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Novità in materia di norme tecniche per dispositivi medici. Milano 23/02/2012 info@ isemed.eu. Struttura normativa. Norme orizzontali = norme generali e collaterali per A.E.M. ( es: parte 1 delle 60601; IEC 62304; ISO 10993-1; … )
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Novità in materia di norme tecniche per dispositivi medici Milano 23/02/2012 info@isemed.eu
Struttura normativa Norme orizzontali = norme generali e collaterali per A.E.M. (es: parte 1 delle 60601; IEC 62304; ISO 10993-1; …) Norme verticali = norme specifiche di prestazione di prodotto (es: parti 2 delle EN IEC 60601; ISO 10651-2; …) Norme sui componenti = Norme riguardanti parti componenti un apparecchiatura (ISO 5356-1: “Raccordi conici per anestesia e ventilazione; …) 2
Percorso normativo UE Emissione norma (Norma ISO, …) ENTE (es: ISO, IEC, CEN, CENELEC, DIN, BSI, …) Recepimento Europeo (Norma EN, EN ISO) Armonizzazione legislativa (pubblicazione GUCE) ENTE UE (es: CEN, CENELEC) COMMISSIONE UE Recepimento nazionale (Norma UNI EN ISO, …) ENTE NAZIONALE (UNI, CEI) 3
Norme armonizzate Sono le norme tecniche che danno la presunzione di conformità ai requisiti di sicurezza della direttiva 93/42/CEE e s.m. Sono pubblicate nella GUCE Sono riepilogate nel sito http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011:242:0008:0038:IT:PDF raggiungibile tramite http://ec.europa.eu/atoz_it.htm 4
Principale novità per elettromedicali • La II edizione della norma EN IEC 60601-1 cesserà di essere norma armonizzata il 1/6/2012 a meno di norme particolari (parte 2) che si riferiscono alla II edizione. • Verrà sostituita dalla III edizione pubblicata come EN 60601-1:2006
Novità principale della EN 60601-1 III ed. Le principali novità riguardano: • Sicurezza fondamentale • Prestazioni essenziali Queste novità sono già presenti nel titolo della norma 6
Novità principale della EN 60601-1 III ed. SICUREZZA FONDAMENTALE = assenza di rischio inaccettabile in condizione normale o di primo guasto PRESTAZIONI ESSENZIALI = prestazioni necessarie per eliminare il rischio inaccettabile 7
Novità principale della EN 60601-1 III ed. Sicurezza Fondamentale: si riferisce ad un dispositivo che arreca danno (anche involontario) a seguito nel suo funzionamento. È costituita spesso da una forma di protezione passiva per il paziente e l’operatore. In generale, si riferisce a proprietà del prodotto che non sono specifiche per quel dispositivo. 8
Sicurezza fondamentale (esempi) • schermo contro le radiazioni • collegamento elettrico di terra • involucro isolato e con aperture di dimensioni inferiori al dito o alla spina di prova
Prestazioni essenziali (esempi) • precisione di corretta somministrazione di una pompa a infusione; • la capacità dell’elettrocardiografo di ripristinare la propria funzionalità dopo la scarica del defibrillatore; • corretto funzionamento di un segnale di allarme del sistema di monitoraggio in terapia intensiva, • corrette informazioni diagnostiche fornite dall’APPARECCHIO EM, sulle quali si basa un determinato trattamento, qualora la mancanza di queste prestazioni presentino un rischio inaccettabile in genere per il paziente.
Prestazioni essenziali Le prestazioni essenziali di sicurezza non devono degradarsi nei seguenti casi: • Guasto dei componenti • Variazione dei parametri programmabili • Ritorno alle condizioni normali del costruttore • Cambio del modo di funzionamento • Falsi allarmi. Le prestazioni essenziali devono essere determinate dall’analisi dei rischi (sono essenziali le prestazioni che comportano rischi inaccettabili in caso di degrado)
Prestazioni essenziali • Le prestazioni essenziali dipendono dalla destinazione d’uso del prodotto. • La “Documentazione di gestione del rischio” costituisce la base della valutazione delle prestazioni essenziali e il superamento delle prove di conformità alla EN 60601-1 • Chi esegue verifiche di conformità alla norma generale III ed. deve essere in grado di: • conoscere l’applicazione clinica, • valutare l’analisi dei rischi e • provare l’A.E.M. in condizioni normali e di guasto.
