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Consorzio Italiano Compostatori Il Compostaggio: Novità e prospettive Firenze Marzo 2001. Scarti organici e biomasse con valore fertilizzante: normativa di riferimento, novità e interazioni con il settore del compostaggio. Marino Perelli Dottore Agronomo
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Consorzio Italiano CompostatoriIl Compostaggio: Novità e prospettive Firenze Marzo 2001 Scarti organici e biomasse con valore fertilizzante: normativa di riferimento, novità e interazioni con il settore del compostaggio Marino Perelli Dottore Agronomo ARVAN s.r.l. Via Gramsci 59, Mira–Veneziatel. 041.569273 – perelli@arvan.it
3000 anni fa… Una fredda primavera mediterranea
E allora, come sentì vicino Odisseo,mosse la coda, abbassò le due orecchie,ma non poté correre incontro al padrone E Argo la Moira di nera morte afferròappena rivisto Odisseo, dopo vent’anni Odissea, XVII, 301÷303, 326÷327
Il calore per le vecchie ossa del fedele Argo Il molto letame di muli e buoi,che davanti alle porte ammucchiavano,perché poi lo portassero i servi a concimareil grande terreno d’Odisseo Odissea, XVII, 297÷299
Fertilizzanti per gli autori latini • Letame • Deiezioni animali ed umane • Pollina e colombina • Escrementi di uccelli marini e di palude • Residui delle bevande (fecce) • Peli di scarto dei conciatori (“pellicini”)
Columella: letame artificiale • Piante di lupino, fava e veccia • Paglia, frasche, gambi di biade • Fronde di leccio e di quercia, aghi di pino • Arbusti selvatici, felci • Fango dei fossi, cenere • Tutti i rifiuti organici della fattoria mescolati e fatti fermentare a lungo
Agricoltura e fertilità nell’Ancien régime • Coltivazione a maggese • Irrigazioni fertilizzanti • Rotazioni (XVI secolo a Venezia) • Uso dei residui come fertilizzanti (vicino a insediamenti umani)
La nuova scienza:XVII-XVIII secolo • J.R. Glauber: proprietà fertilizzanti del nitrato potassico • John Woodward: le piante sono formate da acqua e sostanze minerali • Jethro Tull: il “nitro” e i meccanismi dell’assorbimento radicale • Lavoisier e de Saussure: necessità per le piante degli elementi minerali
Justus von Liebig 1838 La legge del minimo Nutrizione minerale
XIX secoloFertilizzanti da residui • Ceneri • Polvere d’ossa • Ossa umane • Nero animale • Sangue • Marna • Deiezioni di insetti
XIX secoloNuovi fertilizzanti • 1810 Guano (in Europa) • 1830 Nitrato del Cile • 1842 Perfosfato • 1858 Solfato ammonico • 1862 Sali potassici • 1878 Scorie Thomas • 1894 Calciocianammide
I fertilizzanti oggi Prodottiorifiuti?
Alcuni fertilizzanti da residui • Solfato ammonico • Scorie Thomas • Zolfo • Cloruro di potassio ottenuto per via chimica • Sale potassico B.T.C. • Pennone • Cornunghia • Pelli e crini • Cuoiattoli • Cuoio torrefatto o idrolizzato • Farina di carne
Sottoprodotti “promossi” • Europa • Cloruro di potassio da cloruro di sodio • USA • Uranio dalle fosofriti • Israele • Bromo dai sali potassici • Magnesio metallico dai sali potassici
L’uso di residui è più vasto Qualche esempio...
Sintesi dell’ammoniaca e produzione dell’urea 7CH4 + 10H2O + 8N2 + 2O2 à 16NH3+ 7CO2 2NH3 + CO2àCO(NH2)2+ 10H2O
Produzione del perfosfato 2Ca5(PO4)3F + 4H2SO4 6CaHPO4 + 4CaSO4 + 2HF
Concimi minerali in Italia(migliaia di tonnellate di elementi nutritivi)
Mangimi o concimi? • Panelli • Farina di pesce • Pennone • Carniccio • Sangue • Farine d’ossa • Farina di carne
Residui di origine animale D.Lgs. 14 dicembre 1992, n. 508 Circolare 24 maggio 1993, n. 22 D.M. 29 settembre 2000 D.L. 11 gennaio 2001, n. 1 D.L. 14 febbraio 2001, n. 8 Legge 9 marzo 2001, n. 49
D.Lgs. 14 dicembre 1992, n. 508 Attuazione della direttiva 90/667/CEE del Consiglio del 27 novembre 1990, che stabilisce le norme sanitarie per l’eliminazione, la trasformazione e l’immissione sul mercato di rifiuti di origine animale e la protezione dagli agenti patogeni degli alimenti per animali di origine animale o a base di pesce e che modifica la direttiva 90/425/CEE
I residui di origine animale Materiale specifico a rischio Materiale ad alto rischio Materiale a basso rischio
Materiale specifico a rischio • Il cranio, inclusi il cervello e gli occhi, le tonsille, il midollo spinale e l’ileo di bovini di età superiore a dodici mesi • Il cranio, inclusi il cervello e gli occhi, le tonsille, il midollo spinale di ovini e caprini di età superiore a dodici mesi o ai quali è spuntato un dente incisivo permanente e la milza di ovini e caprini di tutte le età
