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AtoC Piemonte – Comune Facile Direzione Marketing e Sviluppo Clienti

CSI-Piemonte C onsorzio per il S istema I nformativo. AtoC Piemonte – Comune Facile Direzione Marketing e Sviluppo Clienti. Approvato il 22 giugno 2000 dal Presidente del Consiglio – Dipartimento della Funzione Pubblica e il 20 luglio dalla Conferenza unificata.

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AtoC Piemonte – Comune Facile Direzione Marketing e Sviluppo Clienti

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Presentation Transcript


  1. CSI-Piemonte Consorzio per il Sistema Informativo AtoC Piemonte – Comune FacileDirezione Marketing e Sviluppo Clienti

  2. Approvato il 22 giugno 2000 dal Presidente del Consiglio – Dipartimento della Funzione Pubblica e il 20 luglio dalla Conferenza unificata Piano nazionale di e-government Regioni ed Enti locali protagonisti del modello decentrato e federale dello Stato Una nuova visione dei servizi per i cittadini e le imprese attraverso l’uso condiviso delle moderne tecnologie ICT Gli obiettivi • migliorare l’efficienza operativa interna delle Amministrazioni • offrire servizi integrati ai cittadini e alle imprese superando le frammentazioni degli Enti • garantire l’accesso telematico alle informazioni e ai servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione

  3. Piano piemontese di e-government Approvato l’11 aprile 2001 dalla Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali Gli obiettivi prioritari • Dare forte impulso alle infrastrutture (potenziamento della RUPAR, Top-IX, …) • Fornire servizi on line a cittadini ed imprese (servizi integrati sanitari, collegamento dei medici di base, gestione della fiscalità locale) • Valorizzare gli investimenti già effettuati • Promuovere la concertazione tra gli Enti (banche dati condivise, servizi di interoperabilità…) • Promuovere collaborazioni interregionali (Prevenzione rischi naturali, Osservatorio della montagna …) • Garantire la sostenibilità economica e finanziaria • Offrire possibilità di riuso

  4. Front office multicanale • Facilitare il processo di fruizione dei servizi • L’innovazione telematica nelle Regioni e negli Enti Locali è in atto da diversi anni, con punte di eccellenza riconosciute ma nell’insieme i canali di erogazione dei servizi virtuali (web, telefonia mobile) sono poco diffusi; • il Comune assume una valenza più strategica rispetto a quella del passato, poichè diventa il soggetto che interfaccia la cittadinanza per molte delle attività della pubblica amministrazione; • le aspettative da parte della cittadinanza crescono così come altri parametri relativi alla qualità della vita, al grado culturale ed alla disponibilità di nuovi canali di diffusione.

  5. Piano di e-government: punti chiave • Mettere in rete tutto il sistema della Pubblica Amministrazione, centrale e locale (cooperazione paritetica tra i diversi soggetti istituzionali); • realizzare un modello di pubblica amministrazione in grado di garantire al cittadino l’immediato accesso telematico ai servizi, da parte di cittadini ed imprese, senza implicare interventi significativi sul back-office; • concentrare risorse ed iniziative per realizzare in tempi brevi, all'interno dei servizi delle pubbliche amministrazioni, l'equivalente dei sistemi di tipo B2C (Business to Consumer), che si stanno sviluppando nel settore privato; • integrare in un unico contesto molteplici funzioni e servizi, anche di competenza di amministrazioni diverse in modo tale da ottenere da un punto unico di accesso l’espletamento di pratiche che interessano più uffici; • sviluppare una maggiore interazione online tra gli utenti e la PA e finanziare progetti innovativi sui bisogni dell'utente e non sulle esigenze di informatizzazione e di servizio interne alle singole amministrazioni.

  6. Classificazione dei servizi • Nucleo centrale dell’interazione tra PA ed utente sono i servizi erogati a cittadino ed impresa. Per migliorare la qualità dei servizi erogati è utile riorganizzare il processo di erogazione utilizzando più canali di accesso (fisici e virtuali); • Il Dipartimento per L’Innovazione e le Tecnologie ha censito i principali 500 servizi offerti a cittadini ed imprese, li ha classificati in base agli “eventi della vita” ed ha individuato i servizi prioritari da erogare online; • La scelta dei servizi prioritari è stata fatta in funzione di due criteri: - facilità di erogazione del servizio (semplicità di implementazione e compatibilità con i sistemi di pagamento); - impatto sulla fruibilità del servizio (frequenza media d’utilizzo del servizio, elevata predisposizione all’utilizzo di internet da parte degli utenti destinati al servizio); • In conclusione il Dipartimento ha definito: - 40 servizi per i cittadini; - 40 servizi per le imprese; - le possibili modalità di interazione online.

