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Corso di Formazione per responsabili territoriali e regionali del mercato del lavoro. “Lo scenario socio - economico: andamenti e criticità del mercato del lavoro italiano e strategia di Lisbona”. Firenze 22-26 ottobre 2007. Natale Forlani Italia Lavoro S.p.A.
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Corso di Formazione per responsabili territoriali e regionali del mercato del lavoro “Lo scenario socio - economico: andamenti e criticità del mercato del lavoro italiano e strategia di Lisbona” Firenze 22-26 ottobre 2007 Natale Forlani Italia Lavoro S.p.A.
I cambiamenti del Mercato e delle Politiche del Lavoro negli ultimi 20 anni
Evoluzione delle economie verso i Servizi Percentuale degli occupati per settore di attività sul totale degli occupati (1985-2005). Elaborazione Italia Lavoro su dati Ocse 2006.
Cambiamenti dell’offerta: i tassi di invecchiamento della popolazione in età lavorativa Rapporto tra la popolazione in età attiva (15-64 anni) e la popolazione con più di 64 anni. (EU 15; 2004-2050). Elaborazione Italia Lavoro su dati Eurostat 2006.
Impatto sulle politiche del lavoro • Spinta verso l’aumento del tasso di occupazione; • Spinta verso la riforma dei sistemi di welfare; • Spinta verso la caratterizzazione delle politiche del lavoro come politiche di inclusione.
Tassi di occupazione 15-64 anni. Femmine (1995-2005). Elaborazione Italia Lavoro su dati Eurostat 2006.
Tasso di inattività per sesso e classe di età nei Paesi EU 15. Fonte: Eurostat
I potenziali utenti delle politiche attive del lavoro in Europa • Potenziali Utenti Politiche attive => 70Mln; • Disoccupati ed Inattivi disposti a lavorare a determinate condizioni => 35 Mln; • Occupati a termine (non standard) => 23 Mln; • Contratti incentivanti => 4 Mln; • Pensionati under 65 => 9 Mln.
La spesa per le politiche del lavoro in Europa: i modelli di intervento
Spese politiche passive (% sul PIL) (1998-2004). Elaborazione Italia Lavoro su dati Eurostat 2006.
Spese politiche attive (% sul PIL) (1998-2004). Elaborazione Italia Lavoro su dati Eurostat 2006.
Tendenza della Spesa nel periodo 1998 – 2004. • Politiche passive stabili o ridotte; • Politiche attive in aumento. NL, IT, BE, ES, AT, DE • Politiche passive in aumento; • Politiche attive ridotte. FR • Politiche passive ridotte; • Politiche attive stabili. UK • Politiche passive ridotte; • Politiche attive ridotte. DK, SE, FI, IE
Evoluzione delle Politiche Passive x Paesi che hanno seguito le indicazioni di Riforma suggerite dalle Jobs Strategy dell’OCSE per ciascuna misura di riformaFonte: OCSE
Processi di riforma sulla base degli indirizzi strategici dell’OCSE OCSE - Jobs Strategy(1994) • Limitazione temporale dei sostegni al reddito; • Definizione degli importi erogati in modo tale da rafforzare la proattività e incentivare la ricerca attiva di un nuovo impiego; • Irrigidimento del sistema sanzionatorio. Tendenze delle riforme realizzate dai Paesi: • Mantenimento dell’impianto universalistico dei sistemi di sostegno al reddito; • Esplicita integrazione delle politiche passive con le politiche attive secondo modelli di policies mix.
Tendenze Spesa per politiche attive • Generale aumento degli incentivi all’occupazione (+ 5%); • Diminuzione della spesa per la creazione diretta dei posti di lavoro (- 6%); • Caduta, anche radicale in molti Paesi, delle spese per la formazione (- 5%); • Aumento delle spese per disabili (+ 4%).
Ripartizione della spesa per politiche attive per categoria nel periodo 1998 – 2003; Italia e Media EU 15 • Formazione • Incentivi all’occupazione • Creazione lavoro diretto • Integrazione Disabili ‘98 ‘03 Elaborazione Italia Lavoro su dati Eurostat 2006.
Ripartizione della spesa per politiche attive per categorie nel periodo 1998 – 2003(valori percentuali) * Dato stimato. Elaborazione Italia Lavoro su dati Eurostat 2006.
Politiche attive – Personalizzazione delle politiche Tendenze: • Utilizzo dei servizi pubblici per l’impiego per politiche di workfare; • Posizionamento dei servizi pubblici sui soggetti svantaggiati; • Cooperazione in alcuni Paesi tra operatori pubblici e privati per le politiche pubbliche; • Integrazione in Rete dei sistemi informativi; • Personalizzazione delle politiche attive (soprattutto nei Paesi nordici e UK); • Personalizzazione dei percorsi formativi.
