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CALL TO ACTION: ACTORS CASE STUDIES. Caso clinico. Realizzato con il contributo educazionale di. Esami di routine Glicemia a digiuno Colesterolemia totale, LDL e HDL Trigliceridemia a digiuno Potassiemia Uricemia Creatininemia Stima della clearance della creatininemia
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CALL TO ACTION: ACTORS CASE STUDIES Caso clinico Realizzato con il contributo educazionale di
Esami di routine Glicemia a digiuno Colesterolemia totale, LDL e HDL Trigliceridemia a digiuno Potassiemia Uricemia Creatininemia Stima della clearance della creatininemia Emoglobina ed ematocrito Analisi dell’urina e microalbuminuria (rapporto albumina/creatinina) Elettocardiograma Caratterizzazione del paziente secondo le Linee Guida ESH/ESC 2007 • Esami raccomandati • Ecocardiogramma • Ultrasonografia carotidea • Proteinuria quantitativa • Indice pressorio arto inferiore/superiore • Funduscopia • Test da carico di glucosio (se glicemia a digiuno >5.6 mmol/L) • Misurazione della pressione domiciliare e monitoraggio delle 24 ore • Misurazione della pulse way velocity (velocità dell’onda di polso) (se disponibile)
Criteri per l’identificazione della sindrome metabolica: NCEP-ATP III * la diagnosi viene posta se sono presenti > 3 dei sottoelencati fattori di rischio ** nuovo limite introdotto in base alle nuove linee gtuida dell’American Diabetes Association del 2003. Genuth S, Alberti KG, Bennett P, et al. Follow-up report on the diagnosis of diabetes mellitus. The Expert Committee on the Diagnosis and Classification of Diabetes Mellitus. Diabetes Care. 2003; 26: 3160–3167. Grundy SM et al Circulation. 2004;109:433-438.
Pressione arteriosa(mmHg) Altri fattori di rischio, danno d’organo o riscontro di patologia concomitante Normale PAS 120−129 o PAD 80−84 Normale alta PAS130−139 o PAD 85−89 Grado 1 IA PAS140−159 o PAD90−99 Grado 2 IA PAS160−179 o PAD100−109 Grado 3 IA PAS≥180 o PAD≥110 Nussun altro fattore di rischio aggiunto Rischio nella media Rischio nella media Rischio aggiunto basso Rischio aggiunto moderato Rischio aggiunto elevato 1−2 fattori di rischio Rischio aggiunto basso Rischio aggiunto basso Rischio aggiunto moderato Rischio aggiunto moderato Rischio aggiunto molto elevato 3 o più fattori di rischio, SM, danno d’organo o diabete Rischio aggiunto moderato Rischio aggiunto elevato Rischio aggiunto elevato Rischio aggiunto elevato Rischio aggiunto molto elevato Malattia CV o renale Rischio aggiunto molto elevato Rischio aggiunto molto elevato Rischio aggiunto molto elevato Rischio aggiunto molto elevato Rischio aggiunto molto elevato Stratificazione del rischio cardiovascolare in base ai valori di PA, fattori di rischio concomitanti, TOD e malattie associate IA=ipertensione arteriosa; PAS=pressione arteriosa sistolica; PAD=pressione arteriosa diastolica; SM=sindrome metabolica; CV=cardiovascolare
Linee Guida ESH/ESC 2007 Fattori che influenzano la prognosi Danno d’organo subclinico • Evidenza elettrocardiografica di IVS (Sokolow-Lyon > 38 mm; Cornell > 2440 mm*ms) o: • Evidenza ecocardiografica di IVS (IMVS M ≥ 125 g/m2, F ≥ 110 g/m2) * • Ispessimento della parete carotidea (IMI > 0.9 mm) o placche ateromasiche • Velocità dell’onda di polso carotidea - femorale >12 m/sec • Indice pressorio arti inferiori/arti superiori < 0.9 • Lieve incremento della creatinina plasmatica: M: 1.3-1.5 mg/dl; F:1.2-1.4 mg/dl • Riduzione del filtrato glomerulare ┼(< 60 ml/min/1.73m2) o della creatinina-clearance◊(< 60 ml/min) • Microalbuminuria 30-300 mg/24ore o rapporto albumina-creatinina: ≥ 22 (M) o ≥ 31 (F) mg/g ┼ Formula MDRD; ◊ Formula di Cockroft-Gault, IMVS=indice di massa ventricolare sinistra; IMI=ispessimento medio-intimale
Incidenza del diabete nei trial clinici su farmaci antipertensivi: una metanalisi a forma di rete Elliott WJ, et al. Lancet 2007;369(9557):201-7
A Confronto tra olmesartan e losartan o candesartan B