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INO - CNR Istituto Nazionale di Ottica

www.ino.it. Titol o : Il processo della Visione e Stereoscopia. INO - CNR Istituto Nazionale di Ottica. Relatore : Luca Mercatelli. 16 aprile 2010 Polo viale Morgagni. Largo Fermi 6, 50125 Firenze Tel. +39 055 23081 - Fax +39 055 2337755. Sommario. Il processo della visione

henrik
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  1. www.ino.it Titolo: Il processo della Visione e Stereoscopia INO - CNR Istituto Nazionale di Ottica Relatore: Luca Mercatelli 16 aprile 2010 Polo viale Morgagni Largo Fermi 6, 50125 Firenze Tel. +39 055 23081 - Fax +39 055 2337755

  2. Sommario • Il processo della visione • Fisiologia dell'occhio umano • Campo di vista • Funzioni visive: adattamento, accomodamento, convergenza • Visione binoculare e stereoscopia • Esempi di visione stereoscopica

  3. Il processodellavisione • Fattori che influenzano la percezione visiva • Sorgente di luce • Dimensioni oggetto • Sfondo • Direzione di osservazione

  4. Il processodellavisione Sorgente AgenteModificatore Ricevitore (Occhio) AgenteInterpretante (Cervello)

  5. Il processodellavisione Sorgente AgenteModificatore

  6. L’occhioumano • Diametro = 22mm • Sistemadiottricocentrato (formatodamezzisferici con centrosu un unicoasseottico) • Focalizzazioneottenutacambiandospessore del cristallino • Pupilla: da 2 a 8mm didiametro, proprietàdiadattamento 16 • Ogni mezzo schermaalcunelunghezzed’onda Ricevitore (Occhio)

  7. L’occhioumano Fovea: maggioracuitàvisiva, 2° angolodi vista Macula: puntocieco Coni: 6 milioni Bastoncelli: 125 milioni

  8. Sensibilitàdell’occhioumano Scaladelleluminanze Sensibilitàspettrale

  9. Cervello AgenteInterpretante (Cervello) INPUT: Due immagininitide in un’arearistretta e invertitesopra-sotto destra-sinistra OUTPUT: Intero scenario 3D

  10. Cervello INPUT: Due immagininitide in un’arearistretta e invertitesopra-sotto destra-sinistra OUTPUT: Intero scenario 3D

  11. Il processodellavisione

  12. Il processodellavisione

  13. Campo di vista • Campo di vista “totale”: 180° orizzontale, 130° verticale • Piùcisidiscostadallavisionefoveale, più la prestazionevisivadecresce: visioneperifericadi “emergenza”, percezionedielementi o movimentinellaperiferia del campo visivo

  14. Adattamento • Meccanismoattraversoilqualel’occhiomodifica la suasensibilità in mododaaccettareinformazionivisive in un ampiointervallodilivellidiluminosità • Adattamento in un tempo piùbreve se ilpassaggio è buio-luce, un tempo piùlungoilcontrario. • Andamentologaritmico: buona parte dell’adattamento è quasi immediato, sicompleta in tempi piùlunghi (anche 30 min) • Un continuo adattamentocomportaaffaticamento e disturbidell’apparatovisivo

  15. Accomodamento • I muscoliciliaripermettonodicambiare la curvatura del cristallino • A riposo è quasi piattoed ha poteredi 1 diottria. L’accomodamentoarrivafino a quasi 15 diottrie • L’accomodamentoavviene in circa 0.7 secondi Diottria:unitàdipotenza per le lenti Lente con focaledi 1m  1diottria Focale 25 cm  4 diottrie Focale 10 cm  10 diottrie I bambini riescono a mettere a fuocoanche sotto ai 10cm A 45 anni la capacitàdiadattamentosiriduce, necessitanoocchiali per la messa a fuocodioggettivicini

  16. Convergenza • Oggettolontano: gliocchisiorientano in modoche le due direzionidiosservazionesianoparallele • Oggettovicino: le direzionidiosservazionesiintersecano in un punto (convergenza) • Il processodiconvergenzaduraqualchedecimodisecondo • L’angolodiconvergenza cambia continuamentecosì come l’accomodamento del cristallino e diametrodellapupilla

  17. Visionestereoscopica Ai due occhi, causa la diversaangolazione, arrivano due immagini diverse

  18. Visionestereoscopica Fattori cheinducono a percepireoggettitridimensionali a partiredavisionemonoculare: • Grandezzaoggetto • Sovrapposizioneoggettivicinisuquellilontani • Scattering aereo • Ombre • Parallasse (muovendosi, oggettipiùvicinisimuovono in direzionecontrariadioggettilontani)

  19. Visionestereoscopica • Area difusionediPanum (Panum’sfusional area) : nelcentro del campo visivo le immaginisifondono, unavienesoppressa, non c’èvisione stereo. • Fuoridaquell’area la stereoscopia è data dallepiccoledifferenze

  20. Stereoscopio • Principio difunzionamento: I due occhi R e L guardanoilmuro GH attraverso la finestra WW. • La proiezione del murosullafinestra è diversa per I due occhi (G’H’)R>(G’H’)L • Sulla finestra WW simettono le “cartoline” per la visione 3D • Stereoscopiodi Wheatstone, 1838

  21. Stereoscopiodi Wheatstone, 1838

  22. Altrimetodi per stereoscopia Metodo non-guidato: se lo stereogramma è piccolo è possibilefondere le due immaginirilassando la convergenzamentresimantienel’accomodamento. Inizialmentesivedono4 immagini, riuscendo a sovrapporre le 2 centralisi ha l’effetto 3D. Soprattutto con reticoli o figure cicliche

  23. Anaglifi Le due immaginicorrispondentialla vista dx e sxsonostampatesullostessosupporto ma una in verde e l’altra in rosso. Vengonoindossatiocchiali, in modoche un occhioguardiattraverso un filtroverde e l’altrorosso. L’occhiocheguardaattraversoilfiltroverde non vedel’immagineverde, mentre la rossaapparenera. Cosaoppostaaccade per l’altroocchio. Immaginipovere in informazionecromatica.

  24. Luce polarizzata Le due immaginicorrispondentialla vista dx e sxsonoproiettate in modoche la lucechearrivaall’occhio è piano-polarizzata. I pianidipolarizzazionedestro e sinistrosonoperpendicolaritradiloro. Sononecessariocchialiopportuni.

  25. Pseudoscopia Si basasulladifferenzadiallineamentotraoggettivicini e lontanirispettoall’occhiochestaguardandoglioggettistessi. Parallasse

  26. Grazie CNR-INOA: www.inoa.it LaboratorioFotometria e Illuminotecnica: www.inoa.it\home\fotometria LaboratorioCollettoriSolari: www.inoa.it\home\solar

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