Caratteristiche generali degli interventi Donne DK, FR, NL, UK, PL, HU Congedi parentali e iniziative per la conciliazione (sovvenzioni, normative) DK, DE, ES Iniziative sulla parità FR, DE, ES Servizi dedicati
Caratteristiche generali degli interventi Giovani DE, ES, NL, FR, PL, HU • Incentivi per l’assunzione dei giovani • Apprendistato • Mix tra incentivi –politiche formative-politiche salariali UK, DE, ES, HU • Politiche per stage e tirocini FR, PL • Contratti di professionalizzazione PL, HU, DK, FR, ES, DE • Interventi per il recupero dei GAP formativi
Caratteristiche generali degli interventi Anziani DK, DE, NL, ES • Disincentivi al prepensionamento • Incentivi per la permanenza al lavoro DE, UK, PL • Incentivi per le assunzioni FR • Incentivi al prepensionamento
Tendenze di riforma del sistema dei servizi per il lavoro Verso un sistema aperto degli operatori: UK, DE, NL, DK, SE. Superamento generalizzato del monopolio pubblico Con una regolamentazione: FR, ES, PL, HU, BE. Prevalentemente organizzativo (eccetto ES, IT). Integrazione di politiche passive e attive (DE, UK). Decentramento Forme di integrazione tra gestione centrale dei sostegni al reddito e attività dei servizi per l’impiego (NL, PL, HU). Separazione delle funzioni per il sostegno al reddito da quelle dei servizi per l’impiego (FR). Costruzione di reti telematiche integrate per l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro (costruite o in fase di costruzione in quasi tutti i Paesi). Servizi Informativi Elevata in DE, UK, NL (affidamento ai privati delle azioni di reinserimento occupazionale). Cooperazione pubblico-privato Limitata in DK (dove però operano i fondi sindacali), FR, PL, HU.
PES /PRES : i servizi per il lavoro tra pubblico e privato • L’apertura al mercato degli operatori privati è in corso in tutti i Paesi; • I livelli di competizione con il sistema pubblico non sembrano rilevanti: • in alcuni casi è forte la cooperazione sulle politiche attive pubbliche (NL, DE, UK); • in molti Paesi è rilevante l’interscambio di informazioni sulla domanda / offerta. • Il decentramento è in gran parte di tipo funzionale; • In alcuni Paesi vi è stata un’evoluzione delle strutture centrali verso forme di coordinamento tra politiche attive e passive (NL, DE, UK).
Sintesi dell’Analisi di Benchmark • Coerenza tra gli obiettivi raggiunti nelle politiche di Workfare, politiche del lavoro e tassi di occupazione. Paesi Nordici • Fascia alta Modelli di Flexsecurity Paesi Anglosassoni • Comuni filoni di intervento nella diversità: • Adeguamento delle politiche passive. • Apertura del mercato dei servizi. • Convergenza dei modelli integrati di intervento verso le persone (sostegni al reddito, incentivi, servizi, formazione). • Evoluzione dei sistemi informativi integrati domanda/offerta. • Programmi di intervento mirati ai “segmenti obiettivo” per i tassi di occupazione. • Evoluzione “funzionale” del decentramento: • Alta capacità di coordinamento operativo nelle politiche e nei servizi
OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA E POSIZIONE NELLA PROFESSIONE - ITALIA (migliaia di unità - dati ricostruiti) - MASCHI E FEMMINE
OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA E POSIZIONE NELLA PROFESSIONE - ITALIA (migliaia di unità - dati ricostruiti) - FEMMINE
Composizione dell’occupazione ed incidenza del lavoro atipico per tipologia Anno 2005
Composizione dell’occupazione ed incidenza del lavoro atipico per tipologia V %. Anno 2005 Fonte: Isfol - Ministero del Lavoro - Indagine PLUS 2005
L’ indagine Excelsior per il 2006 prevede assunzioni potenziali per lavoratori extracomunitari tra un minimo di 105 mila ed un massimo di 162 mila (23% del totale delle assunzioni previste) Fonte Sistema Informativo Excelsior
Riflessione sulle politiche italiane dell’ultimo decennio • Tassi di occupazione: • rimane basso (58% rispetto al 65% della media UE 15), ma la performance è tra le migliori 5 dell’UE; • resta inalterata la distanza nei segmenti: giovani, donne, anziani. • Giovani effetto scolarizzazione • Donne recupero squilibrato territorialmente • Anziani buona performance ma distanze troppo rilevanti Alcune considerazioni: • Bassa inclusività delle politiche del lavoro • Bassa coerenza tra politiche del lavoro e politiche di Workfare, ad es.: • inclusione post scolastica • inserimento donne • tutela bassi salari Tra il 2006 e il 2020 4 mln di italiani in età da lavoro