  7. Per facilitare il processo di fruizione dei servizi, la loro erogazione non deve essere strutturata in base all’organizzazione della PA ma in funzione delle necessità del cittadino; Le necessità del cittadino sono riconducibili a fatti ed eventi che si manifestano nel corso della vita; Il piano di e-government definisce per cittadini ed imprese i servizi che le pubbliche amministrazioni locali devono erogare, in modalità tradizionale e telematica, e li classifica all’interno di categorie di “eventi della vita”. Per i cittadini sono state definite 15 categorie di eventi 1. Essere cittadino 2. Avere un figlio 3. Avere una famiglia 4. Vivere in salute 5. Abitare 6. Studiare 7. Lavorare 8. Percepire la pensione 9. Pagare le tasse 10. Fare e subire una denuncia 11. Usare un mezzo di trasporto 12. Vivere il tempo libero e la cultura 13. Fare sport 14. Andare all’estero 15. Vivere l’ambiente. Metafora di comunicazione

  8. Metafora di comunicazione segue • Per le imprese (professionisti, fondazione e associazioni) sono invece state definite 12 categorie di “Eventi della vita”: 1. Aprire una nuova attività 2. Modificare un’attività 3. Sviluppare un’attività 4. Terminare un’attività 5. Finanziare un’attività 6. Gestire il personale 7. Possedere immobili 8. Pagare le tasse 9. Registrare marchi e brevetti 10. Importare ed esportare 11. Fare e subire una denuncia 12. Salvaguardare l’ambiente • Le amministrazioni locali hanno la possibilità di ampliare e personalizzare la metafora di comunicazione introducendo eventuali eventi caratteristici o all’interno dell’evento introdurre nuovi servizi. • Il DIT invita le amministrazioni ad effettuare la classificazione dei propri servizi all’interno delle 27 categorie prima elencate e dei conseguenti 80 servizi proposti.

  9. Livelli di interazione online tra utenti e PA • Livello 1: Informativo. Disponibili online solo informazioni necessarie per avviare la procedura che porta all’erogazione del servizio; • Livello 2 : Download modulistica. Possibilità di scaricare i moduli necessari ad avviare la procedura che porta all’erogazione del servizio; • Livello 3 : Inoltro richiesta. Possibilità di avviare online la procedura che porta all’erogazione del servizio (deve essere possibile identificare l’utente, deve essere possibile per l’ente erogante recepire la richiesta ed avviare la procedura che porta all’erogazione del servizio); • Livello 4 : Esecuzione transazione, compreso pagamento e consegna. Le aspirazioni del Dipartimento a breve termine (1-2 anni) si muovono su due direzioni: • Portare online i servizi maggiormente utilizzati dagli utenti a livello 3; • Sperimentare nel maggior numero di Amministrazioni una interazione completa di pagamento e “consegna” per i servizi prioritari (livello 4).

  10. Servizi erogati dalla singola amministrazione proponente. Servizi che coinvolgono e richiedono l’attività congiunta di più Enti. Per soddisfare la seconda condizione e realizzare quanto espresso nelle linee guida del Piano di e-government (integrazione in un unico momento erogativo di molteplici funzioni e servizi, anche di competenza di amministrazioni diverse) è necessario - creare un sistema integrato di amministrazioni pubbliche interoperanti per poter scambiare e organizzare in modo opportuno le diverse informazioni; - condividere un progetto comune che consenta di procedere in autonomia nei singoli contesti ma in maniera coordinata con le Regioni a fare da unione tra le istituzioni centrali, le Province e gli Enti locali. Caratteristica dei servizi

