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SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI. Roma 30 novembre e 1 dicembre 2011 C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 6 crediti(+3 Laboratorio Prof. Di Nicola) Uomini e donne nelle radio private a Roma 2° parte E-mail: piera.rella@uniroma1.it
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SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI • Roma 30 novembre e 1 dicembre 2011 • C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 6 crediti(+3 Laboratorio Prof. Di Nicola) Uomini e donne nelle radio private a Roma 2° parte • E-mail: piera.rella@uniroma1.it • Stanza 111 (ex B4) Via Salaria113, tel.: 06 49918375/6- ricevimento giovedì 11.30-13
La centralità del lavoro nella vita dei soggetti • il fascino del lavoro nella comunicazione nella società della conoscenza • precariato subito o lavoro autonomo scelto? • radio mezzo di comunicazione ancora attuale • il genere è ancora una variabile discriminante? • ambiguità del professionismo: strumento di divisione tra chi fa il/la giornalista (più tutelato) e chi fa altri lavori o ulteriore vincolo che ritarda l’inclusione nel lavoro tipico di tutti/e?
Il lavoro tipico ed atipico dei giornalisti Per misurare il lavoro dei giornalisti si sono utilizzati i dati Inps delle 2 gestioni separate Inpgi Secondo una recente ricerca presentata a ”Editoria e Lavoro. Giornata europea contro il precariato” (5/11/ 2011). I tesserati 2010 sono 110.000, ma meno della metà iscritti, gli altri o pensio-nati o irregolari
C. precariato subito o lavoro autonomo scelto? Per rispondere serve capire il contesto della ricerca: • Il mercato del lavoro che diventa sempre più precario • Le specificità romane anche dal punto di vista produttivo ( qui in parte abbiamo ripreso la ricerca Cavarra R e Rella P. ( a cura di) Flessibilità senza sicurezza, FrancoAngeli 2007)
verifica ipotesi attraverso la letteratura e opinioni dei testimoni privilegiati → • La radio ha 100 anni: nel nostro paese si cominciò a parlare di servizi radiofonici nel 1910, anche se solo nel 1924 l’URI ebbe in concessione il servizio. • Negli anni ’50 subisce la concorrenza della televisione, ma ha una prima rinascita negli anni ’70 con le radio private, che per prime forzarono il monopolio radiotelevisivo della Rai. • Negli anni ’80 e ’90 il connubio prima con il telefono e poi con internet ne fa un mezzo interattivo, al contrario della televisione. • Nei primi anni del terzo millennio la radio precede ancora una volta la televisione con programmi sul Web, che permettono l’ascolto di radio che non trasmettono nell’etere o il riascolto di programmi già trasmessi
Tab. 4 – Elenco interviste a testimoni privilegiati per tipologia
Attualità o crisi della radio? • Secondo imprenditori e dirigenti da noi intervistati la radio è un mezzo di comunicazione che non sta al centro dell’attenzione, ma rimane importante • Alla domanda “ Pensa che il settore radiofonico sia in crisi?” i più ottimisti dicono che è addirittura in espansione, altri ammettono qualche problema contingente legato alla crisi economica.
E. Il genere è ancora una variabile discriminante? • Nella ricerca su radio Rai sì. • Nelle politiche Ue l’attenzione al genere è richiesta in maniera trasversale • Sicuramente è una tematica ancora vivace considerando la vitalità deglistudi sulle differenze di genere e soprattutto il nuovo protagonismo femminista dal punto di vista sociale(movimenti giovani femministe e LGBT sul web, ma anche in piazza) e culturale: GIO, InGenere.it→ Se non ora quando?Manifestazione 13 febbraio 2011 che aggrega molti gruppi (anche on line) in tutta Italia
F.Ambiguità del professionismo • strumento di divisione tra chi fa il/la giornalista (più tutelato) e chi fa altri lavori o ulteriore vincolo che ritarda l’inclusione nel lavoro tipico di tutti/e? - in particolare La professione di giornalista come si sta modificando? Da un’analisi storica sulla professione di giornalista ((Malatesta1996 e 2006) emerge che è stata inizialmente rifugio per i figli delle classi alte incapaci di prendersi una laurea e poi ha guadagnato di status grazie all’intreccio con la politica, dimostrato dalla crescita di parlamentari giornalisti
una ricerca travagliata Le difficoltà di accesso derivano da almeno due fattori: • - micro imprese a struttura familiare • - piccole imprese che rifiutano un contatto perché utilizzano lavoro nero. E’ stato perciò impossibile seguire il percorso programmato↓ contattare le radio con una lettera di presentazione. In tale lettera si richiedevano poche informazioni quantitative sulla radio e soprattutto la possibilità di poter fare interviste a chi nelle radio lavora.