Novità introdotte: Locali ad uso medico • Si classificano in base al tipo di parte applicata: • GRUPPO 0: in cui non ci sono parti applicate • GRUPPO 1: parti applicate esterne o invasive con l’esclusione della zona cardiaca • GRUPPO 2: parti applicate per la zona cardiaca
Novità introdotte: Definizioni 3.8 Parte applicata: parte di un A.E.M. che viene necessariamente in contatto fisico con il paziente affinché l’A.E.M. o il S.E.M. possa svolgere la sua funzione 14
Novità introdotte: Definizioni 3.8 Parte applicata (esempi): 15
Novità introdotte: Definizioni 3.17 Componente con caratteristiche di elevata integrità: componente in cui una o più caratteristiche assicurano il suo funzionamento senza guasti dal punto di vista delle prescrizioni di sicurezza, durante la vita in servizio prevista in condizioni di uso normale e di uso improprio ragionevolmente prevedibile. Nota : Un componente con caratteristiche di elevata integrità dovrebbe essere identificato dal fabbricante nella documentazione annessa 16
Novità introdotte: Definizioni 3.17 Componente con caratteristiche di elevata integrità. I componenti ad elevata integrità (sicurezza di sovrappressione, centraline di controllo, azionamenti, …) privi di norme tecniche specifiche, possono essere certificati SIL (Safety Integrity Level) secondo le norme: • EN IEC 61508 – Sistemi elettrici, elettronici, elettronici programmabili • EN IEC 61511 – Processi industriali • EN IEC 62061 – Macchine • EN IEC 61800-5-1 – Azionamenti: velocità e carico 17
Novità introdotte: Definizioni 3.58 Mezzo di protezione dell’operatore (MDPDO)= mezzo di protezione per la riduzione del rischio da shock elettrico per persone diverse da paziente. 3.59 Mezzo di protezione del paziente (MDPDP)= mezzo di protezione per la riduzione del rischio da shock elettrico per il paziente 3.60 I mezzi di protezione (MDP) comprendono isolamento, distanze in area e superficiali, impedenze e connessioni alla terra di protezione 18
Novità introdotte: Definizioni 3.79 AMBIENTE DEL PAZIENTE Volume in cui può avvenire un contatto tra il Paziente e parti dell’A.E.M. o tra il paziente e altre persone che tocchino l’A.E.M. 19
Altre novità I limiti delle correnti di dispersione verso terra sono maggiori rispetto alla precedente edizione. Ciò consente l’uso di filtri di rete più efficaci 20
Punti soggetti all’analisi dei rischi Il fabbricante nella sua gestione dei rischi deve valutare: 4.3 Prestazioni essenziali dell’A.E.M. (o del S.E.M.): 4.4 Vita in servizio prevista: 4.5 Sicurezza equivalente per gli A.E.M. per dimostrare che mezzi alternativi a quelli prescritti dalla norma forniscono rischi residui equivalenti o minori. 4.6 Parti dell’A.E.M. in contatto con il paziente. 21
Punti soggetti all’analisi dei rischi Il fabbricante nella sua gestione dei rischi deve valutare: 4.7 Condizioni di primo guasto (perturbazioni elettriche, elettromagnetiche, condizioni climatiche, sollecitazioni meccaniche, radiazioni UV, X, inquinamento, …) 4.9 Componenti con caratteristiche di elevata integrità: 5.9.2.3 Attuatori 8.4.2 Parti accessibili che comprendono parti applicate 8.5.2.2 Parti applicate di tipo B 8.5.2.3 Elettrodi PAZIENTE 8.5.5.1 Protezione da defibrillatore 22
Punti soggetti all’analisi dei rischi Il fabbricante nella sua gestione dei rischi deve valutare: 8.6.3 Messa a terra protezione, funzionale, equalizzazione, delle parti mobili 8.8.4.1 Isolamento includendo la resistenza meccanica e resistenza termica 8.10 Componenti e cablaggio incluso: 8.10.1 Fissaggio dei componenti 8.10.2 Fissaggio del cablaggio 8.10.5 Protezione meccanica del cablaggio 8.11.5 Fusibili e sganciatori di sovracorrente di rete (se assenti) 23