  11. Il Sistema Piemonte • Uniformare e mettere a fattore comune e il percorso che gli Enti piemontesi hanno già intrapreso da qualche anno; • Il Sistema Piemonte si sta sviluppando nell’ottica dell’intesa e della collaborazione per: - rendere disponibili, in funzione delle vocazioni, competenze e potenzialità dei singoli Enti, le informazioni per erogarle ad un bacino di utenza il più possibile ampio e variegato; - diffondere l’informazione e la formazione per contrastare il processo di tendenziale “divaricazione digitale” (rendere le informazioni ovunque diffuse ed utilizzabili • Infrastrutture e protocolli comuni, banche dati condivise, modalità di accesso e di comunicazione uniformi sono il mezzo che il Sistema Piemonte usa ed intende continuare a sviluppare per garantire uguali servizi per cittadini ed imprese in tutta le regione Piemonte; • In questa ottica il sistema informativo di ciascun Ente assume un valore strategico perché contribuisce a fornire servizi funzionali ai cittadini e alle imprese piuttosto oltre che all’Ente stesso.

  12. Il multiprogetto Sistema Piemonte • Riunisce e integra le finalità dei singoli progetti di e-government presentati dagli Enti coordinatori (Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino); • consente la realizzazione degli obiettivi condivisi da tutti gli Enti locali piemontesi, indipendentemente dai finanziamenti del Piano Nazionale; • definisce i ruoli degli Enti del territorio piemontese per l’attuazione dell’e-government: • Regione: predisporre le infrastrutture e i servizi inter-ente; • Province: realizzare e gestire i servizi alle imprese; • Comuni: realizzare e gestire i servizi al cittadino.

  13. Il multiprogetto Sistema Piemonte Le Amministrazioni piemontesi hanno presentato al bando nazionale e-government 9 progetti, confluiti nel Multiprogetto Sistema Piemonte, approvati all’unanimità dalla Conferenza Permanente Regione – Autonomie Locali perché coerenti con le “Linee guida del Piano di e-government piemontese” • Servizi di riconoscimento ed abilitazione in rete (IRIDE); • Neutral Access Point del Nord-Ovest (NAP-NW)**; • Progetto Rupar Nord-Ovest – Servizio di Interscambio Documentale (NPA); • Sistema Informativo Lavoro Servizi di Infrastruttura (SILP); • Banca dati Anagrafe Attività Produttive (AAEP)**; • Sistema Informativo Territoriale Ambientale Diffuso (SITAD)**; • Semplificazione Amministrativa – Interscambio informatico e servizi per la PA (AtoA Piemonte); • Servizi on line per le imprese (AtoB Piemonte); • Servizi ai cittadino (Comune Facile AtoC Piemonte).

  14. ComuneFacile e le azioni del piano di e-gov piemontese • Il progetto ComuneFacile, promosso dalla Città di Torino in qualità di Ente capofila, è stato approvato all’unanimità dalla Conferenza Permanente Regione – Autonomie Locali il 22 maggio 2002 e risponde alle seguenti linee di azione indicate nel Piano di e-gov piemontese: • cooperazione tra le Amministrazioni attraverso il Sistema Piemonte; • interventi infrastrutturali; • nuovi servizi on line a cittadini e imprese; • accesso dei cittadini alle risorse disponibili; • partnership pubblico e privato; • standardizzare le modalità di interazione fra i Cittadini e la Pubblica Amministrazione (schema comune).

  15. Benefici indotti • Identificazione univoca dell'utente mediante dati anagrafici ed identificativi certificati, usati trasversalmente da ogni procedimento tecnico-amministrativo. • Interfaccia unica ed uniforme utilizzando servizi e procedure “standardizzate” e replicate su un buon numero di comuni. • Monitoraggio dello stato dei procedimenti e loro storicizzazione. • Localizzazione univoca delle iniziative sul territorio, ove necessario, mediante i dati toponomastici usati trasversalmente da ogni procedimento tecnico-amministrativo.

  16. ComuneFacile AtoC Piemonte Gli elementi fondamentali del sistema sono: Infrastruttura • la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale (RUPAR); • la Server Farm; • il sistema di autenticazione ed autorizzazione (IRIDE); • l’informazione anagrafica di base; • le piattaforma di: pagamento, workflow, content management, e-procurement - …. . Front Office • Abitare; • Pagare le tasse; • Usare un mezzo di trasporto; • Possedere un immobile; • …. . Back Office • Sistema Informativo Comunale. A  Informazioni per erogazione di servizi specifici; B  Informazioni per la costruzione di strumenti a disposizione dei comuni indipendentemente dai servizi erogati. B A

