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PRESENTAZIONE E PROSPETTIVE Milano , dicembre 2009. 1 - Enti Promotori. CAMERA di COMMERCIO di MILANO ASSOLOMBARDA CONFIDUSTRIA MONZA e BRIANZA CONFINDUSTRIA ALTO MILANESE ASSIMPREDIL-ANCE UNIONE GRAFICI e CARTOTECNICI ASSISTAL G.I.S.I. UCIMU- SISTEMI PER PRODURRE . pagina 2.
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PRESENTAZIONE E PROSPETTIVE Milano, dicembre 2009
1 - Enti Promotori • CAMERA di COMMERCIO di MILANO • ASSOLOMBARDA • CONFIDUSTRIA MONZA e BRIANZA • CONFINDUSTRIA ALTO MILANESE • ASSIMPREDIL-ANCE • UNIONE GRAFICI e CARTOTECNICI • ASSISTAL • G.I.S.I. • UCIMU- SISTEMI PER PRODURRE pagina 2
1 - Associazioni partner Altri enti associativi partner di Confidi nell’erogazione del servizio di garanzia alle aziende loro associate • CONFIMPRESE • CONFINDUSTRIA SALERNO • CDO VARESE • CDO SARONNO • ASSOBIOMEDICA • ASSOCOMPLAST • UNACOMA pagina 3
2 - Dati attività SOCI AL 31/12/2008: 5540 SOCI AL 21/10/2009: 5926 pagina 4
Portafoglio garanzie - Stock Garanzie rilasciate per scadenze (importi in milioni di euro) pagina 5
Portafoglio garanzie - Stock Garanzie rilasciate per provincia (importi in milioni di euro) pagina 6
Portafoglio garanzie - Stock Composizione del portafoglio garanzie per rating (importi in milioni di euro) pagina 7
Portafoglio garanzie - Stock Valore medio delle garanzie in essere per socio (importi in euro) Indice di Herfindahl: In ambito finanziario l’indice è un parametro che indica il grado di concentrazione del portafoglio dir ischio. Quanto più il portafoglio è concentrato tanto maggiore risulta il valore assunto dal suddetto indice. In generale, valori prossimi allo 0 evidenziano un frazionamento delle garanzie e valori prossimi ad 1 indicano massima concentrazione delle garanzie Il dato evidenzia, rispetto al 31/12/2008, un incremento del rischio medio di garanzia per singolo socio del 17% pagina 8
Portafoglio garanzie Composizione del portafoglio garanzie delle prime 10 - 20 - 50 posizioni (importi in milioni di euro) pagina 9
Portafoglio garanzie - Stock Composizione del portafoglio garanzie in bonis pagina 10
Garanzie concesse - Flusso (31/12/08 - 31/5/09) Flusso garanzie rilasciate per rating pagina 11
Garanzie concesse - Flusso (31/12/08 - 31/5/09) Flusso garanzie per tipologia di operazione pagina 12
3 - La riforma dei CONFIDI D.L. 30/9/2003 n. 269 modificato in Legge n. 326 del 24 novembre 2003 Obiettivi della riforma • Favorire la “maturazione” dei Confidi per rafforzare il loro ruolo nel finanziamento alle PMI da parte delle banche, alla luce anche delle opportunità offerte dal nuovo Accordo sul Capitale “Basilea 2” necessità di: • superare la “frammentarietà” del comparto; • rafforzare le strutture operative e organizzative dei Confidi. pagina 13
Le diverse tipologie di Confidi Soggetti Attività Confidi 106 Iscritti in una apposita sezione dell’elenco ex art. 106 TUB Esclusivamente:attività di garanzia collettiva dei fidi, servizi a essa connessi e strumentali In prevalenza:garanzia collettiva dei fidi, servizi connessi e strumentali In prevalenza vs. soci: garanzie per rimborsi fiscali,gestione fondi pubblici, contratti con banche assegnatarie di fondipubbliciIn via residuale:attività riservate agli intermediari finanziari iscritti nel medesimo elenco Confidi 107 Iscritti nell’elenco speciale ex art. 107 TUB Confidi banche Soc. coop. Iscritte nell’albo Ex art. 13 TUB In prevalenza:garanzia collettiva dei fidi In via non prevalente:attività bancaria e servizi connessi e strumentali Pagina 14
3 - La riforma dei CONFIDI IL MODELLO DI CONFIDI “107” NELLA LEGGE 326/03 Sono obbligati a richiedere l’iscrizione nell’elenco speciale i confidi con un volume di attività finanziarie (cioè garanzie) pari o superiore a 75 milioni di euro. pagina 15
3 – La riforma dei Confidi Effetti della nuova disciplina delle garanzie: • per i Confidi 106:possono essere riconosciute le garanzie rilasciate nei confronti di banche che adottano il metodo di calcolo del rating IRB avanzato (cioè Internal Rating Based approach). • per i Confidi 107:sono riconosciute (effetto ponderazione) tutte le garanzie rilasciate, anche con lo schema mutualistico, a condizione che i Confidi siano sottoposti a regole di vigilanza prudenziale equivalenti a quelle delle banche. • per i Confidi Banche:sono riconosciute tutte le garanzie rilasciate, anche con lo schema mutualistico. pagina 16
3 – La riforma dei Confidi LA VIGILANZA EQUIVALENTE: Ai “Confidi 107”è richiesto il rispetto dei requisiti patrimoniali per: • Rischio di credito:……. • Rischio operativo; • Rischio di cambio; • Rischio di mercato. La disciplina di vigilanza prudenziale recepisce anche per i confidi 107 la direttiva sul capitale e prevede l’applicazione di requisiti prudenziali analoghi a quelli delle banche. pagina 17
4 - I dati di CPL Tasso di decadimento: misura la percentuale di deterioramento delle garanzie concesse riferita al loro anno di delibera Tassi di decadimento al 31/12/2008 Tassi di decadimento al 31/08/2009 pagina 18
4 - I dati di CPL pagina 19
5 – AGENDA • entro 31 dicembre 2009: presentazione a Banca d’Italia dell’Istanza di trasformazione in intermediario finanziario vigilato (ex art. 107 del tub) • requisito patrimoniale minimo: 6% • obiettivo di requisito patrimoniale : 7% • iniezione di mezzi patrimoniali freschi e/o subordinati in linea con quanto previsto dal piano industriale pagina 20