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Il cielo ad occhio nudo ovvero: Ciò che ogni navigante vorrebbe sapere per tentare la navigazione astronomica …. V. F. Polcaro Istituto Nazionale di AstroFisica Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica cosmica-Roma.
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Il cielo ad occhio nudoovvero:Ciò che ogni navigante vorrebbe sapere per tentare la navigazione astronomica … V. F. Polcaro Istituto Nazionale di AstroFisica Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica cosmica-Roma
Sappiamo che la Terra si muove intorno al Sole, percorrendo la sua orbita in un anno (moto di rivoluzione) e che contemporaneamente ruota su se stessa (moto di rotazione) con il periodo di un giorno Però, il moto di rotazione e quello di rivoluzione della Terra sono molto lontani da quello che vediamo nel cielo
In pratica, il cielo ci sembra ruotare intorno ad un punto fisso, oggi molto vicino alla “Polare”
Cosa sembrerebbe quindi più logico del supporre che … • … le stelle siano fissate su di una sfera trasparente, che ruota intorno ad una Terra fissa, come ha pensato l’umanità fino a tutto il medioevo? • Può sembrare strano, ma ancora oggi, per trovare la propria posizione osservando le stelle, usiamo ancora quel modello, • anche se sappiamo benissimo che non è vero, perché finché si osserva senza telescopio funziona senza problemi!
Infatti, per definire la posizione di una stella nel cielo, immaginiamo che questa si trovi incollata su una sfera grandissima e di essere al centro di questa sfera • Sulla nostra testa c’è lo Zenit, sotto il Nadir • Intorno, l’orizzonte, con i punti cardinali • La sfera ruota intorno ad un asse che la interseca nel Polo Nord e Polo Sud celesti (i punti segnati con PNC e PSC nella figura) • I cerchi massimi che passano per il N, il S ed il Polo Nord Celeste sono i meridiani celesti • L’arco di meridiano tra il PNC e l’orizzonte è uguale alla latitudine geografica del luogo di osservazione + un angolo retto.
Come sulla Terra ogni luogo è determinato da due coordinate (latitudine – distanza dall’equatore- e longitudine – distanza dal “Meridiano di Greenwich”-: ad esempio: Sapri Long:015:38,00 E Lat:40:05,00 N) … … così sulla sfera celeste ogni stella (supposta fissa su questa sfera) è identificata da due coordinate: la distanza del meridiano celeste che passa per la stella da quello che passa per la posizione del Sole all’equinozio di primavera. • e la distanza della stella dalla intersezione del piano dell’equatore della Terra con la nostra immaginaria sfera celeste (“Equatore celeste”)
Dalla conoscenza delle coordinate celesti di una stella nota, … conoscendo l’ora e misurando la posizione della stella, possiamo determinare le coordinate geografiche del punto nel quale ci troviamo: possiamo cioè “FARE IL PUNTO” d
Dopo avere visto come “si fa il punto”, vediamo ora come si usano le stelle per orientarsi
… però, prima è bene avere un’idea di come ci appariranno • Perché, prima di utilizzare le stelle per “fare il punto” o per orientarsi, per prima cosa bisogna imparare a riconoscerle
Per questo scopo, vediamo come cambia il cielo nel corso dell’anno • Visto che la Terra gira intorno al Sole in un anno, mentre lo spostamento del Sole rispetto alle stelle è molto lento (il Sole completa la sua orbita intorno al centro della Galassia in milioni di anni!), • e che la posizione delle stelle rispetto al Sole resta quindi praticamente costante (per questo le abbiamo incollate sulla “sfera celeste), • ovviamente ogni notte vedremo solamente le stelle che si trovano nella direzione opposta al Sole rispetto alla Terra.
SAPRI Dom16 12 2012 Ora Locale20:00,00 Long:015:38,00 Lat:40:05,00
Certo che sarebbe molto più bello vedere ancora il cielo così