  17. Piattaforme abilitante segue La presenza delle piattaforme garantisce: • autonomia • coesione del sistema pubblico piemontese rispetto ai soggetti fruitori • economicità e facilità di implementazione • disaccopiamento tra i diversi livelli di un servizio/processo • Livello utente (strumento di riconoscimento) • Livello applicazione di Front Office (Comune Facile) • Livello di Back Office (S.I. comunale) • investimento per altri servizi/applicazioni non contemplati in Comune Facile • integrazione di eventuali realtà già consolidate • accessibilità a servizi a livello regionale e nazionale

  18. Piattaforme abilitante segue Cittadino Professionista Impresa Infrastruttura di rete pubblica Internet del SISTEMA PIEMONTE PIATTAFORMA DI AUTENTICAZIONE Servizio al cittadino Servizio alle imprese Servizio ai professionisti SISTEMA PIEMONTE Servizio al cittadino Servizio alle imprese Servizio ai professionisti MINISTERO DELL’INTERNO INFOCAMERE POSTECOM Piattaforma di pagamento Piattaforma di E-procurement Piattaforma Anagrafica di base Piattaforma di workflow Piattaforma di Content manag. INFRASTRUTTURA DI COOPERAZIONE Back Office servizi al cittadino Back Office servizi alle imprese Back Office servizi ai professionisti Infrastruttura di rete privata della RUPAR PIEMONTE S.I. comunale S.I. comunale Dipendente comunale S.I. comunale

  19. ComuneFacile AtoC Piemonte – Servizi Proposti I servizi previsti dal progetto AtoC Piemonte Comune Facile fanno parte delle seguenti categorie di “eventi della vita” ESSERE CITTADINO ABITARE PAGARE LE TASSE USARE UN MEZZO DI TRASPORTO POSSEDERE IMMOBILI

  20. Essere Cittadino: Piattaforma di autenticazione • Essere cittadino all’interno di un sistema di erogazione di servizi vuol dire prima di tutto essere riconosciuto dal sistema in modo univoco ed uniforme. • Per essere riconosciuti dal sistema e fruire dei servizi che offre è necessario avere la disponibilità di informazioni anagrafiche normalizzate e costantemente aggiornate, realizzate indipendentemente dai sistemi gestionali dei singoli Enti e tali da consentire gli stessi diritti di accesso/fruizione per tutti i cittadini del territorio, a Torino come a Moncenisio. • Se la disponibilità delle rete (RUPAR) e della infrastruttura di autenticazione è oggetto di progetti di livello regionale, fa parte di questo progetto il servizio di alimentazione delle basi dati anagrafiche normalizzate a partire dalle basi dati gestionali dei singoli comuni: presupposto per la realizzazione dei servizi offerti. • Fa parte del progetto: sviluppo degli estrattore; controllo della fornitura del software, analisi dei dati e dei modelli di fornitori: sviluppo di procedure di impianto di base dati di test per ogni fornitore; installazione, test e collaudo presso i Comuni; delle procedure di estrazione delle variazioni anagrafiche; delle procedure di trasferimento automatico e sicuro di tale variazioni.

  21. Abitare: Cambiare indirizzo • Il cittadino deve indicare: - i suoi indirizzi di partenza e di arrivo; - le persone del nucleo familiare oggetto del cambiamento; - i dati relativi alla gestione della TARSU; - i dati relativi alla patente. • Il funzionario: - riceve una e-mail indicante l’arrivo di una richiesta di cambiamento di residenza; - accede al servizio e tratta le richieste pendenti, essendo abilitato alla gestione del servizio. • Il funzionario può: - stampare le richieste e trasmetterle ad altri uffici; - trattarle se abilitato all’uso delle funzioni demografiche e tributarie del Comune. • Il funzionario informa il cittadino dell’avanzamento della sua pratica attraverso lo strumento di back-office.

  22. Pagare le tasse: Pagamento ICI CALCOLO DELL’ICI • Il cittadino deve immettere i dati relativi a: immobili posseduti, relativa classificazione catastale. Il calcolo viene effettuato in base alle corrette aliquote comunali; PAGAMENTO ICI • Al cittadino viene presentato a video il bollettino con i dati calcolati. A questo punto può: - stampare il bollettino e pagare presso un riscossore; - effettuare il pagamento on-line con Carta di Credito o prelievo da Conto Corrente (con minori costi di commissione per operazione). PAGAMENTO VIOLAZIONI ICI • Allo stesso modo possono essere pagate eventuali violazioni a seguito della comunicazione da parte del Comune dei soggetti interessati alle violazioni e dei relativi importi.

