310 likes | 513 Views
Analisi della struttura produttiva e dell’efficienza tecnica dell’industria alimentare europea. Tesi di Dottorato di Agostina Zanoli. Obiettivi:.
E N D
Analisi della struttura produttiva e dell’efficienza tecnica dell’industria alimentare europea Tesi di Dottorato di Agostina Zanoli
Obiettivi: • Analisi delle principali caratteristiche dell’industria alimentare in Europa con particolare riferimento al comparto della lavorazione della carne; • Valutazione delle performaces economiche e finanziarie di un campione di imprese operanti nel comparto della lavorazione della carne; • Stima della funzione di produzione delle imprese del campione e analisi dell’efficienza tecnica; • Valutazione delle caratteristiche che influenzano l’efficienza tecnica delle imprese.
L’industria alimentare nell’Europa a 25 Paesi (2001) • Oltre 281 mila imprese; • 4.3 milioni di occupati; • Fatturato di oltre 785 milioni di euro (13.6% del manifatturiero); • Valore aggiunto al costo dei fattori di 176 milioni di euro circa (11.5% del manifatturiero) • Dicotomia strutturale tra piccole e grandi imprese: le imprese con meno di 50 addetti sono il 95% del totale, ma generano il 22% del fatturato.
L’industria alimentare nell’Europa a 25 Paesi (2001) Principali comparti: - Altri alimentari 172 mila imprese (61.4%) 206 milioni di € di fatturato (26.3%) 65 milioni di € di valore aggiunto (36.9%) - Lavorazione della carne 47 mila imprese (16.8%) 161 milioni di € di fatturato (20.6%) 31 milioni di € di valore aggiunto (17.6%) - Industria delle bevande 19 mila imprese (6.9%) 118 milioni di € di fatturato (15%) 31 milioni di € di valore aggiunto (17.8%)
L’industria alimentare nei singoli Paesi (2001) Principali Paesi per valore del fatturato dell’industria alimentare nel 2001 Fonte: elaborazioni su dati Eurostat
Il comparto della lavorazione della carne • E’ il secondo comparto in termini di fatturato nell’EU-25 e tra i primi tre in ciascuno dei singoli Paesi. • Principali caratteristiche (2002): • 45 mila aziende; • 158 milioni di € di fatturato (20% dell’alimentare) • 146 milioni di € di valore della produzione (20.1%) • Oltre 9 milioni di addetti nel 2000 • Come nel settore alimentare è presente un elevato numero di imprese di piccola dimensione (70% ha meno di 10 addetti)
La banca dati Il campione è stato estratto dalla banca dati Amadeus, che contiene i bilanci “armonizzati” relativi ad imprese localizzate nei Paesi europei. Si sono considerate le aziende che presentavano dati completi per il periodo 1999-2002 dei seguenti Paesi: Francia (154 aziende), Italia (105), Spagna (92), Regno Unito (76), Polonia (76),Belgio (63), Svezia (45), Romania (29) e Repubblica Ceca (23).
Il campione di aziende analizzato Le aziende sono state classificate in base alla dimensione (numero di addetti) Fonte: elaborazioni su dati Amadeus
Il campione di aziende analizzato • Suddivisione delle aziende in base al grado di indipendenza in: • Imprese controllate: più del 50% dell’impresa è di proprietà di un’altra società; • Imprese parzialmente controllate: una quota inferiore al 50% è di proprietà di un’altra società o di famiglie che non possono influenzare in modo decisivo la direzione; • Imprese indipendenti: nessuna quota dell’azienda è di proprietà di altre società oppure si tratta di S.p.A. per le quali non esiste un azionista di riferimento.
Quozienti di natura finanziaria e patrimoniale Indice di disponibilità = attività correnti / passività correnti Indice di liquidità = (attività correnti – rimanenze) / passività correnti Fonte: elaborazioni su dati Amadeus
Quozienti di natura finanziaria e patrimoniale Indice di liquidità del PN = patrimonio netto (PN) / passività m/l termine Incidenza del patrimonio netto (%) = patrimonio netto / totale impieghi *100 Fonte: elaborazioni su dati Amadeus
Quozienti di natura economica ROA (%) = risultato prima delle imposte / totale impieghi *100 Net assets turnover = ricavi delle vendite / (PN + totale debiti entro l’esercizio)*365 Fonte: elaborazioni su dati Amadeus
Il modello della frontiera di produzione Si è considerato il modello: t è l’anno di osservazione Yit rappresenta l’output dell’i-esima azienda al tempo t e misurato come fatturato espresso in migliaia di euro (PPS); Capit è il valore degli investimenti fissi dell’i-esima azienda al tempo t (migliaia di euro in PPS); Lavit è il numero di addetti dell’i-esima azienda al tempo t.
