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APPALTO La responsabilità d el costruttore per i vizi o cculti dell’immobile. Tribunale di Bari, Sez. II, 3 luglio 2008 – L.E. , F.A. c. Co. S.p.A. MASSIMA.
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APPALTO La responsabilità del costruttore per i vizi occulti dell’immobile Tribunale di Bari, Sez. II, 3 luglio 2008 – L.E., F.A. c. Co. S.p.A
MASSIMA Se i difetti di costruzione che danno luogo alla garanzia prevista dall’art. 1669 c.c. non si identificano soltanto con fenomeni che influiscono sulla staticità, durata e conservazione dell’edificio, ma possono consistere in qualsiasi alterazione che incida sulla struttura e funzionalità globale dell’immobile, menomando in modo apprezzabile il godimento dell’opera medesima, è pur tuttavia necessario che si tratti di gravi difetti.
I SOGGETTI • I soggetti sono: • I coniugi L.E. e F.A.COMMITTENTI • Contro • Società costruttrice C. S.p.A. APPALTATORE
IL FATTO I committenti citano in causa gli appaltatori chiedendo la condanna al risarcimento dei danni corrispondente al costo delle riparazioni indispensabili per l’eliminazione di fenomeni di infiltrazioni d’acqua verificatisi nel loro appartamento. L’impresa contesta la domanda dichiarando che l’azione di garanzia è entrata in prescrizione. Il tribunale rigetta la domanda.
Ricostruzione grafica
CONCLUSIONE DEL GIUDICE Il Tribunale rigetta la domanda ritenendola carente di uno dei requisiti essenziali dell’azione di garanzia prevista dall’art. 1669 c.c., ossia la gravità del dedotto difetto costruttivo. È necessario quindi che si tratti di gravi difetti.
NORME • ARTICOLI CITATI: • Art.1669 c.c. • (cfr. Cass., 2 marzo 1998, 2260, in Danno e resp., 1998, 815 Cass., 11 dicembre 1992, n. 13112, in Foro it., 1993, I, 3324; cfr. anche Cass., 24 agosto 1991, n. 9082, in Mass. Giust. civ., 1991, 8; Cass., 8 aprile 1986, n. 2431, ivi, 1986, 4) • Art. 1667 c.c. • (cfr.Cass., 1 marzo 2001, n.3002, in Giur. It. 2002, 734; Cass., 27 dicembre 1995, n. 13106; Cass., 21 aprile 1994, n. 3794, in Mass. Giust. civ., 1994, 543; Cass., 18 agosto 1993, n. 8750, ivi, 1993, 1998) Entrambi disciplinano le conseguenze dannose dei vizi costruttivi che incidono negativamente in maniera profonda sugli elementi essenziali di struttura e funzionalità dell’opera.
Eseguito da: Serena Ripamonti Cristina Trivigno Irene Formenti