Difficoltà e percorsi di ricerca alternativi Ha funzionato ben poco il percorso più lineare della ricerca del tipo A , B o C, • A→contatto per e-mail→scheda radio→persone da intervistare→1 radio comunitaria • B→testimoni privilegiati sindacalisti→lavoratori (pochi iscritti anche alla Fnsi quanto più è precario il rapporto di lavoro) →qualche intervista. • C→testimoni privilegiati associazioni imprenditoriali→imprenditori→lavoratori Si è ricorsi al percorso D: passaparola e conoscenze personali • D→ passaparola da lavoratore a lavoratore e alle nostre conoscenze personali)
Una ricerca di carattere esplorativo utilizza prevalentemente metodi qualitativi, in parte per scelta, in parte per la poca disponibilità di dati e per l’impossibilità di raccoglierli in maniera esaustiva. Campionamento a valanga. Non si cerca un campione rappresentativo dell’universo radio private a Roma, ma in cui ci siano tutte le sue componenti↓ Secondo Iem Corecom prevalgono le radio commerciali↓ Abbiamo però cercato chi lavora in tutti i tipi di radio
Cap.3 Radio per Tipologianel 2007 (fonte: Iem Corecom)Provincia Roma↓ LAZIO↓
Capire il mondo delle radio nella realtà me-tropolitana romana→ Analisi situazioni lavorative → Intrecci vita lavoro: lavoro di ostacolo alla famiglia?/ figli di ostacolo al lavoro? → Condizioni e percezioni differenze di genere → Diritti e uscita dal lavoro precario Analisi dati Iem Interviste testimoni privilegiati ( non schede Radio) Questionario Interviste semi-strutturate Obiettivi strumenti
1) La struttura produttiva frammentata delle radio locali • Il panorama delle radio private nel Lazio si caratterizza per un’elevata polverizzazione. Emerge in modo chiaro una difficoltà nel reperimento dei dati e nello svolgimento di un censimento di queste realtà economiche. • Le radio censite dall’Iem (Istituto economia dei Media) per il Corecom del Lazio sono nel 2007 116 e per la maggior parte hanno una natura di tipo commerciale: le radio comunitarie risultano essere solo 25 a fronte di 90 radio commerciali , ma mancano dati sul fatturato e sul numero dei dipendenti
Le associazioni radio • La frammentazione del mondo radiofonico emerge anche guardando alle associazioni datoriali: ce ne sono ben 7, anche se le più importanti sono 3 • FRT(Federazione Radio Televisioni • Aeranti–corallo→Radio locali+ cristiane) • Rea→Radio europee associate (420 r.locali)
rischi diversi per radio comunitarie, commerciali grandi e piccole • Se per le radio comunitarie il rischio maggiore è il taglio dei contributi, per chi rappresenta le radio più grandi, come la FRT, le radio sono meno esposte alla crisi economica→ pubblicità più economica, l’ultima ad essere tagliata, e meno sovvenzioni della carta stampata. Inoltre se i costi di gestione sono in aumento per una carente pianificazione nella distribuzione di frequenze, che obbliga ad aumentare la potenza dei segnali e quindi le spese di energia elettrica, col passaggio al digitale si potrebbero ridurre in maniera consistente • Opposto il parere dell’Aeranti corallo, che rappresenta radio più piccole e quelle non commerciali, che troveranno più difficoltà a fare investimenti per il digitale:
