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A proposito del tutoring. Montespertoli 12 dicembre 2011. Riflettendo sulle strategie di lettura 5°. B ambini , quali sono secondo voi le strategie per fare una lettura a voce alta? Roberto: secondo me bisogna leggere piano e con espressione
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A proposito del tutoring Montespertoli 12 dicembre 2011
Riflettendo sulle strategie di lettura 5° Bambini, quali sono secondo voi le strategie per fare una lettura a voce alta? Roberto: secondo me bisogna leggere piano e con espressione Martina: bisogna immedesimarsi nella storia, fare le “vocine” dei personaggi, come quando abbiamo letto ai bambini di prima elementare Perché avevate letto in questo modo? Francesca: abbiamo letto con espressione per attirare la loro attenzione Michele: per me,quando si legge a voce alta, bisogna stare attenti a rispettare la punteggiatura Elena: io quando ho letto ai bambini di prima, mimavo un po’ quello che leggevo Noemi: quando si legge davanti a un pubblico bisogna alzare lo sguardo per attirare l’attenzione Voi avete mai visto in televisione qualcuno che legge? Francesca: sì, al telegiornale i giornalisti guardano un pezzo sul foglio e poi guardano verso la telecamera
Flores: io ho visto sulla tv satellitare una trasmissione che si chiama “Rai Gulp”, dove fanno programmi per bambini, in cui alcune volte, vengono lette delle storie e le persone leggono mimando, con espressione Manuel: anche nei film a volte leggono! Io mi ricordo di aver visto un film dell’orrore dove c’era un detective che leggeva una lettera con espressione Ilaria: secondo me, per fare gli attori, devi leggere con espressione se no non riesci ad immedesimarti Elena: io ho visto che anche in Chiesa, le persone che leggono , per esempio il Vangelo, usano la voce alta Filippo: sì, leggono facendo le voci! È vero! Soprattutto in questo periodo leggono in tre: il lettore, il narratore e …. ? Bambini: il prete! Eperché secondo voi leggono in tre? Ilaria: per far capire cosa dice Gesù, invece di dire “Gesù disse:”, fanno direttamente le voci così si capisce in che modo Gesù parlava; e magari usano anche le mani
Vi vengono in mente altri momenti in cui avete visto qualcuno leggere? Roberto: tu! Quando ci leggi “Le streghe”! leggi con espressione, piano, rispettando la punteggiatura… Noemi: fai le voci dei personaggi e in questo modo è più facile capire! Samuele: sì, tu ti immedesimavi nei personaggi Ricordate altri programmi televisivi in cui leggono? Davide: a volte nei “Reality show” ci sono delle lettere che le persone leggono con espressione Ilaria: io ho visto che in “C’è posta per te” Maria de Filippi legge le lettere con espressione Filippo: io ho visto un pezzo della “Divina Commedia” letta da Benigni e lui era bravissimo, leggeva benissimo le diverse parti Eche cos’è la “Divina Commedia”? Filippo: è una storia in cui c’è l’inferno, il paradiso e il purgatorio raccontati nei Canti. Benigni leggeva un pezzo poi si spostava, guardava il pubblico, mimava e poi c’era una statua di Dante. Benigni attirava l’attenzione del pubblico…era molto bravo!
