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Attività motorie preventive ed adattate. La fisiologia moderna nasce con Claude Brnard, che enuncia il concetto di omeostasi. La fisiologia dell’esercizio studia le violazioni dell’omeostasi: ogni variazione dalle condizioni basali.
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Attività motorie preventive ed adattate La fisiologia moderna nasce con Claude Brnard, che enuncia il concetto di omeostasi La fisiologia dell’esercizio studia le violazioni dell’omeostasi: ogni variazione dalle condizioni basali Per avere riferimenti precisi è spesso utile analizzare prestazioni massimali
Attività motorie preventive ed adattate Le prestazioni massimali sono difficili e non sempre opportune da ottenere Possibilità di estrapolare i valori massimali da condizioni sottomassimali: con errori ed approssimazioni
Attività motorie preventive ed adattate Ogni individuo nasce con le potenzialità tipiche della sua specie L’evoluzione dell’uomo lo ha portato ad una vita con scarso dispendio energetico Per studiare l’uomo dobbiamo riferirci alle sue condizioni in natura: animale relativamente poco veloce in continuo movimento
Attività motorie preventive ed adattate All’origine, ogni individuo, per sopravvivere, doveva essere in grado di coprire grandi distanze Doveva anche poter utilizzare brevi periodi di corsa veloce per afferrare la preda e/o sfuggire ai predatori L’evoluzione della vita sociale ha differenziato i compiti La società (tribù) aveva cacciatori (veloci) trasportatori / agricoltori (resistenti) vita familiare e associativa (sedentari)
Attività motorie preventive ed adattate Per tutti esistono condizioni basali, in cui viene mantenuta, o ripristinata l’omeostasi Le variazioni dalle condizioni basali comportano l’interazione di (praticamente) tutti i sistemi fisiologici Variazioni acute … effetti dell’allenamento Limiti alle prestazioni massimali: quale sistema impone, di volta in volta, il limite alla prestazione?
Attività motorie preventive ed adattate In questo corso, ripasseremo i meccanismi omeostatici ... … i meccanismi delle variazioni acute dalle condizioni basali ... … e studieremo in particolare gli effetti dell’allenamento Cominciamo dal sistema cardiovascolare
Attività motorie preventive ed adattate Principali variabili cardiocircolatorie e loro valori medi a riposo Frequenza cardiaca: 70 bpm (varia con l’età e con l’allenamento) Pressione arteriosa: 80/120 (media 92) mmHg (aumenta poco con l’età, ma è frequente l’ipertensione) Volume cardiaco (diastole/sistole): 130/60 ml
Attività motorie preventive ed adattate Gettata sistolica: 70 ml Gettata cardiaca: 5 l/min (70 ml*70 bpm = 4900 ml) Resistenze periferiche totali: 0.018 mmHg*min/ml (URP)