottati in accordo con la teoria: • costi di formazione e scarsa produttività inziale: contratti di formazione-lavoro (e simili); • ignoranza delle reali qualità dei lavoratori: contratti di lavoro temporaneo.
Università di Cassino – Facoltà di Economia Altre forme di intervento per la disoccupazione italiana • Disoccupazione giovanile: lavoro a progetto; • disoccupazione femminile: part-time; job-sharing; • disoccupati di lunga durata: ?; • poca flessibilità del mercato del lavoro: contratti flessibili di vario genere.
Università di Cassino – Facoltà di Economia Un problema di agenzia: separazione tra proprietà e controllo • Public company; • azionariato diffuso, quindi difficile controllare i manager; • i manager cercano di garantire un profitto agli azionisti (per non essere licenziati); ma... • solo minimo profitto: il loro scopo è diverso...
Università di Cassino – Facoltà di Economia • Lo scopo degli azionisti è massimizzare il profitto dell’impresa (per avere maggiori dividendi); • lo scopo dei manager è massimizzare la dimensione dell’impresa (per avere maggior prestigio/potere).
Università di Cassino – Facoltà di Economia Come risolvere il problema? • Problema presente negli anni 80 negli Stati Uniti; • la teoria economica suggerisce di incentivare i manager; • stock-option; • i manager, quindi, dovrebbero essere incentivati ad incrementare il valore azionario dell’impresa; • per ottenere questo, devono far aumentare i profitti.
Università di Cassino – Facoltà di Economia Ha funzionato? • Fino a un certo punto: per far crescere il valore azionari dell’impresa alcuni hanno preferito truccare i bilanci....
Università di Cassino – Facoltà di Economia Materiale didattico LE ASIMMETRIE INFORMATIVE • Slides delle lezioni (sul sito); • Robert H. Frank, capitolo 16 (Economia dell’informazione) del libro Microeconomia, McGraw-Hill; • Enrico Saltari, Introduzione al libro Informazione e teoria economica, Il Mulino. Fabio D’Orlando