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MODULO SOCIOLOGICO

Valentina Anzoise Università di Milano Bicocca E-mail: valentina.anzoise1@unimib.it. MODULO SOCIOLOGICO. 1. L’ Ambiente nella riflessione sociologica. 1.1 Teorie sociologiche sull’ambiente: paradigmi, dimensioni e concetti 1.2 Globalizzazione, questione ambientale e società del rischio

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MODULO SOCIOLOGICO

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Presentation Transcript


  1. Valentina Anzoise Università di Milano Bicocca E-mail: valentina.anzoise1@unimib.it MODULO SOCIOLOGICO

  2. 1. L’ Ambiente nella riflessione sociologica 1.1 Teorie sociologiche sull’ambiente: paradigmi, dimensioni e concetti 1.2 Globalizzazione, questione ambientale e società del rischio 1.3 Movimenti per l’ambiente e la giustizia sociale. Ecologia ed equonomie. .

  3. Natura e Società • È solo a partire dalla diffusione di una maggiore consapevolezza del profondo squilibrio nel rapporto tra uomo e natura - che possiamo far risalire all’industrializzazione del XIX secolo - che la prospettiva ecologica (o eco sistemica) diventa saliente anche per altre discipline, quali l’economia, la sociologia e la psicologia. • Un cambiamento nella riflessione scientifica si comincia a profilare a partire dagli anni ’60, alcuni motivi:1) La consapevolezza dei limiti dell'analisi costi-benefici ha indotto molti economisti a provare a migliorarla o superarla, per esempio attribuendo un valore di scambio e un prezzo di mercato ai beni liberi (ndr. “internazionalizzazione delle esternalità”).2) Il verificarsi di disastri ambientali (incidente centrale nucleare di Chernobyl, nube di diossina causata da un incidente negli stabilimenti dell’industria chimica ICMESA in prossimità di Seveso, etc.) la crisi energetica (1973), e il sorgere di una letteratura scientifica destinata al largo pubblico (SilentSpring, The PopulationBomb, LimitstoGrowth…) • Percorso che a fasi alterne ha cominciato a delinearsi negli ultimi trent’anni (teoria spazialista, sociologia dell’ambiente, HEP, costruzionismo, teoria dei sistemi, Me/Mr)

  4. Globalizzazione La Globalizzazione è fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti, il cui effetto principale è la convergenza economica e culturale tra i Paesi del mondo. Anche se si è iniziato a usare il termine solo negli anni ’80, in realtà molti studiosi parlano di globalizzazione anche nei secoli passati. Quello che si verifica oggi è un’ accellerazione e complessificazione di questi processi (Giddens, Castells, etc.) che ha prodotto la consapevolezza del mondo come un’unica cosa.

  5. Componentichiave • La distruzione delle distanze • Lo “striramente” delle relazioni tra paesi al di là dei confini nazionali • La crescente consapevolezza del mondo come un’unità • Una crescente intedipendenza tra le diverse parti del mondo (culturale, economica, ambientale, etc.)

  6. Le problematiche ambientali e la relativa preoccupazione esse, ha aumentato la consapevolezza del mondo come unità, perché problemi come il cambiamento climatico, ignorano i confini delle nazioni...

  7. La rilevanza della scala urbana Alla scala locale e in particolare alle città – Dichiarazione di Rio (ndr. Agenda 21) - viene accordato un ruolo cruciale per quanto attiene le questioni poste della “sostenibilità” . Queste, nonostante la loro complessità e straordinaria capacità auto-organizzativa, non potrebbero esistere, svilupparsi e sopravvivere se non utilizzando un insieme estremamente variegato di risorse naturali, peraltro non sempre rinnovabili (indipendentemente dalla loro forma!) • nelle città è concentrata la maggior parte delle attività economiche e residenziali • le città costituiscono, al contempo, i principali luoghi di consumo di energia e quelli in cui si produce la maggior quota di emissioni, rifiuti e materiali inquinanti • per la maggiore efficacia d’intervento, le città – e più specificatamente i governi locali – costituiscono la scala alla quale i problemi ambientali possono, e devono, esser più efficacemente gestiti e affrontati • costituiscono la sede principale di poteri decisionali, sono dotate di ingenti risorse economiche e organizzative e risultano connesse alla rete dell’economia globale • le città sono per eccellenza i luoghi dove trovano ubicazione le istituzioni della conoscenza, i centri di eccellenza della formazione e della ricerca

  8. Il ciclodellaricercascientifica 1. Scelta del problema e definizione delle ipotesi 5. Interpretazione dei risultati 2. Formulazione del disegno di ricerca 4. Codificazione dei dati e analisi 3. Raccolta dati

  9. Ricerca quantitiva/qualitativa?

  10. Come rilevare atteggiamenti? Questionari (con scale di Likert, differenziale semantico, etc.) Interviste in profondità Focus group Etnografia/osservazione partecipante

  11. Indicatori OGGETTIVI & SOGGETTIVI Indicatori OGGETTIVI N° di acquisti/tipologia Indicatori SOGGETTIVI Predisposizione a… (es. scala da 1-10) Accordo/disaccordo su ( sempre scala di Likert)

  12. Responsabilità sociale di impresa (Corporate Social Responsability) Il Libro Verde della Commissione delle comunità europee del luglio 2001 definisce la Responsabilità sociale di impresa come: L’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. Essere socialmente responsabili significa non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici applicabili, ma anche andare al di là investendo di più nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate (2001:7) La CSR si declina infatti in un percorso globale che comporta: • l’adozione di valori condivisi dall’organizzazione come valori guida nelle scelte strategiche e gestionali; • la contemperazione degli interessi dell’organizzazione con quelli degli stakeholder; • l’attenzione agli impatti ambientali e sociali delle proprie attività; • la valorizzazione del rapporto con la comunità locale; • l’adozione di comunicazioni esaustive e trasparenti che permettono agli stakeholderdi compiere una valutazione critica e consapevole (Parmigiani, 2005).

  13. La rilevanza della dimensione sociale

  14. The story of STUFF

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