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“La scelta delle metodologie didattiche: una questione che ricorre: costruttivismo vs istruttivismo” Antonio Calvani Uni

“La scelta delle metodologie didattiche: una questione che ricorre: costruttivismo vs istruttivismo” Antonio Calvani Università di Firenze. I – Cos’è la “didattica”? II –Che “affidabilità” ha la conoscenza didattica? -un dilemma: costruttivismo o istruttivismo? .

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“La scelta delle metodologie didattiche: una questione che ricorre: costruttivismo vs istruttivismo” Antonio Calvani Uni

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Presentation Transcript


  1. “La scelta delle metodologie didattiche: una questione che ricorre: costruttivismo vs istruttivismo” Antonio Calvani Università di Firenze

  2. I – Cos’è la “didattica”? II –Che “affidabilità” ha la conoscenza didattica? -un dilemma: costruttivismo o istruttivismo?

  3. Aiutare a prospettare/allestire/ valutare percorsi didattici percorribili ed efficaci Integrando esperienze personali, esperienze socialmente condivise, e acquisizioni “vicarie” socialmente (o scientificamente) accreditate DIDATTICA: un dominio di conoscenza che “dovrebbe”

  4. I – Cos’è la didattica?

  5. Progettuale Dimensioni della didattica • Attuativa • Conoscitiva

  6. Progettuale Come strutturo l’intervento Come scelgo gli “ingredienti”? Dimensione progettuale

  7. Dimensione progettuale Teorie dell’appren-dimento Teorie Intructional Design Analysis Design Curriculum Ambiente di apprenimento Scelta di: strategie, obiettivi, strumenti, tempi Development Curriculum Ambiente di apprenimento Scelta di: strategie, obiettivi, strumenti, tempi Implementation Attuazione di strategie Negoziazione attiva Valutazione formativa obiettivo Evaluation allievo risorse

  8. “Ingredienti” (Strategie didattiche) • Lezione espositiva • Lezione euristica • Tutoriale/drill & practice/skill training • Modellamento • Scoperta (guidata) • Discussione • Studio del caso, role playing • Simulazione • Problem solving/PBL • Collaborazione

  9. Rinforzo Feed-back o valutazione formativa Meccanismo “autostima-ansia-difese” Chiarezza degli obiettivi Preconoscenze Metacognizione Peer tutoring “Ingredienti” (concetti) di particolare rilevanza

  10. Dimensione attuativa Risorse del contesto: a) tecniche: libri, supporti multimediali, telematici) b) umane: tutor, compagni, esperti. Attore/ formatore Allievo Percezione Comunicazione: orale,scritta, extra verbale, mediata output, note, reazioni Preconoscenze Memoria a lungo termine Attenzione Negoziazione Trasposizione didattica Strategie cognitive; consegne Interazioni, (regole tacite-esplicite, aspettative, percezioni) Memoria a breve termine Conduzione ,interazioni socio-relazionali

  11. Esperienza personale Dimensione conoscitiva Concezioni personali Conoscenza tacità Ricordi Stratagemmi Esperienza condivisa Conoscenza teorica (traslata da altri ambiti) Conoscenza scientifica del settore Esperienza vicaria Buone pratiche Modelli trasferibili

  12. Autoreferenzialità, avalutatività delle esperienze Metodologie come “atti di fede” Scarsa attitudine al confronto critico Cattiva interazione tra teoria e pratica Scarsa disponibilità alla consultazione di banche documentarie Limiti principali della didattica (soprattutto in contesto italiano)

  13. Pisa 2003: matematica

  14. II – Che affidabilità ha la conoscenza didattica? Esiste un’ “evidenza” nelle conoscenze educative?

  15. Studio n. 1 Joel Michael, Where’s the evidence that active learning works?, Adv Physiol Educ 30, 159–167, 2006. Studio n. 2 Kirschner P. A., Sweller J., E. Clark R. E., Why Minimal Guidance During Instruction Does Not Work: An Analysis of the Failure of Constructivist, Discovery, Problem-Based, Experiential, and Inquiry-Based Teaching, Educational Psychologist, 41(2), 75–86, 2006. Un esempio: quanta guida istruttiva: due studi a confronto

  16. Joel : Active learning è equivalente a tecniche quali: istruzione centrata sullo studente, problem based learning, inquiry learning, cooperative/collaborative learning contrapponibili ad un insegnamento “centrato sul docente”. E’ evidente come l’active learning risulti congruente con la cornice teorica costruttivistica. Alla luce dei dati disponibili (meta-analisi) l’active learning offre più probabilità di conseguire apprendimento significativo. Studio n. 1

  17. Kirschner P. A., et al. Mostra che i modelli che guidano poco l’allievo, come quelli “inquiry based” funzionano peggio degli altri; in altri termini si sostiene che i modelli costruttivistici funzionano peggio di quelli istruttivistici. I primi provocano dispersione cognitiva e conseguente frustrazione, mantengono le misconceptions originarie negli allievi; Bizzarro il fatto che in ogni generazione, dagli anni ’50 in poi, in varie ondate, riappaiano sotto insegne lievemente diverse i sostenitori della “minima guida istruttiva”, ogni volta inconsapevoli del fallimento dell’approccio nella fase precedente Studio n. 2

  18. Abbiamo due lavori che avvalendosi entrambi di analisi documentarie (grandi quantità di dati empirici e meta-analisi) di vasto respiro, entrambi all’insegna dell’“evidenza” della letteratura pervengono a conclusioni di segno diverso. Dovremmo allora concludere che la ricerca è relegata ad una eterna inconclusività…? Dilemma!

  19. Non è impossibile trovare una ricomposizione di livello più alto: Studio 1: Joel sottolinea che i metodi attivi non si mettono comunque in moto spontaneamente, richiedono sempre una predisposizione accurata dell’ambiente ed una particolare preparazione dei docenti Studio 2: Kirschner, che critica gli approcci costruttivistici in genere, riconosce che mentre questi rimangono sconsigliabili in fase iniziale potrebbero avere maggiore valore man mano che aumenta l’expertise dell’allievo. Un principio sovraordinato ad entrambe le ricerche è quello dell’“effetto contrario dell’expertise”, una guida istruttiva è tanto più necessaria quanto più gli allievi sono novizi e non hanno consistente conoscenza del dominio in questione, tanto meno necessaria quanto più sono già esperti. Antitesi insanabile?

  20. Problemi (relativamente) aperti con adattamento flessibile della guida, ossia regolando l’apertura del problema in funzione essenzialmente di Conoscenza pregressa del dominio Capacità metacognitiva Sovraccarico cognitivo … Soluzione di sintesi Backward fading • Forma di scaffolding “regolabile”:viene fornito agli studenti un supporto che viene rimosso (fade) con il miglioramento delle capacitè acquisite. Rappresenta un punto di contatto fra la teoria del carico cognitivo e il costruttivismo.

  21. Grazie della cortese attenzione Antonio Calvanicalvani@unifi.it

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