420 likes | 537 Views
Car sharing ed autonoleggio: servizi concorrenziali o complementari?. Prof.ssa Marisa A. Valleri Professore Ordinario di Economia Applicata marisaargene.valleri@uniba.it Dott. Adriano Loporcaro Dottorando di Ricerca in Economia della Popolazione e dello Sviluppo adriano.loporcaro@uniba.it.
E N D
Car sharing ed autonoleggio: servizi concorrenziali o complementari? Prof.ssa Marisa A. Valleri Professore Ordinario di Economia Applicata marisaargene.valleri@uniba.it Dott. Adriano Loporcaro Dottorando di Ricerca in Economia della Popolazione e dello Sviluppo adriano.loporcaro@uniba.it
Premesse/Motivazioni • Car Sharing ed Autonoleggio sono soluzioni di mobilità, alternative all’Automobile di Proprietà, pensate per offrire gli stessi servizi che quest’ultima offre in caso di necessità (nell’hinterland di residenza) oppure quando si fa ricorso al trasporto intermodale, combinando queste due forme con bus, treno ed aereo, lasciando il mezzo di proprietà nella città di residenza. • Forniscono alternative di mobilità agli individui rispetto alle modalità classiche di spostamento con mezzo proprio, con TPL o con Taxi presentando i vantaggi dell’auto privata fornendo servizi efficaci in termini di comfort, flessibilità d’uso e scelta del mezzo, avendo in uso l’auto, senza possederne la proprietà. • Pur soddisfacendo lo stesso bisogno di trasporto, si rivolgono a mercati specifici ponendosi, evidentemente, obiettivi tra loro diversificati e modalità di produzione adeguate a tali fini.
Bibliografia • Association of Car Rental Industry Systems Standard, Il tuo manuale di guida per noleggiare una vettura con fiducia, 2011, Association of Car Rental Industry Systems Standard Press • Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e dei Servizi Automobilistici, 12° Rapporto Aniasa sul noleggio veicoli 2012, Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici Press • Burlando Claudia, Mastretta Marco, Car sharing: un’analisi a livello internazionale, Presentazione III Forum Car Sharing, Roma, novembre 2007 • Burlando Claudia, Mastretta Marco, Il car sharing: un’analisi economica ed organizzativa del settore, Franco Angeli, 2007 • Danielis Romeo, Rotaris Lucia, Valeri Eva, Carsharing for tourist, in Rivista Italiana di Economia, Demografia e Statistica, Volume LXVI n. 2, 2012 • Musso Enrico, Scenari di mobilità urbana e ruolo del car sharing, Presentazione IV Forum Car Sharing, aprile 2009 • Orazzini Flaminio, Le strategie di impresa degli operatori di Car Sharing nazionali, Presentazione III Forum Car Sharing, Roma, novembre 2007 • Valenti Gaetano, Il punto di vista dei trasporti secondo l’ENEA, Presentazione IV Forum Car Sharing, aprile 2009
Car sharing – lo stato dell’arte • Il Car Sharing è quella soluzione promossa da alcuni comuni che consente, a residenti e non, di avere a disposizione un numero definito di automobili, a ridotto o nullo impatto ambientale, che potrà essere usato a seconda delle esigenze dell’utenza. • È una soluzione nata a fine degli anni ’40 in Svizzera, precisamente a Zurigo, che ha preso piede successivamente in stati come Canada, Olanda, Gran Bretagna, Svezia, Stati Uniti, Austria, Belgio e infine anche in Italia, nel 2002, con modalità e mezzi differenti tra loro. • Il caso Italiano, che sarà oggetto di analisi dell’intero lavoro, ha visto la nascita sia di imprese meramente private (es. E-vai di proprietà della società Servizi per la Mobilità sostenibile partecipata da Ferrovie Nord Milano e Kaleidos) e sia di imprese a capitale pubblico facenti parte del circuito nazionale denominato Iniziativa Car Sharing.
Car sharing – le anomalie tariffarie Pur condividendo la stessa struttura tariffaria, il carsharing pubblico ingloba, per l’utente gli oneri relativi a: • accesso nella zona a traffico limitato (se prevista); • sosta del veicolo (se prevista); • tassa di possesso; • assicurazione Responsabilità Civile; • assicurazione Kasko, Incendio/Furto del veicolo (con franchigia); • carburante utilizzato; • ammortamento del veicolo; • manutenzioni e riparazioni.
