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Comunicazione verbale e linguaggio dei media. a.a. 2009/10 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it federica.damilano@gmail.com. La teoria degli atti linguistici. La teoria degli atti linguistici ( speech acts ) John Austin (1962), How to do things with words; Searle
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Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it federica.damilano@gmail.com
La teoria degli atti linguistici La teoria degli atti linguistici (speech acts) John Austin (1962), How to do things with words; Searle Scommetto che vince Schumacher Ti chiedo scusa Vi dichiaro in arresto! Scusi, sa che ore sono?
La teoria degli atti linguistici Un atto linguistico è la somma di tre atti contemporanei e inseparabili: • atto locutivo: consiste nel costruire un enunciato rispettando la struttura del sistema linguistico, cioè usando i suoni, le parole e le regole di quella lingua • atto illocutivo: consiste nell’intenzione con cui l’enunciato viene prodotto (asserzione, domanda, promessa, richiesta, ordine, ecc.)
La teoria degli atti linguistici • atto perlocutivo: consiste nell’effetto concreto, extralinguistico, che l’enunciato ottiene di produrre Scusi, sa che ore sono? - verbi performativi: dichiarare, condannare, assolvere, battezzare, ecc.
Le implicature conversazionali Paul Grice - principio di cooperazione: fornisci il tuo contributo così come è richiesto, in quel momento, dagli scopi o dall’orientamento del discorso in cui sei impegnato
Le implicature conversazionali -massima di qualità: cerca di fornire un contributo vero, cioè: non dire cose che credi false; non dire cose di cui non hai prove • massima di quantità: fornisci un contributo che non sia né più informativo né meno informativo di quanto è richiesto dagli scopi dell’interazione
Le implicature conversazionali • massima di relazione: fornisci contributi pertinenti • massima di modo: sii chiaro: evità oscurità e ambiguità; sii breve, cioè non più lungo del necessario; procedi in modo ordinato
Le implicature conversazionali Ogni apparente violazione di una o più massime di Grice sottende qualche implicatura conversazionale. La branca della linguistica che descrive le relazioni tra il linguaggio e le sue funzioni pratiche si chiama pragmatica
Il lessico • Lessico: insieme delle parole di una lingua (astratto) • Dizionario: (tentativo di ) descrizione del lessico (concreto) • Conoscenze lessicali: fanno parte della competenza linguistica • Conoscenze enciclopediche: riguardano la conoscenza del mondo
Il lessico • Definizione di ‘parola’ Sala da pranzo; Tra 20 minuti ci parleremo Tra 20 minuti dovremmo parlarci “ogni segmento della catena parlata o del testo scritto che non possa essere interrotto da altri elementi, che sia mobile, che possa comparire da solo, e che abbia significato”
Morfologia • La morfologia è lo ‘studio delle forme’, cioè del modo in cui sono formate le parole • la nozione di morfema: la più piccola unità linguistica dotata di significato • morfo: significante di uno o più morfemi libr- o morf. lessicale morf. grammaticale
I processi di formazione delle parole • Derivazione: procedimento che, applicato a un lessema di una qualsiasi classe o sottoclasse, fa ottenere un lessema di una classe o sottoclasse diversa. • Base + affisso grandezza nome deaggettivale Ingrandire verbo deaggettivale Ingrandimento nome deverbale
I processi di formazione delle parole • Produttività: un processo morfologico si definisce produttivo se può costruire ‘parole nuove’ in sincronia It. -mente; -tore Ingl. -ing
I processi di formazione delle parole • Composizione: processo di formazione lessicale che crea un nuovo lessema fondendo insieme due basi oppure un prefisso e una base Asciugacapelli (verbo+nome); autoscuola (nome+nome); pianoforte (aggettivo+aggettivo)
Prestito e calco • Prestito: un lessema (significante+significato) passa ad un’altra lingua (es. garage) (linguaggio dei media!) • Calco: si traducono i lessemi di base e si trasferisce la struttura (es. grattacielo)
I processi di formazione delle parole • Combinazione: procedimento di formazione del lessico dato dalla semplice giustapposizione di due lessemi appartenenti alla stessa classe lessicale (es. cane guida) • Alterazione: processo di formazione del lessico che non modifica l’appartenenza di un lessema a una determinata classe del lessico, ma ne modifica il significato secondo categorie standard (es. casetta)
Altri processi di formazione di parola • Conversione: processo di formazione di parola con il quale si opera la trasposizione di un lessema da una categoria lessicale a un’altra. Es. vicinoA(il) vicinoN chiaroAchiaroAvv
Processi fraseologici • Sintemi ( o polirematiche): antiche combinazioni sintattiche che, in forza del loro prolungato e frequente uso, vengono a essere percepite come un’espressione lessicale unica (gatto delle nevi) binomi irreversibili (anima e corpo, bianco e nero, gratta e vinci) • Funzioni lessicali (o solidarietà lessicali) (es. prendere una decisione)
Tipologia morfologica Lingue isolanti (es. cinese): lingue che non presentano morfologia o presentano una morfologia ridotta Lingue agglutinanti (es. turco): lingue in cui i morfi si ‘agglutinano’ ed ogni morfo possiede un solo significato; Lingue flessive o fusive (es. tedesco): lingue in cui più morfemi si fondono in uno stesso morfo, che può veicolare più informazioni; Lingue polisintetiche (es. lingue amerindiane): lingue le cui parole sono formate da più morfi lessicali e grammaticali