La componente di errore uit La componente uit si distribuisce come una z1 e z2 sono variabili dummy che indicano se l’azienda è indipendente (z1=1), parzialmente controllata (z2=1) o totalmente controllata; z3, z4, z5, z6, z7, z8, z9, z10sono dummy che indicano il Paese in cui le aziende sono localizzate, e precisamente: Repubblica Ceca (z3=1), Francia (z4=1), Italia (z5=1), Polonia (z6=1), Romania (z7=1), Spagna (z8=1), Svezia (z9=1) e Regno Unito (z10=1).
La componente di errore vit La componente vit si distribuisce come una Normale con media zero e varianza z11è una variabile dummy pari a 1 se l’azienda considerata ha un numero di addetti inferiore a 100 (piccole); z12 ha valore 1 se il numero di addetti è superiore a 500 (grandi).
Scelta del modello per il comparto 15.1 Risultati del Likelihood Ratio Test
Scelta del modello per il comparto 15.1 Risultati del Likelihood Ratio Test
Scelta del modello per il comparto 15.1 Risultati del Likelihood Ratio Test
Risultati della stima: i parametri della funzione e le elasticità Parametri della funzione di produzione Elasticità media del prodotto e rendimenti di scala
Risultati della stima: la componente di inefficienza ** Significativo per z0.025=1.96 * Significativo per z0.05=1.645
I sottocomparti della produzione e refrigerazione della carne (15.11-15.12) Le aziende dei sottocomparti sono complessivamente 379: (199 controllate,71 parz. Controllate, 109 indipendenti) Nel 2002 in base alla suddivisione per classe dimensionale erano presenti 57 “grandi aziende”, 173 “medie” e 149 “piccole”. La forma funzionale che meglio rappresenta i dati in questo caso (in base ai test LR) è la translog. La varianza della componente u non risulta essere funzione del grado di indipendenza dell’azienda
Risultati della stima per i sottocomparti 15.11 e 15.12: i parametri della funzione e le elasticità Parametri della funzione di produzione Elasticità media del prodotto e rendimenti di scala
Risultati della stima: la componente di inefficienza per i sottocomparti 15.11-15.12 ** Significativo per z0.025=1.96 * Significativo per z0.05=1.645
Il sottocomparto della lavorazione e trasformazione di carne (15.13) Le aziende del sottocompartosono complessivamente 276: (149 controllate, 44 parz. Controllate, 83 indipendenti) Nel 2002 in base alla suddivisione per classe dimensionale erano presenti 46 “grandi aziende”, 128 “medie” e 102 “piccole”. La forma funzionale che meglio rappresenta i dati in questo caso (in base ai test LR) è la translog con progresso tecnico neutrale secondo Hicks . La media della componente u risulta essere funzione della localizzazione nei diversi Paesi, ma non del grado di indipendenza delle aziende.
Risultati della stima per il sottocomparto 15.13 : i parametri della funzione e le elasticità Parametri della funzione di produzione Elasticità media del prodotto e rendimenti di scala
Risultati della stima: la componente di inefficienza per il sottocomparto 15.13 ** Significativo per z0.025=1.96 * Significativo per z0.05=1.645
Considerazioni Conclusive • La solvibilità delle imprese appare buona in quasi tutti i Paesi, solo per la Romania l’equilibrio tra attività e passività correnti è precario. • Gli indicatori di redditività evidenziano ottime performances per Francia, Regno Unito, Belgio e Svezia, mentre per i Paesi dell’Est si hanno valori positivi ma altalenanti. • L’efficienza tecnica calcolata per l’intero comparto è molto elevata per le aziende di Regno Unito, Italia, Francia, Spagna e Belgio.
Considerazioni Conclusive • Tra i Paesi dell’Est i migliori risultati in termini di efficienza si riscontrano in Polonia. • L’analisi condotta per sottocomparto ha portato alla scelta di diverse forme funzionali, confermando l’importanza delle analisi a livello disaggregato • Nei sottocomparti si riscontra, tuttavia, una forte dicotomia tra Paesi efficienti (Regno Unito, Spagna, Francia, Belgio, Italia) e non efficienti (Polonia, Romania, Svezia e Repubblica Ceca), anche se le posizioni relative differiscono.