  23. Pagare le tasse: Dichiarazione di variazione ICI ACQUISIZIONE DENUNCE DI VARIAZIONE ICI • Il cittadino può presentare una denuncia di variazione immobiliare ai fini ICI VISURA TRIBUTARIA • Il cittadino può: - visualizzare la propria posizione tributaria; - segnalare via e-mail all’Ente eventuali incongruenze rispetto alla situazione reale

  24. Usare un mezzo di trasporto: Pagamento contravvenzioni CONSULTARE LE CONTRAVVENZIONI • Il cittadino: - deve immettere i dati relativi alla targa del veicolo e al periodo di riferimento; - riceve in output i dati su tutte le contravvenzioni, presenti in archivio, relative al veicolo richiesto e per il periodo di possesso. FUNZIONI DI PAGAMENTO • Il cittadino deve immettere (o selezionare dalla lista delle multe elencate nel servizio “Consultare le contravvenzioni”) i dati identificativi della contravvenzione che intende pagare. Il pagamento delle violazioni può avvenire in 2 modalità: - stampa del bollettino preimpostato e pagamento del cittadino presso l’ufficio postale; - pagamento on-line con Carta di Credito o con prelievo da Conto Corrente a minor costi di commissione per operazione. OPPORRE RICORSO • l cittadino deve immettere: - i dati identificativi della contravvenzione per cui intende opporre ricorso (o selezionarla dalla lista delle multe elencate nel servizio “Consultare le contravvenzioni”); - i dati relativi alle motivazioni del ricorso.

  25. Usare un mezzo di trasporto: Rilascio permessi di transito per ZTL • Il cittadino deve immettere i dati relativi alla richiesta di emissione o al rinnovo dei permessi di transito ZTL. • Il cittadino riceve l’informazione di ritorno, via e-mail direttamente dal Comune. Il Comune verificata l’ammissibilità della richiesta e può via e-mail richiedere ulteriori informazioni o fornire le informazioni sull’esito dell’istruttoria della pratica.

  26. Possedere un immobile: Concessione edilizia Accesso al servizio Presentazione pratica Pagamento on line

  27. Muoversi in città: Stato del suolo e viabilità Servizi informativi e di comunicazione inerenti a mobilità, eventi, interventi sul territorio

  28. ComuneFacile AtoC Piemonte: Enti aderenti Prima Fase Ente Capofila • Città di Torino Enti Sviluppatori • Cuneo, Verbania, Vercelli, Banchette, Beinasco, Borgaro T.se, Brandizzo, Bruino, Caluso, Candiolo, Casalborgone, Caselle Torinese, Castagneto Po, Cavagnolo, Chivasso, Ciriè, Favria, Foglizzo, Gattinara, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Lauriano, Livorno Ferraris, Moncalieri, Montalto Dora, Montanaro, Monteu da Po, Nichelino, Parella, Pinerolo, Rivalba, Rivalta di Torino, Rivarolo Canavese, Rivoli, Romano Canavese, Rondissone, Salerano Canavese, Samone, San Mauro Torinese, San Sebastiano da Po, Sangano, Settimo T.se, Trofarello, Tortona, Venaria, Vinovo, Volpiano, C.M Dora Baltea, C.M. Val Sangone, C.M. Valli Orco e Soana, Provincia di Torino, Unione Grangia Vercellese. Enti riutilizzatori • Regione Piemonte, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Torino, Province di: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano C.O., Vercelli. Ente Attuatore • CSI-Piemonte

  29. Nuove adesioni ed ipotesi di nuovi servizi Seconda Fase • I nuovi “Enti aderenti” utilizzano piattaforme e servizi in corso di sviluppo nella prima fase di “Comune Facile”. • Con il contributo economico dei “nuovi Enti aderenti” si possono sviluppare nuovi servizi da rendere disponibili anche ai partecipanti alla prima fase di “Comune Facile”. • I nuovi servizi, sempre collegati agli “eventi della vita”, verranno concordati fra tutti gli Enti.

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