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Il notturnale ( o notturlabio). S trumento astronomico antico del XIII secolo. Che cos’è?.
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Il notturnale (o notturlabio) Strumento astronomico antico del XIII secolo
Che cos’è? Questo strumento astronomico risale al XIII secolo e deve molto all’astrolabio. Il notturlabio ebbe fortuna soprattutto nel Medioevo: utilizzato dai marinai per la navigazione notturna, aveva lo scopo di «leggere» il tempo grazie all’ausilio delle stelle. Nello specifico, esso permetteva di scoprire che ora fosse conoscendo il giorno e viceversa.
Com’è fatto? Lo strumento era costituito da tre dischi, originariamente di ottone, in grado di ruotare l’uno rispetto all’altro attorno ad un perno centrale forato. Il più grande indicava i giorni, il medio riportava le ore che trascorrevano tra il tramonto e la mezzanotte, mentre il più piccolo specificava i mesi e le quindicine. Elemento necessario al funzionamento del notturlabio era l’alidada, un’asta che sporgeva dal bordo del disco, libera anch'essa di ruotare attorno all'anello centrale e che segnava tutte le possibili rette.
Come si usa? Il notturnale scandiva il tempo attraverso la Stella Polare e due delle stelle dell’Orsa Maggiore, ovvero Dubhe e Merak. Il foro presente al centro dello strumento serviva, una volta puntato verso il cielo, a intravedere la Stella Polare, data dal prolungamento della retta che unisce le due stelle «guida», perfettamente allineate. La linea che si veniva a formare, infatti, somigliava ad una specie di lancetta di un orologio. Era possibile, dunque, conoscere l’ora indicando in che giorno ci si trovava (tramite la freccetta che indica il nord) e spostando l’alidada in direzione delle stelle.
Valentina TrombettaIlaria MacaleGiovanna GerardiDaniela CorradettiEleonora Cicciarelli