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4 domenica di Quaresima. 18 marzo 2012. Nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito. Benedizione dell’Acqua.
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4 domenica di Quaresima 18 marzo 2012
Nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.
Benedizione dell’Acqua
Fratelli e sorelle, preghiamo umilmente il Signore Dio nostro, perché benedica quest'acqua con la quale saremo aspersi noi e le nostre famiglie in ricordo del nostro Battesimo. Il Signore ci rinnovi interiormente, perché siamo sempre fedeli allo Spirito che ci è stato dato in dono.
Dio eterno e onnipotente, Dio eterno e onnipotente, tu hai voluto che per mezzo dell'acqua, elemento di purificazione e sorgente di vita, anche l'anima venisse lavata e ricevesse il dono della vita eterna: benedici quest'acqua, perché diventi segno della tua protezione in questo giorno a te consacrato.
Rinnova in noi, Signore, la fonte viva della tua grazia e difendici da ogni male dell'anima e del corpo, perché veniamo a te con cuore puro. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Scusa, Signor, se bussiamo alla porta del tuo cuore; siamo noi.Scusa Signore, se chiediamo mendicanti dell'amore un ristoro da te.
Così la foglia quando è stanca cade giù, ma poi la terra ha una vita sempre in più. Così la gente quando è stanca vuole te e tu, Signore, hai una vita sempre in più, sempre in più.
Scusa, Signore, se entriamo nella reggia della luce... siamo noi... Scusa, Signore, se sediamo alla mensa del tuo corpo per saziarci di te...
Così la foglia quando è stanca cade giù, ma poi la terra ha una vita sempre in più. Così la gente quando è stanca vuole te e tu, Signore, hai una vita sempre in più, sempre in più.
Scusa, Signore, quando usciamo dalla strada del tuo amore… siamo noi... Scusa, Signore, se ci vedi solo all'ora del perdono ritornare da te...
Così la foglia quando è stanca cade giù, ma poi la terra ha una vita sempre in più. Così la gente quando è stanca vuole te e tu, Signore, hai una vita sempre in più, sempre in più.
Dio onnipotente ci purifichi dai peccati, e per questa celebrazione dell'Eucaristia ci renda degni di partecipare alla mensa del suo regno. Amen.
Dio buono e fedele, che mai ti stanchi di richiamare gli erranti a vera conversione e nel tuo Figlio innalzato sulla croce ci guarisci dai morsi del maligno, donaci la ricchezza della tua grazia, perché rinnovati nello spirito possiamo corrispondere al tuo eterno e sconfinato amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Liturgia della PAROLA
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati.
Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.
Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene.
Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia. Lungo i fiumi di Babilonia, là sedevamo e piangevamo ricordandoci di Sion. Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre.
Perché là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato, allegre canzoni, i nostri oppressori: «Cantateci canti di Sion!». Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia.
Come cantare i canti del Signore in terra straniera? Se mi dimentico di te, Gerusalemme, si dimentichi di me la mia destra. Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia.
Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo, se non innalzo Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia. Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia.
Canto al Vangelo Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito; chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito. Dal Vangelo secondo Giovanni. Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie.
Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate.
Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
Cambierò il loro dolore in gioia Chi ha paura della luce? La legge del Signore fa gioire il cuore Il Regno di Dio è vicino Ascolta Gesù
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Ecco quel che abbiamo nulla ci appartiene ormai. Ecco quel che abbiamo nulla ci appartiene ormai. Ecco i frutti della terra che tu moltiplicherai.
Ecco queste mani puoi usarle se lo vuoi per dividere nel mondo il pane che Tu hai dato a noi.
Solo una goccia hai messo fra le mani mie, solo una goccia che tu ora chiedi a me…..
una goccia che in mano a Te una pioggia diventerà e la terra feconderà
Ecco quel che abbiamo nulla ci appartiene ormai. Ecco quel che abbiamo nulla ci appartiene ormai. Ecco i frutti della terra che tu moltiplicherai
Ecco queste mani puoi usarle se lo vuoi per dividere nel mondo il pane che Tu hai dato a noi.
Le nostre gocce pioggia fra le mani Tue
saranno linfa di una nuova civiltà…
E la terra preparerà la festa del pane che ogni uomo condividerà