Concludendo Secondo gli alunni di 5° per leggere bene bisogna: • leggere con espressione • immedesimarsi • fare le voci dei personaggi • rispettare la punteggiatura • guardare il pubblico e non solo il testo • cercare di attirare l’attenzione del pubblico che ascolta • mimare quello che si legge • leggere con una voce adeguata (alta o calma, a seconda delle situazioni) Guardando filmati, verificheremo se queste ipotesi sono corrette
I sei filmati sono: • Roberto Benigni legge “la Divina Commedia” • Gigi Proietti legge “Amleto” • Vittorio Gassman legge “il menù” • Don Chisciotte • Carlo Lucarelli • Ferrucci legge un suo libro • Ascanio Celestini
Discussione post filmati Che cosa volete dire a proposito dei filmati visti? Samuele: io vorrei dire che le ipotesi che avevamo fatto sulle strategie per leggere sono corrette Puoi spiegarti meglio? Samuele: ho visto che gli attori eseguivano le ipotesi che avevamo fatto per leggere Beatrice: io ho notato che quando Benigni recitava, leggeva con espressione, in modo lento, mimava con le mani e leggeva in latino Leggeva? Sei sicura? Davide: no, secondo me non leggeva, ma aveva delle tracce… Roxenne: sì, forse leggeva dei cartelli attaccati dove c’erano le telecamere Davide: no…così il pubblico li avrebbe visti! Roberto: io volevo dire che nel filmato, Lucarelli leggeva troppo veloce, non si capiva quello che diceva, non scandiva le parole e non guardava il pubblico per attirare l’attenzione Manuel: nel filmato di “Amleto” l’attore faceva una lettura comica, usando delle parole in napoletano che non erano scritte nel testo in modo da fare ridere
Ilaria: sì, secondo me Proietti (che leggeva l’ “Amleto”) faceva il buffone… cioè faceva dei movimenti strani, si metteva in alcune posizioni e poi faceva voci diverse E secondo te, perché si comportava in questo modo? Ilaria: per attirare l’attenzione del pubblico e per rendere più bizzarre e divertenti anche le cose noiose. Si divertiva lui e si divertivano le persone. Filippo: secondo me nel filmato di “Amleto”, l’attore è riuscito a far diventare comica la lettura di un testo “storico”…che non faceva ridere È vero. Qualcuno ha notato se un altro testo è stato letto in modo particolare? Samuele: sì, anche Gassman ha letto un menù in modo strano, poetico. Anche una cosa qualsiasi, come il menù, sembrava una poesia Elena: secondo me ha letto il menù in modo “inquietante” Martina: io ho notato che quando leggeva, Gassman alzava le sopracciglia per dare più espressione Ilaria: sì, è vero, ha letto con espressione; poi io ho notato che Benigni quando ha letto era molto elegante e serio ed era sudato, forse per l’emozione! Beatrice: io volevo dire che Gassman ha letto il menù in modo strano, come se fosse una cosa importante
Sara: secondo me, Benigni era sudato non per l’emozione… Martina: anche secondo me; sudava per la fatica di dover ricordare tutto, anche se c’era il leggio per non dimenticarsi. Comunque era l’unico che non leggeva, ma recitava a memoria Ilaria: Benigni si immedesimava nel personaggio e con una voce seria, diventava serio Martina: anche Celestini si immedesimava nel bambino di 9 anni che aveva scritto il tema, e parlava alla maestra Roberto: io ho notato che quando Gassman leggeva si soffermava su certe parole… sembravano importanti Secondo voi tutti gli attori che abbiamo visto leggevano bene? Mattia P.: no, secondo me Lucarelli leggeva troppo veloce, non scandiva le parole e non guardava il pubblico Secondo voi, quindi come si fa a leggere bene? Elena: secondo me bisogna leggere con espressione, lentamente, bisogna rispettare le pause e se la lettura, il testo, è difficile, bisogna spiegare; poi bisogna alzare lo sguardo e la voce per attirare l’attenzione del pubblico
Beatrice: ho notato che anche Celestini leggeva alzando gli occhi per vedere il pubblico, però secondo me leggeva troppo velocemente e, ogni tanto, era come se discutesse, se dicesse le proprie opinioni Qualcuno ha notato qualcosa di particolare sulla posizione fisica degli attori? Ilaria: alcuni erano in piedi, dritti. Poi volevo dire che ho visto che Celestini, quando leggeva, lo faceva con espressione, si fermava in punti critici e alzava lo sguardo; e poi non stava mai fermo, ma si muoveva Floris: a me ha colpito Lucarelli perché leggeva sbagliato, troppo veloce, non si capiva cosa diceva e non attirava l’attenzione del pubblico Fabio: anche a me ha colpito Lucarelli era la prima volta che vedevo una persona leggere troppo velocemente Davide: per me è stato strano sentire leggere il menù in quel modo perché sembrava una poesia Francesca: invece anche a me ha colpito Lucarelli perché leggeva troppo velocemente Roxenne: sì e poi non leggeva con espressione e non si capiva
Beatrice: anche la persona che ha letto il “Don Chisciotte”, che secondo me era un libro “sentimentale”, lo faceva troppo velocemente Ilaria: volevo dire ancora una cosa su Lucarelli: secondo me non riusciva ad attirare l’attenzione perché il pubblico era concentrato solo sulle parole Elena: per me era la prima volta che vedevo dei filmati in tv di persone che leggono e guardando Lucarelli ho visto come non si deve leggere Samuele: io volevo dire che alcuni testi, come il menù o “Amleto”, sono stati letti in modo particolare e quindi sono diventati “simpatici” Martina: io ho notato che la persona che leggeva il “Don Chisciotte” ogni tanto indicava l’armatura o guardava il pubblico Mattia D.: io cheCelestini quando leggeva sembrava felice, invece Benigni, che di solito è comico, era molto serio; non l’avevo mai visto e mi è piaciuto!