La posizione di imprenditori e presidenti associazioni datoriali • Anche le contro parti ammettono una situazione di forte precariato, almeno per il passato • La controparte dei lavoratori è un insieme eterogeneo di piccole e medie imprese con ragioni sociali diverse: commerciali, comunitarie e politiche. • Gli imprenditori non solo sono divisi ma anche scarsamente sindacalizzati • Anche se i presidenti delle associazioni imprenditoriali , com’è ovvio, non parlano di lavoro precario, ammettono però un ampio ricorso a collaboratori esterni, specie da parte delle piccole radio locali
Le interviste e le situazioni lavorative, di Francesca Bergamante • 4.1. Caratteristiche socio-demografiche delle intervistate e degli intervistati • 4.2. Il cammino verso la radio • 4.3. Contesto di lavoro: soddisfazione, contratti, retribuzione e tempi di lavoro • 4.4. Percorso precario? • 4.5. Il lavoro dopo la famiglia
Chi sono le/gli intervistati • U ≈ D per scelta del campione • Relativamente giovani • D + istruite↘ • Retribuiti con meno di 1000 euro • Con contratti, orari, qualifiche differenziati • Vivono da soli e solo ¼ ha figli
Prevalgono le persone fino a 34 anni, ma i 35-44 enni sono 1/3
Percorso precario? • Struttura organizzativa del lavoro piuttosto articolata (amministrativo, tecnico,redazionale, animazione, dJ etc) e numerose tipologie di lavoro (tipico/ atipico, professionale e non) • Per molti/e (specie chi lavora da + di 10 anni) si può parlare, più che di carriera, di percorso precario (anni passati dal primo lavoro all’attuale, lavori svolti prima dell’attuale nella stessa radio o altrove
Intrecci vita lavoro • Il lavoro precario è di ostacolo alla formazione di una nuova famiglia, + per gli U che per le D. • Sia U che D non ha figli (73% ) • Le D, che più facilmente si ritirano dal lavoro quando fanno figli, sono anche qui più che gli U con un solo figlio
Metà degli U vive da solo, ¼ con la famiglia d’origine- le D + conviventi
Conclusioni provvisorie intrecci vita lavoro Al di là dell’ovvia constatazione che il lavoro precario è di ostacolo alla formazione di una famiglia • Rimangono differenze di genere: i figli sono di ostacolo al lavoro solo per le donne • Ciò emerge più chiaramente dalle interviste semistrutturate, da cui abbiamo potuto cogliere meglio anche i motivi della scelta e il significato dato al lavoro e il percorso precario
Contraddizioni tra passione per il lavoro e insicurezza di R.Cavarra
Una generazione molto esposta ai massmedia • L’idea di fare un particolare tipo di giornalista (sportivo, reporter di guerra), o l’animatore di programmi viene dall’aver visto o sentito chi fa tale lavoro fin da adolescenti • Di qui anche la soddisfazione per la qualità del lavoro, meno per la retribuzione
Segue intervistat* per tipo prevalente di contratto carriera reddito radio TOT
legenda tabella alto > 2000 euro mensili, medio alto 1500-2000, medio 1000- 1500, basso 500-1000 e molto basso <500 Dalla tabella: • lavoro di tipo giornalistico è il + diffuso, ma anche il + diversificato per reddito, contratto e tipo di radio: da direttore responsabile al redattore volontario • I lavori tecnici e amministrativi e di marketing sono forse meno creativi ma più frequentemente a tempo indeterminato perchè cruciali
Significato della figura • sovrapposizione di più lavori arriva nelle piccole radio a persone che dichiarano di fare un po’ di tutto (dalla lettura delle notizie all’animazione e alla parte tecnico-amministrativa -incluso marketing) →“cerchio artigianato” nella fig 1 che intercetta i 4 principali tipi di lavoro: • redazione, • animazione, • amministrazione • tecnico • lavoro di conduttore è una via di mezzo tra quello redazionale e quello di programmista, autore e animatore.