Tariffe del car sharing pubblico in Italia • Città e tariffe differenti, pur con struttura tariffaria di base identica. È condivisibile? • È remunerativa per la city pair interessata? • Quanto spazio vi è per l’inserimento dei capitali privati, alla luce di tutto ciò?
Opportunità di azioni illegali • Il Car Sharing rientrante nel progetto Iniziativa Car Sharing offre, purtroppo, opportunità da parte di utenti malintenzionati che possono asportare parti della vettura (es. radio, sedili ecc.) e usare impropriamente le carte carburanti presenti nei mezzi, dando possibilità di rifornire vetture private senza che si possa risalire al malfattore. • Pensare di rifornire ogni notte il veicolo e nell’occasione controllarlo, come già accade per il progetto Car2Go di Milano potrebbe essere una soluzione?
Confronto tra tipologie di parco veicolare: il caso di Milano
Iniziative a supporto del Car Sharing Tra le iniziative che si segnalano, a beneficio degli utenti del Car Sharing promosso dal Ministero dell’Ambiente, vi è: • un bonus di 600 euro, da detrarre sul costo del car sharing destinato a chi rottama la propria vettura per iscriversi al servizio di car sharing • varie convenzioni poste in essere dalle varie associazioni di categoria, gruppi della grande distribuzione organizzata nonché operatori ferroviari che diminuiscono la quota annuale a carico dell’utente.
Il mercato dell’Autonoleggio L’Autonoleggio è quel servizio mediante il quale un’impresa cede il possesso temporaneo di un veicolo ad un altro soggetto (persona fisica/persona giuridica) dietro la corresponsione di un prezzo, quantificato di solito su base giornaliera o mensile. È importante, a tal fine, distinguere • il noleggio a breve termine che comprendono noleggi da un giorno ad un mese, estensibili fino ad undici, • il noleggio a lungo termine si intendono quelli di durata superiore ai 12 mesi, • nonché ulteriormente classificare, per il solo noleggio a breve termine, • Il noleggio con conducente • Il noleggio senza conducente
La tariffazione proposta al cliente Prendendo in esame le tariffe base proposte da una delle principali società di noleggio operanti in Italia per un veicolo in categoria ECMR noleggiato in centro città, per un periodo massimo di 7 giorni, in modo da consentire, successivamente, la comparabilità con il servizio di Car Sharing, dal giorno 2 settembre (lunedì) al giorno 9 settembre (lunedì successivo) emergono alcune considerazioni chiave di primaria importanza: • La tariffa media base giornaliera è decrescente in funzione del tempo • Si passa da una tariffa media base ad un'altra con un incremento costante.
La tariffazione proposta al cliente Alla tariffa base, a cui sono sempre presenti le seguenti voci di spesa: tassa di possesso; assicurazione Responsabilità Civile; assicurazione Kasko, Incendio/Furto del veicolo (con franchigia); ammortamento del veicolo; manutenzioni e riparazioni. Possono essere aggiunti, a totale discrezione del cliente, oneri aggiuntivi riguardanti: riduzione/eliminazione delle franchigie per danni, furto ed incendio seconda guida dichiarata in contratto seggiolino per neonati guidatori con età inferiore a quella accettata dalla compagnia porta sci navigatore gps portatile catene a bordo chilometraggio illimitato carburante
I codici ACRISS • Nel mercato dell’Autonoleggio a breve termine, i grandi operatori di solito confermano al cliente una categoria di vetture rientrante nella classificazione SIPP (Standard Interline Passenger Procedure) edita dall’ACRISS (Association of Car Rental Industry Systems Standards), dato che, a differenza del car sharing è possibile consegnare l’auto anche in un ufficio differente da quello in cui si è ritirato l’auto, generando perciò un’alta rotazione del “car collection hire” presente nelle varie sedi. • Il codice ACRISS, per i veicoli passeggeri, è composto da 4 lettere, ognuna delle quali ha il seguente significato • Categoria • Tipo di carrozzeria • Trasmissione • Carburante/Aria condizionata
La valutazione di complementarietà tra i servizi • Per poter valutare una possibile complementarietà tra i servizi di car sharing ed autonoleggio si prende in esame la Città di Milano dove, come già detto in precedenza, è l’unica realtà Italiana ove sono presenti le due tipologie di car sharing (pubblico/privato) e una fitta rete di agenzie di noleggio presenti non solo negli aeroporti ma anche nel centro abitato. • L’auto presa in esame è la Fiat 500, presente in tutte le flotte, tranne nel caso di Car2Go, nato per la sola Smart, e verrà calcolata anche una possibile convenienza con mezzo elettrico.