Dopo l’incontro di tutoraggio Ilaria: io ho notato che Giulia ha iniziato a scrivere “logicamente”, nel senso che si capiva cosa scriveva…prima non riusciva a scrivere, ora invece sì. Ha qualche problema con ledoppie. Però ha iniziato a leggere! Simone, invece, rideva quando facevo delle voci diverse a seconda dei personaggi. Io, questa volta, ho letto meglio e, quando li vedevo distratti, facevo voci diverse e li guardavo per attirare la loro attenzione; e infatti loro poi, erano più attenti Stefano: io ho notato che Roberto era molto più attento rispetto l’altra volta. Però io ho scoperto che sono molto agitato mentre leggo… me l’ ha detto lui. Forse perché avevo paura di sbagliare le parole e la punteggiatura, per questo leggevo troppo veloce. Ho capito che devo leggere più piano, con espressione e devo stare più calmo. Poi ho notato che Roberto, questa volta, ha scritto senza che io lo aiutassi, anche se ero io a dover chiedere se aveva capito le parole più difficili…lui non me le chiedeva
Flores: anche Cristian ha scritto la morale! Io gli avevo chiesto cosa gli aveva insegnato la storia. Poi mi sembrava contento perché aveva scritto tanto. Io ho messo in pratica le strategie fatte con Cristina per leggere a voce alta e infatti sono contento di come ho letto. Manuel: io sono contento perché Samuele mi ha detto che la prossima volta vuole stare ancora con me…sono felice perché mi sono sentito bravo! E poi ho imparato che ci vuole pazienza Roberto: io ho visto che Ivan è migliorato nella scrittura, ma alcune volte lo vedevo “incantato”, distratto, forse per l’aula nuova e per il bambino di fianco che lo distraeva. Io questa volta ho provato a fare diverse voci mentre leggevo Samuele: ho notato che Manuel è migliorato soprattutto nella lettura e io ho messo in pratica tutte le strategie fatte con Cristina e, infatti, lui si è distratto molto meno. Ho capito che ci vuole molta pazienza a tenere i bambini tranquilli e attenti!
Alessandro: Stefano era troppo distratto perché ascoltava gli altri e non me. Era impossibile tenerlo. Ho provato a mettere in pratica le strategie, ma lui si distraeva lo stesso. Poi non ha voluto disegnare, continuava a ridere. Ho letto con espressione, ma lui continuava a distrarsi. Filippo: io, mentre leggevo, ho messo in pratica le strategie, facevo diverse voci e alzavo lo sguardo per attirare l’attenzione. Però certe volte si distraeva lo stesso. Ho visto che scrive un po’ meglio e riesce meglio a formulare le frasi. Però fa sempre un po’ di errori. Mattia P: il mio apprendista stava attento e non si distraeva, ma quando scriveva, dovevo dettare io le lettere. Però mi diceva lui quando non capiva una parola. Noemi: io prima di incominciare a leggere, ho fatto un po’ di domande, per esempio: “come stai?” e poi ho letto la storia e intanto le facevo domande per vedere se aveva capito. Quando ha scritto il testo non è stato facile perché non riusciva a scrivere bene le parole, però poi rileggeva e correggeva. Io ho imparato che devo avere pazienza.