Punti soggetti all’analisi dei rischi Il fabbricante nella sua gestione dei rischi deve valutare: 9.2 Pericoli meccanici associati alle parti mobili, comprendendo: 9.2.2.4.3 protezioni mobili 9.2.2.4.4 Misure di protezione 9.2.2.5 Attivazione continuata (dei movimenti meccanici) 9.2.2.6 Velocità di movimento 9.2.3.2 Extracorsa delle movimentazioni 9.2.4 Dispositivi di arresto di emergenza 9.2.5 Rilascio del PAZIENTE (in caso di rottura meccanica o guasto elettrico dell’A.E.M.) 24
Punti soggetti all’analisi dei rischi Il fabbricante nella sua gestione dei rischi deve valutare: 9.3 Pericolo associato a superfici, spigoli e bordi 9.4.2.4.3 Superamento di una soglia (alta 20 mm se l’A.E.M. pesa più di 45 Kg) 9.5.1 Mezzi di protezione per parti espulse 9.6 Energia acustica (compresi infra e ultrasuoni) e vibrazione 25
Punti soggetti all’analisi dei rischi Il fabbricante nella sua gestione dei rischi deve valutare: 9.7 Serbatoi o componenti in pressione relativamente a: 9.7.2 Parti pneumatiche ed idrauliche 9.7.4 Valori nominali per la pressione di parti dell’A.E.M. 9.7.6 Dispositivo di controllo della pressione 9.7.7 Dispositivo di limitazione della pressione 9.8 Sistemi di sostegno 9.8.2 Fattore di sicurezza del carico meccanico 9.8.3 Resistenza del sostegno del paziente, dell’operatore o dei sistemi di sospensione 9.8.3.2 Forze statiche dovute al carico di persone 9.8.4 Dispositivi meccanici di protezione 9.8.5 Sistemi privi di dispositivo meccanici di protezione 26
Punti soggetti all’analisi dei rischi Il fabbricante nella sua gestione dei rischi deve valutare: 10 Radiazioni volute o non volute incluse 10.1.2 radiazioni X non intenzionali per A.E.M a raggi X 10.2 alfa, beta, gamma, di neutroni e altre particelle 10.3 microonde 10.5 radiazioni elettromagnetiche visibili 10.6 infrarosse 10.7 ultraviolette 27
Punti soggetti all’analisi dei rischi Il fabbricante nella sua gestione dei rischi deve valutare: 11 Temperature eccessive relative a 11.1.1 parti accessibili nell’uso normale 11.1.2.1 parti applicate previste per fornire calore 11.1.2.2 parti applicate non previste per fornire calore 11.1.3 misure da effettuare sulle temperatura dell’A.E.M. 11.2.2.1 rischio di incendio in ambiente ricco di ossigeno 11.3 Prescrizioni costruttive per involucri a prova di fuoco (FV-1 e 2) 11 altri pericoli relativi a 11.5 con agenti infiammabili 11.6.3 versamento di liquidi. 11.6.6 pulizia e disinfezione 11.6.7 Sterilizzazione 11.6.8 Compatibilità con le sostanze utilizzate negli A.E.M. 28
Punti soggetti all’analisi dei rischi Il fabbricante nella sua gestione dei rischi deve valutare: Precisione dei comandi e protezione da emissioni pericolose, incluso: 12.1 Precisione dei comandi e degli strumenti 12.3 Sistemi di allarme 12.4.1 Superamento intenzionale dei limiti di sicurezza 12.4.2 Indicazione dei parametri per emissioni pericolose 12.4.3 Scelta accidentale di valori di emissione eccessivi 12.4.4 Emissione non corrette 12.4.5.2 Rischi associati ad A.E.M. a raggi X per scopi diagnostici 12.4.5.3 Rischi associati ad A.E.M. per la radioterapia 12.4.5.4 Rischi associati ad A.E.M. che generano radiazioni per scopi diagnostici o terapeutici 12.4.6 Rischi associati a pressione acustica per scopi diagnostici o terapeutici 29
Punti soggetti all’analisi dei rischi Il fabbricante nella sua gestione dei rischi deve valutare: 13.2.6 Perdita di liquidi dall’A.E.M. 14 Sistemi elettromedicali Programmabili ( con riferimento alla ISO 14971 e al ciclo di vita di sviluppo del software – IEC 62304) 17 Compatibilità elettromagnetica degli A.E.M. 30