La valutazione di complementarietà tra i servizi Verranno presi in esame situazioni differenti che, di seguito, si elencano. • Spostamento da parte di turista occasionale che è presente a Milano una volta l’anno a cui serve un auto per fare Stazione Centrale – Varese e Viceversa con sosta di 2 ore. • Spostamento da parte di uno studente che, per passare una serata con gli amici, vuole usare un automobile dalle ore 20,00 alle ore 3,00 prelevandola da un parcheggio nelle vicinanze della sua abitazione di Milano effettuando 20 km in totale. Si presuppone altresì che sia sua intenzione abbonarsi al car sharing che gli permetta di soddisfare lo stesso bisogno almeno 20 settimane annue. • Spostamento da Milano a Lugano da parte di un uomo d’affari che compie la tratta ogni lunedì dell’anno. Compie una commessa che lo occupa circa 6 ore e sarebbe disposto ad evitare il tratto elvetico di autostrada per evitare l’acquisto della vignetta. A Lugano può anche ricaricare il veicolo elettrico, se conveniente. • Spostamento da Milano a Bari da parte di un lavoratore che si reca a casa dei propri genitori durante le festività, facendo lo stesso percorso 5 volte l’anno. Tempo del viaggio 3 giorni.
La valutazione di complementarietà tra i servizi – Ipotesi 1
La valutazione di complementarietà tra i servizi – Ipotesi 2
La valutazione di complementarietà tra i servizi – Ipotesi 3
La valutazione di complementarietà tra i servizi – Ipotesi 4
Considerazioni finali • Il mercato del Car Sharing in Italia al momento sta prendendo sempre più piede, non solo con iniziative pubbliche ma anche con investimenti a capitale pubblico-privato e totalmente privato e ciò è sintomatico di un settore che sta incrementando la sua importanza da più punti di vista: • politico, perché è un azione che permette ai comuni di snellire il numero di veicoli presenti in un centro urbano; • ambientale perché sono tutti veicoli di ultima generazione, con elevato ricambio • culturale perché proprio il diffondersi della consapevolezza, da parte degli utenti, di compiere azioni che incidono negativamente sul livello di vita dei cittadini porta spontaneamente a valutare le azioni alternative all’uso dell’auto privata per effettuare tutti gli spostamenti nelle aree urbane. • Confrontando lo stesso con il servizio alternativo più prossimo, l’autonoleggio, il quale può configurarsi come un mercato dove sono presenti poche imprese che hanno in mano una quota di mercato del 90% circa e un elevato numero di piccoli imprenditori, con flotta limitata a poche autovetture e pochi uffici, di solito presenti nel circondario, si può notare che esso è più adatto per trasporti a medio-lunga distanza ove vi sia la possibilità di usare l’alternativa elettrica, a causa della bassa autonomia garantita dalle batterie elettriche attualmente in commercio.
Considerazioni finali • Una criticità che è emersa nelle simulazioni effettuate sulle tariffe di utilizzo è che il servizio di car sharing è competitivo se si effettuano una pluralità di spostamenti con la stessa modalità data l’alta incidenza del costo dovuto all’iscrizione al servizio. Sembra pertanto un servizio volto più a residenti/pendolari e non a turisti occasionali i quali sembrano non avere alternativa economica più efficiente che quella di optare per un servizio di autonoleggio. • E’interessante anche citare il progetto Car2Go, nato ad agosto 2013, che ha un costo di iscrizione al servizio pari a 19 euro annui, con tariffa di utilizzo a 0,29 € per km e 14,90 € per ora che potrebbe prestarsi per scopi turistici ma il progetto è interessante perché risolve due criticità del car sharing: la possibilità di lasciare l’auto in qualsiasi punto della città senza preoccuparsi di riconsegnare il mezzo nello stesso punto in cui si è stato prelevato il veicolo nonché di ricompensare il tempo speso dall’utente che dovrà far rifornimento del mezzo con 20 minuti di gratuità in un noleggio successivo.