Materiale specifico a rischio • L’intero corpo degli animali morti o abbattuti della specie bovina di età superiore a dodici mesi e delle specie ovina e caprina di qualunque età
Materiale specifico a rischio • Per gli animali provenienti da Regno Unito e Portogallo: • l’intera testa, ad eccezione della lingua, incluso il cervello, occhi, gangli trigemi-nali e tonsille; il timo; la milza; gli intestini dal duodeno al retto e la colonna vertebrale di bovini di età superiore a sei mesi • la colonna vertebrale, inclusi i gangli spinali, di bovini di età superiore a trenta mesi
Materiale specifico a rischio • Qualsiasi prodotto derivato od ottenuto dal materiale di cui ai punti precedenti fino a quando non sia stato distrutto
Materiale specifico a rischio Va incenerito obbligatoriamente
Materiali ad alto rischio • Residui di animali morti ma non macellati, che hanno presentato sintomi di malattie trasmissibili, ecc. • Tutte le parti di animali macellati che non sono state presentate all’ispezione post-mortem, ad esclusione di cuoi e pelli, zoccoli, penne e piume, lana e pelame, corna, sangue e prodotto analoghi
Materialead alto rischio Va incenerito obbligatoriamente
Materiali a basso rischio • Cuoi, pelli, zoccoli, penne, piume, lana, pelame, carne, sangue e prodotti analoghi nella preparazione di alimenti per animali • Pesce catturato in alto mare e destinato alla produzione di farina di pesce
Materialea basso rischio Va inviato obbligatoriamente all’ammasso (fino al 31.05.2001)
Materiali esclusi • Cuoi, pelli fresche e trattate • Zoccoli, penne, piume, lana, pelame, carne, sangue nella preparazione di prodotti tecnici ?
La normativa sui fertilizzanti Legge 19 ottobre 1984, n. 748Nuove norme per la disciplina dei fertilizzanti e successive modifiche e integrazioni (19)
Per saperne di più... Marino Perelli Norme per la disciplina dei fertilizzanti Arvan, Mira, 2000 - Lit 34000
Direttive comunitariesui fertilizzanti • Cs. 76/116/CEE del 18 dicembre 1975 • Cs. 80/876/CEE del 15 luglio 1980 • Cs. 88/183/CEE del 22 marzo 1988 • Cs. 89/284/CEE del 13 aprile 1989 • Cs. 89/530/CEE del 18 settembre 1989 • Cm. 93/69/CEE del 23 luglio 1993 • P. e Cs. 97/63/CE del 24 novembre 1997 • Cm. 98/3/CE del 15 gennaio 1998 • P. e Cs. 98/97/CE del 22 dicembre 1998
Fertilizzante qualsiasi sostanza che, per il suo contenuto in elementi nutritivi oppure per le sue peculiari caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche contribuisce al miglioramento della fertilità del terreno agrario oppure al nutrimento delle specie vegetali coltivate o, comunque, ad un loro migliore sviluppo
Ammendante e correttivo qualsiasi sostanza, naturale o sintetica, minerale od organica, capace di modificare e migliorare le proprietà e le caratteristiche chimiche, fisiche, biologiche e meccaniche di un terreno
Concime qualsiasi sostanza, naturale o sintetica, minerale od organica, idonea a fornire alle colture l’elemento o gli elementi chimici della fertilità a queste necessarie per lo svolgimento del loro ciclo vegetativo e produttivo, secondo le forme e le solubilità previste dalla presente legge
Elementi principali: azoto (N) fosforo (P) potassio (K) Elementi secondari calcio (Ca) magnesio (Mg) zolfo (S) sodio (Na) Microelementi boro (B) cobalto (Co) rame (Cu) ferro (Fe) manganese (Mn) molibdeno (Mo) zinco (Zn) Elementi chimicidella fertilità
Requisiti per i fertilizzanti • Denominazione del tipo • Indicazioni concernenti il modo di preparazione e i componenti essenziali • Titolo minimo in elementi fertilizzanti • Indicazione concernente la valutazione degli elementi fertilizzanti
Requisiti per i fertilizzanti • Altri requisiti richiesti • Altre indicazioni concernenti la denominazione del tipo • Elementi il cui titolo deve essere garantito • Forma e solubilità degli elementi fertilizzanti • Altri criteri
Esempio: solfato di magnesio • Denominazione del tipo: Solfato di magnesio • Indicazioni concernenti il modo di preparazione e i componenti essenziali: Prodotto contenente soltanto solfato di magnesio eptaidrato
Esempio: solfato di magnesio • Titolo minimo in elementi fertilizzanti (percentuale di peso): 15% MgO28% SO3 • Indicazione concernente la valutazione degli elementi fertilizzanti: Magnesio e zolfo valutati come ossido di magnesio e anidride solforica solubili in acqua
Esempio: solfato di magnesio • Altre indicazioni concernenti la denominazione del tipo: Possono essere aggiunte le consuete denominazioni commerciali • Elementi il cui titolo deve essere garantito. Forma e solubilità degli elementi fertilizzanti: Ossido di magnesio solubile in acqua • Altri criteri: Facoltativamente: anidride solforica solubile in acqua