Punti soggetti all’analisi dei rischi Il fabbricante nella sua gestione dei rischi deve valutare: 15 Costruzione con riferimento a: 15.1 Disposizione dei comandi e degli indicatori degli A.E.M. 15.3 Resistenza meccanica alla spinta, urto, caduta, trattamento rude, 15.4.1 Costruzione dei connettori 15.4.2 Dispositivi di controllo di temperatura e sovraccarico (elettrico) 15.4.3.1 Alloggiamento delle batterie 15.4.3.5 Protezione da correnti e tensioni eccessive 15.4.5 Comandi pre-impostati 15.4.7.3 Ingresso dei liquidi 31
Punti soggetti all’analisi dei rischi 4.5 Quando la Norma specifica prescrizioni per rischi particolari, il fabbricante può impiegare mezzi alternativi per individuare e ridurre tali rischi, a condizione che possa dimostrare che i rischi residui risultanti, siano equivalenti o inferiori al livello dei rischi residui risultanti dall’applicazione delle prescrizioni della Norma. La documentazione di gestione dei rischi deve essere parte integrante dell’A.E.M. ai fini della valutazione di conformità dello stessa alla norma 60601-1 III ed. La conformità si verifica con esame dell’A.E.M. e/o della Documentazione di Gestione del rischio. 32
Altre norme armonizzate per El. Med. La EN 60601-1 fa riferimento a requisiti in materia di sistemi E.M., EMC, Software, Usabilità, Sistemi di allarme, controllo fisiologico ad anello chiuso, A.E.M. ad uso domiciliare. Queste prescrizioni sono specificate nelle norme collaterali. 33
Altre norme armonizzate per El. Med. EN 60601: Parte 1 – Norme collaterali • 1-1 (2001) sicurezza per i sistemi elettromedicali • 1-2 (2007) sicurezza fondamentale e prestazioni essenziali - Compatibilità elettromagnetica • 1-3 (2008) sicurezza e prestazioni essenziali - Radioprotezione in apparecchi radiologici per diagnostica • 1-4 (1996) : sicurezza - Sistemi elettromedicali programmabili • EN IEC 62304 - Ciclo di vita del software per dispositivi medici Norme nuove allineate alla EN 60601-1 III ed. 34
Altre norme armonizzate per A.E.M. EN 60601: Parte 1 – Norme collaterali • 1-6 (2010) : sicurezza fondamentale e prestazioni essenziali - Usabilità. • 1-8 (2007) Sistemi di allarme - Prove e linee- guida per sistemi di allarme usati in apparecchi e sistemi elettromedicali. • 1-10 (2008) Sicurezza fondamentale e prestazioni essenziali - Prescrizioni per lo sviluppo di dispositivo per il controllo fisiologico di tipo ad anello chiuso. • 1-11 (2010) sicurezza di base e prestazioni essenziali - Prescrizioni per apparecchi EM e sistemi EM per uso domiciliare. Norme nuove allineate alla EN 60601-1 III ed. 35
Norme particolari/collaterali (armonizzate) Sono 47 norme della serie 60601-2-xx 13 norme particolari o collaterali 3 norme EN 80601-2-xx sviluppate in collaborazione IEC-ISO
Collegamento tra parte 1 e parte 2 EN 60601-1 app. A par. 3.27 Le Norme particolari (parte 2) della famiglia EN 60601 identificano le specifiche Prestazioni Essenziali. Le prescrizioni di una Norma particolare hanno priorità su quelle della Norme generali e collaterali. 37
Periodo di validità della II ed. • Prima del 1/6/2012 sono valide entrambe le edizioni se non ci sono norme particolari per l’A.E.M. • Dopo tale data valgono 2 condizioni: • il riferimento all’eventuale norma particolare • La III ed. in mancanza della norma particolare
Periodo di validità della II ed. • Per le A.E.M. con norme particolari già aggiornate alla III ed. della EN 60601-1, la II ed. non è più valida • Per le A.E.M. con norme particolari non aggiornate alla III ed. della EN 60601-1 la II ed. ha ancora validità fino a quando non viene aggiornata la norma particolare di riferimento. • Prima del 1/6/2012 sono valide entrambe le edizioni
