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Polipo del colon, cancerizzato

Polipo del colon, cancerizzato. nessun sintomo o sintomi aspecifici. Intervento in elezione. Neoplasia del cieco o del colon ascendente o della flessura destra (epatica). Alterazioni aspecifiche dell’alvo; anemizzazione senza cause apparenti. Neoplasia dell’appendice.

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Polipo del colon, cancerizzato

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Presentation Transcript


  1. Polipo del colon, cancerizzato nessun sintomo o sintomi aspecifici Intervento in elezione Neoplasia del cieco o del colon ascendente o della flessura destra (epatica) Alterazioni aspecifiche dell’alvo; anemizzazione senza cause apparenti Neoplasia dell’appendice Sintomi da appendicite o massa in FID asintomatica Malattia di Crohn ileociecale dolore subacuto in fossa iliaca destra, con febbre e sintomi subocclusivi Angiodisplasia del colon destro Emorragie recidivanti, anche gravi, con rettorragia Appendicitesevera con coinvolgimento del cieco Dolore, febbre e peritonite circoscritta in FID, eventualmente perforazione Intervento d’urgenza Neoplasia del cieco che interessa la valvola ileocecale e provoca occlusione dolore in FID, febbre (anche con brivido), alvo chiuso, distensione addominale, vomito emicolectomia destra

  2. Polipo del colon, cancerizzato nessun sintomo o saltuarie perdite ematiche che verniciano le feci Intervento in elezione Neoplasia del sigma o del colon discendente o della flessura sinistra (splenica) stipsi ingravescente; perdite ematiche (colore rosso vivo) che verniciano le feci Malattia diverticolare non complicata saltuario dolore subacuto in fossa iliaca sinistra, stipsi Malattia diverticolare complicata: emorragia digestiva “bassa” emorragia (quantitativamente: può variare da tracce di sangue e emorragia massiva) Intervento d’urgenza Malattia diverticolare complicata: episodio di diverticolite dolore in FIS, febbre (anche con brivido), alvo chiuso o diarroico, meteorismo Malattia diverticolare complicata: perforazione dolore improvviso, ingravescente, in FIS o a tutto l’addome; febbre; assenza della peristalsi, vomito; addome “a tavola” da peritonite emicolectomia sinistra

  3. Neoplasia del retto (terzo medio o superiore, fino alla giunzione con il sigma) Neoplasia del retto (parte inferiore, appena al di sopra del canale anale) Alterazioni aspecifiche dell’alvo; proctorragia; feci di calibro ridotto Alterazioni aspecifiche dell’alvo; proctorragia; tenesmo (per interessamento del tratto appena al di sopra del canale anale); feci nastriformi, difficoltà nell’evacuazione resezione anteriore del retto amputazione del retto per via addomino-perineale (intervento di Miles)

  4. emicolectomia destra anastomosi ileo-colica (fra ultima ansa ileale e colon trasverso)

  5. emicolectomia sinistra anastomosi colo-rettale

  6. resezione anteriore del retto anastomosi colorettale (sul retto distale, eseguita con suturatrice meccanica) colon suturatrice meccanica circolare ano retto

  7. Evento fisiopatologico Diagnosi infermieristica/problemi collaborativi Diarrea indotta da lassativi iperosmolari con conseguente accelerazione del transito intestinale Deficit di volume dei liquidi correlato a perdite secondarie all’uso di lassativi (necessari per la corretta preparazione intestinale) preparazione intestinale

  8. emicolectomia destra Evento fisiopatologico Mobilizzazione precoce, anche alcune ore dopo l’intervento Diagnosi infermieristica/problemi collaborativi Diminuzione della superficie assorbente del colon, con comparsa di diarrea Nutrizione per os: alla ripresa della peristalsi si può somministrare acqua e bevande; la ripresa dell’alimentazione solida avviene dalla terza giornata in poi Deficit del volume dei liquidi correlato a diarrea secondaria a diminuzione della superficie di riassorbimento per resezione colica Eliminazione prima dell’intervento si posiziona un catetere vescicale, da rimuovere quanto prima se non ci sono motivi perché resti in sede • l’anastomosi ileocolica ha un basso rischio di deiscenza • viene percorsa immediatamente dal materiale liquido proveniente dal tenue

  9. emicolectomia sinistra Mobilizzazione Precoce, anche alcune ore dopo l’intervento Nutrizione Per os: alla ripresa della peristalsi Eliminazione prima dell’intervento si posiziona un catetere vescicale, da rimuovere quanto prima se non ci sono motivi perché resti in sede è uno degli interventi più frequentemente eseguiti la scelta di confezionare la stomia a protezione dell’anastomosi è proposta da alcuni come routine, mentre altri la riservano a casi selezionati

  10. Mobilizzazione Precoce, in prima giornata postoperatoria Nutrizione Per os: alla ripresa della peristalsi Eliminazione prima dell’intervento si posiziona un catetere vescicale, da rimuovere quanto prima se non ci sono motivi perché resti in sede resezione anteriore del retto la scelta di confezionare la stomia a protezione dell’anastomosi è legata alla valutazione del rischio di deiscenza (anastomosi sottoposta a trazione o mal vascolarizzata)

  11. complicanze postoperatorie deiscenza di anastomosi colorettale reazione peritonitica intorno all’anastomosi (flogosi) ! dal drenaggio: gas intestinale, feci febbre, dolore, leucocitosi

  12. complicanze postoperatorie Terapia della deiscenza di anastomosi colorettale digiuno, antibiotici, NPT oppure TERAPIA: confezionare una stomia a monte della deiscenza raramente reintervento chirurgico (resecare il tratto e riconfezionare l’anastomosi)

  13. complicanze postoperatorie Esiti di deiscenza di anastomosi colorettale comunque sia trattata la deiscenza, a distanza di tempo la flogosi può portare a stenosi dell’anastomosi per fibrosi cicatriziale

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