Testo argomentativo

1. TESTO ARGOMENTATIVO Elabora un testo nel quale sviluppi le tue opinioni sulla questione affrontata nel testo e sulle riflessioni dell’autore, anche alla luce della personale esperienza di lettore, svolta sia nel tuo percorso di studio, sia in riferimento alle tue scelte personali. La fatica di leggere e il piacere della lettura da un articolo di Annamaria Testa https://nuovoeutile.it//fatica-di-leggere/ La fatica di leggere è reale, questo concetto viene esposto al meglio da Annamaria Testa in un suo articolo. L’autrice nominata descrive come la lettura sia una capacità preziosa, perché arricchisce la vita ed è un’attività del tutto innaturale. Quindi la comunicazione rappresenta, come presentato da Tullio De Mauro, una capacità naturale che noi esseri viventi possediamo nel nostro patrimonio evolutivo mentre la capacità di leggere non è naturale e produce sia fatica fisica che cognitiva. La lettura è un’attività che arricchisce il proprio bagaglio culturale con nuove conoscenze, espande la mente al di fuori della sua comfort zone, piena di argomenti basici affrontati ogni giorno, pone una sfida di impegno e insegna nuove visioni filosofiche a cui non si sarebbe mai pensato prima. Con questo possiamo dire che è una vera e speciale competenza che tutti noi dovremmo sviluppare e apprendere nel migliore dei modi. Non si può negare che sia complesso acquisirla, siccome è impegnativa sia per gli occhi, che sfogliano le pagine facendo attenzione ad ogni singola parola esposta, sia per il nostro cervello che deve elaborare, decodificare e connettere un gran numero di termini. Si possono però affrontare queste difficoltà leggendo ogni giorno qualche riga in più rispetto a quello precedente, sviluppando così sempre di più la loro resistenza. È importante, inoltre, il piacere della lettura, quell’elemento che non fa pesare quest’attività, anzi la fa diventare una delle preferite quando si ha o si trova tempo libero da dedicarle. Sono proprio i lettori, quelli che possiedono la passione per i libri e che spaziano in tutti i loro generi: azione, avventura, horror, rosa, in base a quelli che li aggradano maggiormente e che fanno fuoriuscire la loro immaginazione. Personalmente come tanti altri adolescenti preferirei trovare più tempo per dedicarmi alla lettura, soprattutto per ampliare il linguaggio lessicale invece che limitarmi a leggere quei testi che successivamente andrò a studiare per il mio percorso scolastico. In questo modo si potrebbe riprendere la delizia e l’interesse che da bambini si possedevano verso nuove storie e nuovi libri. Non tutti sono favorevoli però alla loro ripresa perché essendo molto stancante la maggior parte degli individui preferisce dedicarsi ad altro piuttosto che impegnare diverse loro aree celebrali nel riconoscere e interpretare i significati delle informazioni visive presenti in documenti, riviste, libri e così via. Molti adolescenti preferiscono per esempio vedere film e serie tv, molto probabilmente perché passano già la maggior parte delle loro giornate su letture didattiche imposte e quindi non hanno poi la motivazione di andar a cercare qualcosa di libero arbitrio che potrebbe interessargli, ma non sanno che con i libri e i loro dettagli profondi potremmo amare ancora di più quello vedono attraverso uno schermo. Loro scelgono così di rimanere con le loro poche basi lessicali e il loro limitato pensiero verso la lettura, quando potrebbe cambiarlo semplicemente provandoci e trovando il proprio genere preferito. Forse presentano questo pensiero anche per via della società in

2. cui vivono che dà priorità al lavoro piuttosto che alla cultura ed è proprio per questo che forse pensano sia negativo in qualche modo concedere del tempo a quest’attività. In seguito, all’analisi eseguita in modo approfondito possiamo definire quindi che realmente la lettura è faticosa ed è una capacità innaturale che non tutti sono disposti a svolgere. Sono presenti individui che danno sfogo alla loro fantasia attraverso il piacere della lettura, altri che potrebbero provare a sviluppare la resistenza alla fatica fisica e cognitiva e altri ancora che non sono favorevoli per molti principi neanche a provarci.