Norme particolari/collaterali (armonizzate) Fra le norme collaterali si evidenziano: • EN 62366 – Ingegneria dell’Usabilità dei Dispositivi medici (cfr. EN 60601-1-6) • EN 62304 – Ciclo di vita del software
Normativa EN ISO 14155 • La norma EN 14155 sulle indagini cliniche dei dispositivi medici, pubblicata nel 2011, ha introdotto alcune novità: • Una sola norma • Estensione della figura del ricercatore ai centri clinici. • Prescrizioni sui soggetti vulnerabili • Eliminazione dell’appendice sugli studi bibliografici • Chiarimento della cronologia arruolamento-inclusione dei soggetti
Norme UNI di recente pubblicazione • Impianti chirurgici: 2 nuove norme su: • Requisiti per l’osteosintesi (UNI EN ISO 14602 ) • Prove sul rilascio di Nichel (UNI EN 1811) • Chirurgia: 3 nuove norme su: • Guanti medicali monouso (UNI EN 455-2) • Teli chirurgici (UNI EN 13795) • Protezioni da oggetti taglienti (UNI EN ISO 23908)
Norme UNI di recente pubblicazione • Neonatologia: 2 nuove norme su: • Trasporto di incubatori (UNI EN 13976-1; UNI EN 13976-2) • Ginecologia: 1 nuova norma su: • Dispositivi contraccettivi intrauterini contenenti rame (UNI EN ISO 7439)
Norme UNI di recente pubblicazione • Anestesiologia – rianimazione - pneumologia: 5 nuove norme su: • App. di anestesia e ventilatori (UNI EN ISO 15001; UNI EN ISO 5364) • Ventilatori polmonari per terapia intensiva (UNI EN ISO 80601-2-12) • Pulsossimetri (UNI EN ISO 80601-2-612) • Aerosol (UNI EN ISO 20072)
Norme UNI di recente pubblicazione • Impianti gas medicinali: 2 nuove norme su: • Tubi flessibili (UNI EN ISO 5359) • Accettazione degli impianti (UNI 11100) • Infusione: 3 nuove norme su: • Set monouso di trasfusione (UNI EN ISO 1135) • Set di infusione (UNI EN ISO 8536-5; UNI EN ISO 8536-1)
Norme UNI di recente pubblicazione • Sterilizzazione: 9 nuove norme su: • Agenti sterilizzanti (UNI EN ISO 14160) • Sterilizzatrici a vapore (UNI EN ISO 25424) • Trattamento asettico dei prodotti per la salute (UNI EN ISO 13408-1/2/3/4/5/6) • Apparecchi di lavaggio e disinfezione (UNI EN ISO 15883-6)
Norme UNI di recente pubblicazione • Oftalmologia: 7 nuove norme su: • Montature di occhiali (UNI EN 16128; UNI EN ISO 8624) • Lenti a contatto (UNI EN ISO 11985; UNI EN ISO 14534; UNI EN ISO 13212) • Strumenti oftalmici (UNI EN ISO 10943) • Lenti intraoculari (UNI EN ISO 11979-8)
Norme UNI di recente pubblicazione • Odontoiatria: 14 nuove norme su: • Vocabolario (UNI EN 1942) • Impianti (UNI EN 1642) • Materiali (UNI EN ISO 10271; 24234; 15912; 3107) • Strumenti (UNI EN ISO 6360-2; UNI EN ISO 1797-1; UNI EN ISO 7711-2; UNI EN ISO 21671) • Poltrone e unità dentali (UNI EN ISO 6875; UNI EN ISO 7494-1) • Strumenti (UNI EN ISO 6360-2; UNI EN ISO 1797-1; UNI EN ISO 7711-2; UNI EN ISO 21671) • Prodotti per lo sbiancamento (UNI EN ISO 28399) • Prodotti per ortodonzia (UNI EN ISO 27020)
Norme UNI di recente pubblicazione • IVD: 5 nuove norme su: • Informazioni (UNI EN ISO 18113-1; UNI EN ISO 18113-2; UNI EN ISO 18113-3; UNI EN ISO 18113-4; UNI EN ISO 18113-5) • COSMETICI: 5 nuove norme su: • Aspetti microbiologici (UNI EN ISO 29621; UNI EN ISO 16212:2011; UNI EN ISO 18415) • Prove su protezione solare (UNI EN ISO 24444)
Norme UNI di recente pubblicazione • Contenitori: 7 nuove norme su: • Sistema qualità (UNI EN ISO 15378) • Set di trasferimento (UNI EN ISO 22413) • Requisiti dei contenitori (UNI EN ISO 8362-4; UNI EN ISO 15747; UNI EN ISO 8362-6; UNI EN ISO 8362-7; UNI EN ISO 80369-1)